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ilaria

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  1. è una definizione perfetta...io credo che non si tratti di essere o meno in grado di fare quel lavoro, ma di fidarsi al punto da riuscire a fare quel tipo di lavoro...io solo adesso sto riconoscendo alla mia analista il suo ruolo, sto pensando che con una persona così potrei forse aprirmi molto
  2. ilaria

    Pet therapy photo

    tex, mi ero fatta l'idea che tu ne avessi uno tuo, non so perchè... chissà quanto è stata in pena tua figlia per i guai del suo cucciolo... la mia è nell'età dei "disastri": ora per esempio "sta leggendo" il mio giornale sul divano che ha ridotto a un emmenthal ... ma io adoro la mia piccola Attila..
  3. ilaria

    Pet therapy photo

    Da quando ho il cane la mia vita è letteralmente cambiata . A chi dice che il cane è un impegno io non posso certo dar torto, ma ce ne fossero di impegni così...io sono felicissima di "dover" stare fuori delle ore al giorno a passeggiare tra boschi, parchi, lungomare e spiagge...sono felice di dovermi alzare alle 6.20 la mattina e uscire quando ancora non c'è nessuno per strada e mangiare cornetti appena sfornati.. e non m'importa se sul mio divano c'è un irrimediabile buco, se la poltrona ha le impronte delle zampe ormai indelebili, se un invadente coinquilino s'è piazzato sul mio letto a dormire... è proprio vero che la compagnia di un cane cura, non so dire esattamente perchè e in che modo: forse ciò che fa bene è l'atto del curarsi di un altro da sè e di riceverne ogni istante la riconoscenza. Questo è un topic dove parlare della propria esperienza di vita con un cane o un gatto che sia...e l'occasione per farlo conoscere con qualche foto..
  4. Ciao a tutte!! Sono un po' indaffarata tra scuola,cagnolina..e analisi, ovviamente.. ho parlato all'analista di alcune cose che ho scritto qui quest'estate.. spero di trovare un momento di calma per leggervi e raccontare.. un benvenuto al gattino di digi!!
  5. ilaria

    The best

    Le Monde: "Berlusconi ha detto nella conferenza stampa di essere il miglior primo ministro degli ultimi 150 anni, cioè dall'unità d'Italia in poi", scrive in un commento l'autorevole quotidiano francese. Ma perché solo degli ultimi 150 anni? Gli italiani sanno che egli è il loro miglior leader da Romolo in poi".
  6. grazie elli... in effetti mi ritrovo nell'esempio del medico curante...a volte mi soffermo troppo sui fatti o sulla descrizione di cose sentite o dette... più che raccontare come certi fatti o cose sentite mi hanno fatto sentire...
  7. bentornata..mi spiace per le grane che ti sono capitate..
  8. mi ha richiamato oggi (ero alla coop non capivo 'na mazza) dandomi l'appuntamento per giovedì . S.P.Q.P. Sono Pazzi Questi Psicologi Mi sento strafottente e distaccata...a proposito.
  9. Mamma mia, io adoro "Io e Annie" : insieme a "Manhattan" sono i miei preferiti. Comunque, froggy, quanto a distacco sto messa bene anch'io. Tu saprai bene che con il distacco ci difendiamo da un modo troppo "acuto" di sentire le emozioni. A questo proposito mi viene in mente una cosa: a scuola mia, lo scorso inverno, si ammalò seriamente una collega. Fu pazzesco il modo in cui reagirono tutte le altre colleghe, ognuna proiettando sulla malcapitata il proprio rapporto con la morte e con la malattia. Inoltre morì il padre di un'altra collega ancora e io mi ricordo il montare di ansia e di "nero" che provai la mattina del funerale, anche se non vi partecipai, e che svanì, come una schiarita dopo il temporale, all'ora in cui sapevo che il funerale sarebbe finito. Dissi all'analista che non mi sembrava di aver vissuto emozioni analoghe quando episodi di malattia e di morte riguardarono il mio entourage familiare. Lei disse che è più facile conoscere le proprie emozioni quando certe cose accadono agli altri piuttosto di quando accadono a noi. Ecco, il distacco dalle mie emozioni forse mi protegge dal provare l'ansia e il nero per fatti analoghi in una misura sovradimensionata rispetto alle mie capacità di contenimento. Il lavoro per liberarsi dalle difese è lungo: non si tratta solo di perdere l'abitudine alla razionalizzazione ma anche di rinforzare la propria capacità di fronteggiare e contenere le proprie emozioni, di sentirsi in grado di andare oltre gli episodi che ci hanno buttato a terra. Vabbè lapalissiano... La mia analista risponde e dice che tra qualche giorno mi richiama per darmi notizie... "appena possibile".. speriamo che non abbia avuto davvero nuovi problemi di salute...
