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LugaSpeed

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messaggi di LugaSpeed

  1. Buonasera a tutti,

    spero aver scritto nella sezione giusta. Eventualmente, se dovessi aver sbagliato sezione, prego agli amministratori di spostare il thread. Grazie.

     

    Ad ogni modo... Mi sono presentato nella sezione di benvenuto e mi sono descritto un po'. Approfitto comunque di questo post per partire dal principio:

    Sono un ragazzo abbastanza maturo, pacato e sorridente nonché ottimista per gli altri, pessimista per me stesso. Lavoro il giusto e mi concentro molto su quotidiani e riviste per rimanere sempre aggiornato sull'attualità e, quando ho tempo, cerco di aggiornarmi sugli argomenti che riguardano l'attività che svolgo. Ultimamente leggo qualche pagina di un libricino famoso chiamato "l'arte della guerra". Non lo descrivo qui, ma sicuramente ne avrete sentito parlare. Non è proprio un libro ma un trattato. Tornando a me...

    Mi piace molto stare a contatto con la gente, ridere e soprattutto scherzare, fare ironia e satira di ogni genere. Vengo accettato sempre da tutti perché sono adattivo.

    Sono anche un tipo nonsensista. Il mio unico obiettivo, quando sono con le persone a cui tengo, è quello di farle stare bene. Se sono con gli altri voglio che gli altri si sentano a proprio agio con me. Il più delle volte, purtroppo, le persone che imparano a conoscermi, prendono poi troppa confidenza con me e cercano di sfruttare il mio modo di essere per i loro fini personali, che spaziano tra richieste economiche e richieste di tempo a volte spropositate. Quando arrivano a questi estremi iniziano a mettermi in difficoltà. Il più delle volte trovo dei compromessi e cerco di aiutare chiunque nel limite delle mie possibilità, ma alcune volte, per alcune persone, quello che faccio non basta mai. Toccato questo argomento infatti inizio col raccontarvi la mia problematica attuale:

    Ho conosciuto alcuni anni fa una ragazza che ha stravolto totalmente la mia vita, positivamente. Dopo circa una settimana di conoscenza ci siamo messi insieme. Abbiamo subito capito di essere fatti l'uno per l'altra. Siamo arrivati ad oggi ad avere un rapporto magnifico e tra qualche mese convoleremo a nozze. Lei è dolce, educata, affettuosa, e sensibile, ma oltre a questo è anche molto gelosa di me ed è molto attaccata ad un pensiero alquanto retrogrado della sua famiglia per quanto riguarda la convivenza prematrimoniale ed il rispetto. Oltre al fatto che crede ciecamente nella sua famiglia e segue quasi in toto le loro direttive. Per lei le uniche persone di cui si deve fidare nella sua vita sono esclusivamente i componenti della sua famiglia. Nessun altro oltre a loro. D'altra parte comunque una ragazza acqua e sapone e la rispetto perché lei rispetta me al momento. In questi anni passati assieme siamo però arrivati a discutere molte volte sugli argomenti che riguardano gli amici, la mia famiglia e il modo in cui vogliamo vivere la nostra vita di coppia, anche se alla fine sembra arrivare comprendere lei stessa che a volte esagera nel modo in cui ragiona. Arriviamo sempre ad una soluzione ed il nostro rapporto sembra rafforzarsi giorno per giorno proprio per via delle discussioni, senza accenderci su di esse.

    Proprio per il modo in cui si è comportata, ho apprezzato tanto, e alcuni mesi fa ho deciso di mia spontanea volontà di andare a vivere nella sua città, seguendo le sue regole prima del matrimonio. Non sono stato forzato a farlo e lei era propensa anche a voler andare a vivere in un'altra città con me. Sempre però dopo il matrimonio. Le ho chiesto la mano senza alcuna convivenza pregressa. Dormo solo in una casa che mi sono affittato vicino a lei per starle vicino. La famiglia di lei non accetta la convivenza di coppia prima del matrimonio e lei ovviamente la segue a ruota nel ragionamento. Non ho mai fatto discussione su questo argomento perché le ho sempre detto che rispetto la sua scelta, seppur, a mio parere, sia una scelta manipolata. Lei comunque rispetta le mie scelte, anche se il più delle volte sbuffa e si rattrista quando iniziamo a toccare l'argomento amici e l'argomento che riguarda mia madre di cui parlo più avanti. Storce il naso e fa l'offesa per una decina di minuti, anche se, c'è da dire che, quando la vedo triste e le chiedo per quale motivo (conoscendo in anticipo la motivazione dei suoi comportamenti) sembra esserlo, lei mi risponde sempre che non c'è nulla e che è una mia immaginazione. Ormai conoscendola però, mi accorgo che non è così, e alla fine, dopo tanta fatica, mi rivela il motivo del suo comportamento, e che le richieste che le faccio, il più delle volte, a lei non vanno giù perché mi vorrebbe tutto per lei e vorrebbe che fossi sempre e solo con la sua famiglia. Richiesta ovviamente indiretta, ma si capisce che mi vorrebbe tutto per lei.

    Trasferitomi nella sua città ho perso quasi totalmente i contatti con i miei amici e con i miei famigliari, e nella stragrande maggioranza del tempo sono sempre con lei, se non per quella volta alla settimana (e non sempre) in cui andiamo insieme a trovare mia madre, e quando lo facciamo, scatta il timer, per me alquanto fastidioso, perché con la sua famiglia io non ho limiti di orario, con la mia famiglia sì. Ho sempre piacere di frequentare tutti e non ho scadenze di orario. Lo faccio perché a me piace innanzitutto e perché tengo a farla contenta. A lei piace il mio modo di comportarmi, ma allo stesso tempo vorrebbe che i miei comportamenti fossero esclusivamente per la sua famiglia.

