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Lost In Me

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messaggi di Lost In Me

  1. Non ho vissuto quella situazione ma posso immaginare il tuo dolore...anzi, più che dolore secondo me è spaesamento, e a quell'età è un peso ancor più duro.

    Ti consiglierei di pensare che l'affetto che entrambi i tuoi genitori provano per te non è cambiato, ma contemporaneamente ti chiedo: a loro non è mai venuto in mente che potresti aver bisogno di una chiacchierata seria per superare la cosa?

  2. ciao, concordo sul provare a informarsi sul maggior numero di argomenti possibili!

    Inoltre, penso potrebbero venirti utili corsi di recitazione o canto: la ripetizione di testi preconfezionati ti aiuterà a comprendere la definizione di te nell'ambito di una conversazione.

    Di sicuro, non eccedere nell'utilizzo di pc, smartphone, tv e altri dispositivi elettronici: è assodato che inficino le qualità dialettiche e mnemoniche delle persone.

  3. bella domanda!

    penso dipenda molto dal carattere della persona, maschio o femmina che sia, lasciarsi più o meno coinvolgere a livello emotivo anche da un piccolissimo gesto come un mi piace: come si suol dire, tutto fa ego...

    sono d'accordo con la riflessione di @UnderSanschi ha bisogno di attenzioni ne ha sempre meno mentre chi non ne ha bisogno ne ha a volontà.

  4. non sono un dottore ma credo sia palese che il rapporto che instauriamo con i genitori (ossia coloro che ci svezzano) abbia importanti ripercussioni (positive o negative a seconda dei casi) sui futuri rapporti.

    Se la madre abbia più influenza non saprei, può forse incidere il legame cordonale?

  5. Eri lì per una ragazza...e sei rimasto completamente solo? Non la frequentavi?

    Ad ogni modo confermo la prima impressione: ti sei trovato inaspettatamente nel tunnel e lo scotto da pagare è pesante per chi parte da ben altre premesse.

    Secondo me neanche adesso ti piace la solitudine, ma semplicemente hai imparato a conviverci e a sfruttarne una sorta di "comodità", cosa che comprendo in quanto successa anche a me; tuttavia non è la strada da seguire, e posso immaginare i pianti causati da questa situazione...dobbiamo svoltare entrambi.

    Un consiglio: lascia perdere l'alcool.

  6. Certo non deve essere facile, è come se fossi passato in un attimo dalle "stelle" (autostima e riconoscimento sociale) alle "stalle" (introversione quasi cronica e perdita di leadership): dici che l'esperienza di Londra ti ha cambiato radicalmente...ma cos'è successo di tanto "grave"?

    Inizierei a riflettere su quel periodo, e poi gradualmente a riprendere le attività che già facevi: oppure adesso non ti piacciono più? E in quel caso, perchè?

    Rafforzare il legame con tua mamma è la cosa più bella che ti potesse capitare, tienilo sempre ben saldo e ricorda che sicuramente lei soffre tanto per voi. Aiutatevi a vicenda!

  7. Non ti mortificare se all'epoca i tuoi gusti non combaciavano con quelli dei tuoi amici, capita ed è normale.

    Il tempo passa, si cresce, avrai tempo di cambiare idee e gusti altre migliaia di volte!

    Capisco la tua situazione, ho vissuto qualcosa di molto simile (da cui peraltro non sono tuttora uscito) e l'unica cosa che mi sento di dirti è di non lasciarti andare alla solitudine in questa età perchè poi ne soffrirai maggiormente nei prossimi anni. 

    Anche io mi sentivo solo alle superiori ma non lo soffrivo troppo perchè ero "costretto" (in senso buono) a stare ogni giorno in contatto con i miei coetanei. La vera sofferenza è iniziata dopo, quando per lavoro ho iniziato ad approcciarmi col mondo degli adulti, e frequentavo quelli della mia età rarissimamente. A quel punto sì che ci si sente (e mi sento) soli.

    Non fare il mio errore.

  8. Il 11/4/2018 at 10:22, cinnamon dice:

    I tuoi genitori non sopravviveranno in eterno (per tua fortuna).

    ciao e grazie anche a te di partecipare! 

    capisco il tuo discorso e non voglio fare retorica, ma se davvero vuoi aiutarmi, per favore non mettermi davanti a frasi del genere per quanto ineccepibili.

    faccio già fatica a combattere i pensieri più neri che mi rimbalzano in testa all'improvviso e che aumentano le mie insicurezze e la mia sofferenza...

  9. Grazie delle tue parole Karamazov. Ho il desiderio di risollevarmi ma forse non ho davvero la forza necessaria...

    hai centrato un punto giusto: esco poco di casa. Non per pigrizia ma per paura e inesperienza...la mia colpa è di non aver mai coltivato a sufficienza la mia vita sociale, che oggi è veramente risicata.

    Credimi se ti dico che in parte, quando ero più piccolo, non ne sentivo la necessità, e in parte (molto più grande) era un atteggiamento "di difesa" della mia fragilità caratteriale che mi faceva considerare sempre inferiore rispetto a certi coetanei, e che cercavo di mascherare come potevo...complice una famiglia iperprotettiva (che però non rinnego nè biasimo assolutamente), scappavo da molte situazioni perchè ero sicuro sarei caduto nel ridicolo.

    Ancora oggi è così, le esperienze sociali al di fuori dei soliti contesti conosciuti e straconosciuti mi mettono un'ansia paurosa, e quindi non le faccio.

    Il non essere timido mi ha portato a stringere tanti contatti in questi anni ma molto "relativi"...nessuno che realmente si fosse avvicinato a me perchè interessato alla mia amicizia. Detto ciò, io ho la colpa di non essermi impegnato abbastanza nel trovare brave persone e di investire nell'amicizia, posto che sappia cosa significhi. 

    Fatto sta che non vivo la mia età nel migliore dei modi, il tempo scorre e già so che arriverà il giorno in cui capirò di aver veramente buttato via gli anni migliori. E il perchè non lo so.

    Ti ringrazio soprattutto per la soffiata sul CIM, non ne ero a conoscenza...mi informerò.

  10. Popsy la tua storia mi ha messo parecchia inquietudine e tristezza, ma allo stesso tempo ho visto trasparire dalle tue parole una grandissima forza d'animo, quella che ti ha consentito di arrivare fin qui.

    Dubito che riuscirai a eliminare il mostro da sola, ti consiglio di rivolgerti a un valido specialista...ora che hai raggiunto l'equilibrio lavorativo e familiare, meriti di dedicarti esclusivamente a te: vedila così!

    Esperienze come la tua mi sono d'esempio, spero tu abbia voglia di leggere la mia storia e di darmi un consiglio ;)

    ciao.

  11. Amalia, credo tu abbia avuto molta forza per arrivare a questo punto, anche se ti sembra inconcludente.

    Non so se io ce l'avrei fatta.

    Mi imbarazza farlo perchè non mi reputo all'altezza, ma l'unico consiglio che posso darti è di provare a trovare un altro briciolo di forza per affrontare quella che per una donna giovane come te deve essere veramente una sciagura.

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