Buongiorno a tutti,
scrivo perchè sento l'urgenza di mettere nero su bianco, e cercare di dare un po' di pace alla mia mente e alla mia vita. Non ho avuto figli, ci abbiamo provato (quasi) in ogni modo, ma non ci siamo riusciti. Ho affrontato diversi percorsi di psicoterapia che mi hanno aiutata molto, abbiamo proseguito la nostra vita, ricalcolato il nostro percorso, fatto e realizzato nuovi progetti... Rimane sempre e comunque quel dolore sordo e profondo, che accetto ma che ogni tanto combatto, e che faccio fatica a lasciare andare... Da quando è nata la nostra nipotina (siamo zii), l'affetto per la nipotina, l'esigenza che ho di vederla e di accudirla (con estrema discrezione e senza invadenza nella sua famiglia) va però a cozzare con il rinnovare il mio senso di inferiorità, di "diversità", di inadeguatezza... perchè io non sono riuscita a dare vita a nessuno...
Non riesco a legare con mia cognata, la mamma della bambina, che conosco da poco tempo perchè è rimasta incinta subito all'inizio della relazione con mio cognato, perchè la invidio... non accetto le parole della sua famiglia che mi dicono "ah ma lei la bambina l'ha desiderata molto...", come se bastasse il desiderio per far accadere i miracoli... non riesco ad accettare che tutto quello che posso fare per questa bambina è essere zia e poi dovermi fare da parte... Mi sento inferiore, mi sento "meno" di mia cognata, mi sento frustrata e vittima di un'ingiustizia... e continuo a perpetuare domande senza risposte, nonostante la meditazione... e cedere alla rabbia o alla tristezza o alla frustrazione in momenti "topici" (riunioni familiari, cerimonie...) perchè io non ho potuto avere figli... Cerco solo uno sfogo, un consiglio, un aiuto, un "io ho fatto così e ce l'ho fatta a soffrire meno", "io ho fatto cosà e ce l'ho fatta a non sentirmi più inferiore...".
Grazie, vi auguro una buona giornata