    Ultimamente mi arrivano anche delle richieste dagli amici, sul telefono, nei gruppi di WhatsApp in cui mi trovo, riguardo ad alcune uscite di gruppo che vorrebbero organizzare. A volte mi chiamano direttamente per invitarmi. Ma tra la scusa della distanza e la scusa economica cerco sempre di far capire che non è possibile vedersi spesso e che però loro sono i benvenuti previa organizzazione sul tempo. Da un lato non sono scuse, dall'altro invece, quando avrei la possibilità di farlo, vengo dissuaso dalla mia ragazza in tutti i modi, per evitare di farmi uscire con gli amici. A volte lei stessa per dissuadermi mi racconta di alcune piccole vicende di coppia che alla fine hanno come conclusione il fatto che molte di loro si sono lasciate, e guarda un po', tutte parlano della stessa cosa, ovvero che la ragazza veniva lasciata sola perché il ragazzo voleva uscirsene con gli amici oppure era troppo attaccato alla sua famiglia e trascurava la sua ragazza. Per come sono io non mi ritrovo per niente nelle sue storielle perché al contrario, io ho stravolto la mia vita per lei ed ho sacrificato tanto di quello che prima facevo, e proprio per farla felice non sto frequentando quasi più nessuno. Ma ci sono delle volte in cui, almeno una volta ogni due settimane, vorrei frequentarli. Non dico neanche di volerli frequentare da solo perchè io voglio stare sempre con lei, ma vorrei includerla. I miei amici vorrebbero conoscerla, ma lei non vuole proprio averci niente a che fare. Non potendola presentare agli amici e non avendo il "permesso" da lei di frequentarli senza doverci prima discutere o farla stare male, comincio a sentirmi vincolato nelle sue scelte, in più la sua famiglia non aiuta. Infatti, quando frequento mia suocera, dato che ci tiene tanto alla figlia, parlando sicuramente con lei di questa cosa, per quanto lei dica che non si intromette nelle scelte di coppia, sapendo sicuramente della mia tendenza a voler frequentare almeno un po' gli amici nella mia vita, ultimamente tende sempre a dirmi che non la devo far soffrire e che devo pensare a lei. Come se volesse mettermi in guardia sul fatto che, una volta che mi sposerò con lei, dovrò abbandonare l'idea di frequentare i miei amici perchè il mio unico pensiero dovrà essere incentrato su di lei e sui nostri futuri figli. Sentendo questi discorsi da tutta la sua famiglia sembro essere uno di quei ragazzi che pensa solo a divertirsi quando a me basterebbe tenere solo un pezzetto della mia vita passata con me. Non credo di chiedere il mondo.

    Amici a parte, vi è anche il problema di mia madre. Ovvero la suocera della mia ragazza.

    Poco tempo fa hanno litigato per uno stupido motivo che non mi dilungo a raccontare, e da quel giorno tende a non volermela far più frequentare o sentire telefonicamente e, quando la frequentiamo, mi dice sempre che tende ad "accontentarmi" quando per quella volta alla settimana la andiamo a trovare per pranzare con lei. Il suo obiettivo infatti, dopo questa discussione che ha avuto, è quello di trasferirci per non farmela vedere più o quasi. E mi ha già avvertito che, se in futuro volesse trovare casa vicino a me, lei non lo permetterebbe per la nostra felicità e per la felicità dei nostri figli. La cosa mi fa stare male perché io voglio bene a mia madre, seppur con il carattere che si ritrova, non ha mai fatto del male a nessuno fisicamente. Non sto a raccontare com'è lei, ma per farla breve è un tipo un po' eccentrico, molto presuntuoso e pretenzioso. Nonostante tutto è sempre mia madre ed ha altre qualità che la mia ragazza non può vedere.

    Non dilungandomi troppo nella storia vi chiedo:

    Che fareste nella mia situazione?

    Come pensate io possa risolvere questi problemi per la mia felicità?

     

    Vi ringrazio in anticipo e aspetto le vostre risposte.

    Buonanotte,

    Luga

     

     

     

  2. Salve a tutti epiacere di conoscervi,

    sono contento di essere in questo forum. Mi sono iscritto perché avrei bisogno di sentire alcune voci esterne che possano aiutarmi a comprendere alcuni comportamenti da adottare in merito a particolari situazioni. Dato che la nostra vita non è matematica, ma è molto più complessa di un semplice ragionamento induttivo, avrei piacere di confrontarmi con voi per cercare di trovare la giusta soluzione, tra compromessi e non, per quanto riguarda la mia personale felicità.  D'altronde abbiamo una sola vita, perché sprecarla per soffrire inutilmente? Con il giusto aiuto, a mio parere, potrebbe essere possibile trovare la strada giusta in ogni situazione.

    Mi reputano una persona molto altruista e tanto buona... Ma proprio per questo motivo, a mio parere, sono una di quelle persone che soffre tanto nella vita, perché viene costantemente tirata da entrambi i lembi di una corda. Arrivata ad un certo punto, la corda si spezza…

    Ultimamente mi sono indurito e chiuso a riccio per molte situazioni, anche se il mio modo essere è rimasto invariato.

    Spero di avere il piacere di fare qualche chiacchierata con voi, oltre a risolvere i miei problemi.

     

    Rinnovo il saluto,

    Luga

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