Sto leggendo il libro di Lilli Gruber "Chador", non l'ho ancora finito ma mi mancano 4 capitoli. Cmq volevo esprimere il mio pensiero sulla discussione che sta tanto movimentando i nostri giorni...è giusto che le donne irachene ed iraniane mantengono i loro usi e costumi anche quando vengono in Italia? Sinceramente credo che ognuno di noi ha il diritto di praticare la propria fede in qualunque posto si trovo e in ogni momento. L'Italia è uno stato laico per cui deve lasciare la libertà di praticare la fede che si vuole. Allora perchè molti italiani impongono indirettamente la propria religione e non accettano che gli altri portino con sè il proprio bagaglio culturale: la religione,la tradizione, fede, costumi ed usanze? Per quanto riguarda la discussione del velo invece, riesco a giustificare solo delle opinioni. E' vero, il burqa(a differenza dello chador) impedice la comunicazione con l'altro con cui si sta parlando, infatti non possiamo guardare negli occhi la persona che abbiamo difronte e non possiamo osservare e fare uso della comunucazione non verbale. Questo concetto lo condivido a pieno, però, purtroppo non possiamo neanche impedire ad una donna, che per tutta la sua vita non ha fatto altro che vivere sotto un "lenzuolo" nero, di potersi spogliere da un momento all'altro ed esporre il proprio corpo. Ancora maggiormamente nel caso in cui è la donna stessa a scegliere di indossare il burqa. Idea differente ho invece, rispetto allo chador. Il chador è un velo che copre i capelli e le spalle della donna, quindi non dovrebbe impedire la comunicazione. Perchè allora viene criticata anche questa usanza? Attualmente molte donne inossano lo chador per loro volontà, perchè in Iran è diventata ormai una moda. Infatti come descritto nel libro, non si usano più i veli scuri, piuttosto le donne indossano chador colorati!! Credo quindi che ognuno di noi deve sentirsi libero di portare con sè, in qualunque parte del mondo egli si trova, la propria cultura e le proprie usanze.
Aspetto presto le vostre risposte!!! :D