osiride
Membri-
Numero di messaggi
252 -
Registrato dal
-
Ultima visita
Tipo di contenuto
Calendario
Profili
Forum
Contenuti inseriti da osiride
-
Ho una curiosità, che non mi tormenta più di tampo, ma un po' sì, e un po' anche mi incuriosisce. Premetto che non sono particolarmente gelosa. Ultimamente il mio compagno "si diverte" a farmi ingelosire al telefono: mi spiego. E' come un gioco. Mentre dal vivo è normalissimo, al telefono ha iniziato questa specie di gioco per cui mi chiama e cerca, secondo me, di farmi ingelosire (io vi assicuro che lo leggo così) parlandomi di altre donne o addirittura riferendo fantasie di me e di altre donne insieme. Non so se siano fantasie e basta, in fondo la mia gelosia "indotta" è che lui immagina anche altre donne, ma non riesco a capire perché sia iniziata questa storia. Finora sono stata al gioco. La cosa non mi disturba più di tanto, vorrei capire però se mi sta sfuggendo qualcosa...
-
Ho accettato dicendo che era l'occasione per vedere le foto delle vacanze... MI ha richiamato dopo un po' dicendo che non poteva più uscire. Mi riempie di messaggi per chiedermi se sto bene, se ho visto come è cambiato il tempo etc... Ma non l'ho più vista, praticamente
-
Allora, Impa: io so per certo che è andata via con le amiche. Ora che il motivo fosse che non mi voleva tra i piedi o un altro, hai ragione, è abbastanza rilevante, ma comunque è una falsità, quella che lei ha detto. Di più, una falsità ad una persona a cui lei afferma di dire tutto. Comunque l'ho sentita. Ha riaffermato di essere andata via con lui, bella settimana, etc. Mi ha chiesto anche se ci vediamo una sera in cui è libera. Sono stata vaga, ma non ho detto no. Mi ha tempestato di domende su cosa ho fatto, se va tutto bene, se sono uscita, se sono stata via qualche giorno mentre lei era fuori. Come sempre: una curiosità sconvolgente, che non mi spiego, che da tempo (mesi...) mi lascia interdetta e che a questo punto capisco ancora di meno....
-
Ecco, allora. Non è andata col ragazzo. Mi evita in tutti i modi, quindi difficile che io sia riuscita a parlarle... D'altra parte io mi sento forte, non sapevo che il fatto di sapere facesse stare così bene. Non è un processo alle intenzioni, si è semplicemente rivelata qual è. Ed era anche ora, forse...
-
Ha ragione Zazà: la sua è la soluzione più lineare. Vendicarsi è dimostrare solo l'impulsività del momento, tentare di parlarci solo l'insicurezza da parte mia. Meglio distaccarsi: magari ci saranno più opportunità di trovare altre amiche. In fondo il tempo passato con lei non fa che sottrarre tempo a rapporti più autentici. Grazie a tutti!
-
Ma la vendetta, quella sì... Più passa il trempo, più sento che mi vendicherò. La odio.
-
Io non mi sono comportata da vera amica? In ogni caso, io non riuscirei mai più a fidarmi di lei... Forse dall'esterno manca un pezzo: le ore che sono stata ad ascoltare le sue paturnie, a cercare di consolarla perché si faceva centomila problemi i "ma sì vieni quando hai bisogno, ci sono sempre", e scopro che questa qui è andata a fare un viaggio con le amiche, dicendomi che è andata col moroso, per non rischiare di dovermi chiedere se volevo aggiungermi a lei. Io allora vado bene solo nei momenti di crisi? Cosa c'è di così profondo che non capisco? E' andata in vacanza, non è che sia in un momento di difficoltà in un angolo sperduto della terra.... Il fatto è che io di questa persona mi sono fidata, è questo il motivo per cui insisto. Io non so quanti anni tu abbia, forse io per natura non sono idealista, a dire il vero non lo sono mai stata, magari tu sei più profonda. Ma questa è la mia natura. Ciò non vuol dire che io non le parlerò, che io non la ascolterò, ma, per qualunque cosa dica, io non mi fiderò mai più perché fidarsio non è una questione solo di "testa". E questo lo so per certo.
-
Io credo che stiamo dicendo la stessa cosa...
