Concordo con Flavio.
L' ho ammirata per il suo essere donna forte e sensibile, nello stesso tempo. Combattiva, coraggiosa ed energica : qualità che hanno fatto
di lei una splendida giornalista inviata di guerra.
Quello che non ho condiviso in lei, è stato il fatto che non riuscita mai
a distaccarsi completamente da quella sua visione ideologica e politica, della vita e della società,
così radicale ed interventista, che negli anni è andata sempre
più estremizzandosi, senza mai ricercare il vero equilibrio dei fatti storici,
libero da ideologie personali. Ha privato, così i suoi scritti di quell' alone di
ottimismo, che hanno reso la sua comunicazione provocatoria e di non
facile accoglimento. Per me, un grande giornalista è colui che riesce a
raccontare gli avvenimenti, con la loro drammaticità e le contraddizioni,
arrivando al cuore della gente, attraverso la propria sensibiltà e non con le provocazioni e le ideologie.