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Tris

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  1. Ciao, è un peccato che nessuno ti abbia risposto, anche solo per dire "fai quello che ti senti". Non so se ci sei uscita con questo uomo, da gennaio ad oggi, e sarei curiosa di saperlo Ovviamente nessuno ti può dire ciò che dovresti fare, una parte di te si è risposta "mi farei una violenza a non andare", d'altra parte ti senti attratta da lui sessualmente? Magari scambi un desiderio emotivo per uno sessuale, cioè puoi fare una frana insieme a lui, appagare quella parte di te che questo uomo riesce a fare così bene ma senza il desiderio di andarci a letto.
  2. Ciao Giulia, permettimi un consiglio: perché non provi una terapia dove resti in anomino? A quanto pare tu ti blocchi quando hai un a persona davanti, qui riesci ad aprirti di più perché nessuno ti guarda in faccia o vede il tuo fisico... ( passami la constatazione, succede spessissimo anche me). È chiaro che devi lavorare sulle tue insicurezze, ma se per iniziare chiedi al terapeuta una fornula in cui lui/lei non ti stia osservando? Oppure ti giri tu, così non vedi cosa fa ed è come se parli con il muro o in forum.. Io feci 6 mesi di terapia con una dottoranda, era un progetto particolare. Qua do lei pensava si bloccava e mi fissava. Io morivo. Cominciavano a prendermi mille dubbi e domande, ma mi costringevo ad "ignorare" quell'atteggiamento e aspettare che dicesse qualcosa. A fine terapia mi chiese se c'era qualcosa che poteva migliorare o che non mi era piaciuta e gli dissi che mi metteva a disagio. Questo per dirti che anche i professionisti non hanno la sfera di cristallo se tu non comunichi, in qualche modo, il tuo stato d'animo. Io mi sento comunque di dirti che i terapeuti non sono li per giudicarti, ma per aiutarti. Se tu in quel momento pensassi che lo stai facendo per te stessa, aldilà dei soldi, aldilà di tutto, che se tu non trovi il modo di iniziare a parlare sarai sempre tu a rimetterci, forse piano piano riuscirai a confidarti.
  3. Tris