  10. nel frattempo due sogni: 1) ero fuori con Smilla, la cagnolina..mi sfugge dal guinzaglio e corre via,la vedo accucciarsi sotto una panchina in lontananza ma poi riprende a correre e dopo un po' non la vedo più. Insieme a mio padre corriamo di qua e di là e la chiamiamo per un bel po'. mio padre insiste a cercarla ma io mi fermo e gli dico rassegnata che Smilla non la vedremo più.... quando al risveglio ho ritrovato la cucciolotta accovacciata sul letto accanto a me che dormicchiava tranquilla .. il sollievo che ho provato... 2) sul mio letto come testata una specie di batik a parete con tanti quadratini tipo patchwork stampato con immagini di Lucy van Pelt e Snoopy in varie pose..guardo quelle immagini e mi rallegro che potrò liberamente giocare con il mio cane come Lucy senza il controllo severo di mio padre perchè era uscito
  11. può darsi, vedremo ... l'anno scorso fu vaga perchè dovette operarsi, magari quest'anno avrà avuto altri motivi per non fissare la seduta prima della sospensione... vedremo.. io sto sc.azz.atiella non poco.
  12. Ho mandato un messaggino, freddino essenziale. L'ho mandato forzandomi.Chiedo a quando la ripresa. Se faccio un sondaggino qui dentro, l'unica che ha dovuto richiamare per la ripresa, da due estati a questa parte, sono io ... e proprio non mi piace essere messa in questa posizione.
  13. A riguardo dell'escludere e del sentirsi esclusi... Ci sono dei post ai quali mi capita di non rispondere e mi rendo conto di far bene a far così: quando ho provato a scrivere due cose mi venivano giù pensieri contorti, involuti che mi hanno indotto a desistere e a rendermi conto, leggendo le risposte date da altri nel frattempo, di aver fatto bene perchè in quei casi ci sono persone capaci di parole e di contenuti più adeguati, immediati e partecipati. In quei casi non è che non abbia provato interesse per i post a cui non ho risposto ma semplicemente altri hanno trovato meglio di me le parole giuste per dialogare con quei contenuti. Ho letto proficuamente in silenzio la discussione. In altri casi mi capita di non rispondere perchè non vivo nè mai ho vissuto qualcosa che viene raccontato e quindi non saprei proprio cosa dire. E rispondere per "dovere" mi sembra davvero un' ipocrisia. A me piace scrivere post e lasciare una traccia di me in questo forum e quanto al sentirsi esclusi se non si riceve risposta avete già detto tutto.
  14. non lo so, sarebbero proprio questi trucchettini dell'analisi a rendermela odiosa. forse io odio l'asimmetria, dover riconoscere un "potere" di conduzione dei giochi oppure semplicemente si tratta di offrirmi la possibilità di riprendere quando più mi va unitamente a una palestra di "sgancio" dall'analisi che sta lì a ricordare che non è per sempre. comunque ci metto un secondo a sganciarmi. questo forse è adesso il mio vero problema: non faccio investimenti su niente: nel lavoro, nelle relazioni amicali, negli affetti. giusto la cagnolina.
