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didi89

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  1. Ciao, Innanzitutto mi dispiace molto per la tua situazione, non sono una terapeuta e fortunatamente non ho avuto esperienze simili ma credo che quando ci si sente come ti senti tu ora l'opinione di chiunque potrebbe aiutare. Io di norma non sono per il perdono, credo che tu abbia dato tutto te stesso a una persona che evidentemente non sa cosa vuole visto che il tipo di affetto che ha cercato dagli altri colleghi credo non si possa neanche definire affetto. Se poi la ricerca di questo affetto malsano è continuata anche mentre stava con te chi te lo fa fare di continuare a subire una presa in giro del genere? Che le hai ridato la vita è chiaramente una bugia altrimenti da quando avete iniziato a frequentarvi ci saresti stato solo tu. Questo senza nulla togliere a quello che tu hai fatto per lei perché si sente che sei davvero innamorato e che devi averla idolatrata e adorata. La sua storia sembra quasi quella di una persona che ha subito qualche trauma precedente, altrimenti perché considerare il sesso occasionale affetto? È vero che il sesso può essere una forma di affetto, ma se questo avviene con una persona a cui tieni e che tiene a te, qualcuno che ti guarda negli occhi mentre lo fate e da cui non fuggi subito dopo. Ma letta in questi termini sembra che lei abbia bisogno di sentirsi 'desiderata' più che amata. Allora fossi in te mi chiederei, o chiederei a lei, se c'è qualcosa che manca nel vostro rapporto e che la spinge a cercarlo in altri uomini... Capisco la tua confusione ma per quanto doloroso io lascerei perdere, o perlomeno mi prenderei una pausa per permettere sopratutto a lei di fare ordine nella sua testa e capire cosa cerca in un compagno, ma non ha senso che questa riflessione abbia luogo mentre sta con te, magari continuando a ferirti. Questa è la mia modesta opinione, spero possa aiutarti in qualche modo. Ti auguro comunque di trovare la felicità perché tutti la meritiamo, che sia con lei o con un'altra persona. Buona giornata
  2. Buongiorno a tutti, Sono nuova su questo forum e spero di utilizzarlo correttamente, ho pensato di chiedere consiglio a qualcuno di esterno alla mia sfera di conoscenze per avere delle opinioni imparziali. Da più di un anno frequento regolarmente un uomo separato con due figli ma abbiamo deciso di metterci insieme circa 2 mesi fa, entrambi feriti da relazioni precedenti siamo andati coi piedi di piombo prima di concretizzare e ammettere che la nostra era una relazione a tutti gli effetti. Ora che stiamo insieme cerco di capire quale sia il mio posto nella sua vita e cosa posso o non posso permettermi di dire. I figli e la ex non sanno della mia esistenza al momento ma è una cosa che penso richieda il suo tempo e non mi permetto di insistere, voglio che succeda perché lo vuole lui e non perché si è sentito con le spalle al muro. Una cosa che mi infastidisce e sui cui vorrei dei consigli è il fatto che lui senta e frequenti ancora i parenti di lei, il fratello di lei, l'ex cognato di lei (anche la sorella è separata), addirittura la cugina di lei.... Io non credo che sia molto rispettoso nei miei confronti ma non so se posso dirlo senza sentirmi rispondere 'lo faccio per i bambini, sono comunque loro parenti'. Ma se sono loro parenti perché non li possono frequentare quando sono con la madre e deve farlo lui?? Tutti gli amici separati che ho una volta separati hanno eliminato dalla loro vita i parenti degli ex, al massimo mantengono rapporti di civiltà con gli ex suoceri per ovvi motivi...ma tutto il resto non esiste più, sbaglio? Accetto i vostri consigli e grazie!!
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