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giorgy

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  1. Ciao Diamanta... Rispondo al tuo post adesso che l'ho letto, purtroppo non mi è facile frequentare altra gente perché qui non ho nessuno, non ho amici o parenti o altro, sono sola. Faccio 2 lavori in contemporanea e ho poco tempo per corsi o altro. Prima di lui lavoravo o tornavo a casa...infatti lui è un collega. Il mio problema non è solo lui, mi rendo conto che finora troppe cose mi sono pesate e ho retto fino a quando l'ultima non ha fatto rompere la corazza che avevo addosso per poter andare avanti, al momento ci sto provando a rimettere insieme i cocci ma ancora non riesco...ci sono momenti in cui sembra andare meglio e momenti in cui sembra che tutto quello che ho fatto non serva a nulla...non ho ancora le forze per rialzarmi e i problemi quotidiani non mancano mai. Mi pesa affrontare qualsiasi intoppo, dal più stupido al più pesante... Ci provo tutti i giorni a ripartire da me e so benissimo di esistere senza di lui, come sono esistita prima, durante e dopo di lui...ma dopo anni che sopporti e sorreggi tanto e tante cose (non riferite a lui) arriva un momento in cui non ce la fai più e ti crolla tutto addosso...come a me adesso
  2. È quando sono più stanca o più provata dalle vicissitudini che mi circondano che mi manca di più...come stasera. Un weekend pesante, una casa sottosopra, tante cose da fare ed ecco che quel velo di cristallo che cominciavo ad indossare è andato in frantumi... Mi manca...mi manca da morire...mi manca parlare con lui, dirgli come sto, sapere lui come sta, se mi pensa, se è più felice così, se pensa a noi...piango, vorrei mandargli un messaggio per dirgli che mi manca ma è meglio di no...ha alzato muri e io mi sono adeguata. Lo vedo tutti i giorni o quasi, per lavoro, ma poi una volta fuori...il nulla...che tristezza... Non riesco a reagire e non mi riconosco più...vado avanti la maggior parte del tempo ma poi ricado come adesso e mi sembra di star sempre allo stesso punto...non ne posso più...
  3. Grazie Ale, ultimamente sento molto il bisogno di parlare e di confrontarmi, anche se non sempre ci riesco. Sono stati giorni un pò pesanti e oggi insieme a quelli appena trascorsi ma spero di uscirne presto. Tienimi aggiornata e anche tu, quando vuoi, ricorda che sono qui
  4. Ciao Ale, per gli alti e bassi ti capisco..ed è normale, anche io ne ho tantissimi e stasera è un bel po' basso, (sono a letto col barattolo di Nutella!!!!) ma l'importante è tener duro. Hai fatto bene a accennargli la tua intenzione di andare da un terapista e andarci insieme, così almeno lui può inziare a prendere in considerazione di farlo, magari una volta risolto il problemino fisico che dicevi non lo aiuta, potrebbe trarre giovamento anche da un aiuto psicologico, senza forzare nulla...le cose andranno da sé. Il fatto che vi stiate impegnando per risolvere è molto importante e mi auguro ci riusciate presto. Quando vuoi parlare sono qui, ti ascolto volentieri...un abbraccio e fatti forza, si risolverà tutto...
  5. Ciao Ale, come va? Sto leggendo adesso la tua risposta, immagino che per te non sia affatto facile vederlo per ciò che era un tempo ma puoi sempre vederlo in maniera diversa, che non sia per forza peggio dell'uomo che hai amato... Lui ci sta mettendo un certo impegno, parziale o totale che sia ma ci sta provando...sicuramente qualche passo devi farlo anche tu se già non lo stai facendo...non solo guardare lui cosa fa ma cercare di costruire un nuovo voi insieme...non so se già te l'ho chiesto o meno, ma avete pensato a una terapia di coppia? Magari un esperto può aiutarvi a superare gli ostacoli fi questo percorso e forse a capire meglio cosa può essere successo... Un abbraccio...
  6. giorgy

    vi prego parlate con me

    Ciao serse, se vuoi ti ascolto... Non so se e quanto saprò aiutarti, ma posso ascoltarti se vuoi...
  7. Preferirei non prendere nulla finché riesco...anche se oggi, dopo una giornata apparentemente tranquilla, uscendo da lavoro sono stata malissimo. Senza respiro, nausea e pianto a dirotto...ero in macchina e mi son dovuta fermare. Non so a cosa sia dovuto, è arrivata così all'improvviso...
