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Matteo419596

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  1. Ciao, grazie per il messaggio. volevo solo precisare che la mia sia ansia e non rabbia, ma penso che valga la stessa cosa. Anzi... Con la mia ragazza non mi sono mai arrabbiato, mi capita di sentirmi di essere nervoso e sul piede di guerra con i miei genitori quando si parla di cose che temo. Questo è un altro punto che devo affrontare... Lo affronterò nella prossima seduta e scrivendo sul taccuino. Grazie mille, se avete altri suggerimenti li accetterò ben volentieri!
  2. Riscrivo per chiedervi un'opinione: essere uscito di casa per evitare di non incanalare la rabbia, può essere una buona soluzione? c'è altro che potrei fare per migliorare me stesso? Io sul mio taccuino ho scritto diverse cose, spero abbiate voglia di leggerle: COME RISOLVERE UNA SITUAZIONE CHE POTREBBE SFOCIARE IN UN ATTACCO DI ANSIA/PANICO: - mantenere la calma - non sopravvalutare la situazione ma vederla a rovescio, vederla anche di meno rispetto a ciò che è e non darci tanto peso - se stai sfociando in una reazione, conta fino a 10 sec. prima di fare o dire qualcosa, anche fino a 1 min., 2 min., 5 min. e di più fino a quanto serve per mantenere la calma e per non fare cose strane, come incazzarsi, ma anche forse lo stesso uscire di casa... un po' come fuggire dai problemi, molti mi hanno detto questo ma mi direte la vostra. - cercare di ridurre l'impatto incanalando la reazione in altro, senza sprofondare nell'ansia stessa... pensavo in attività quotidiane come passeggiate, corse, etc. - tener presente soprattutto che SIAMO IMPERFETTI COME LA NATURA, cercare quindi di mettersi in testa l'idea di non fare perfetto ma il possibile. Non so come potrei continuare la lista, se siete in grado di darmi altri suggerimenti li accolgo volentieri... sempre se la cosa non vi disturba, altrimenti tranquilli. Grazie!
  3. Ciao a tutti e due, vi ringrazio per avermi scritto. Sto continuando a scrivere su un taccuino perché mi vengono tutte queste paranoie e penso che siano, oltre alla bassa autostima, anche per errori che ho fatto in passato e ho paura di ripetere. Do anche io ragione alla mia ragazza, mi spiace molto averla trattata male così... Mi ha fatto presente pure lei che se dovessero succedere tutte queste cose per robe più gravi, ad esempio cose lavorative o cose tipo guidare una macchina. Rispondendo alla domanda del confronto e del fatto che sia io geloso o invidioso... penso tutte e due le cose, ma quello che faccio, che per la maggior parte delle volte non esprimo e vive nella mia testa, è per la mia scarsa autostima, come se tutto dovesse andare male costantemente. Detto questo, io voglio farcela e voglio risolvere me stesso, riparare me stesso. Andando anche a fare un percorso con un professionista se necessario e filtrando queste mie reazioni in altri modi, magari parlando con altre persone più specifiche, soprattutto con un professionista, visto che sto già prendendo contatti. Questo è quello che penso e questo è quello che voglio fare, per il mio bene. Grazie per l'attenzione
  4. Buongiorno a tutti, so di aver scritto parecchie volte su questo sito pur di farmi aiutare e non mi sono fatto più sentire. Tuttavia, cerco da ora in poi di ascoltarvi di più e rispondervi. Avevo una relazione con una persona durata quasi 4 anni, e per i miei pensieri negativi etc ci siamo lasciati. Inoltre, facendo un lavoro (musicista d'orchestra) dove spesso sono costretto a stare lontano, mi son sentito allontanato e non ho dato tanto peso a ciò che la mia ex ragazza mi diceva. Ora, da questa mattina, ci sto dando peso. Ho una nuova relazione e sto con una ragazza da quasi 4 mesi. Ho passato una settimana a casa sua e mi sono sentito/ci siamo sentito bene, a parte che mi sento sempre in difetto e di voler migliorare per questa persona, anche dalle piccole cose, per esempio aiutarla a far da mangiare, a fare piccole cose. Tuttavia, ieri siamo stati alle terme e, prendendo un semplice cocktail al bar, ho visto che il barista mi ha preso leggermente in giro e anche lei lo ha fatto. Mi sono un po' infastidito ma senza risponderle male, e lì mi sono venute un po' di pare, confrontandomi con la persona che ci ha