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Lisa.amy

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  1. Bene, comunque lei è già fortunata ad avere due amiche che si preoccupano così tanto per lei! In bucca al lupo!
  2. É una situazione piuttosto complicata perché in realtà non c'è un vero e proprio modo per approcciarsi a lei visto che dipende da persona a persona. Io avrei detto di aspettare e di non assillarla, lasciar passare un po' di tempo per farle digerire la situazione e poi magari di intervenire; mi verrebbe da dare questo consiglio perché é quello che vorrei che facessero con me se mi capitasse una cosa del genere, però non è detto che anche lei sia così quindi può darsi che non abbia bisogno di tempo ma piuttosto di qualcuno fin da subito. Il mio consiglio è comunque di non assillarla perché questo non porta benefici, magari cercate comunque di non abbandonarla, coinvolgetela in quello che fate, datele supporto e aiutatela a capire quello che lei si sente di fare con il suo attuale marito (nel caso in cui non ne fosse ancora certa), se si dovesse sentire di divorziare è giusto che lo faccia indipendentemente da ciò che dicono gli altri, inoltre non hanno figli in comune quindi non ci sarebbero ulteriori complicazioni. Se invece preferisce cercare di salvare il suo matrimonio le conviene agire con cautela, parlandone con suo marito può riuscire a vedere se c'è qualche possibilità di costruire un futuro (basato sulla lealtà, ovviamente).
  3. Lisa.amy

    Mamma

    Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. Scrivo qui perché ho bisogno di sfogarmi, ho appena litigato con mia madre per l'ennesima volta; il motivo è una stupidaggine ma comunque mi ha fatta innervosire. In breve: é Halloween e sarei voluta uscire con delle mie amiche (che sono tante però nessuna é molto stretta o troppo affidabile se non forse una), con alcune sono stata in ballo fino alla fine mentre altre erano tutte già organizzate. Non c'entra niente però anche questa cosa mi dispiace perché sento di star buttando via la mia adolescenza in questo modo, l'unica sera che avevo provato a bere un po' con delle mie amiche ho avuto una crisi e mi sono ritrovata in ospedale (di questo magari ne parlerò in un altro momento). Comunque tornando a noi, anche mia madre poteva fare delle cose ma per sua decisione ha voluto aspettare per capire cosa volessi fare io (perché se avessi fatto qualcosa mi avrebbe dovuta portare e venire a prendere, però voglio dire c'è anche mio padre quindi...). Quando me l'ha detto io ho detto "ma no vai pure" e lei non ha comunque voluto. Alla fine non ho fatto niente e nemmeno lei perché ha aspettato troppo e ieri sera mi ha proposto di andare in una città, la domenica pomeriggio, che è vicino a dove abito, in più la sera non uscendo con i miei amici dovevo uscire con lei e mia nonna. Oggi mi ero già vestita per andare in questa città e ho iniziato a cercare dei pantaloni di mia madre (che però di solito uso io) perché dovevo mettermeli stasera e non li trovavo quindi sia io che lei ci siamo messe a cercarli anche se le avevo detto che ci conveniva andare prima che venisse tardi e se poi non li trovavamo andavano