-
Ora che è passato qualche giorno, non penso più tanto alla cosa. E' come se la mia testa l'avesse rimossa. Io aspetterò cosa dice, poi si vedrà, nel caso le chiederò qualcosa. Certo che da qui a fidarmi, la strada sarà lunga. Resterà una conoscente con cui passare del tempo libero, andare a fare una passegguiata, mangiare un gelato. Non credo che sarà più un'amica.
-
Grazie ad entrambe... Magari ci parlerò, ma più avanti. Primula, io credevo che queste cose accadessero solo al lavoro: ho avuto colleghe con i problemi più insospettabili, la madre e la suocera al primo posto! Evidentemente è una cosa abbastanza diffusa. Ora, sarebbe da evitare di farsi paranoie del tipo: "perché non mi voleva assolutamente tra i piedi?".Vediamo se i buoni propositi resistono...
-
Esatto, questo è ciò che almeno mi propongo... Grazie!
-
Sì, sapere è meglio di non sapere. Certo che è stata una botta. Ho deciso di mantenere un certo distacco, senza affrontare la questione fino a quando non sarò completamente certa. Ecco, credo però che le foto alla fine della vacanza non avrò il piacere di vederle. Anche se, naturalmente, le chiederò se ne ha scattate..... :Devil:
-
Eh sì, penso di sì, può essere una possibilità. Il che non mi fa stare meglio, anzi....
-
Grazie. Ci andrò con i piedi di piombo... Però confidarmi con una eventuale bugiarda, quello non sarebbe volermi un gran bene, una volta accertato che davvero lo sia... Buona notte!
-
Intanto ... grazie per la risposta! No, se ci son stata così male significa che in realtà non voglio condannarla, anche se forse mi contraddico. Il fatto è che a volte è difficile rivelare le proprie debolezze e io le ho rivelate spesso a lei: è questo il tipo di rapporto che abbiamo. Ovviamente anch'io ho pensato che lei abbia detto così per aumentare la stima nei miei confronti, ma, proprio per quello che ti scrivevo sopra, è un po' un controsenso...
-
Salve a tutti! Chiedo il vostro aiuto perché sono caduta dalle nuvole e devo ancora capire l'intensità dell'ematoma... Fuor di metafora, vi sottopongo la questione. Un'amica molto stretta, che mi è vicina non solo perché ci frequentiamo e confidiamo cose personali, ma anche perché "fisicamente" non abita molto lontano da me, mi ha raccontato una balla mostruosa (per qualcuno può non esserlo, ma dato il rapporto tra di noi, vi assicuro che lo è) In sostanza, mi telefona, mi racconta che è sorpresa e felice perché andrà una settimana in vacanza con il ragazzo. So che ultimamente ha avuto qualche malinteso e sono felice per lei. Io non conosco lui, abita in un'altra città e la storia è recente. Gli ultimi giorni passano come sempre, tra confidenze e clima disteso e io non colgo assolutamente nulla di strano (e questa cosa mi fa riflettere, ma ci arriviamo dopo...) Per farla breve, tramite un amico comune (o meglio amico di una sua collega e amico mio), vengo a scoprire che non è vero, lei in vacanza ci va con colleghe e non con lui. Inizialmente io penso che forse si è sbagliato, ma poi lui mi pare così sicuro, e le circostanze soprattutto cosìn chiare, che mi convinco che è così. Medito sul da farsi e, frenando la mia naturale spontaneità, non dico niente a lei, la chiamo per le ultime chiacchiere e cerco di chiederle qualcosa di più sul viaggio, ma senza entrare nell'argomento "con chi". Non ne ricavo nulla, anche se a posteriori lei mi pare agitata. Ragionando a freddo, una possibile litigata mi farebbe del male, poi non mi darebbe risposte. Mi vengono un sacco di domande, a questo punto, premesso che non siamo ragazzine e che ci conosciamo da una vita: 1) Perché lo ha fatto? 2) Perché io non mi sono accorta (mi do questa spiegazione: la mia vita sta scorrendo abbastanza tranquilla e serena e io ho abbassato i "livelli di guardia", ma poi... è giusto avere livelli di guardia con gli amici?)? 3) MI posso ancora fidare di questa persona? Forse no... Ma nel caso fosse no, è giusto tagliare i ponti per coerenza o mantenere rapporti cortesi e formali? Come mi posso ferire di meno? Inutile dire che per una cosa così uno ci sta male... Soprattutto (passatemi un po' d'egoismo) mi chiedo quante cose ho raccontato sinceramente a lei forse commettendo un grave errore....