servito. Ho cominciato a dirle che non sono capace a fare determinate cose, oltre a suonare il mio strumento, e che mi sembra troppo tardi per imparare, lei mi ha fatto gentilmente capire che sono in grado di fare altre cose se voglio e mi sono calmato. Non è stato un arrabbiarsi con lei, ripeto, ma me la sono presa con me, e sinceramente, ripensandoci, non so nemmeno il perché io lo abbia fatto. Ma passo all'episodio più importante: stamattina sono andato a fare la spesa per l mia ragazza ma volevo farle una sorpresa e prendere qualcos'altro da mangiare a pranzo, magari come aperitivo etc… insomma, mi è salito il panico per questa cosa. Sono tornato a casa e ho preso delle cose, ma non soddisfatto, non convinto e anche in paranoia per un altro prodotto che ho preso diverso perché mancava, mi sono messo a piangere davanti a lei. Pensava che fosse per un altro motivo più serio, che fosse per il cane che stava male etc…. Invece le ho detto che mi era venuta l'ansia per la spesa, mi ha spiegato che non dovrei avere paura di deluderla o cose così e non calmandomi, e che avrei potuto chiamarla invece di avere ansia inutilmente, così ho deciso di andare a farmi un giro. Quando sono tornato dopo il giro ha deciso di riportarmi a casa mia, perché pensa che io abbia delle reazioni non corrette… pensa che io debba risolvere l'impatto di queste cose, anche per affrontare al meglio la vita lavorativa, e per affrontare qualsiasi situazione nella vita, e si è augurata che io risolva in fretta tutto ciò perché se no non può starmi vicino. Sono stato male, ho pianto tantissimo mentre facevo la valigia e mi sono sentito totalmente inadeguato, come se avessi rovinato tutta la vacanza a lei, però d'altro canto penso abbia molta ragione e le ho detto fin da subito che son d'accordo. L'unico pensiero che mi fa stare su è non averla comunque trattata male, o meno, non averle dato la colpa. Quando sono tornato a casa, ho cominciato a scrivere i miei pensieri e sto continuando a fare piante concettuali, riguardo la mia ansia e il mio mettermi a confronto, perché penso che sia una questione di mettermi a confronto con altre persone che siano meglio di me, in tutto e per tutto. È una ragazza che mi piace tanto, e spero di poterle fare cambiare idea continuando su questa linea di pensiero. Penso anche di riprendere un percorso con un professionista per questo periodo, visto che ho anche delle scadenze lavorative abbastanza importanti. Volevo chiedervi la vostra opinione in merito, e se mi potreste dare altre visioni riguardo questi episodi o altri suggerimenti per come migliorare. ringraziandovi, vi auguro buona giornata.
  5. Ciao. Certo che ho passione… perché penseresti il contrario? Si, sono da solo ma conosco dei ragazzi italiani, anche se sono molto sulle mie, però non è vero che non ho passione, altrimenti non sarei arrivato fino a qui…
  6. Non riesco ad essere felice Non riesco perché ho paura di non farcela la prossima volta a lezione, non riesco a capire su cosa posso migliorare, ho paura che se ho fatto abbastanza non possa bastare e mi sento un brocco rispetto agli altri. Non riesco perché mi son reso conto che per 4 anni ho fallito con la mia ragazza, quando lei mi faceva notare ciò che poteva essere migliorabile per il nostro bene e invece non ho seguito nemmeno i suoi consigli, ma quelli di nessuno. Penso di non ascoltare abbastanza. Come nella musica. Mi sono scritto queste cose sul cellulare, cosa potrei fare secondo voi?
  7. Buonasera a tutti. Nella mia vita sono sempre stato pessimista, non riesco a godere di ogni cosa che faccio e accentuo le cose negative per far sì che io migliori, ma mi sono lasciato con la mia ragazza un mese fa dopo 4 anni, per colpa mia. Non credo di averle mai fatto del bene e penso di averle parlato sempre dei miei problemi, di aver accentuato le mie ansie e di averle creato solo disagio. Studio musica e sto facendo un corso di perfezionamento in Austria, ma ultimamente sto facendo fatica a migliorare e mi sento bloccato. Proprio per queste ansie, e anche altre ansie avute prima, ho perso chi mi voleva bene. Mi sento un idiota. Ho paura di fare un anno senza migliorare. Ho paura di tutto. Mi esplode la testa ogni volta… e ho bisogno di sapere come posso fare per uscirne.
