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David94

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  1. Ciao a tutti ! Con questa discussione voglio esporvi un mio malessere interiore e le causa che , presumibilmente, mi hanno porto a questo così da poter trovare qualche spunto utile per poter migliorare la mia vita ed i rapporti con le persone... Non mi tratterrò, preferisco espormi altrimenti, credo, sarebbe inutile. Sono un ragazzo di 26 anni, lavoro, nella mia vita mi dò da fare e nel piano lavorativo attualmente sono abbastanza remunerato, ma non altrettanto in quello sociale/personale. Il mio problema è un continuo senso di inadeguatezza tra le persone, angoscia, continue seghe mentali sul giudizio degli altri a riguardo dei miei comportamenti ( soprattutto dopo che saluto un amico o amici ), sensazione di inferiorità tanto da non riuscire, alle volte, a parlare bene quando sotto pressione ( ad esempio più persone che mi ascoltano o in mezzo ad un gruppo ) e mancanza di affetto. Nella mia vita, come anche tante altre persone, ho vissuto che mi hanno fatto star male e vorrei raccontarle rubandovi 5 minuti del vostro tempo se possibile. Partiamo dalle basi, dalla famiglia. - La mia famiglia è composta da mio padre, mia madre e mia sorella. Mio padre non mi ha mai fatto mancare un tetto o del mangiare, sacrificandosi per portare i soldi in casa e di questo gliene sono grato o del fatto che è sempre disponibile per me. Purtroppo però, non posso dire che mi abbia dato affetto, premetto che ero cattivello da piccolo e che a volte una sculacciata me la sarei pure meritata, ma non credo di essermi meritato le percosse alle volte pesanti che mi dava, anche davanti ad altre persone, o le parolacce ed i maltrattamenti verbali a mia madre tanto che alle volte piangevo e chiedevo di smettere ( età 6/7 anni ). Purtroppo non sono mai stato compreso. Non ho avuto un modello di genitori con confidenti o la tipica "mamma amica" .. Mia mamma credo sia succube di mio padre. Non ha una mente propria, tende a dar ragione a mio padre anche quando ragione non ha minimamente e se glielo fà notare, lui si scaglia contro e finisce per averla. Ho vissuto in una casa si urlava come disperati ( non mia sorella ).. dove non c'è il rispetto per la donna, dove le scelte erano condizionate. Però attenzione a fare bella figura in pubblico. Mia sorella è andata via a 18 anni, lei mi dice che non vedeva l'ora di andarsene, io avevo 9 anni e ne ho sofferto. Ad oggi non ho un bel rapporto con lei, non abbiamo litigato ma ci sentiamo raramente, non vive in Italia. Successivamente. - Quando ero più piccolo credo di aver assimilato tanti comportamenti errati che mi hanno fatto gestire male le mie amicizie, sono stato permaloso, alle volte ho alzato le mani ad amici, ricordo addirittura che quando ero all'asilo tendevo ad essere manesco. Crescendo ho avuto due episodi abbastanza toccanti dove tre gruppi di amici mi hanno allontanato e credo per non essermi saputo gestire bene nelle relazioni, in quanto loro sono rimasti amici ed io no. Ancora non ho una visione chiara del perchè ma credo di non essere stato in grado per un motivo e per l'altro e credo che il problema sia il mio in quanto si ripete ( Porca naturalezza nelle conversazioni, tensione in mezzo agli altri, paura di essere giudicato, paura di essere allontanato, aver cercato di condizionare le scelte degli altri ed altre causa che penso siano causa.. perchè la cosa principale che penso è di non essere stato in grado di mantenere gli amici ). Credo che una causa che mi perseguita, se non parte fondamentale del mio dolore siano le Seghe mentali sul prossimo ( tizio non mi invita perchè magari non gli piaccio ecc.... ), questo porta tensioni. - Durante le medie sono stato vittima di bullismo, gli anni peggiori di scuola. Dalle superiori mi sono iscritto a corsi di autodifesa per poter far fronte a quelle persone e questo ha portato in me un senso di sicurezza che tutt'ora ho e che mi ha fatto uscire dalla cerchia del bullismo. - Sono stato fidanzato per 5 anni con una ragazza che mi ha stravolto la vita in bene ed in male facendomi notare tanti comportamenti che non andavano bene e grazie a lei ho preso consapevolezza di alcuni, ma allo stesso modo mi ha giudicato tante volte e fatto sentire sbagliato, ci siamo lasciati circa un anno e mezzo fà, dopo essere andati a convivere, mi ha lasciato lei dicendomi che nei comportamenti sono simile a mio padre e questo mi ha distrutto. Premetto che non la prendevo a parolacce, però alle volte ho cercato di condizionare le sue idee o me la prendevo per fesserie, oppure troppo orgoglioso e cercavo la ragione, esaminandomi mi rendo conto che alle volte è stato vero ma voglio anche dire che avevamo caratteri simili, tante volte si finiva per urlarci contro e non si dialogava in modo costruttivo fino all'ultimo periodo dove per amore ho cercato di cambiare nel miglior modo possibile per non perderla, ma questo non è servito, l'avevo già persa. Nello stesso periodo, frequentavamo lo stesso gruppo, ha fatto modo di allontanarmi facendo giudicare in mal modo, non oso immaginare cosa diceva per non vedermi tra loro. La separazione e la rotture del gruppo allo stesso momento mi ha devastato creandomi un collasso aggiuntivo della mia autostima. Comunque era bello poter avere una persona con cui essere davvero me stesso e sulla quale poter contare. Ad oggi ho un grande senso di angoscia quando mi relaziono con le persone, penso che loro vedano in mè una persona non all'altezza, una persona come mio padre ( Che per quanto bene gli possa volere non penso che sia una brava persona sotto certi aspetti), come se guardandomi o ascoltandomi capiscano in fretta che tipo di persona sono. Penso che posso annoiare con i miei discorsi o che vedano in me comportamenti che non vanno bene. Ancora più brutto è che non riesco a trovare una ragazza importante, nonostante provi sembra di non avere possibilità e questo mi butta giù. Ho 26 anni e ho paura di cadere nella solitudine, a me piace vivere e voglio vivere ! Cerco di combattere, mi piace viaggiare, vorrei partire con un gruppo di viaggiatori sconosciuti quest'estate ( viaggi organizzati dove si fanno conoscenze ) e vivere le mie ferie nel migliore dei modi, eppure ho paura di non poter piacere loro, nonostante ciò non sono una persona associale e mi piace fare conoscenze, amo gli animali e la natura, pratico sport, MA VIVO CON L'ANGOSCIA CHE LE PERSONE POSSANO NON VOLERMI. Cerco gli strumenti utili per poter migliorare la mia vita, soprattutto in ambito sociale. Vorrei non optare per uno psicologo in quanto sto affrontando grosse spese in questo momento. Cercavo libri utili e giusti spunti, qualunque cosa mi possa aiutare. Grazie per chi ha letto fino a quì, buona serata.
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