Vai al contenuto

hashbay87

Membri
  • Numero di messaggi

    5
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di hashbay87

  1. Dato che come materia di studio ho comunicazione la trovo una domanda interessante, anche perché conosco una persona che ha il medesimo atteggiamento, ovviamente potrei solamente dare qualche ipotesi. 

    A mio avviso non è una cosa seria, potrebbe essere attribuibile al fatto che lui stesso non ricordi di aver già tirato in ballo la cosa, o una semplice mancanza di argomenti di coversazione, cosa molto diffusa oggigiorno. 

  2. Il 10/4/2021 alle 09:22 , Decadicum ha scritto:

    tutti noi siamo contraddittori e ne tengo conto anche delle mie contraddizioni. Sul fatto che il resto non influisce sulla depressione esistenziale, in parte è giusto a mio vedere poichè essa rimane sempre, ma è errato pensare (sempre dal mio punto di vista) che una situazione più favorevole non possa comunque aiutare a non pensarci, almeno a me personalmente tra finire in mezzo ad una strada (come sto rischiando attualmente) ed avere un lavoro che può comunque aiutarmi ad avere qualcosa con cui posso distrarmi dal mio problema principale, è ovvio che quest'ultima è una condizione molto più conveniente. Se mi dici che tutti quelli che hanno la depressione esistenziale ci pensano a prescindere, ti rispondo sì, è ovvio, ma se mi dici che il resto non può aiutare a far stare un po' meglio, beh... anche quello è soggettivo (d'altronde l'ho scritto anche a sinistra sotto la mia foto cosa secondo me e per me aiuta a distrarre la mente dalla depressione esistenziale).

    Riconosco che il mio commento (nonchè primo che abbia fatto qui) sia stato fatto con un certo senso di rabbia (iniziale per motivi personali che non starò qui a dire, ma sempre correlati a ciò che ho detto) verso un contesto in cui si suppone di dover porre fine alla propria vita quando ci sono molte più speranze di chi invece riversa in circostanze ben più peggiori oggettivamente parlando, poi è ovvio che dal punto di vista soggettivo c'è chi si approccia in maniera differente.

     

    Il progresso non è negativo oggettivamente parlando, anzi sono tra i primi a sostenerlo, ma se non si riesce a superare certi meccanismi mentali di protezione e si va a cercare qualcos'altro con cui non pensarci e senza riuscirci, vuoi perchè non ci riesci o vuoi perchè nel mio caso rischi di perdere quelle cose che ti fanno stare bene e ti permettono di non pensare a certi problemi esistenziali, rischi di farti ulteriori domande che ti fanno sentire sperduto, e perdi completamente il senso dei valori che la società ha costruito o che tu stesso hai costruito al suo interno. La realtà è crudele in senso oggettivo, ma siamo noi a costruirci quello che ci fa stare bene, ma quando non ci riusciamo e/o rischiamo di perdere quello che abbiamo creato a tale scopo siamo perduti. Poi certo, ci può essere il barbone felice così come il miliardario che soffre tantissimo di depressione esistenziale, ma anche quello è soggettivo, e dipende da moltissimi fattori che possono essere culturali, religiosi, di esperienze ecc.

    Ps:concludo qui l'argomento onde evitare di finire fuori contesto rispetto all'argomento principale del post. Posso comunque garantirti che ho le idee molto chiare, ma sul primo commento ammetto che ho un po' esagerato facendomi prendere più dalle emozioni, che comunque non me la sono presa con l'autore del post, bensì con condizioni similari che in quel specifico momento ho ritenuto banali, ma è pur vero che il punto di vista soggettivo fa approcciare in maniera diversa gli individui, quindi c'è chi si suicida perchè ha perso in un videogioco (casi del genere ci sono stati, ed ovviamente condanno più di ogni cosa sotto l'ottica relativa a tale contesto) così come c'è chi non si suiciderebbe in nessuna situazione al mondo.

    Considerami quello che vuoi (troll; uno che si sopravaluta i problemi [quest'ultima, cosa che fanno in realtà tutti]; un ragazzo confuso ecc), tanto continuerò ugualmente ad esprimere i miei pareri come tutti, ed in caso abbia offeso qualcuno chiedo scusa.

    Non sono qui per etichettare le persone. 

    Semplicemente dal modo in cui hai risposto ho dedotto una provocazione che in effetti c'era, ma le motivazioni che hai dato sono ragionevoli. 

    In secondo luogo concordo nel fatto che il benestare materiale sia solamente un modo per non pensare più che una soluzione, e personalmente disprezzo 100 volte di più chi vive ignorando il problema che chi ha il coraggio di guardare l'abisso in faccia. 

    Tuttavia un pò per esperienza e un pò per testimonianza ho trovato 1 fattor comune in tutti questi casi, ed è la mancanza di autorealizzazione, mi spiego meglio. 

