Ciao a tutti,
Sono uno studente universitario di 21 anni. Frequento il secondo anno di Ingegneria e per il momento sono in pari con tutti gli esami e una media discreta; sto trovano i corsi interessanti ( tranne alcuni proprio tenuti male) il mio problema sorge in questi ultimi mesi, da metà semestre in poi. In sessione invernale sono riuscito a dare 5 esami ( 4 di regola, più uno che mi era rimasto indietro). Mi sono rimesso sui libri a metà marzo seguendo sempre le lezioni, e studiando sempre ogni giorno, come sempre ho fatto. In questo periodo però mi sento scarico, non riesco a studiare, sempre in uno stato d'ansia, ansia generata dalla paura di non riuscire a combinare niente nella mia vita, dalla paura di non aver scelto la cosa giusta , di non essere in grado di trovare lavoro dopo, di non avere uno straccio di esperienza in ambito lavorativo e un attestato di inglese, di non fare sport (non so gestire il tempo e mi distraggo continuamente, anche a lezione) e aver preso peso, e dal rimorso di non aver fatto una cosa più semplice, che mi avrebbe permesso di godere di un po' più di libertà. Ho paura che questa sessione di esami vada male, di ritrovarmi al 3 anno con 4 esami indietro, di non riuscire a laurerami in tempo. In più a casa non riesco a studiare bene, ma allo stesso tempo neanche in biblioteca , perchè ho questa paura di emettere rumori con lo stomaco ( cosa che mi accade molto quando sono in ansia) e ciò mi impedisce di concentrarmi come vorrei.... non so se tutto questo nasce da una scelta sbagliata o solo da questo costante stato di ansia, ma ho paura di mandare tutto a rotoli, anche perchè anche se abbandonassi l'università non saprei che altro fare e sopratutto mi sentirei molto in colpa per me, dato che ci ho messo molto impegno, ma sopratutto per i miei genitori che mi pagano gli studi ( non vengo da una famiglia ricca, vivo ancora con i miei ,fortunatamente vicino all'uni, e non ho grandi vizi ( fumo, o altro))
se avete dei consigli o dei semplici pareri io vi ascolto e vi ringrazio anticipatamente.