Buona sera a tutti. Ho quasi 64 anni e da una vita faccio i conti con la disabilità fisica. A poche ore dal compimento del mio primo compleanno sono stato assalito da febbri equine, che hanno originato crisi convulsive con conseguente paralisi cerebrale. A nemmeno 6 anni, dopo diversi consulti medici la cui diagnosi definitiva è stata "Paraparesi spastica" (cammino con l'ausilio di un bastone o, in passato anche con le stampelle), sono stato ricoverato in un istituto di riabilitazione motoria. Vi sono rimasto ben 6 anni, con le conseguenze psicologiche che si possono ben immaginare, aggravate dal fatto che nemmeno dopo 4 mesi dal mio ricovero (inizio settembre - dicembre 1964) è nato mio fratello che, per un bambino di sei anni, significava vedersi scippare la famiglia. Dopo le elementari in istituto ho potuto frequentare le scuole medie inferiori al mio paese. Sono riuscito a diplomarmi, e ho trovato lavoro grazie alla legge sul collocamento obbligatorio, sulla quale ho qualche riserva: l'importante è che le aziende non impieghino il personale con disabilità in mansioni o luoghi in contrasto con la patologia, ma nulla è scritto rispetto al titolo di studio conseguito (come ragioniere diplomato, non ho mai svolto il lavoro per cui avevo studiato, in quasi 40 anni. Sono sposato ma non ho figli e ora sono in pensione. Grazie per l'attenzione.