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Fermo

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Reputazione comunità

  1. Sono l'ultima persona in grado di poterti rispondere ma posso dirti che ci sono passato anche io con la mia prima ex dopo esserci stato quasi 7 anni,passando la tua stessa identica trafila anche se io ho fatto qualche str°°°°°a( il tradimento successivo da parte sua penso che ci fosse stato ma non lo confessò mai ed è ancora peggio fidati) , dal mio punto di vista posso dirti che in queste situazioni si creano sentimenti diversi dal puro "amore" entra in gioco l'essere possessivo, personalmente ero invidioso,pieno di sensi di colpa, tu sei benzina per la sua autostima ricordati questo,se ho capito la situazione da parte tua si è innescato un meccanismo poco piacevole che crea un disagio immenso (stessa identica trafila mia ),uscivo con un altra e dopo riuscì a riacchiapparmi come un fesso per poi dare il colpo di grazia dopo un anno e mezzo di m°°°a. quello che posso dirti è di troncare del tutto questa cosa, elaborare il "lutto" perchè di questo si parla psicologicamente parlando e scacciare il chiodo con un altro,è brutto e volgare da dire lo so,ma il senso è quello ed è la miglior cura insieme al tempo che passa. F.
  2. Fermo

    Vita in Stand By

    Ciao a tutti,dopo aver letto e cercato vari argomenti che potessero essermi di aiuto ho preso il coraggio di scrivervi. Sono in una situazione che reputo disperata,forse non sarà il luogo più adatto dove rigettare tutto il mio malessere e la mia inquietitudine, ma sento il bisogno di esternare tutto ciò con degli estranei , quindi stando al di fuori di tutti i clichè legati alle persone vicine che sembrano avere sempre la risposta a tutto in tasca. Sinceramente non saprei come iniziare ma ci provo a descrivere a grandi linee la mia situazione Ho quasi 29 anni, una vita dura alle spalle, il matrimonio fallimentare dei miei genitori, le mie due famiglie che si odiano,la morte di mia madre quando avevo 5 anni,un padre da sempre totalmente passivo e depresso che si è sentito preso per il c**o da mia madre e che per questo in passato con me è stato violento (MOLTO) ed offensivo perchè ( e questo l'ho capito con il tempo) ero visto come il riflesso di mia madre, che per lui rappresentava quasi un nemico dalla quale dice di aver subito solo umiliazioni , tanto da ripetermi negli anni dell'infanzia che io sarei morto come mia madre (di cancro), la sorella di mia madre è un alcolista, casalinga da anni ,che cova odio da sempre,prima verso di lei (si mise un cappotto rosso per il funerale di mia madre) ed in seguito, e tutt'ora, verso di me. Già a questo punto non saprei come procedere perchè è stato un concatenarsi di eventi che mi hanno portato allo stato catatonico nel quale mi trovo adesso.Saltando gli anni delle elementari durante i quali era come avessi calato una saracinesca sull'evento di mia madre ,sopratutto per il fatto che mi hanno tenuto nascosto per mesi che mia madre fosse morta inventandosi che fosse in viaggio.... arrivano gli anni del liceo che sono stati per me gli anni migliori della mia vita anche se sono stati caratterizzati da uso massiccio di droghe di qualsiasi genere (tranne oppioidi) che però, insieme agli amici ed alla fidanzatina del tempo mi hanno fatto pesare meno tutto ciò che avevo in torno e bene o male ho anche viaggiato e mi sono divertito nella quotidianità. Facendo un passo indietro preciso che fin dalle elementari dato che mio padre è sempre stato passivo verso tutto , tutti i miei parenti a parte lui hanno messo bocca e deciso sulla mia vita, cambio scuole medie, iscrizione in 2 licei bocciando entrambe le volte perchè le sorelle di mio padre VOLEVANO questo o quello per me , ma non pensando a quello che avrei voluto io,pensate che mio padre era talmente passivo che si trasferì a casa di mia madre che stava in una grande casa dei miei nonni i quali erano molto avidi e prepotenti ed anche loro sminuivano mio padre(forse avevano ragione) il quale riversava su di me tutta la suo