  15. ci sono state delle sedute in cui durante la seduta sentivo in anticipo la nostalgia per il fatto che quello scenario che al momento avevo davanti agli occhi, con lei accogliente, nel suo confortevole studio etnico, sarebbe scomparso dopo una manciata di minuti e sarei ritornata alla mia dimensione di schifo. Sentivo la perdita della seduta durante la seduta, perchè sarei comunque uscita di lì: il tempo dell'assenza è talmente superiore a quello della presenza. E in quell'assenza sono purtroppo presenti massicciamente un sacco di cose che non mi piacciono e mi incastrano.Ci vorrebbe una forza di contrasto di pari energia. E dovrei trovarla in me ma non c'è. io non l'ho ancora richiamata. il fatto che mi abbia lasciata a luglio con un generico "ci risentiamo" mi ha allontanata...il filo che mi lega all'analisi è flebile e facile a spezzarsi .. e poi a me non piace essere messa in condizioni di elemosinare l'appuntamento di nessuno.
  16. ahah....ovvia..!!! è che gli altri sono stati in ferie fino ad adesso, piuttosto.
  17. forse perchè riprende le sedute??? quanto all'altro post.. il mio rammarico è che più tardi cominci l'analisi (o qualunque cosa tu ritieni opportuna per una crescita personale) più ristretti sono i margini che hai per impostare la tua vita in un modo che risponda più compiutamente alle tue esigenze reali. faccio un esempio banale: metti che uno è condizionato da un certo genitore in particolare, metti che è quel genitore che, senza saperlo, ha ricercato in ogni legame che ha costruito, metti che inevitabilmente quei legami hanno inscenato ogni volta di nuovo i tormenti di quella originaria relazione...ecco: quanto prima divieni consapevole dei meccanismi coattivi che stanno dietro quelle scelte "malate" quanto prima sarai libera di sceglierti dei legami autenticamente tuoi e crescerci dentro. più tardi questa consapevolezza arriva meno spazio per vivere realmente "secondo te" ti rimane. (il tu è retorico, ovviamente)
  18. quoto mettiamo che il sogno fotografi uno stato emotivo per quello che è. in analisi tu (cioè, io) porti grazie al sogno quell'emozione. prendiamo ad esempio un sogno, a cui ho già accennato, in cui la mia emozione è così intensa da farmi raffigurare me stessa addirittura come una povera innocente bambina vestita di bianco che viene perseguitata da un'ascia che la vuole colpire e, probabilmente, uccidere. e tutto questo ambaradan solo perchè ho subito nella realtà un certo attacco verbale. dico che l'analisi parte dal sogno perchè il sogno ha posto al centro dell'attenzione mia e dell'analista quell' emozione e il disagio che ho avvertito nel provarla soprattutto se ne rapporto l'intensità con la banalità dell'episodio che l'ha provocata. è evidente che l'obiettivo mio sarà quello di rendermi un po' meno permeabile a questi ordinari intoppi che accadono nelle relazioni. pertanto a partire dal sogno, che ha offerto il "tema emotivo" alla seduta si va...in mille direzioni diverse grazie alle associazioni, al modo di immaginarsi e così via. quindi, il sogno in sè ha esaurito il suo compito d'informazione, diciamo, ma grazie a lui si procede "dinamicamente" oltre, più in profondità, all'indietro nel tempo, a seconda. in questo senso penso sia un punto di partenza.
  19. Il primo è "La mia vita con George" di Judith Summers un romanzo lieve che racconta di una madre e di suo figlio di 8 anni, di come cambia la loro vita quando perde il marito e di come riprende a scorrere quando entra nella loro casa uno scatenato cucciolo di cane. Il secondo è "La mente inquieta" di K.R.Jamison. L'autrice è una psichiatra affetta da sindrome maniaco-depressiva e in questo libro racconta la sua esperienza soffermandosi soprattutto sulla descrizione dei comportamenti e dei modi di percepire diversamente la realtà quando si è dentro l'una o l'altra delle due fasi e sui rischi che corrono quanti soffrono di questa sindrome se oppongono una troppo forte resistenza all'assunzione del litio.