fuori loro due ed io stavo a casa (so che sembra un capriccio e forse lo è anche ma sinceramente mi sono stancata che le cose vadano sempre in un altro modo e io poi mi devo adeguare, adesso basta o le cose si adeguano a me oppure non faccio più niente), tanto comunque non cambiava nulla visto che in teoria dovevano uscire solo loro due, io mi sono aggiunta dopo perché alla fine non facevo niente. Lei si è arrabbiata e ha detto che era stanca e che non andavamo neanche fuori il pomeriggio. C'è io ero già pronta, mi ero anche lavata i capelli al mattino apposta, mi sono molto innervosita, anche perché dopo lei ha iniziato a darmi le colpe del fatto che lei non facesse niente questo weekend quando è stata proprio lei a decidere di non prendere impegni, cioè io non le ho chiesto niente perché dice così, questa cosa mi ha fatto andare in bestia, giuro, ho iniziato ad urlarle contro perché mi è salito il nervoso. Sono scappata in camera per non tirarle qualcosa in testa veramente perché stavo andando veramente fuori di me. Ho sbattuto la porta e ho iniziato a buttare per terra tutto quello che vedevo. Ho pianto dalla rabbia e mi son chiesta come ho fatto a non urlare più forte, a non prenderla a male parole o anche a lanciarle qualcosa addosso (niente di pericoloso, intendo tipo cuscini o cose morbide). Non sono violenta e neanche irascibile, anzi sono una persona che riesce abbastanza a contenersi, quando sono arrabbiata al massimo offendo pesantemente ma non metto mai le mani addosso, non urlo nemmeno, posso arrivare ad alzare un pochino la voce ma oggi veramente sono uscita dal mio range di voce. Mia madre è l'unica persona che riesce a farmi arrabbiare così tanto, giuro nessun altro potrebbe farmi innervosire così, neanche mio padre. Non riuscivo a smettere di piangere, non so neanche se continuavo a piangere per il nervoso o per altro ma continuavo. Per sfogarmi ho iniziato anche a pistrarmi i capelli senza sosta, oltretutto la piastra è uno strumento che cerco di evitare perché rovina molto i capelli solo che il mio intento era proprio quello in quel momento, non tanto rovinarmi i capelli ma farmi in generale del male. Mi sono anche puntata la torcia del telefono negli occhi, so che non ha senso però sentivo il bisogno di farmi del male, non so perché. Non è la prima volta che quando provo un sentimento negativo reagisco in questo modo. Questa cosa devo dire che l'avevo un po' anche da piccola, mi ricordo che quando non riuscivo a fare qualcosa per esempio nei compiti iniziavo a darmi dei pugni in testa il più forte possibile come sorta di punizione e ineffetti mi aiutava a stare meglio (nonostante il dolore fisico che mi procuravo). Dopo sono riuscita a calmarmi, adesso infatti sto meglio, comunque non voglio più parlarle per almeno una settimana, ma non scherzo cioè non vorrei neanche vederla ma vivendoci insieme non posso farne a meno. Non voglio essere cattiva, voglio molto bene a mia madre e so che lei ne vuole a me, però a volte non so cosa darei perché lei fosse molto diversa da come è in realtà. Vabe arrivati a questo punto ringrazio chi ha letto tutto e l'unica cosa che mi viene da chiedere è: avete qualche consiglio?
  4. Lisa.amy

