Carissimi membri del forum,
mi spiace iniziare subito in medias res ma la scorsa notte ho compiuto delle azioni che (ripensandoci a mente fredda) potrebbero benissimo essere considerabili un tentativo di suicidio (anche se spero sia solo un atto impulsivo dettato dalla rabbia cieca del momento). Soffro da anni di insonnia, di depressione e di disturbi ossessivi compulsivi. Ieri notte (alle 5) al culmine di una crisi di rabbia e frustrazione (sommerso di insulti da mia madre che mi definisce un malato di mente che vuole solo rendere la vita un inferno agli altri) ho afferrato una confezione di sonniferi e ho buttato giù dalle 5 alle 6 pillole una dopo l'altra. Si tratta di sedativi blandi che non mi hanno piombato in uno stato comatoso anche se mi hanno indotto un sonno estremamente profondo e immobile. Ciò che più mi ha colpito della folle nottata non è stato tanto il gesto in sé (ripeto più un atto di rabbiosa impulsività che di vero suicidio; sapevo che le pillole da me assunte non erano potenti sonniferi ma meri rilassanti) quanto piuttosto la frase scioccante che mi ha detto mio padre dopo essersi accorto che trangugiavo le pillole una dopo l'altra, un lapsus terrificante a dire il vero: mi ha afferrato la mano, tolto la confezione e detto "attento!! Sei impazzito ?!?!? Finirai in galer-ospedale....". Cosa pensate di questo lapsus ? Visto che negli anni passati mio padre mi ha indotto a rinunciare ad alcuni esami medici per evitare le relative spese (soffro di problemi renali) e tuttora si rifiuta di farmi fare una qualsiasi terapia psicologica, sono terrorizzato dal pensiero che mio padre, nel frangente di ieri notte, fosse stato più interessato alle conseguenze penali di avere un cadavere in casa (la GALERA era evidentemente riferita a lui, non a me) che alla salute di suo figlio che si stava intossicando di sedativi. VI PREGO AIUTATEMI, SONO MOSTRUOSAMENTE CONFUSO E DISORIENTATO, COME DEVO INTERPRETARE LA FRASE DI MIO PADRE ? Oggi nessuno si è degnato di sapere come stessi, anzi sono ripresi gli insulti e gli improperi nei miei confronti come al solito (pazzo, schizofrenico, malato di mente, ecc). Vi prego aiutatemi a copiare cosa è accaduto questa notte: devo forse pensare che a mio padre non frega nulla della mia morte se non in termini di responsabilità penale nei suoi confronti ? Devo forse pensare che l'unica paura di mio padre sia finire inquisito per istigazione al suicidio e non di perdere un figlio ? Vi prego, aiutatemi a fare chiarezza......
Saluti e grazie,
Edoardo.
P.S. Non ho mai tentato il suicidio prima d'ora (non sono uno tizio in cerca di attenzioni).