  8. Ciao birra a doppio malto, ci provo, cerco di leggere qualcosa, o di impegnarmi a fare altro ma ho difficoltà a fare qualsiasi cosa in quei momenti... Si, la rottura in se per se mi ha segnata ma purtroppo sono anni che non riesco ad avere un po' di tranquillità e quest'ultima cosa mi ha destabilizzata. Aggiungi che qui non ho né amici né altro e ho fatto la frittata...
  9. giorgy

    E' tornato il Mostro

    Ciao Fra, non so se la tua patologia ha un nome o se è più di una. Sono fuori da questo campo, ho solo letto le tue parole e ho deciso di risponderti, secondo me i malesseri tornano sempre ciclicamente finché non si decide di risolverli del tutto e solitudine e voglia di "affetto" di certo non aiutano....sto passando qualcosa di simile e posso in qualche modo capirti. Hai iniziato una terapia, forse potresti concluderla e vedere se ti porta qualche beneficio nel lungo termine...ovvero a non far più tornare il mostro di cui parli. Una persona che ti amerà ci sarà ma a volte bisogna prendere coscienza di se stessi sia per vederla e sia per non scambiare la voglia di qualcosa per amore...
  10. Ciao undersans, come vanno i tuoi pensieri? Ho letto tutto quello che hai scritto ma sinceramente non so ancora bene come risponderti... Anche io come te nei periodi di buio peggiore tendo a scrivere, a tirar fuori quello che ho dentro in qualche modo, dicono che faccia bene ma io personalmente non rileggo mai ciò che scrivo, nei momenti in cui riesco a star meglio non credo mi aiuterebbe fino in fondo rileggere tutto lo schifo che ho riversato lì dentro...prova ad accantonarlo un po' e di non riprenderlo. Il rileggerlo ti fa solo più presente ciò che ti fa male ma secondo me tu sai già quali sono e non hai bisogno di intensificarle di continuo... In questi giorni di particolare momenti bassi, ho trovato delle onlus che offrono supporto con psicologi al telefono, sono gratuite e in alcuni casi ti indirizzano nei consultori o centri gratuiti della tua città, nonostante le tue remore che condivido in pieno, forse provare a fare una telefonata potrebbe non essere dannoso, poi sarai tu a decidere cosa fare. Io ho chiamato due volte, mi hanno consigliato un percorso di psicoterapia ma mi sono accorta che non faccio altro che piangere senza riuscire ad aprire bocca per cui forse non è il momento giusto per farlo. Io a volte ci ho pensato a non voler più vivere ma non ci sono mai riuscita, ritengo di non averne il coraggio ma soprattutto non riuscirei a far tanto del male a chi mi circonda, quei pochi, che mi vogliono bene. Quando vuoi...sono qui...
  11. Comincio anche ad averli di notte...a volte in passato mi capitava di svegliarmi senza respiro ma poco dopo passava tutto. Stanotte no invece, mi sono svegliata senza respiro, col cuore a mille e mille pensieri nella testa, mi sono alzata e sono riuscita a calmarmi solo dopo un'ora...per avere poi un'altra crisi. Non posso andare avanti così...
  12. Ciao coccinella, capisco il tuo stato d'animo, non è semplice affrontare più cose tutte insieme, prima o poi le forze vengono a mancare... Cerca di concentrarti su una cosa alla volta, risolvi un problema per volta senza cercare di mettere tutto insieme e godi dei momenti tranquilli...hai un ragazzo che ti ascolta e supporta, non riversare su di lui il tutto, ma cerca di tranquillizzarti quando sei con lui e di parlare con lui... La reazione di tuo padre può essere normale, non te ne fa una colpa secondo me, ma è preoccupato e ha un modo di mostrarlo diverso da come sarebbe più consono a te. Mio padre fa lo stesso ma la rabbia non è sicuramente contro di te, forse contro la situazione che non lo fa star sereno, cerca di parlargli se riesci.