    Legame troppo forte

    Alla fine non è arrivata perché alle sette doveva andare via e fino alle sei era in centro con sua mamma e mi scriveva "non è colpa mia se ci stiamo mettendo tanto è che mia mamma doveva fare un giro veloce invece ci sta mettendo tanto".
  5. Lisa.amy

    Legame troppo forte

    Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. Sono qui per parlare nuovamente del rapporto che ho con la mia migliore amica. Come avevo già raccontato siamo state molto amiche per tanti anni e lei non è mai stata troppo affidabile però ci vedevamo spesso ed era la persona più importante per me. Purtroppo alle superiori pur andando nella stessa scuola siamo state messe in due classi diverse per cui dopo un po' il rapporto è diventato complicato perché io ero molto possessiva nei suoi confronti e non volevo che avesse amicizie più forti della nostra. Abbiamo avuto dei periodi no e dei periodi abbastanza belli, ma era evidente che lei si stesse distaccando. Finché non siamo arrivate ad un punto in cui lei non faceva altro che darmi buca e a rispondermi male ed io, stanca di tutto, ho deciso di troncare la nostra amicizia. Non ci siamo parlate per cinque mesi e lei mi è mancata tantissimo (la sognavo anche). Il giorno del mio compleanno mi ha fatto gli auguri, io ovviamente sono scoppiata a piangere perché non me l'aspettavo, da lì abbiamo parlato e abbiamo ripreso i rapporti (non da migliori amiche ma da semplici amiche). Per me è stato difficile perché io non riesco a considerarla come una semplice amica visto che è l'unica persona che può farmi stare meglio in situazioni difficili, però ho dovuto farlo per non perderla. In realtà quando ho chiuso i rapporti ero sicura di non volerli ma più riprendere a meno che non vedessi un cambiamento (cosa molto difficile conoscendola). Li ho poi ripresi non perché ho visto un cambiamento, che sapevo di non poter ottenere, ma perché il fatto che abbia messo da parte l'orgoglio facendomi gli auguri dopo le cose pesanti (ma vere) che le avevo detto e dopo non esserci parlate più per cinque mesi mi ha fatto capire che tiene a me. Le cose sono andate meglio, ci vedevamo poco però mi bastava perché mi sembrava che fosse diventata più affidabile. Purtroppo però in questi ultimi tempi ogni volta che dobbiamo vederci lei all'ultimo o si ammala o ha un impegno e siamo costrette a rimandare. Oggi pomeriggio per esempio dobbiamo vederci (dopo la terza volta che abbiamo rimandato), sono già le cinque e non è ancora arrivata, inoltre la sera sia io che lei abbiamo altri impegni quindi dopo un certo orario non possiamo neanche più vederci. Sinceramente non so cosa fare perché io ho bisogno di lei e pensare di chiudere nuovamente l'amicizia mi distrugge, però anche illudermi ogni volta di poterla vedere ricevendo l'ennesima buca mi fa sentire presa in giro, oltre che dispiaciuta.
  6. Si può essere perché sono nella tua stessa situazione, sono molto legata a mia madre lei mi vuole molto bene, però siamo anche molto diverse e, anzi, più cresco e più cerco di assomigliare ad altre donne che sono l'esatto opposto di mia madre in tutto e per tutto. Mi avevano già detto che era probabile che cercassi una figura materna, ma non avevo mai capito perché dato il fatto che mia madre mi è sempre stata vicina e mi ha sempre voluto bene, e nelle parole che hai scritto tu adesso mi ci sono molto ritrovata, grazie mille.
  7. Lisa.amy