frustrazione.Dopo 7 anni dalla morte di mia madre decide di andare a stare in una casa dei miei nonni paterni , specifico che in entrambe le mie famiglie problemi di soldi non esistono,anzi, ma ci sono enormi problemi di affettività e rispetto reciproco, non è esistito MAI nemmeno un pranzo o una cena festiva insieme o comunque veramente poche,bene,una volta trasferito in questo appartamento (avevo 12 anni) sono iniziate le botte e le umiliazioni vere condite con giochi psicologici nei quali lui menandomi ma facendo poi la "vittima" riusciva a colpevolizzarmi facendomi credere che fosse colpa mia tutto questo e devo dire che CI RIUSCIVA.fino a che, dopo qualche anno mio padre non si invaghì di una persona veramente ambigua, in 10 giorni mollò la casa (per fortuna sennò mi ammazzava) e mi abbandonò letteralmente in casa di mia nonna paterna, da qui le umiliazioni delle mie zie, che imperveravano tutti i giorni facendomi pesare che io fossi stato un ospite , che mio padre avrebbe dovuto occuparsi di me e non loro (entrambe le sorelle di mio padre sono senza figli) intanto il liceo andava avanti ed io , a parte l'dio che nutrivo in particolare per una mia zia paterna che TUTTI i giorni veniva in casa di mia nonna solo per urlarmi che io non ero a casa mia, ero abbastanza sereno perchè in parte con il tempo avevo imparato a fregarmene issando dentro di me una sorta di muro (che sento di portare ancora adesso) quindi come dicevo prima ho passato quegli anni abbastanza sereno dopotutto,ma a posteriori penso che il "danno" dentro di me era ormai radicato,ma fortunatamente in quegli anni non ci pensavo e me la "godevo" ,fino a che ,l'ultimo anno di liceo,quel verme di mio padre (non mi vergogno minimamente a dirlo)tornò ad abitare nel' appartamento dove viveva mia nonna!! perchè la sua ex lo sbattè letteralmente fuori di casa, e tutto in parte ricominciò come prima della sua fuga,con la differenza che le mani addosso glie le avrei potute mettere anche io (come poi ho fatto) e quindi successivamente si dedicava a minarmi psicologicamente e quotidianamente anche quando erano presenti i miei amici e la mia ragazza,saltando qualche pezzo di vita è finito il liceo,..................... il dramma,io completamente disorientato, impaurito dal mondo che mi circondava , diciamo che il liceo, insieme agli stupefacenti erano come un guscio dove potevo rintanarmi.Finito il liceo le arpie (come la mia ex chiamava giustamente le mie zie) non iniziarono nuovamente il loro valzer di desideri riflessi totalmente deliranti , invece mio padre , che abitava con mia nonna che lo ha SEMPRE e dico SEMPRE spalleggiato anche nel torto ( come da buona cristiana baciapile e paciera bigotta) esordì : se entro 4 mesi non ti trovi un lavoro ti buttiAMO (quando gli faceva comodo parlava al plurale spalleggiandosi con le sorelle e mia nonna) fuori di casa,preciso che io all'epoca non avevo UNA LIRA , in seguito per comprarmi la prima macchina dovetti farmi prestare i soldi da una delle "arpie" perchè lui diceva che di me non si fidava per la restituzione (quando poi lui prestò 3k € ad un barista scommettitore accanito fidandosi più di lui che di me....) e bene passai 2 mesi a scervellarmi su quale mestiere avrei potuto intraprendere per monetizzare e poter andare via, pensai di fare il cuoco (potessi tornare indietro...... ) e da li è iniziato il dramma, dopo un corso intensivo di 1 anno di cucina iniziai a lavorare ed a quel punto il tempo ha cominciato a volare,pensavo SOLO al lavoro, e questo è accaduto fino a metà anno scorso quando dopo una crisi di nervi ho detto basta ,passando in cucina da metà 2011 a metà 2017, scelsi il lavoro più veloce remunerativamente parlando e basta , solo che chiaramente non avendo garanzie da parte dei miei ho dovuto continuare a vivere nella casa di mia nonna , con al piano inferiore il "verme", la cosa che più mi mandava in bestia è il fatto che i miei amici finito il liceo e prima di iniziare quasi tutti l' università hanno chi più chi meno viaggiato, vissuto mesi all'estero,mentre io ero a