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Atlantide99

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  1. Ciao a tutti. È da un po' che non scrivo su un forum di psicologia. Anni fa lo facevo perché ero fortemente depressa e con un distubo alimentare e cercavo, attraverso il dialogo, di capire perché fossi cambiata così tanto, senza però riuscire a venirne a capo. Ve la racconto in breve: tutto è iniziato 5 anni fa, cioè durante il mio primo anno di università, università che ho frequentato nella città in cui ho sempre vissuto. Avevo aspettative molto alte che però mi sono state subito distrutte: l'ambiente non mi piaceva, la posizione della facoltà non mi piaceva, i colleghi non mi piacevano, non ho mai fatto amicizia, avevo perso le mie amiche perché erano andate a studiare fuori, ho sviluppato un'ansia terribile che non mi faceva mangiare senza la paura di vomitare e perciò non mi faceva più uscire di casa. Dopo un attacco di panico molto brutto ho detto tutta la verità ai miei genitori e loro mi hanno aiutato come potevano. Sono migliorata, eppure, almeno fino alla fine del 4 anno di università, continuavo a percepire quest' ansia costante e odiavo vedermi allo specchio perché ero troppo magra e non riuscivo ad ingrassare. Il mio viso era completamente spento. Sono guarita da sola e del tutto soltanto quando sono partita per l'Erasmus a inizio anno 2022. Ed è stato allora che ho capito quello che non andava in me. Io ho bisogno di vivere, di fuggire da una città e da un ambiente che non mi è mai piaciuto. Una ragazza che non riusciva nemmeno ad uscire di casa per andare a prendere il pane, ad un certo punto ha passato 5 mesi a Madrid senza mai tornare nemmeno una volta. La famiglia infatti non mi è mancata, potevo benissimo continuare a sentirli con videochiamate. Quando sono tornata la gente, la famiglia e gli amici mi guardavano e mi dicevano "sei cambiata" ma me sembra che io lì sia stata la versione più vera di me stessa ed è qui, invece, in quella che dovrebbe essere la mia "casa" che io cambio e che mi vedo orribile. Io qui non sto per nulla bene ed il mio cervello inconsciamente me l'ha fatto capire già 5 anni fa. Adesso mi sembra di essere piombata nella noia più totale. Qui avevo il gruppo di amici del liceo ma non escono mai, non hanno mai voglia di divertirsi e sembrano un gruppo di 60 enni. Devo ancora laurearmi ma non ho voglia di scrivere la tesi. Dovrei capire cosa fare nel futuro ma mi sembra che ogni strada mi porti sempre a perdere ancora più tempo. Vorrei andarmene da qui il più velocemente possibile, vorrei lavorare a Madrid, nella mia vera casa. Dove sono libera di essere quello che sono veramente. Invece qui sono circondata da gente che mi dice che "la festa è finita" e che "bisogna tornare alla realtà". Io non mi voglio arrendere perché so che se lo facessi ritornerei al mio stato depressivo ed io non voglio pensare che la vita sia questa. Ho già perso fin troppe opportunità. Ma poi "realtà". Chi dice cosa sia realtà e cosa no? La vita che facevano le persone che ho incontrato in erasmus non era forse reale? Realtà significa morire di noia? Perché dovrei sottostare alle vostre regole? Ecco, non so con questo messaggio che consiglio vi chieda, forse ho voluto scrivere per sfogarmi un po' dopo l'ennesimo sabato passato a casa perché "gli altri sono stanchi" pure per andare nel bar vicino casa a bere qualcosa. Mi sento in attesa, ma di cosa non so. Spero che siano le mie ali per volare finalmente via da qui. Se qualcuno volesse rispondermi al messaggio, raccontandomi anche delle sue esperienze mi farebbe tanto piacere. Almeno non mi sentirò sola.
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