  20. Aspe'..no. io "definisco" il sogno come qualcosa che ha un suo linguaggio e te lo dico a te, qui per spiegarmi. Ma in analisi si parla a partire dal sogno con un linguaggio che gli è molto vicino ed è quello delle fantasie, associazioni e così via..che sono sempre modi con cui si esprime l'inconscio.(e altri modi, forse, di "sognare le cose") E comunque il rischio di intellettualizzare c'è anche in quel caso, anche se "si sente" quando ci si sta spostando su un piano logico e non emotivo. L'analista dovrebbe saper evitare che questo accada.
  21. Che ci trovi da fare sfottò perchè dico a judi che mi interessa il suo commento , boh. Comunque, contenta te.
  22. Il fatto di ritornare sul sogno da svegli io penso serva per una "decodifica", per un trasferimento di codice: il linguaggio del sogno è diverso dal linguaggio "normale", è alogico, emotivo e simbolico e pertanto ritornarci penso sia un arricchimento e un ampliamento della conoscenza di sè.. La razionalità ha senz'altro una funzione adattiva, ma assolve a tale funzione a scapito di altri "occhi" con cui guardare se stessi e il mondo. Quanto al fatto del "ricordo poco nitido": è vero, spesso il ricordo del sogno fatto è sfuggente ma in analisi questo val poco perchè è compensato dalle fantasie e dalle associazioni che vengono fatte sul sogno ( e non dalle sue interpretazioni).. ecco, per questo forse ha senso parlare dei sogni solo in analisi e per questo fuori da quel contesto, in effetti, il discorso sul sogno diventa speculativo, ridondante.
  23. Rimuginavo su questa cosa: quest'anno, per contenere la pandemia scatenata dalla febbre suina, anche i docenti saranno sottoposti a un programma di prevenzione in due fasi - a settembre verremo vaccinati contro l'influenza normale - a gennaio ci spareranno in vena il vaccino contro l'influenza a Sul momento mi sono limitata a prendere atto dell'informazione cercando di immaginare come si svolgerà la faccenda e che roba mostruosa dovrà essere .. Poi ho realizzato che io non mi sono mai vaccinata contro l'influenza normale e sono anni che non la prendo e mica sono contetna di dovermi vaccinare ob torto collo perchè non è detto che non potrebbero esserci delle controindicazioni. E allora mi sono chiesta se questa roba della vaccinazione coatta non risulti fastiodiosa anche ad altri oltre che a me così mi sono messa a cercare e inserendo su google "vaccinazione coatta insegnanti" è venuto fuori questo: " 24/07/2009<h4 class="beTitle" id="subjcns!D2CBD2EC22F2D89D!2225">La Pandemia, il Virus A, la febbre suina e Big Pharma</h4>La Pandemia, il Virus A, la febbre suina e Big Pharma Postato il Wednesday, 22 July @ 21:05:46 CEST Argomento: Vaccinazioni di Luciano Gianazza - www.medicinenon.it Gli Egemoni di Big Pharma stanno esultando, ce l'hanno fatta! Stanno portando a compimento il più grande business mai fatto in tutta la storia dell'umanità! Tutto è stato programmato, fin dall'inizio, sfruttando il focolaio di febbre suina in Messico. Perché in Messico? Non negli USA che ha un sistema sanitario propagandato come il migliore del mondo. E il Messico non ci fa proprio una bella figura, ma sul suo territorio, alla frontiera con gli USA stanno sorgendo tanti stabilimenti di industrie farmaceutiche e chimiche, un favore si può fare... Il continuo martellare dei media infonde paura ai cittadini, fate scorta di mascherine, lavatevi le mani dopo aver toccato qualcosa, o dopo aver stretto la mano a qualcuno, andate all'ospedale a farvi visitare se avete questo o quel sintomo, occhio a chi torna dai viaggi, se ha una febbre sospetta deve essere mandato al pronto soccorso.... Ecc. ecc. il resto lo sai già te lo dicono tutti i giorni e ogni giorno aggiungono qualcosa di nuovo