  13. Ciao a tutti, è da una quindicina di giorni, a seguito di una rottura con un ragazzo che ha innescato una serie di meccanismi dentro di me, che soffro di quelli che per me sono degli attacchi d'ansia. Respiro corto, voglia di piangere, o attacchi di pianto, giramenti di testa forti, nausea e una morsa allo stomaco che mi stordisce. Non riesco a gestirli e non riesco a calmarmi subito, sapete come posso fare quando mi sento così? sapete aiutarmi? Grazie
  14. Ciao Serena, posso solo immaginare quello che ti porti dentro e non è assolutamente facile, è altrettanto lecito che tu adesso ti senta poco tranquilla. Il periodo della tesi, per quanto sia quello finale porta con sè uno stress maggiore rispetto al percorso di studi. Iniziano le domande sul che succederà dopo, si è stanchi di tutto quello fatto fino ad oggi ma come dice Luce Luigi è davvero l'ultimo passo. Posso immaginare che per te non sia facile anche in virtù di quello che hai passato e che ti porti dentro e tuo padre probabilmente non lo sta capendo e forse pensa che sia il modo giusto per spronarti. Posso solo provare a darti un consiglio, ovvero di parlarci, di dirgli come ti senti e di lasciarti un pò più tranquilla...senza controllare lui le date e senza fare le cose che ti stanno pesando di più. Prova ad avere un dialogo con lui, magari capirà....
  15. E come spesso mi accade, anche stamattina non va...ho il morale sotto le scarpe...ieri sembrava andar meglio ma è stata una mera illusione. Non ho dormito e stamattina ho iniziato con mille paturnie e pensieri: "chissà se sta già con un altra...chissà perché non si connette a wa da ieri pomeriggio...etc etc etc". Non ho bisogno di un'altra delusione eppure continuo a pensare a questo, mi manca il respiro, soffoco le lacrime e lo stomaco continua a non voler metter dentro nulla....ho il vuoto dentro e intorno e non riesco ad affrontarlo...
  16. Non so se riuscirai mai a dimenticare e non credo sia necessario dimenticare o far finta di nulla, è successo...una volta risolto potete uscirne solo più forti e magari più legati di prima. Te lo dice una che le proprie cicatrici non è mai riuscita a cancellarle...nemmeno una...ma cerca costantemente di conviverci e imparare qualcosa...
  17. Non pensare di aver sbagliato a confidarti con la tua amica, anche se questo è significato raccontare dei problemi di tuo marito, non potevi certo tenere tutto dentro fino a quando non lo vedevi! Aggiungerei che fin troppo brava sei stata! Se questa persona è una vera amica non credo tu abbia nulla da temere, terrà le tue confidenze per sé. Fai bene a riprovarci, a non buttare tutto all'aria subito, è giusto (a mio avviso) per entrambi...sono normali le tue paure ma secondo me ti possono aiutare in qualche modo. Tu adesso inizi a vedere qualcosa e inizi a crederci anche se con le dovute "distanze" (o cmq con quel qualcosa che ti fa ancora tenere gli occhi aperti). Se le cose non dovessero migliorare, ti auguro che si risolva tutto, vuol dire che non avrai nulla da rimproverarti nel decidere di prendere la tua strada da sola...e anche rifarti una vita perché per quanto capisco il tuo discorso purtroppo a volte può succedere che si prendano vie diverse e non si può rimanere sempre legati al passato. Secondo me sarebbe peggio continuare a vivere una situazione che ti fa star male invece di allontanarsi e ricominciare...
  18. Ciao Ale, ho letto ciò che hai scritto e mi viene spontanea una domanda, non è che hai paura della solitudine? Mi spiego meglio, specifico che non è un attacco ma solo una domanda, tu gli vuoi bene e sei legata a lui ma ti rendi conto di una serie di cose che non vanno e ti rendi conto che lui forse non è proprio la persona adatta a ciò che tu vuoi dalla vita. Mi chiedo se dietro il tuo "non lasciarlo" c'è anche o forse più una componente legata a fattori esterni...che possa essere una paura di rimanere sola o un doverti riadattare a qualcosa o magari non voler sentire "chiacchiere" in giro. A testa alta ci puoi continuare a camminare tranquilla, non sei tu ad aver sbagliato e sicuramente non puoi nè devi essere giudicata se provi a ricostruire qualcosa prima di mandare tutto all'aria. In questi casi le cose si risolvono in due, lui ci sta provando (anche se dici non fino in fondo) e altrettanto dovrai fare tu, lasciando da parte o cmq superando le cose che ti han giustamente ferita. Non sono sposata e non ho figli, forse non riesco a comprendere fino in fondo la situazione ma se posso consigliarti ti direi prima di capire cosa realmente ti tiene legata a lui e se si tratta di amore o di voler davvero ricostruire la tua famiglia allora affronta tutto, a partire dalle delusioni e insieme magari riuscirete a superare il problema
  19. Ho pianto finora con lui...dopo avergli chiesto di riprovarci ho cominciato a piangere, soffocata da tutto il resto...e adesso, mi faccio davvero schifo da sola. Non mi sono mai umiliata così tanto in vita mia, mostrare le mie fragilità, far pena a qualcuno...non mi è mai appartenuto...Sono a terra, non mi riconosco e non riesco a reagire...non so davvero cone fare! Non ho più nulla, sono sola e sono stanca...stanca di lottare sempre per una vita che non smette mai di riservarmi brutte sorprese...Non so come rialzarmi...