-
La situazione che vi spiego può destare il sospetto che sia io a interpretare alcuni atteggiamenti nel modo che vi spiegherò, però io sono abbastanza sicura di essere almeno sufficientemente obiettiva, anche perché prima di scrivere ci ho pensato bene. Si tratta del comportamento di una mia amica. Io mi sono accorta che c'è di fondo, nel suo modo di fare, una sorta di emulazione nei miei confronti. Non credo sia una questione di ammirazione, mi pare più una cosa patologica. Se io vado in un posto, alla prima occasione ci va anche lei, da sola o con altre persone, se io compero un capo d'abbigliamento fa anche lei la stessa cosa. Ultimamente succede anche con le persone, al punto che mi sento a disagio quando siamo in compagnia perché lei sembra "vestire i miei panni" nei discorsi, nei modi di fare. Tutto ciò accompagnato, secondo me, da un forte istinto di mettersi in primo piano. Non riesco più ad avere un rapporto sereno con lei perché fa continuamente domande sulla mia vita, mi chiede qualsiasi cosa, anche intima, quasi con una curiosità morbosa. Pare si renda conto di questi atteggiamenti, perché quando esagera per alcuni giorni tende a negarsi al telefono, mandando comunque messaggi che anticipino, impedendola, una comunicazione orale. Mi chiedo e chiedo agli esperti se esista qualche tipo di patologia simile. Mi rendo conto di aver spiegato poco, ma se mi fate domande più precise vi risponderò perché meglio di così non so descrivere
-
Bellissima
-
Mancini o destrorsi? Lo decide un gene
osiride ha risposto a AlessandroMartinelli alla discussione in Fatti e misfatti
Anch'io mi chiedevo questo... Io ho una dominanza incrociata (piede sinistro, orecchio e occhio sinistri e mano destra). Mi si è incrociato anche qualche gene, oppure c'è una spiegazione? Io avevo sentito dire che raramente esistono persone completamente mancine o "destrimane" (lascio a voi trovare la parola adatta, io non ne so altre ;) ), in quanto la maggior parte delle persone riuscirebbe in linea teorica a fare tutto sia con la destra sia con la sinistra (abituandosi da piccoli, ovvio), e che l'uso della dx o della sx è per così dire "preferenziale". Poi ci sarebbero delle persone che sono veramente mancine o destrimane e per qs sarebbe un trauma non poter utilizzare la "parte preferenziale"... Qualcuno mi può illuminare, magari in termini più scientifici? -
Ma la bambina è sempre stata così nella comunicazione con gli adulti o hai notato una regressione ad un certo punto preciso? Quando si rapporta con gli altri bambini nel gioco, che tipo di comunicazione verbale mette in atto? E' tranquilla? Cede la parola facilmente o cerca di "dominare " la situazione dal punto di vista verbale?
-
Leggere il giornale al contrario.
osiride ha risposto a AlessandroMartinelli alla discussione in Parliamo di Psicologia
E' più facile girare le pagine? Analogia tra occhielli scritti in senso orario e girare le pagine dall'ultima alla prima, piuttosto che scrivere gli occhielli in senso antiorario e sfogliare il giornale dalla prima pagina? Tendenza a invertire l'ordine temporale? Boh -
Il taglio di capelli.
osiride ha risposto a AlessandroMartinelli alla discussione in Parliamo di Psicologia
... è una questione di qualità, S -
Il taglio di capelli.
osiride ha risposto a AlessandroMartinelli alla discussione in Parliamo di Psicologia
S, ascoltiamo la stessa musica -
Il taglio di capelli.
osiride ha risposto a AlessandroMartinelli alla discussione in Parliamo di Psicologia
Ciao! Io li ho lunghissimi, quindi nn ti so rispondere. Però ho sognato che me li tagliavano, e ci sono rimasta malissimo... Cmq credo sia un segno di cambiamento, necessità di cambiamento -
Non diverso nella mia classe.... furterello.... indagine a tappeto con tutte le metodiche che ci sono venute in mente e a più riprese... Nessuno ha confessato e il colpevole non è saltato fuori