per mantenere viva la preoccupazione e la paura, perché così non protesti per i miliardi di euro che verranno spesi, anzi perché sia tu stesso a chiederlo per salvaguardare la tua salute. Hanno fatto anche una operazione cosmetica, "virus da febbre suina" era un po' bruttino, e poi qualcuno potrebbe non comprare più il prosciutto. Virus A è molto più professionale e non ci fa più venire in mente i maiali. I vaccini non proteggono ma danneggiano la salute e i danni possono anche essere gravi e irreparabili, come ridotte capacità mentali, inabilità fisiche e perfino la morte. Non sempre i danni sono immediatamente rilevabili e quindi uno può supporre di non averne subiti. Le prove ormai sono numerose e sono comprovate dal fatto che le case farmaceutiche pagano ogni anno milioni di dollari per danni da vaccino agli invalidi e ai famigliari dei morti attribuibili alle vaccinazioni. Se non fosse vero non sborserebbero un centesimo. Se credi che le vaccinazioni facciano qualcosa di buono è perché stai subendo gli effetti della disinformazione trasmessa dai media e dall'istruzione. Non c'è alcuna differenza fra la disinformazione e l'istruzione ricevuta dalle elementari fino all'università e oltre. E' necessario smettere di avere paura, non è possibile essere razionali quando si ha paura e si accettano "soluzioni" che creano problemi sempre più grandi. Vaccinare tutta la popolazione mondiale significa dare lo start a un genocidio tale che i crimini di Hitler al confronto sembreranno i dispettucci del ragazzaccio del quartiere. Non mi farò vaccinare. E nemmeno permetterò che l'iniezione di tali liquidi schifosi venga perpetrata sui miei figli, guai a chi ci provasse. Se dovrò subire la vaccinazione coatta, allora significa che non esiste più alcun diritto e considererò che lo stato non è più garante di essi. Quali sono, sulla carta, i nostri diritti che verrebbero calpestati se ci fosse un'imposizione a vaccinare? Sono sanciti dalla Costituzione e da altre dichiarazioni tuttora valide: Articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” Articolo 1 del Codice di Norimberga: ”Il consenso volontario del soggetto umano è assolutamente essenziale (…) e prima di accettare una decisione affermativa da parte del soggetto dell’esperimento lo si deve portare a conoscenza della natura, durata, e di tutte le complicazioni e rischi che si possono aspettare e degli effetti sulla salute o la persona che gli possono derivare dal sottoporsi dell’esperimento” Articolo 7 lettera A della Dichiarazione di Helsinki: “Nella pratica medica corrente e nella ricerca medica, la maggior parte delle procedure preventive, diagnostiche e terapeutiche implicano rischi e aggravi” Ce ne sarebbe abbastanza da poter dire:" Vaccinazione per il Virus A? No Grazie!" e nessuno dovrebbe avere nulla da ridire. Ma il business è troppo grande per lasciare questa ampia opportunità garantita dalla Costituzione Italiana e da altre Dichiarazioni valide a livello europeo e persino mondiale, escludendo quei paesi dove i diritti sono una chimera. Il pezzettino dell'articolo 32 che interessa molto ai nostri politici e: "Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge" (Enfasi aggiunta) Quindi tutti i diritti possono essere aggirati semplicemente facendo un decreto simile a questo: Visto l'articolo della Costituzione 32, Essendo comprovata la virulenza del Virus A, Vista la dichiarazione in data (...) dell'OMS dello stato di Pandemia bla... bla... Resosi quindi necessaria l'azione preventiva si impone la vaccinazione obbligatoria a tutti i cittadini. Ovviamente il tutto ben infarcito da burocratese, complicanze ecc, ma la sostanza sarebbe questa. Se venisse messa in atto la vaccinazione coatta per i