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Nuyileq

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  1. Ciao Alessandro. Capisco benissimo il tuo passato per i giochi perché ho una persona molto importante con un caso molto simile al tuo. Ma la cosa che ancora di più comprendo è la solitudine che hai provato, perché anch'io per molti anni sono stata vittima di bullismo e sono sempre stata isolata o mi isolavo per mia spontanea volontà. La tua reazione di fronte all' ennesimo rifiuto è stata del tutto naturale in quanto il fatto di non provare più emozioni, come dici tu, è una sorta di autodifesa che la tua mente crea per evitare di restarci male e di soffrire di nuovo. Anch'io sono passata per questa fase in passato e soffrivo così tanto al punto da chiudermi totalmente in me stessa e a non uscire di casa. Non volevo coltivare rapporti d'amicizia per paura di essere giudicata o trattata male per l' ennesima volta. Come ho fatto a superare questo? Sinceramente non so risponderti perché da un lato l' ho superato, dall' altro non tanto. Perché ti dico ciò, perché ho esattamente la situazione inversa rispetto alla tua. Nessun rapporto d' amicizia, praticamente non so nemmeno che significhi ho solo conoscenti con i quale ho un rapporto falsissimo , ma ho una persona importantissima senza la quale sarei completamente tagliata fuori dal mondo. Il tuo "problema" iniziale è che a quanto pare cerchi a tutti i costi una persona con la quale avviare una relazione, tuttavia il fatto che come hai detto sembra che non provi alcun sentimento è una sorta di muro che ti impedisce di costruire qualcosa di concreto. Come prima cosa dunque devi cercare di abolire questo muro, facendo prima di tutto un tuo percorso che ti aiuti ad acquistare prima di tutto fiducia in te stesso e poi anche verso gli altri. Cerca di non tenerti dentro le emozioni anche quando stai avviando una conoscenza con una persona, perché le emozioni non è che non le provi, ma le blocchi, le uccidi sul nascere. Non devi per forza partire col fatto di "cercare" una ragazza perché molte delle volte gli incontri più belli sono quelli inaspettati (può sembrare una frase fatta ma è la verità). E poi non farti influenzare dal fatto che tutte le ragazze sono così, perché non è vero, ragazze mature ci sono, è difficile trovarle di questi tempi e per alcuni versi ti dò ragione perché molte mie coetanee sono proprio su pianeti diversi dal mio. Ho capito che ho 18 anni ma una ragazza a 18 anni deve essere matura abbastanza da capire certe cose...
  2. I genitori molte volte non si accorgono di fare del male ai propri figli. Sia indirettamente che direttamente. A me è capitato fin troppo spesso di essere indifferente agli occhi dei miei genitori. Anche quando mi confidavo con loro. Non mi hanno mai realmente aiutata, anzi mi davano la colpa di tutto (persino quando venivo bullizzata e presa in giro perché troppo magra, la colpa era mia che ero brutta no di quei ragazzi che se la prendevano ingiustamente con me). Mi tratta male in particolar modo mia mamma che mi ha sempre criticata, anche per l'aspetto fisico dicendo sempre sei brutta sei magra sei stupida, cretina sei una andicappata... Tutto questo mi ha portato a non avere autostima e a essere molto insicura. Insicurezza accentuata ancora di più dai mio carattere timido e che mi porta a isolarmi o a comportarmi in presenza di altri in un modo del tutto diverso da come sono realmente. In sintesi nemmeno io ho amici, ho solo una persona realmente importante che mi ama nonostate tutto. Io ti consiglio di non cercare subito degli amici, ma concentrati nel cercare solo una persona nella quale riporre la tua fiducia, perchè solo questo ti fa sopportare tutto ciò che c'è di brutto nella vita.
  3. Leggendo la tua storia ho subito trovato empatia con ciò che dici. Anch'io sono stata vittima di bullismo per molti anni a iniziare da quando ne avevo 9. So benissimo cosa si prova. Ci si sente inferiori, diversi, emarginati per come siamo, per l' aspetto esteriore, ma nessuno si sofferma ad analizzare ciò che abbiamo dentro. Questa cosa pesa ancora oggi su di me, non so se è così anche per te, ma a me ricapita spesso di ripensare a quei periodi e a rimanerci male nonostate siano passati anni da quegli episodi. E ogni volta che ci penso vorrei capire dove ho sbagliato e vorrei tanto tornare indietro per essere più forte e più matura per affrontare questa cosa... Anch' io non riesco a farmi degli amici per il mio carattere. Perché anche se credo di essere una persona matura per la mia età, dopo tutto quello che mi è successo anche in famiglia; ho sempre dei comportamenti scherzosi, ironici e autoironici che possono apparire agli altri come dei conportamenti infantili. Questo mio comportamento è legato al fatto che mi sento a disagio e cerco di apparire in tutti i modi per una persona che in realtà non sono. Una persona forte che non ha sentimenti. Ma in realtà proprio come te sono molto sensibile, mi sta a cuore la felicità altrui e cerco sempre di non fare del male a nessuno, ma anzi di dare una mano a chi è in difficoltà. Ma che nonostante ciò, nonostate la mia disponibilità verso gli altri sono sempre stata trattata male, tuttora vengo trattata male, e persone che reputavo essere mie amiche mi hanno più volte detto che mi schifano e come se non bastasse mi hanno detto anche "guardati intorno quante amiche hai", per farmi capire che neanche loro lo sono... Anche se la tua psichiatra dice che le persone della tua età non cercano di creare un rapporto d' amicizia, questo è vero, com'è vero anche che ormai non credo che l' amicizia esisti. L' essere umano é sempre egoista e pensa sempre e solo ad avere dei vantaggi personali. E visto dall' altra parte persone "problematiche" come noi, che soffrono di ansia di depressione... non portano nessun vantaggio. Per questo non troviamo amici o persone con cui confidarsi, perché è molto molto raro trovare oggi persone sincere, persone che possono capirci e che possano amarci.
  4. Nuyileq

