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AspiranteFilosofo58

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  1. Buongiorno e buone festività natalizie a tutti. Non avevo nemmeno 6 anni, quando, nel settembre del 1964 fui ricoverato in un istituto di riabilitazione motoria, a causa degli esiti di paralisi cerebrale infantile. Dopo nemmeno 4 mesi nacque mio fratello: questa situazione per me fu traumatica a tal punto che ne ho pagato le conseguenze anche a venti o trent'anni. A 36 anni ci sono voluti la pazienza e l'amore di colei che poi sarebbe diventata mia moglie, per farmi recuperare il rapporto col gentil sesso. Quando faccio presente ciò a mia mamma, lei mi risponde che se mi avessero tenuto a casa, invece di ricoverarmi forse oggi sarei su una sedia a rotelle e li accuserei per questo. Io so che i se e i ma non fanno la storia. Secondo voi, sarebbe utile che io andassi da uno psicologo? Grazie.
  2. In realtà sono in pensione da un paio d'anni e comunque, sì, ho svolto anche dei lavori stimolanti. Purtroppo, nel maggio 2019 sono caduto in casa in modo disastroso rompendo la cuffia dei rotatori della spalla sinistra . Da quel momento è iniziato per me un periodo veramente brutto, fatto di esami, visite, controlli vari, speranza che la situazione si potesse risolvere, e invece, ogni volta che si risolveva (parzialmente un problema) se ne aggiungevano altri.
  3. Buona sera a tutti. Ho quasi 64 anni e da una vita faccio i conti con la disabilità fisica. A poche ore dal compimento del mio primo compleanno sono stato assalito da febbri equine, che hanno originato crisi convulsive con conseguente paralisi cerebrale. A nemmeno 6 anni, dopo diversi consulti medici la cui diagnosi definitiva è stata "Paraparesi spastica" (cammino con l'ausilio di un bastone o, in passato anche con le stampelle), sono stato ricoverato in un istituto di riabilitazione motoria. Vi sono rimasto ben 6 anni, con le conseguenze psicologiche che si possono ben immaginare, aggravate dal fatto che nemmeno dopo 4 mesi dal mio ricovero (inizio settembre - dicembre 1964) è nato mio fratello che, per un bambino di sei anni, significava vedersi scippare la famiglia. Dopo le elementari in istituto ho potuto frequentare le scuole medie inferiori al mio paese. Sono riuscito a diplomarmi, e ho trovato lavoro grazie alla legge sul collocamento obbligatorio, sulla quale ho qualche riserva: l'importante è che le aziende non impieghino il personale con disabilità in mansioni o luoghi in contrasto con la patologia, ma nulla è scritto rispetto al titolo di studio conseguito (come ragioniere diplomato, non ho mai svolto il lavoro per cui avevo studiato, in quasi 40 anni. Sono sposato ma non ho figli e ora sono in pensione. Grazie per l'attenzione.
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