    Non so che titolo mettere

    Ciao a tutti, sono una ragazza di 17 anni. In realtà non ho tanto bisogno di aiuto quanto ne avevo le volte scorse che ho scritto, però ho comunque bisogno di esporre i miei problemi a qualcuno. Con quella mia amica con cui avevo dei problemi perché non mi considerava adesso vado piuttosto d'accordo, il problema é vederci perché lei è sempre molto impegnata con altre amicizie che ha e a cui penso dia priorità, poi via messaggio quando dobbiamo metterci d'accordo per vederci è sempre un'impresa perché io non rispondo quasi mai prontamente e anche lei risponde dopo giorni quindi a volte mi faccio delle paranoie e penso che magari le sia una palla al piede anche se lei mi ha rassicurata che a volte ci mette un po' a rispondere perché avendo tanti gruppi e tante chat non lette non vede subito il messaggio (anche a me volte succede quindi non so perché mi vengano questi pensieri). Di questo rapporto che ho con questa mia amica avrei bisogno di parlarne con qualcuno, non so forse per avere consigli o per avere un'opinione, non intendo qui perché su questa piattaforma ne ho già parlato e ho già ricevuti dei buoni consigli, io intendo di persona, cioè avrei proprio bisogno di una persona che mi sia vicina, che mi guardi e che mi ascolti, e magari poterle parlare un po' di tutto non solo di questa cosa. Di amiche ne ho tante, il problema è che non ho bisogno di parlare con una mia coetanea ma con una persona più grande (oltretutto alle mie amiche non espongo i miei problemi perché preferisco mantenere l'impressione che ho sempre dato a loro ovvero di una persona autoritaria, gentile ma allo stesso tempo distaccata e che non sta mai male per nessuno). Sento che mi servirebbe parlare con una persona più grande, in particolare con una mia insegnante molto più grande di me (credo che abbia circa 50 anni se non di più) di cui avevo parlato in un precedente messaggio, é una persona a cui sento di voler bene e con cui sento di essere legata anche se in realtà é solamente una mia insegnante (oltretutto molto autoritaria e che sembra molto distaccata da noi), quindi tutto ciò non potrà mai accadere. Perciò la sera quando sono da sola e ascolto la musica provo ad immaginarmi di raccontarle i miei problemi, i miei dubbi o in generale la mia vita e provo a pensare cosa mi direbbe lei, i consigli che lei potrebbe darmi, e viceversa mi immagino anche lei che mi parla della sua vita e io la aiuta e le faccio da supporto. Anche se é tutto nella mia testa un po' mi aiuta, certo non ho gli abbracci, il contatto fisico e la vicinanza di cui sento di aver bisogno di persona, però meglio che niente. Sinceramente, come ho detto anche inizialmente non ho un vero e proprio motivo per cui ho scritto qui, forse l'unica cosa che mi verrebbe da chiedere è se qualcuno ha una spiegazione del perché ho bisogno di parlare proprio con lei, in ogni caso se qualcuno ha letto fino a qui e volesse scrivere la sua opinione mi farebbe piacere, grazie .
  8. Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 17 anni, ho deciso di riscrivere qui perché sto avendo un crollo e ho davvero bisogno di qualcuno che mi ascolti. Precedentemente avevo parlato di un mio problema in cui pensavo di essere omosessuale perché sento più feeling con le donne che con gli uomini (soprattutto con delle donne adulte come con alcune mie professoresse), feeling nel senso che sento spesso il bisogno di star loro vicina, abbracciarle, essere abbracciata da loro, essere ascoltata; avevo anche detto che effettivamente penso anche a rapporti sessuali (e non vorrei pensarci perché oltre ad essere donne molto adulte e quindi già questo non è normale in più io cerco di astenermi dal sesso perché mi è spesso stato detto che pensarci a quest'età è da persone un po' maniche ed è meglio pensarci dopo i vent'anni) però è molto difficile non pensarci e ho provato a paragonare come vedo il sesso con gli uomini e come lo vedo con le donne (anche se non ho mai avuto esperienze con nessuno dei due) : con gli uomini lo vedo più come una cosa "eccitante", cioè lo penso molto di più a livello fisico che a livello mentale, mentre con le donne (solo con le donne con cui però provo questo sentimento strano che non so come chiamare) lo penso molto più a livello mentale, affettivo, perché sento il bisogno di unirmi con loro. (ah vorrei aggiungere