  8. Buongiorno, purtroppo è da un po' di tempo che quando qualcosa non va, nell'ambito lavorativo (musica, io studio per diventare membro di un'orchestra) e nell'ambito amoroso, me la prendo con tutti, con i miei, con la mia ragazza, con i miei amici. Penso di non riuscire a capire che i problemi li hanno tutti in quel momento in cui sono poco lucido e dico sempre che rimedio ma poi non riesco. Faccio tanta fatica anche a chiedere scusa perché ho paura di sentirmi dire "non ti scuso perché tanto rifarai la stessa identica cosa"... per esempio ieri ho scoperto di essere positivo al covid grazie ad un tampone molecolare che dovevo fare per lavoro, (sarei dovuto partire per un viaggio all'estero e andare a suonare fuori dall'Italia) nonostante io pensassi che grazie al tampone rapido fatto tre giorni fa per la fine dell'isolamento fosse negativo. Pensavo di essere tranquillo ma mi è sfuggito tutto di mano, ho cominciato a dire che la legge italiana è una parola che riconduca agli escrementi (non la dico per non farmi bloccare la discussione, cerco di essere il più civile possibile anche se non mi sento per niente una persona civile...) e mi sono arrabbiato imprecando e bestemmiando al telefono con la mia ragazza (mi dovevo vedere ieri sera con lei ed è da tantissimo che non ci vediamo) e ho insultato mia mamma e mio papà, non ho cercato di farmi aiutare e sostenere... C'è anche da dire un'altra cosa: mio padre ieri pomeriggio mi ha continuato a dare la colpa pensando che il tampone molecolare avrei potuto fare a meno di farlo secondo le nuove normative e che avrei risparmiato una quarantena a tutti, dato che avrei dovuto fare comunque un molecolare lunedì per lavoro, ma quelli del lavoro stesso mi hanno chiesto cortesemente, per sicurezza e per evitare di fare sostituzioni all'ultimo, di accertarmi e di fare anche un molecolare per conto mio che mi verrà rimborsato. Mio padre non ha capito mai questa cosa fino a stamattina e ieri ha continuato a darmi la colpa, ma io ho reagito veramente male e ho risposto male a tutti, ho persino quasi mandato a fanculo un mio amico che ha fatto il covid come me e ha fatto solo un tampone rapido per uscire dalla quarantena, mentre io che ho fatto il molecolare mi ritrovo di nuovo a casa e talmente pieno di nervosismo e tensione che non riesco a fare nulla. Come se non bastasse stamattina ho discusso di nuovo coi miei, e la mia ragazza non ha risposto fino ad oggi pomeriggio... Mia mamma mi ha chiesto come considero i miei genitori e ho detto che sono contento quando mi comprano le cose, e non sono contento e li incolpo quando sbaglio, partendo dal fatto che li maltratto da un po' di anni (facendo il conto sono 6-7 anni) e mi son rassegnato dicendo che "quello che dimostro è quello che penso". Da questo momento i miei mi hanno detto che non mi daranno più una mano, e sarò solo qui a casa perché non ho un'altra sistemazione, mentre per le spese per la musica e il resto mi dovrò arrangiare da ora in poi. La mia ragazza, che ho sentito per l'appunto oggi pomeriggio, mi ha detto che è stufa e mi dà un'ultima possibilità. Non so veramente cosa fare per cambiare, ho sempre promesso a tutti che sarei cambiato ma è andato a scatafasci tutte le volte e sono andato da una psicologa per tre anni ma mi son reso conto che sia stato inutile, perché non sono riuscito ad applicare ciò che è successo. Qualcuno è stato nella mia situazione? Mi sento uno malato, come quelli che prima o poi fanno qualche pazzia e poi dicono che questa persona aveva bisogno prima di assistenza e andava aiutata prima... Ho molta paura. Vi prego, aiutatemi. Non ne posso più.
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