    Morire

    Ciao Nameless. Scusa per non aver risposto prima. Semplicemente non mi sentivo di rispondere. Ho trascorso giorni "positivi"( che poi di positivo non hanno niente cerco solo di non pensarci e passare il tempo a studiare nella speranza che un domani cambierà qualcosa). Ho letto la tua storia e vorrei dirti tanto una cosa. Come hai detto tu non esistono persone superiori ad altre, quindi per quanto possano parlare, per quanto possano deriderti e trattarti uno schifo, tu sappi che sei migliore di loro. L' essere umano è così da sempre, per sentirsi importante, per sentirsi migliore deve cercare qualcuno da etichettare come inferiore a lui. E sinceramente (te lo dice una ragazza che ha trascorso tutta la vita ad essere trattata in questo modo, da "nullità"), se ci soffermiamo troppo a pensare a come appariamo agli altri ci sentiremo sempre infelici, sbagliati. Lo so che non fregarsi delle persone è difficile, anzi quasi impossibile perché ti condizionano e ti cambiano nel profondo al punto da farci dimenticare noi chi siamo e quanto valiamo. Io credo che un pò le persone ci trattino in modo cattivo anche perché hanno paura di noi perché potremmo ostacolarli. Mettono voci in giro che non esistono per farci disprezzare. Ma abbiamo una forza che nemmeno tu immagini e nemmeno io d' altronde. Non buttare il tuo percorso universitario per colpa degli altri. Volevo lasciare la scuola a 2 settimane dalla fine solo per non vedere quelle faccie di culo, ma poi ho pensato e tutti i sacrifici che ho fatto? Tutte le mattine che mi sono svegliata alle 5 per studiare per avere tutti 8. Che li butto letteralmente nel cesso? Chi se ne frega degli altri a sto punto. Dovrei annullare me stessa per colpa di chi? Di quei deficenti? Non ti piacerebbe sentirti realizzato avere un lavoro che ti piace dove ti senti gratificato una casa tutta tua? Io vorrei tanto e questo l'unico motivo che mi spinge ad andare avanti. Vorrei una vita tranquilla in campagna, con tanti animaletti, una vita semplice lontana da tutto e da tutti. Dove mi sento libera. Dove mi sento me stessa.
  5. Nuyileq

