Per un attimo sento di parlare una lingua conosciuta da qualcun altro in un paese di stranieri.... Forse il tuo processo di "guarigione" ha avuto inizio un pelo prima del mio e forse da li trai la forza per essere positivo e qst mi fa sperare che anch io "domani" potrò guardare al buono che c è o quanto meno guardare le cose da un altro punto di vista... non so se siano tutti fattori collegati ad un unica patologia o un insieme di cose che formano il mio essere ma cerchero di spiegarti che tipo di persona c è qui dietro allo schermo dal quale leggi le mie parole. Vengo da una famiglia semplice e numerosa, nessuna particolare ricchezza, nessuna particolare pretesa. Un rapporto un po burrascoso con mio padre, generatore di ansie per me quand ero piu piccola, un uomo buono ma con un carattere che per me è stato motivo di molti momenti di sconforto. Nata parecchio tardi. Ancora molto giovane e con i genitori in età un po avanzata. Cosa ci sarà di male ti chiederai, nulla, ma questo mi fa vivere il terrore continuo di poter perdere mia madre, la persona che amo di piu al mondo, troppo presto. Lei è la persona che piu vorrei al mio fianco in tutto questo ma è la persona a cui piu di tutte nascondo quest assurda situazione per paura di deluderla o ancor di piu per paura di vederla soffrire per un senso d impotenza. Poco accettata dai miei coetanei in età adolescenziale, forse un po bullizzata "verbalmente", a volte tornavo a casa piangendo, altre volte evitavo anche di raccontare gli accaduti. Da li ho compreso quanto i bambini/ragazzi possano essere cattivi senza rendersi conto del danno che causano ad altri bambini/ragazzi ... Quand ero piccola ho vissuto una vicenda legata alla sfera sessuale che non mi va di riportare qui nero su bianco, questo mi ha segnata molto. Da tutto questo son venuta fuori io. Una ragazza molto sensibile che vive al 110% tutte le sensazioni, le emozioni, le delusioni, i dolori della propria vita piu di quanto io veda fare a qualsiasi altra persona che conosca. Sempre pronta per gli altri, un po meno per me stessa. Mi è stata diagnosticata una cefalea tensiva all'età di 15 anni circa, me la porto dietro con me come la mia peggior nemica da allora. A volte diventa quasi un handicap che mi rende impossibile tutto il resto ma ho scoperto che evitando il fumo il problema si è quasi dimezzato.... che aggiungere... soffro di un ansia cronica che spesso mi si scaglia come un peso sullo stomaco che a volte genera dei brevi attacchi di "panico" .... tutto questo ho sempre cercato di tenerlo nascosto nel retroscena della mia vita apparendo al prossimo il piu normale e sorridente possibile.... vorrei scalare le vette della mia vita e mi sento gia troppo indietro per poter raggiungere gli obiettivi che speravo e l idea di non poter avere il pieno controllo della mia mente per me è una sconfitta contro la vita .... spero di poter scorgere prima possibile la positivita che le tue parole mi hanno trasmesso... scusami per qst testo cosi lungo ma lo sfogo è necessario...