che un altro motivo per cui penso di essere omosessuale è che mi è capitato di baciarmi con un uomo, della mia età ovviamente, e non mi è piaciuto per niente, tanto più che adesso non voglio più baciare nessuno se non solo a stampo). Mi è stato detto che il motivo potrebbe essere legato al fatto che sento la necessità di avere una donna matura che mi dia delle regole e dei limiti, e può essere vero perché con la maggior parte di loro sento come sarebbe bello avercela come madre, ma allo stesso tempo penso che io una madre la ho già (oltretutto fantastica perché mi vuole molto bene) quindi non riesci a capire perché dovrei sentirne il bisogno, poi con loro non vorrei il rapporto che ho con mia madre perché comunque con loro vorrei poter parlare di quello che sento e averci anche gesti affettivi come abbracci o baci, cose che con mia madre proprio non ho: i miei problemi e le mie debolezze non gliele faccio mai vedere, dei miei problemi proprio non ne parlo, gesti affettivi proprio no, in pratica cerco di tenerla fuori dalle mie cose private. Ma non è che mi dispiaccia, è che proprio non c'è la farei ad avere un rapporto con lei come se fosse "la mia migliore amica", cosa che invece alcune mie amiche con le loro madri hanno. Però non capisco perché sento più il bisogno di stare vicina alle donne, e ribadisco ADULTE perché invece con le ragazzine della mia età ho un rapporto di amicizia normalissimo a volte anche di gelosia perché ho paura di essere abbandonata da loro ma nulla di che, e invece con gli uomini non sento nessun tipo di sentimento, mi è capitato di provare magari qualcosa per alcuni di loro ma non é mai stato amore, e non è mai stato forte come con queste donne. Ovviamente non mi capita con tutte le donne ma solo con alcune di loro, di solito o sono donne molto rigide che sanno farsi rispettare, o sono state molto carine con me nel parlare, o mi hanno aiutata quando magari una volta avevo bisogno e io mi ci sono subito legata. Poi a parte questo argomento ho anche un problema che non riesco proprio a risolvere e che mi fa star male, faccio un esempio perché non so come spiegarlo, allora oggi a scuola eravamo solo in sette e ho scoperto proprio mentre ci stavo andando che la maggior parte delle mie amiche mancava, quasi tutti quelli che c'erano erano dei miei compagni con cui io non parlo quasi mai e proprio per questo mi sono sentita molto esclusa. Io comunque sono molto aperta, chiacchiero spesso, solo che dico sempre quello che penso e facendo così le persone che non la pensano come me si allontanano. In più il fatto che la maggior parte della classe, che è proprio quella con cui io vado più d'accordo, abbia fatto questa cosa senza dirmi niente mi ha fatta stare molto male, non penso si siano messi tutti d'accordo perché quando hanno saputo che eravamo in così pochi sono rimasti sorpresi però mi sono sentita molto esclusa anche da loro, e ci sono stata molto male, a scuola mi veniva quasi da piangere ma cercavo di trattenermi. Io da quando sono alle superiori ho sempre fatto di tutto per non essere mai esclusa visto che alle medie lo sono sempre stata, e questo è il risultato....ci sono dei momenti in cui ho voglia di crollare e piangere e durante questi momenti sento un fortissimo bisogno di qualcuno che mi consoli, andrebbe bene chiunque, anche se una donna penso che riesca a capirmi meglio, eppure finisce sempre che cerco di tirarmi su il morale da sola senza che nessuno si accorga di niente. Mi piacerebbe poter essere importante almeno per una persona, e invece mi sento inutile come se tutti potessero fare a meno di me. Poi mi sento anche un fallimento perché non ho nessun tipo di talento, nessuna qualità che mi differenzi, frequento anche lezioni di canto da circa una settimana e nonostante non abbia una gran voce pensavo di poter non essere terribile, invece vedo che la mia insegnante di canto (che è molto carina con me) mi fa ripetere gli esercizi un sacco di volte perché ci metto molto ad azzeccar le note e ho paura di esserle di peso, ho paura di scocciarla a dover ripetere sempre le stesse cose, temo che lei possa pensare che sia solo una perdita di tempo perché tanto non potrò mai migliorare, sento che non posso rendere nessuno fiero di me, posso solo deludere o essere un peso. Non so più come reagire, qualsiasi cosa faccia è sbagliata...
  9. Lisa.amy

