ciao a tutti, è la prima volta che scrivo in un forum e credo di averne avvertito il bisogno perchè ci sono cose che non posso dire apertamente nè alla mia famiglia nè ai miei amici. In sostanza non voglio che si preoccupino per me, ognuno ha già i suoi problemi ed il mio, confrontato al loro, è una sciocchezza. Ovviamente per me che ci sono dentro la percezione è diversa ed ecco che ho pensato di potermi sfogare qui.
La mia storia non è nulla di nuovo, ho 27 anni e sono stata 11 anni con un ragazzo che ho amato molto, forse troppo, e a maggio 2017 l'ho lasciato perchè ho scoperto tramite FB che andava a letto con un'altra. è stato un duro colpo piovutomi addosso non senza preavviso, lo devo ammettere. La parte più brutta è che lui me lo ha inferto nel periodo più duro della mia vita in quanto 8 mesi prima mio fratello minore era rimasto paralizzato a metà da una ischemia cerebrale. La disgrazia ci aveva stravolti e spaventati tutti, ma sono stata forte per mio fratello e la mia famiglia, sono la maggiore e la cosa più importante era aiutare e darmi da fare. Da lui, dal mio ragazzo, volevo solo presenza e conforto, ed ambedue le cose non le ho avute...La frustrazione in quei mesi cresceva in me. Pian piano avevo iniziato a maturare l'idea di lasciarlo per sempre perchè avevo trovato troppo menefreghista e distaccato il suo comportamento. Io al suo posto avrei fatto i salti mortali per lui e se non potevo avere lo stesso trattamento allora significava che non mi amava allo stesso modo. Chiudere 11 anni richiedeva coraggio e forza che non avevo, ero esausta per le energie profuse per aiutare la mia famiglia e per finire gli esami all'università (ero all'ultimo anno della magistrale di ingegneria civile). E invece non parlando prima e scegliendo per stanchezza e codardia di non affrontarlo, mi sono ritrovata anche tradita. In realtà dopo mi ha anche confessato di essersi sentito in chat con altre ragazze in questi anni.
Ovviamente nessun dubbio mi rimaneva più, dovevo troncare assolutamente e l'ho fatto. Non avrei mai immaginato di dover affrontare nella mia vita una situazione del genere e un dolore così acuto da farmi ancora piangere a volte. Però se mio fratello non era andato in depressione per tutto ciò che aveva dovuto affrontare poco più che ventenne, io una delusione d'amore la potevo e dovevo superare come niente. E l'ho fatto, almeno nei fatti, sono andata avanti in questi mesi. Mi sono laureata, ho fatto l'esame di dottorato, ho conosciuto nuove persone e ho deciso di stabilirmi nella città in cui ho studiato negli ultimi tre anni. Solo mi sembra di non sapere più nè chi sono nè cosa voglio davvero. Credo di aver affrontato tutto così di fretta, come in apnea. Lo sforzo che ho fatto per non sprofondare è stato tale da farmi rimuovere il ricordo di alcune cose successe nell'ultimo anno. A volte però mi tornano in mente durante il giorno, così vividi da restare sconvolta dal fatto di averli potuti scodare. L'impegno per la laurea e il dottorato mi ha consentito di pormi degli obiettivi tali da tenere la mente impegnata, è stato un bene, ma ora non so se la scelta di proseguire gli studi vada bene per me. Credo di averlo fatto perchè non riuscirei a tollerare un altro cambiamento radicale nella mia vita, passare dall'università al mondo del lavoro intendo. Quasi certamente sarei finita lontano dalla città in cui ho vissuto sin ora e dalla mia famiglia e dagli amici. Inoltre mi sento vulnerabile, non riesco a fidarmi delle persone nuove che incontro e non voglio assolutamente che scoprano quanto sto raccontando in questo post. Allo stesso tempo non riesco a fidarmi di nessun ragazzo che mi dimostri interesse, mi chiudo all'istante e tengo tutti a distanza. Mi sento patetica ad avere 27 anni senza sapere come fare la single in questo mondo che corre velocissimo. Alcune amiche mi hanno consigliato di uscire, frequentare altri ragazzi, andarci a letto. In estate l'ho fatto con un ragazzo, volevo pareggiare il conto, ma mi sono sentita a disagio, usata...non è stato per niente bello. Anzi, mi ha buttata ancora più giù. Non credo di avere la maturità emotiva di una ragazza della mia età. Il mio ex era stato il primo e l'unico, era come se per me fare l'amore, fare sesso avesse un'unica forma...Ad oggi non ho frequentato più nessuno, neanche solo per sesso. Non ci sono tagliata.
Adesso mi sento bloccata su tutti i fronti e sento che mi manca una ragione per impegnarmi sul serio. Per tutti sto procedendo convinta, sicura e con impegno nella mia strada, ma sono solo brava a farlo credere. Forse perchè così alla fine spero di convincere anche me. Inoltre, in tutto questo trambusto credo di aver studiato male e, nel tentativo di rimuovere i ricordi più dolorosi, credo di aver rimosso anche le cose studiate. Sono spezzata, non mi sento buona a niente...io ora dovevo iniziare a costruire la mia carriera, il mio futuro e invece passo molto tempo così, persa a cercare un perchè in tutto questo, al dolore acuto della delusione che ho avuto e ne deduco che è solo colpa mia, ho scelto la persona sbagliata e sicuramente potevo accorgermi prima di non significare granchè per lui. So che non dovrei stare qui a piangermi addosso, il passato è passato e non posso farci nulla. Mi sento anche egoista e misera in tutto ciò perchè la ragione per darmi da fare ce l'ho, mio fratello sta molto meglio ma ormai abbiamo capito tutti che non tornerà mai più quello di prima, un ragazzo normale della sua età. Io devo trovare la mia strada per sollevare l'animo dei miei genitori, mica posso dirgli come mi sento. Mi sembrano solo cianci in confronto a tutto il resto. Almeno però l'ho scritto qui e spero mi servirà.