dissenzienti, in forza di una legge e uno si opponesse mentre si dimena per sfuggire alla siringa si potrebbe affermare che sta dando in escandescenze e potrebbe ricevere pure l'ormai famoso TSO, il punturone di cocktail di psicofarmaci. Anche la vaccinazione obbligatoria potrebbe essere definita TSO, Trattamento Sanitario Obbligatorio. Se il nostro governo decidesse che tutti i cittadini devono essere vaccinati ha già abbastanza strumenti per farlo, con l'aggiunta di un piccolo decreto legge d'urgenza. Potrebbe anche intimidire, per esempio stabilendo che gli infermieri o altre categorie "sensibili" che si rifiutassero di farsi vaccinare potrebbero essere sospesi dal servizio. I media potrebbero spargere per tutto l'etere: "Bambino non vaccinato morto dopo aver contratto il Virus A." Non è difficile "stabilire" che la causa della morte è stato il Virus A. Sappi che ad ogni respiro stai introducendo migliaia di virus nel tuo organismo e probabilmente il Virus A sta facendo l'altalena con il tuo inspiro ed espiro, senza che tu abbia alcun danno. La paura fa perdere la capacità di ragionare, I media contano su questo per poi infilare nella mente delle persone spaventate i loro spin. Noi siamo troppo intelligenti per farci condurre dalla paura e vivere male a causa di essa. Dobbiamo sempre guardare il mondo con animo sereno ed essere ottimisti. La nostra fortuna è che gli Egemoni di Big Pharma non sono interessati alla nostra salute. Non importa a loro se delle persone moriranno a causa dei loro veleni, ma anche non sono interessati più di tanto se non li useremo. L'unica cosa a cui sono interessati è che ogni stato acquisti milioni di dosi da tenere in magazzino, se poi verranno buttati alla loro data di scadenza, non gliene importa nulla, i soldi li avranno ormai intascati. Ti ricordi tutta la caciara per la SARS? Il nostro governo di allora ha acquistato milioni di dosi, per vaccinarci se fosse stato necessario. Saranno in qualche magazzino, magari dichiarati scaduti e rivenduti da qualche incaricato allo smaltimento e ri-ettichettati con un nuovo nome. Per quanto possa sembrare assurdo, l'amministrazione Bush ha fatto un decreto che permette di ri.etichettare i farmaci e quindi negli USA tale pratica è perfettamente legale. I nostri politici, quelli incaricati di occuparsi del "Virus A" continuano a fare dichiarazioni che verranno vaccinati i primi 20 milioni di Italiani alla tal data, che se non si attua la vaccinazione gli infetti sarebbero tot milioni, invece se si vaccina molti di meno, i morti sono saliti a 500, ecc. Queste sono tutto palle prive di fondamento e non posso credere che chi le dice le ritenga vere. Tutte quelle cifre non sono circostanziate. Suppongo che un politico serio che studi la situazione possa arrivare alle stesse conclusioni a cui io e molte altre persone siamo arrivati. Quindi si suppone che, non essendo imbecilli, tali politici sappiano cosa stiano facendo, ovvero che stiano portando avanti l'agenda di Big Pharma. Far sapere che non verranno più votati non serve a nulla, perché non gliene può fregar di meno, nel corso di una legislatura riescono a metter via abbastanza milioni di euro sufficienti per garantirsi, pensione inclusa, il resto della vita in agiatezza senza fare nulla e passando le vacanze sul proprio yacht. "Probabilmente" una volta venduti i vaccini e raggiunta la quota fissata da Big Pharma, i riflettori si spegneranno sul Virus A. Le azioni della Novartis e delle altre facenti parte del cartello farmaceutico saranno alle stelle, i vaccini invecchieranno nei magazzini, poi una volta scaduti daranno un buon profitto a chi si occupa dello smaltimento dei rifiuti speciali.[..] "
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