    Apatia

    Ciao a tutti, volevo chiedervi un'informazione, sapete per caso come si può fare per diventare apatica? Per chi non lo sapesse, significa essere senza sentimenti. Perché voglio arrivare a non provare tristezza, ansia, agitazione e ridurre anche un po' la rabbia, voglio non affezionarmi più alle persone così in caso ci allontanassimo non soffrirei, voglio sembrare una persona molto equilibrata, cosa che ora non sono perché diciamo che normalmente ho molti sbalzi di emozioni e sentimenti. Per ora l'unico sentimento che riesco a non provare è l'amore, voglio arrivare a non provare anche tutti gli altri. Qualcuno sa come si fa? Grazie a tutti quelli che risponderanno.
  10. Lisa.amy

    amica narcisista?

    Allora hai fatto bene a chiudere l'amicizia, anche a me è successa più meno la stessa cosa, avevo un'amica molto importante che però mi trattava male negli ultimi tempi, io decisi di chiudere l'amicizia e avevamo un'amica in comune che ha deciso di stare dalla sua parte e che mi ha anche offesa per messaggio. Dopo cinque mesi con la mia migliore amica abbiamo risolto, con l'altra ora non ci parlo (per fortuna). Tutto ciò per dirti che se la tua amica narcisista ti vuole davvero bene si rimette in contatto con te, altrimenti se non gliene importa niente non lo farà e sarà meglio così, l'amica che avevate in comune sarà sicuramente stata un po' influenzata da quello che le può aver raccontato su di te, e ha deciso di crederle, perché, si, può essere stata anche un po' manipolata ma ricordati che tutti pensiamo con la nostra testa e facciamo le nostre scelte, quindi per quanto può essere stata influenzata da quello che le ha raccontato è stata lei a scegliere di crederle e, quindi, di stare dalla sua parte. Perciò non preoccuparti perché hai perso solo una persona falsa.
  11. Lisa.amy

    Problemi famigliari

    Ma il problema é che per andare da uno psicologo dovrebbero venire anche i miei genitori e non posso andar da loro a dire "portatemi da uno psicologo" senza dare spiegazioni. Poi come madre lei me la immagino autoritaria, ma anche dolce, spero, presente si molto, mi sembra una di quelle madri che dicono alle loro figlie che sono le migliori e che devono essere sempre le migliori in tutto e per tutto, però e solo una mia impressione, può essere che mi stia sbagliando. Vivere con lei penso possa essere difficile, infatti credo che litigherenmo spesso visto che abbiamo due caratteri forti. Ma pensandoci a fondo non so se quello che vorrei di più è che lei fosse la mia mamma biologica, non vorrei avere con lei il rapporto che ho con mia mamma ora, vorrei avere un legame più forte, che forse è il legame che ha lei con sua figlia (immagino, ma non lo so perché non essendo madre non so come sia). Comunque per la storia del figlio maschio si, è esattamente come dici tu, solo che non riuscivo ad usare le parole giuste per dirlo. Allora io alle elementari ovviamente avevo sempre o mia mamma o mia nonna che mi venivano a prendere a scuola e andavo o a casa mia con mia mamma o dalle mie nonne (però erano di più le volte dalle mie nonne visto che mia mamma lavorava), alle medie veniva sempre mia nonna a prendermi a scuola e andavo sempre a casa delle mie nonne perché mia mamma era più impegnata con il lavoro, in prima superiore venivano sempre mia nonna a prendermi e andavo a casa loro però non ero sempre felice di andarci come prima, cioè da mia nonna paterna si perché non mi faceva tante domande, anzi non me ne faceva per fortuna, e