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gigettaxyz

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  1. Non so, non partecipa più attivamente alle azioni di gioco. Sta un po' in disparte, come se avesse paura di sbagliare. E in effetti quando gli capita la palla spesso sbaglia.
  2. Non ne ho idea. Rispetto all'anno scorso, che brillava ed era determinante, ora lo vedo molto insicuro. Come se avesse perso fiducia.
  3. Ma sei giovane, stai imparando! Lavora su te stesso, sei stato sfortunato ma tutti in qualche misura abbiamo un passato complicato. Sta a noi superarlo, non farci troppo condizionare, ed aspirare ad essere persone migliori e soprattutto felici. La felicità per me è la serenità di apprezzare i doni meravigliosi che ho ricevuto, e di accettare le cose che non vanno ma che non ho il potere di cambiare.
  4. Pazienza, tanta pazienza. Sulle regole base non si transige, ad esempio i compiti in casa per aiutare. E credo che anche sul contatto fisico debbano esserci dei chiari limiti. Ma le regole vanno condivise pienamente dal suo compagno, dovete essere molto uniti e decisi in questo. Ciò detto, pazienza: parlate con lei il più possibile, e soprattutto siate sempre pronti ad ascoltarla. La sfida, la provocazione, sono tipici anche dei miei figli che sono miei, credo sia l'età. Io e mio marito cerchiamo di "combattere" non con le armi ma col dialogo, ma sempre nel rispetto delle regole. A volte ci sfidano proprio perché hanno bisogno, per la loro sicurezza, che gli diamo dei limiti, dei confini in cui farli sentire più protetti e sicuri. Ma nella delimitazione dei limiti gli adulti devono essere chiari, decisi, e soprattutto uniti e concorsi.
  5. Salve, ho bisogno di un consiglio. Mio figlio 11enne gioca a basket da 4 anni. Se l'è sempre cavata molto bene, fino alla scorsa stagione era un punto di riferimento per la squadra. Quest'estate però qualcosa è cambiato. Io lavoro molto e lontano, lui era a casa col padre, e ha passato i 3 mesi estivi senza quasi mai uscire, stando 6/8 ore al giorno sui dispositivi elettronici. Nonostante le mie continue lamentele, ma essendo assente non potevo fare molto. Risultato: dopo 2 mesi di allenamento non riesce a riprendersi. È diventato un peso per la squadra, anche dei ragazzini che approcciano per la prima volta questo sport lo fanno sfigurare. Ha perso totalmente aggressività e grinta. Alle partite quando è in squadra è come se avessero uno in meno, perde tutte le palle o fa i passaggi agli avversari. Una metamorfosi rispetto al ragazzino che lo scorso anno era un riferimento. Io ci tengo che continui ad allenarsi, ma voglio proibirgli di andare alle partite, almeno fino a che non ridarà un contributo positivo alla squadra. Sbaglio?
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