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Arab-Italian

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  1. Ciao Chiara, Appena ho letto ciò che hai scritto ho dovuto rispondere dato che io stesso sono e lo sono sempre stato soggetto forzato nell'assoluta solitudine. Leggendo ciò che hai espresso sicuramente in modo parziale mi ha fatto notare certe somiglianze con la mia di situazione,sarei davvero curioso di saperne di più sulla tua storia dato che solo tra coloro che vivono una situazione simile posso veramente capire mentre invece gli altri diranno "poverino/a". Dal mio nickname si nota e certamente no certo il fatto che sia il vero ma lo è sono un ragazzo di vent'anni di origini Arabe, di certo questo è stato il motivo principale dietro la mia impossibilità e incredulità nel fatto che mi possa fidare senza essere considerato un " mostro" per usare un'espressione pulita.Qui racconterò il primo episodio di rifiuto. Erano i primo giorni di scuola in tutti i sensi avevo sei anni ricordo che parlavo e probabilmente fatto amicizia con una bambina che casualmente davvero ahaha (risata mesta) si chiamava Chiara. Ridevamo sempre anche se non ricordo molto sembra quasi un sogno e infatti ricordo solo che poco dopo ero solo io e me stesso. Probabilmente sua madre le avrà detto qualcosa sugli Arabi che vige il suo ricordo tra le persone senza conoscenza . Quindi fin da quel momento mi chiusi del tutto non riuscivo a parlare con gli altri ,mi sentivo solo estraneo del tutto dal posto in cui sono nato e cresciuto,lo sento tutt'ora tranne che fino d'ora è stato comprovato sempre. Da lì iniziai a chiudermi a casa io e i libri,conoscere più cose mi aiutava mi sentivo bene anche se il rendimento no lo rappresentava fedelmente ma poi decisi di impegnarmi ottenendo perlomeno soddisfazioni scolastiche e infatti cosi fu . Parlavi dei problemi dell'adolescenza bé il fatto di essere talmente isolato mi pesava ma non l'ho mai fatto trasparire per orgoglio ,cosa che mi portò oramai indubbiamente a sbagliare la scelta dell'Università,bloccandomi in un limbo in cui ero immerso da sempre ma ora sempre più prepotentemente e in modo debilitante.Capisco appieno come si vorrebbe qualcuno che ci possa capire ma arrendersi non è la strada io ci spero ancora e davvero non ho raccontato qui se non delle pillole di ciò che dovrebbe essere. È impossibile logicamente il fatto che proprio tutti siano ugualmente bassi,sfruttatori,manipolatori,bugiardi,so bene che sembrano solo frasi di circostanza ma non lo sono davvero mi piacerebbe pure a me trovare qualcuno che mi capisca avere qualche amico e amica sentirsi vivi. Ti dico non Arrenderti davvero sei viva quindi c'è speranza, comunque se volessi parlarmi ne sarei lieto di sentire la tua storia e di raccontarti la mia. Mi scuso per la lunghezza e per gli errori che il messaggio potrebbe contenere l'ora potrebbe essermi da alibi
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