    Tutte le notti incubi

    Ciao a tutti. Io ho un problema, lo riconosco, 6 notti su 7 io ho gli incubi. Prevalentemente mi influenza tutto ciò che è negativo, ad esempio non posso più vedere gli horror, devo stare attenta anche con i thriller perché mi provocano angoscia e, se non la stessa sera, presto o tardi mi sognerò quella scena. 3 settimane fa circa mia cugina, coetanea, ha avuto un aborto spontaneo. Nei giorni di ambiguità con le perdite io ho avuto gli incubi per 3 notti come se l'aborto lo stavo rivivendo io. Si, dico rivivendo perché purtroppo soffro di poliabortivitá. Non ne ho perso solo un feto, ma no voglio parlare di questo ora. 7 anni fa feci il test della narcolessia, è incredibile come la mia voglia di dormire non si affievolisce sapendo che potrei anche stanotte fare l'ennesimo incubo. Secondo il mio medico di famiglia (un endocrinologo), il mio sta diventando un disturbo cronico che non mi porta a riposare bene. La cosa più particolare di questa situazione è il tema che ricorre nella maggior parte degli incubi: io sono aggredita. A volte violentata, a volte lotto per non esserlo, a volte lotto per la mia vita. La stramaggioranza delle volte sono uomini, ma è capitato alcune volte anche mostri o donne (io sono una donna). Quando ero più piccola scappavo, o perlomeno tentavo. Non so quante volte sognavo di correre ma era come se stessi in acqua. Così morivo di paura svegliandomi nel cuore della notte. Poi nel tempo, sforzandomi, volendo lottare, mi sono "sbloccata sulla corsa", ma a quel punto il sogno dura mooooooolto di più, perché è un continuo scappare. Successivamente ho fatto un altro passo in avanti, cominciavo a stufarmi di essere sempre la vittima così ho cominciato a lottare. Cazzotti, pugni, sprangate... Affondavo i miei colpi come se non ci fosse un domani, ma anche li i miei "demoni" hanno imparato e le mie armi sono diventate di gomma piuma. Stanotte l'ennesimo incubo, io cammino su un marciapiede, alla mia sinistra un furgoncino parcheggiato e accanto al furgone, in mezzo alla strada, un uomo che cammina nella mia stessa direzione a passo più svelto e mi guarda. Mi guarda con malizia, mi guarda con superbia e cattiveria. Alla fine del furgoncino me lo ritrovo davanti. Dopodiché ricordo mio marito che mi ha svegliato dicendomi: tranquilla amore, sei in camera nostra, a casa tua, siamo io e te, non è successo niente... Evidentemente mi lamentavo. Io mi sono sentita che tentavo di urlare, come se avessi perso la voce. Saranno almeno 15 anni che convivo con questi incubi. Forse anche 20. Sono stata in terapia, ma non ho risolto. Parecchie volte ho pensato che sia stata molestata molto piccola e l'ho rimosso, ma nella mente sia rimasto il trauma. Non so veramente che pensare e come combattere questo mostro. Qualcuno ha esperienze o suggerimenti? (che non sia drogati di valeriana...)
  4. Ciao, mi spiace che nessuno ti abbia risposto e non so se sei ancora insieme a questa ragazza ma ti dico comunque le "mie" esperienze. Quando avevo 22 anni stavo a casa dei miei e litigavo costantemente con mio padre e, quando la incrociavo, con mia sorella. Litigi che andavano avanti da anni, io presa dall'esasperazione decisi di andare via. Non scappa, ma dissi ai miei che stavo cercando una stanza in affitto. Per mia madre fu un colpo. La sentii dire a mio padre: "se lei va via per colpa tua io ti lascio". Ora prova a pensare il mio umore pensando che il divorzio dei miei genitori era a causa mia. Ho 29 anni, I miei stanno ancora insieme e da quando io e mia sorella siamo andate via (lei 20 giorni dopo di me), sembrano 2 piccioncini. Altra storia: mio marito stava con una ragazza da 6 anni quando la storia non va e lei con un pretesto lo lascia. Al contrario delle altre 20 volte che lo aveva fatto, lui non tornò indietro sui suoi passi, quindi lei à modi cagnolino si rifece viva, promettendogli tante cose, trasformandosi da drago ad agnellino. Lui ci ricascó e gli diede l'ennesima possibilità. La maschera duro 2 settimane,ma lui aveva preso un impegno e per forza di inerzia è andato avanti, per circa un anno. Quando lui decise di lasciarla (definitivamente) lei svení al ristorante. Poi inscenó una gravidanza, poi per 3 volte voleva buttarsi dal balcone, poi perse 30 kg perché non mangiava più, poi stalkerava Facebook, WhatsApp e ogni social e poi ce ne era sempre una. Questa ragazza è viva, si è rifatta una vita e che io sappia si stava per sposare. La tua ragazza ha evidente bisogno di aiuto, ma tu non glie lo puoi dare, per diversi motivi. Per cui il mio consiglio spassionato è di parlare con la famiglia,con le amiche strettissimo, con le persone che possono aiutarla ad affrontare la tua separazione. E porta pazienza, anche se lei ti aspetta fuori tu ignorarla, se lei si pone come un muro tu a mani basse fatti strada, se lei fa scenate lasciala fare scenate. Non sei tu che puoi aiutarla. Se ti focalizzi su questa cosa sono sicura che tu riuscirai ad andare avanti con la tua vita e i tuoi studi, lei supererà la perdita
  5. Ciao, io non sono una terapeuta, ma per quello che ho sempre "sentito" in terapia e non è difficile stimare un 'etichetta' da un racconto da parte di terzi e non parlando direttamente con il soggetto. La tua percezione delle cose può essere diversa dai suoi reali atteggiamenti o meglio dai suoi reali pensieri. Quello che mi incuriosisce di più è capire perché ti interessa tanto etichettarlo? Se ti consola storie come la tua l'ha vissuta una mia cara amica, con conseguenze ben più peggiori, infatti si è ritrovata mamma single con lui in carcere scoprendo una rete di bugie e inganni da "doppia vita". Questo è uno dei tanti esempi, non sei la prima ne l'ultima che subisce il fascino della persona più sbagliata per la propria vita.
  6. Tris

    Solitudine cronica

    Ciao Amalia, innanzitutto mi spiace enormemente per quello che hai passato. Anche io tendo ad isolarmi parecchio, ma per altri motivi, forse anche contrari al tuo... comunque... Tornando a te. Hai provato ad interagire su internet con persone che possano condividere le tue passione e/o la tua attività artigianale? Potresti partire da lì, non devi esporti, non devi rompere il ghiaccio, puoi trovare amiche e amici con il quale appassionarti insieme. Ad esempio io conobbi una ragazza su un forum, mi trovò lei. Dovevamo organizzare entrambe un evento, entrambe avevamo scelto la stessa location, avevamo lo stesso nome, avevamo scelto lo stesso negozio per acquistare il vestito. Quando si dice il caso... ci siamo scambiate i numeri, non ci si siamo mai viste ma sono 4 anni che parliamo su what's e ogni tanto ci chiamiamo. Ci raccontiamo dei nostri problemi, ci mandiamo qualche video scherzoso, insomma siamo una amicizia strana, particolare. Sono sincera lei mi ha detto più di una volta se andavamo a mangiare una pizza ma er diversi motivi ho sempre declinato, non imputabili a lei direttamente. Se hai già fatto un percorso 10 anni fa perchè non provi a ricominciare da capo? Un passo alla volta hai ottenuto dei risultati, perchè non tentare di nuovo. capisco che gli eventi traumatici sono cambiati e forse accumulati e probabilmente ci metterai di più e con più difficoltà ma se sei qui, secondo me, è perchè cerchi aiuto, da qualcuno, un pò come ci sono io. Allora perchè non sei la prima ad aiutare te stessa?
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