    Morire

    Mi chiamo M., ho quasi 18 anni. Vorrei morire adesso. Vorrei cambiare tutto di me ma ci vuole troppa fatica e io non ne ho. È più facile morire e basta. Mi sento una stupida solo a scriverlo perché so che poi non lo faccio. Ci ho provato già altre volte ma non ce la faccio. Adesso che ho un gatto non voglio lasciarlo solo. Ma io non voglio vivere così. Mi dicono tutti che faccio schifo. Sono una persona di merda. Sono 10 anni che mi sento dire questo. Prima hanno iniziato a criticare il mio aspetto poi anche il mio carattere. Sono arrivata a pensare che sia vero tutto quello che dicono su di me. Soffro di ansia e di depressione da più di 4 anni. Non ho mai detto alla mia famiglia quello che ho provato e che continuo a provare. La depressione credo sia iniziata quando facevo il secondo anno delle scuole medie. Sono stata vittima di bullismo, prima quando avevo 9 anni e poi dagli 11 fino ai 13 anni. È inutile dirlo, questo mi ha segnato nel profondo, sentirmi giudicare per il mio aspetto fisico,essere schernita da tutti quelli che mi incontravano per strada che arrivavano a mettermi anche le mani addosso. Mi dicevano sempre che dovevo morire, che gli facevo un favore se lo facevo. La cosa più brutta è che anche i miei parenti dicevano che avevano ragione quei ragazzi, che io non ero normale, non ero come le altre ragazze solo perché non volevo uscire (ero stanca di essere derisa), che ero brutta perchè ero magra. Gli davano ragione al posto di aiutarmi. Pensavano fosse un gioco, uno scherzo dei ragazzini, non pensando che quelle parole mi potevano ferire e ovviamente scherzavano anche loro. Ancora oggi continuano a farlo. E sentirsi dire da tua madre, da tua nonna, da tuo zio, che sei sbagliata, non so per quale xxxx di motivo, mi deprime ancora di più. Da quando ho iniziato le scuole superiore sono sempre stata distaccata dalle altre persone, non riesco a relazionarmi e provo ansia al solo pensiero di parlare con loro, di stare a contatto con loro. Mi giudicano mi dicono che sono asociale, una depressa e quando cerco di entrare in un discorso oppure di prendere delle iniziative mi isolano e si prendono gioco di me. Non nego che la maggior parte delle volte sono io a isolarmi, per il semplice fatto che da sola sto meglio, almeno nessuno mi dice niente. Ma la solitudine è sempre una brutta bestia. Non riesco nemmeno più a dormire, sto in ansia per il giorno dopo, di come sarà. Anche se lo so che sarà identico a prima che nulla cambierà, se prima non lo faccio io. Mi sembra tanto di vievere in modo forzato di fare delle cose, solo perché devono essere fatte. Vorrei sentirmi libera di essere me stessa, di fare quello che voglio, di esprimermi e per una volta tanto senza vedermi puntato il dito contro. Vorrei solo vivere, perché ho la sensazione di non farlo. I giorni passano cosí in fretta che io mi sento impotente, vorrei sfruttarlo e non gettarlo via, perchè è quello che sento. Sprecare il tempo. E questo pensiero mi porta talmente tanta ansia che mi provoca dolori forti allo stomaco, e il cuore ha dei battiti irregolari. L' ansia sfocia in attacchi di panico, in notti insonni, in isteria. Mi arrabbio per tutto, ogni minima cosa. Me la prendo sempre con il mio ragazzo anche se non è lui il responsabile di quello che provo. Mi metto a piangere per tutto, per ogni cosa che va male, anche solo se perdo il pullman, se una cosa che avevo prefissato non si verifica per vari motivi, e poi subito dopo provo rabbia, poi delusione e poi mi deprimo e penso che alla fine è questa la mia vita non posso farci niente. Non so come reagire, anche quando vorrei dormire e non ci riesco e il giorno dopo mi sento talmente stanca, ma per non buttarmi a terra cerco di tenermi impegnata il più possibile. Ma questo mi porta ad essere ancora più stanca di prima e dopo giorni trascorsi in questa maniera, mi deprimo e mi sento soffocare, provo una paura incontrollabile che sale dal ventre fino al petto. Forse dovrei prendermi delle medicine per dormire, ma ogni volta che lo dico a mia mamma mi dice che sono stupida perchè mi faccio venire io l'insonnia. Ma che ci posso fare non riesco a dormire. Forse dovrei fare delle terapie per aiutarmi a relazionarmi. Ma accettare l' esistenza di un problema non é facile, soprattutto se fingi di essere insensibile con le persone che hai attorno. Io provo vergogna a dimostrare i miei sentimenti sopratutto con la mia famiglia. E dire questo cose è molto difficile, quindi preferisco tenermele dentro, chiudermi in camera e far finta di niente. Oggi ho deciso di reagire di dire a quelle persone che mi trattano uno schifo. E loro mi hanno descritta in un modo, ma io non so se sono realmente così. Sono arrivata a pensare che sia tutto vero. Se tutti mi schifano il problema sono io. Sono sempre stata io. Domani non voglio tornare a scuola voglio morire adesso. Tanto sarà spre così ovunque vada mi tratteranno tutti così. Non posso scappare da me stessa.
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