quindi non dovevo raccontare nulla (perché non mi piace parlare di quello che mi succedeva a loro, non é che mi capitassero cose molto brutte però in generale non mi andava), l'altra invece mi riempiva di domande, se rispondevo in modo un po' schietto mi diceva che si vedeva che ero cambiata, che era successo qualcosa di strano da quando avevo iniziato quella scuola, poi ho avuto anche dei problemi con l'alimentazione quell'anno perché in estate sono arrivata a non mangiare più, ero diminuita di otto chili ma non ero grave, ero solo un po' più magra ma non troppo, (non era anoressia, sempre lo stesso anno ho avuto problemi di stomaco con varie nausee, infatti ho dovuto cambiare un po' alimentazione perché molti cibi che prima adoravo ora mi danno il vomito) e mia nonna si preoccupava molto per questo. Per fortuna in settembre sono riuscita a tornare a mangiare e a riprendere peso e, dopo scuola, ho deciso di farmi portare direttamente a casa mia e stare da sola, prendevo solo un tram e quando scendevo lì a casa di mia nonna mi prendeva su con la macchina e mi portava a casa mia, non tornavo a casa solo con i mezzi di trasporto perché dovrei prenderne due e arriverei dopo le tre, ultimamente però sto comunque iniziando a prenderli entrambi (con delle mie amiche anche) perché mi sento troppo di peso. L'idea di rimanere a casa da sola mi rendeva felice, ma dopo un po' che ero sempre da sola un pochino mi dispiaceva, però ci ho fatto l'abitudine e mi sono resa conto che è meglio e che ero molto più felice (me ne sono resa conto soprattutto dopo il lock down che ero sempre a casa con i miei e non riuscivo mai a stare sola). Quando ero piccola ero felice di stare con i miei genitori, soprattutto con i miei nonni, però ho pochi ricordi con loro insieme, forse quasi nessuno, ho soprattutto ricordi divisi: o con mio padre o con mia madre, perché appunto loro non stanno insieme. Faccio fatica a paragonare una giornata con lei con una giornata con mia madre, penso che non sarebbe molto diversa dalle mie normali perché io mi isolerei comunque in camera mia, l'unica differenza è che sarebbe molto più invasiva, cioè mi direbbe cosa fare, se stessi ascoltando la musica mi direbbe di fare i compiti, sarebbe abbastanza presente in casa, però non mi darebbe quello di cui ho bisogno, cioè l'affetto, perché essendo già mia madre sarei abituata a vederla e a vivere con lei quindi probabilmente non lo cercherei nemmeno, e forse non riuscirei ad aprirmi nemmeno con lei, vedendola nella figura della madre, come con i miei genitori, forse un po' di più ma è difficile da dire. Il problema però penso stia nella concezione che ho io dei genitori e della madre in generale, non per lei, perché potrei pensare a chiunque nel ruolo di madre, ma il mio atteggiamento non sarebbe molto diverso. Invece facendola tornare nella sua posizione attuale, cioè da professoressa e non madre biologica, l'affetto lo cercherei molto, come ora, e probabilmente, se avessi un legame con lei, riuscirei anche ad aprirmi. Quando mi immagino un rapporto con lei mi viene da pensare a degli abbracci, starle vicino, carezze, ma non abitando insieme, al massimo vedendoci qualche volta, dove non lo so, o nel suo ufficio della scuola, o a casa sua, o anche per strada. Una volta avevo litigato con delle mie amiche in centro, mi ero allontanata ed ero andata in una via buia a piangere, e avrei tanto desiderato che lei arrivasse a consolarmi e ad aiutarmi, anche se sapevo che non sarebbe mai successo.
  12. Lisa.amy