spaccarmi la schiena in cuicina ed isolandomi sempre di più,intanto la mia ragazza mi lasciò dopo 7 anni quasi di relazione ed io mi sono infossato sempre di più circondandomi di persone false e veri disperati,i miei 3 MIGLIORI amici , che reputo VERAMENTE TALI, sono ormai 3- 4 anni che risiedono all'estero, ed io ho continuato a raccattare delusioni sia lavorative sia nell'ambito delle amicizie e disinteressandomi TOTALMENTE all'altro sesso dato che mi sentivo , ed in parte mi sento , come un portatore di qualche handicap.Il clou viene quando l'anno scorso ho esternato finalmente la mia crisi interiore ai miei famigliari paterni ( con la mia zia materna alcolista nel frattempo ho troncato ogni tipo di rapporti dato che era arrivata al punto di chiamarmi da ubriaca offendendomi , tirando in ballo la cospicua eredità lasciata dai miei nonni materni) bene quello che ho ricevuto da tutti è stato un MURO, la cosa piu utilie che mi hanno detto è stata quella di rivolgermi ad uno psichiatra, all'uso delle medicine , perchè a detta loro non POTEVANO AIUTARMI. ora mi ritrovo a dovermi trasferire FINALMENTE presso un appartamento in affitto trovato dopo mesi mesi mesi di ricerche e fregature , ma io sono morto dentro, non ho più la forza di lottare contro questo mondo, vorrei fare mille cose ma non ho le p°°°e di fare nulla, con gli amici fuori dall'italia,circondato da altre 4-5 persone conoscenti ma poco amiche in fin dei conti dei fancazzisti (per me nel tempo la parola AMICO ha assunto un significato SACRO,conquistabile UNICAMENTE tramite I FATTI e non le chiacchere) perchè ho capito che trovare un amico vero,meritevole di essere chiamato tale, è veramente raro,e mi piange il cuore che io durante i miei primi anni di lavoro li abbia totalmente trascurati o quasi.sono ormai 3 anni che sono praticamente solo , le uniche persone che roteano intorno a me lo fanno per qualche loro interesse ,quando poi sono io a chiedere o loro hanno di meglio da fare, rimango solo.penso che in questi 7 anni non abbia costruito NULLA, mi sia spaccato la schiena , abbia perso amicizie e momenti della mia vita per il NULLA, solo per la paranoia di rimanere senza soldi perchè da ragazzino ero un vero e proprio straccione,mentre i parenti giravano in rolex,ognuno casa propria comprata dai miei nonni quando avevano sui 25- 28 anni,mercedes,ville, N case in affitto ed io vestito con abiti di seconda o terza mano, l'unico che a merenda (elementari) non aveva MAI nulla, dovevo rubare gli spiccioli in borsa di mia nonna o dal divano o dalla macchina per racimolare qualcosa. Io ora sono FERMO e sono SOLO (i parenti dopo la crisi sono SPARITI) , tra poco avrò questo appartamento,non ho problemi monetari, a breve andrò una settimana da solo per l'europa a schiarirmi le idee ma poco altro, mi sento impossibilitato ad agire,impaurito,impossibilitato ?!?!, ed il lavoro di cuoco, che è tutt'altra cosa dal mondo paiettato delle cucine televisive o delle stelle M (chiedete ad un Sous chef o un commis come si vive in quelle cucine) sono sicuro abbia peggiorato la mia bassissima autostima e anzi abbia amplificato le mie paure ed insicurezze(ultima esperienza per 2 anni e 2 mesi in un hotel 5 stelle è stata una tra le imprese più ardue che abbia mai fatto psicologicamente parlando) ringrazio il cielo che anche se all'estero ho il sostegno dei miei 3 migliori amici che sento tutti i giorni,che sono in pena per me...ed io lo sono per me stesso...ho paura di diventare come mio padre,una nullità,depresso,rabbioso,invidioso,solo come un cane da sempre,senza stimoli,che per di più ora cerca di farmi dimenticare il passato e mi "liscia" solo perchè sa che è destinato a finire i suoi giorni da solo così come si meritebbe,vedendomi inc°°°°°o e determinato a darci un taglio a tutto una buona volta,non vuole perdermi dice....ma io vorrei che MORISSE. mi scuso verso chiunque leggerà queste "due righe" e rimarrà basito ma ho dovuto/voluto farlo. mi piacerebbe sapere un punto di vista vostro STAY STRONG F.
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