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Ciao

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messaggi di Ciao

  1. comunque questo discorso dei medici è ot...

    infatti è ot ma le spese per la salute rientrano sempre nel capitale che la generazione ne' ne' deve spendere per curarsi altrimenti se gli venisse un giorno la ''voglia'' di lavorare non ci potrebbe andare per malattia...........

  2. Io quand'ero all'uni sono stato ricoverato al policlinico di Padova e a quello di Verona per fare degli accertamenti

    e gli studenti nei reparti li vedevo. M'hanno anche fatto fare da cavia (chiedendomelo prima, ovviamente). Si parla

    di una dozzina di anni fa, magari nel frattempo è cambiato tutto, boh? Con le mani fatate che girano può essere...

    Comunque che io sappia la preparazione dei medici italiani non è considerata inadeguata, tutt'altro... mi sembra

    che come accade anche a molte altre figure che escono dall'università italiana, sono apprezzati anche all'estero.

    O solo all'estero.

    Ste, io invece trovo che la preparazione dei medici , specie nelle strutture pubbliche non sia del tutto adeguata . trovo invece un sistema che ti costringe a spendere fior di quattrini da specialisti privati che hanno una certa compentenza ma anche un insaziabile desiderio di guadagno..............ad esempio il cittadino che si deve sottoporre ad un operazione delicata in una struttura pubblica, dopo aver fatto una lunga lista d' attesa non è detto che trovi di turno il chirurgo affidabile, cosi è costretto ad andare prima a visita privata presso il bravo chirurgo e se quest' ultimo lavora in una struttura pubblica allora si occuperà direttamente della sua operazione , altrimenti lo fara' ricoverare nella sua clinica privata..............sarà il sistema che gira intorno alla sanità italiana, ma io non ci trovo tutta questa affidabilità e adeguatezza nella maggioranza dei medici italiani .
  3. La figura del medico italiano è molto apprezzata perchè credo che siamo rimasti solo noi in italia a dover studiare tutta e dico tutta la medicina, cosa che per me è assolutamente giusta e indispensabile... noi laureati in medicina usciamo dall'università con un bagaglio di conoscenze immenso non paragonabile a quello di nessun altra nazione che io conosco, parlo di medici spagnoli, medici francesi, medici inglesi e anche medici americani di cui ho avuto esperienze dirette in occasioni di scambi tipo erasmus e via dicendo, il nostro problema è la pratica, non perchè non sia prevista nel corso dei 6 anni di studi ma per i motivi ho scritto sopra. Certo la situazione di una piccola università è diversa da quella di una grande università come può essere la sapienza o la federico II e bada che per grande non intendo pestigiosa ma parlo di numero di iscritti. Comunque mi dispiace aver aperto questo discorso particolare... il mio voleva essere solo un esempio, non volevo entrare così nel merito della questione.

    Ultima cosa... quando dici che molte figure che escono dall'università italiana sono apprezzate all'estero mi viene da rispondere che era così fino a 5 o 6 anni fa,

    almeno prima dell'avvento della così detta laurea specialistica con la formula 3+2 che a mio avviso serve solo per sfornare ignoranti con un titolo.
    è vero che il 3+2 in molti suoi aspetti è fallimentare ma sei davvero convinta che chi si ''spara'' 22 0 23 esami studiati bene per una triennale e poi altri 12 o piu' per una magistrale o specialistica sempre studiando bene , sia davvero un ignorante con un titolo? .........poi a parte il rispetto per i medici che fanno il proprio lavoro come una missione, ce ne sono una buona parte che una volta presa quella tanto osannata laurea in medicina non hanno piu' aperto un libro o fatto alcun corso di aggornamento e il loro compito si riduce a quello di copia - ricette
  4. Per Turbo ----ognuno è libero di essere irresponsabile finche' non nuoce all' altro........prima ti ho risposto perche' hai preso due esempi estremi il 30enne di una volta iperesponsabilizzato che magari dietro la facciata da bravo ragazzo faceva piu' danni del cannaiolo 30enne di oggi
  5. Ma...io anzitutto SONO un irresponsabile, come faccio a andare contro me stesso? E questi IRRESPONSABILI giovani, al contrario del recare disturbo alla società, la avvantaggiano, e di molto!

    ognuno è libero di essere irresponsabile finche' non nuoce all' altro........

  6. Naturalmente parlo di responsabilizzazione del ruolo sociale, del ruolo e NON dell'essenza delle persone. Quegli anni li ho vissuti da piccolo, ed oggi i cinquantenni di adesso mi sembrano per molti versi i trentenni di allora...oppure ho amici altamente...deresponsabilizzati... :Just Kidding:

    non sarebbe piu' giusto dire che a prescindere dall' eta' e dal momento storico in cui si vive gli irresponsabili , o meglio quelli che arrecano disturbo alla società ci sono sempre stati......

  7. Ma non ti accorgi Ste, che viviamo in una società altamente deresponsabilizzante, che nel momento in cui crea mille difficoltà di inserimento sembra dirti "non ti preoccupare, ce la farai, è dura per tutti", mostrandoti al contempo esempi di disimpegnato successo velinistico, affaristico da giovane rampante ecc....

    Un tempo il clima sociale era tale che se a 30 anni non avevi un lavoro, moglie ed un paio di figli eri un fallito...C'era l'iper responsabilizzazione...Adesso a 30 anni puoi tranquillamente farti le canne per strada pagato dai genitori urinando sui muri...altrimenti di cosa parliamo quando parliamo di "deresponsabilizzazione"? Spiegamelo, non capisco...

    discorso passatista......chi sa quanti iperesponsabilizzati in quegli anni d' oro ritornavano a casa dal lavoro e si scaricavano sulla famiglia .......

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