    Problemi famigliari

    Io penso che mi infastidisca il fatto che lei solo con sua figlia non sia rigida quando probabilmente avrei voluto essere io (so che questo dovrei volerlo con mia madre e non con lei ma non so il perché sia così, davvero). Poi se fosse stato maschio non mi avrebbe dato fastidio, o almeno mi avrebbe dato molto meno fastidio, forse perché é del sesso opposto...non so il perché ma sicuramente c'entra il sesso. Poi ho detto che ho una madre fantastica perché comunque lei si preoccupa per me, però adesso come adesso non cerco affetto da lei ma, come si può vedere, da altri. Il fatto del legame tra le due situazioni sinceramente non lo so, è soprattutto questo che non capisco, so solo che dentro di me mi sento sempre più legata a lei (o almeno vorrei legarmi di più a lei) e sempre meno a loro. Comunque si, l'auto analisi me la sono riuscita a fare, il problema è che non so come saltarci fuori...
  13. Lisa.amy

    Problemi famigliari

    Ciao a tutti, vorrei parlarvi di alcuni problemi che, soprattutto in questi giorni, sono sorti. Allora inizio dicendo che non sono problemi gravi, sono solo pensieri mentali miei, i miei genitori non sanno nulla. Vabe sta di fatto che ultimamente mi sto abbastanza staccando dalla mia famiglia, so che durante l'adolescenza (di cui ormai io sono al termine perché ho 17 anni) ci si stacca di più dalla famiglia, e mi è già capitato, ma ultimamente un po' troppo: quell'affetto che di solito si vorrebbe dalla madre io non ne sento il bisogno, o almeno non da lei ma a questo ci arriverò poi. Come ho detto in un messaggio scorso in cui parlavo dei problemi all'interno della mia famiglia, io sono quasi sempre a casa da sola, ormai é così da qualche anno e sinceramente all'inizio un po' avrei voluto che ci fossero anche i miei genitori a casa, e questo a mia madre e mio padre dispiaceva, ma ora come ora invece quando ci sono i miei tendo a distanziarmi, preferisco stare da sola. E questo distaccamento sta aumentando dopo che è successa una vicenda (che oltretutto non c'entra niente e che infatti non mi spiego). Allora, avevo già accennato nella discussione precedente che sentivo dei sentimenti abbastanza strani verso una mia professoressa (che come avevo detto non è molto simpatica, è abbastanza autoritaria), lei non ha molta pazienza e per questo motivo pensavo non avesse figli, anzi ne ero quasi convinta, come tutti del resto. Oggi una mia compagna mi ha detto che invece una volta ha visto una ragazza a scuola, vestita molto bene e che avrà qualche anno più di me, che quando le è stato chiesto da una segretaria "chi sei" lei ha risposto in modo arrogante "ma come chi sono, guarda che io sono la figlia della vicepreside". Allora lasciando perdere la risposta insopportabile che ha dato, da quando ho saputo che ha una figlia (oltretutto femmina, se fosse stato maschio forse no), non so, mi sono rattristata, e non so proprio il motivo c'è mi chiedo cosa me ne possa fregare, alle mie compagne ad esempio non frega niente giustamente, eppure è tutto il giorno che ci penso. Inoltre sto provando un gran senso di antipatia verso sua figlia che non mi spiego, cioè non mi ha fatto niente, non la conosco neanche, però mi sento che sia viziata. Mi sono accorta che ciò che mi da più fastidio è pensare che questa mia professoressa veda tutte le persone come dei plebei mentre veda sua figlia come la migliore e la più bella (cosa anche abbastanza normale visto che i genitori amano i propri figli). Ma non è una sensazione per dire tipo "che nervoso che mi fanno quelle persone lì" è proprio una sensazione di tristezza che mi viene pensando che per lei sua figlia sarà la persona più importante della sua vita (cosa ovvia ma non so perché mi pongo il problema). Non so cosa mi prenda, non so se sia invidia perché vorrei essere al posto di sua figlia (cosa che non capisco visto che ho una madre fantastica), non lo so, so solamente che è da quando l'ho saputo che sono in vena di piangere e che non ho voglia di parlare con i miei genitori o di fare altro. Avrei solo voglia di vedere questa mia prof e di abbracciarla, non so davvero il perché ma sento di avere un forte bisogno di affetto da parte sua e questa cosa mi uccide dentro perché so che non c'è l'avrò mai. Vabe detto ciò se pensate che sia pazza avete ragione, infatti non sapevo nemmeno se dire queste cose, perché nonostante sia in anonimo scrivere questi pensieri stranissimi mi fa imbarazzare, comunque ringrazio tutti quelli che hanno letto fino a qui e quelli che vorranno rispondermi .
  14. Lisa.amy

    Sentimenti strani

    Hai ragione, grazie mille delle tue parole .
  15. Lisa.amy

    Sentimenti strani

    Oddio sai che non ci avevo mai pensato. Allora i miei genitori comunque sono bravi entrambi, non mi é mai mancato niente, quando chiedo cose materiali me le hanno sempre prese. Ovviamente mi é mancato il legame di tutta la famiglia insieme. Però comunque anche se mio padre tradisce mia madre mi vuole molto bene e si preoccupa per me, come anche mia madre. Poi non so se potrei essere stata la spalla di mia madre o se ho preso il posto di mio padre perché non ho mai fatto quello che dovrebbe fare un uomo con la propria moglie o compagna (anche perché sono la figlia). Però dicono in tanti che il fatto di non dormire da soli sia una cosa importante e che dica molto della persona anche se io ho sempre pensato che invece non contasse molto. Inoltre, Effettivamente, ho sempre visto queste figure più come "madri" che altro (solo ultimamente sono un po' confusa) infatti penso molto a come sarebbe bello avere degli abbracci da loro o cose così. Comunque grazie per il consiglio e per avermi detto il tuo pensiero, mi hai aperto un po' la mente.
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