    Quando tutti i bisogno della scala di Maslow sono soddisfatti in cima c'è l'autorealizzazione, nel caso per differenti fattori questa non venga soddisfatta ho notato che si innesca un circolo vizioso che porta a isolarsi per il senso di inferiorità e pertanto buttare al vento i bisogni già soddisfatti. 

    Essendo che da persona pratica preferisco pensare alla soluzione più che lamentarmi del problema credo che una via d'uscita possa essere trasformare lentamente il dolore in odio e voglia di rivalsa. Certo, non è una cosa immediata, tuttavia se questo odio ti porterà a riuscire in qualcosa magicamente il senso di inferiorità scomparirebbe portando via il resto. 

    Esempio concreto potrebbe essere Isayama, l'autore di Evangelion, che da persona sull'orlo del baratro ha trasformato il proprio dolore in un'opera che ha rivoluzionato l'industria dell'animazione non solo Giapponese ma Internazionale. 

    Mi sarebbe utile sapere cosa ne pensi e se tu stesso, scavando tra le tue esperienze, puoi confermare questa ricorrenza comune nei casi di depressione. 

  3. Il 26/3/2021 alle 13:03 , Decadicum ha scritto:

    Se vi può consolare, il fatto che voi abbiate un lavoro, una famiglia con figli ecc o anche una fede è già un qualcosa su cui aggrapparvi per continuare a vivere...nessuno può capire invece quello che prova chi soffre di depressione esistenziale... chi ha perso il senso di vivere poichè la sua mente razionale gli ha fatto perdere il senso dell'esistenza e della vita in genere...chi, al contempo, si ritrova a 28 anni senza alcun lavoro e pur cercandolo disperatamente sta cadendo in un oblio non solo psichico (dovuto appunto ad altri problemi come la depressione esistenziale e alla solitudine, che comunque la mancanza di lavoro influisce in tutto questo disagio psichico), ma anche economico e fisico, aspettandogli soltanto la strada... tanto chi sta bene economicamente che ne sa di quello che prova chi ha perso tutto ormai... non continuo per non creare maggior senso di depressione, tanto meno dico quello che farei io.. in ogni caso, sappiate che le condizioni che ho letto qui non mi sembrano così gravose...avete un lavoro? Avete un appoggio per continuare a vivere...avete una famiglia? Fatelo per gli eventuali figli che comunque al giorno d'oggi se siete genitori avete comunque benefici nel avere figli...siete invece tizi che soffrono di depressione esistenziale, solitari, che per svariate disgrazie hanno trovato solo impieghi che non valgono nel curriculum e che ora per non finire in mezzo ad una strada avete bisogno di lavorare seriamente ma non trovate nulla perchè vogliono esperienze che non avete, per non parlare di chi vorrebbe aiutarvi all'apparenza ma in realtà vi sta prendendo in giro? Beh...Decadicum attende me! Invidio la vostra serenità...

    Allora, partendo dal presupposto che capisco benissimo che cosa vuoi dire (poiché la mia situazione è drasticamente simile in molti aspetti) mi duole farti notare che nonostante la tua presunta "razionalità" stai commettendo l'errore più grossolano che tu possa fare, cioè comparare la sofferenza altrui alla tua. 

    Il dolore è uno stato d'animo prettamente soggettivo, dipende da svariati fattori come in primis la sensibilità dell'individuo. 

    Se sapessi di cosa stai parlando noteresti subito le contraddizioni in ciò che sostieni, per citarne una sola : se soffri di depressione esistenziale è l'intera esistenza che perde di significato (nella tua mente) pertanto il fatto che tu abbia un lavoro o tu viva sotto un ponte sarebbe completamente indifferente per te poiché in quello stato mentale è l'inutilità dell'esistenza a deprimerti e non la situazione di disagio materiale.

    Passato questo punto non voglio credere che tu sia un troll ma solamente un ragazzo che ancora non ha del tutto fatto chiarezza nella testa e dopo che lo avrai fatto vorrei che tu provassi a rispondere ad una domanda :

    Questa condizione nella quale versiamo, credi sia davvero negativa? Oppure è semplicemente che tolto il paraocchi della società non riusciamo più ad ignorare la crudeltà di questo mondo? 

  4. Onestamente azzarderei l'ipotesi che lui stesso non fosse in grado di accettare del tutto questo suo lato, motivo per il quale penso abbia cercato di tenerlo nascosto a te. 

    Se devo essere sincero non è una cosa per cui dovresti affliggerti così tanto, non è una tua mancanza se il tuo ragazzo ha scoperto di avere altre tendenze.

    Ovviamente so bene che ciò non ti conforterà ma credo che mantenerti razionale e cercare di vedere il tutto da un punto di vista esterno possa in minima parte aiutare. 

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.