  20. Mi ritrovo in quasi tutto quello che mi dici, tranne che nel fatto che in palestra non metto pesi maggiori! Io a stento riesco ad alzarmi dal letto per andare a lavoro! Più che di attenzioni vorrei qualcuno qui vicino a me che ci fosse, le mie poche amiche sono a km e km di distanza e oltre che chiamarmi e mandarmi messaggi non possono fare, alla mia famiglia non posso dir nulla...non sapevano neanche di lui, figurati se posso parlare della rottura o se posso accennare al fatto che molte delle mie ferite partono proprio da casa. Il nodo alla gola è sempre lì, mi manca proprio il respiro. La cosa che più mi pesa è pensare di continuo che non ce la posso fare e da qui sentirmi vuota, completamente. Mi sembra di sopravvivere e basta. Ho tante cose dentro, non solo legate a questa rottura e non riesco più a gestirmi...
  21. buongiorno a Tutti ho 37 anni, e credo di aver bisogno di aiuto... Sono una ragazza un pò complicata, segnata da una serie di delusioni (non prettamente amorose) che mi hanno segnata molto e mi han portata sempre di più a chiudermi in me stessa. Vivo in una grande città da 20 anno quasi ma per un motivo o per un altro non ho alcuna amicizia, non ho nessuno vicino, neanche la mia famiglia. Da un bel pò di anni nella mia vita si rincorrono di continuo problemi familiari di vari generi, malattie, interventi particolari, stati che mi hanno procurato molta ansia e soprattutto che ho sempre affrontato a testa alta ma che pian piano mi hanno stremata. Ho sempre reagito a tutto quello che mi si è posto davanti, a volte con durezza, a volte toccando il fondo ma rimettendomi sempre in piedi e ripetendomi sempre che in qualche modo ce l'avrei fatta ad uscirne. In tutto questo, per svariati motivi, mi sono ritrovata ad affrontare anche un trasloco in una casa nuova completamente da sola o quasi, facendomi carico dei problemi non solo miei ma anche di chi non poteva essermi vicino ad aiutarmi. e così arriviamo ad oggi... Sono stata 6 anni con un ragazzo, una relazione chiusa da poco e che mi ha dato il "colpo finale" tanto da non riuscire più a riprendermi, un uomo che per me in questi 6 anni c'è stato, l'unica persona per me presente. Ci vedevamo un paio di volte a settimana, i week insieme ma nessuno dei due ha mai preso in considerazione di vivere insieme o altro, anzi più volte in questi anni ci siamo detti che nonostante l'affetto che ci legava non eravamo propensi ad altro. Una settimana fa è finita e io sono caduta letteralmente in un baratro, ho attacchi di panico la notte, mi manca il respiro, mi salgono le lacrime fino a soffocarmi, mi ripeto di continuo che non ce la posso fare, non mangio più nulla, vado avanti per inerzia e non riesco a trovare la forza di rimettermi in piedi. Sono segnata dal fatto che lui non ci sia più per me perchè sono ancora legata a lui ma non è l'unica cosa a farmi star male. Sono stata delusa in passato, i miei affetti mi hanno "tradita" e il suo allontanarsi mi ha fatto ripensare anche a tutto questo. Non ho nessuno vicino e lui era tutto ciò che avevo (per quanto sia sempre stata indipendente) ma adesso mi vedo persa, senza neanche nessuno con cui parlare o confrontarmi. Non ho un rapporto tale con i miei genitori anche solo per accennare a come sto o a cosa ho vissuto o a come sono stata in questi anni. Questa solitudine mi sta devastando e non so come uscirne.....
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