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Willy_Coyote

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messaggi di Willy_Coyote

  1. Molte volte ho scritto in questo forum come sfogo ai miei lamenti, però non sempre le cose vanno male...

    Per molti anni ho gestito un sito assieme ad altri un sito chiamato sfidabipolare e l'idea di base era di creare degli incontri organizzati tra bipolari, ci sono riuscito in parte ma le mie vedute forse erano troppo strette dovute alla mia paura e alla mia insicurezza.

    In passato parlavo di deficit cognitivi e in questi ultimi anni ho imparato a conoscere i miei anche da un punto di vista neurologico, in pratica non fisso il mio vissuto e le mie esperienze e gran parte di questo viene perso con tante conseguenze difficili nella mia esistenza, da problemi apprenditivi, relazionali e di accesso alla memoria.

    Ho sempre cercato una compagna da sempre e questo fa sempre parte dei miei sogni, ma ci sono alcune cose che sono un po' complesse da gestire per chi vorrebbe prendere una relazione con me:

    1.  sono un crossdresser in ambito privato e è molto complicato da accettare penso per una donna, la mia ex anoressica non lo accettava.
    2. L'unica cosa che mi interessa del sesso sono i baci e le carezze, sono quasi impotente un po' per i farmaci un po' per un desiderio erotico attenuato o alterato in quelle zone non funziono.
    3. Ho molti interessi e compenso la solitudine investendo in questi interessi anche se riesce solo in parte e un po' nelle mie cose sono un po' megalomane soprattutto nelle spese.
    4. Non sono del tutto autonomo anche se vivo da solo, la mia insicurezza non si placa e la difficoltà di buttarsi nel nuovo mi crea dei problemi.
    5. Ho qualche deficit intellettivo e le mie capacità di comprensione sono compromesse.

    Pero non sono solo problemi forse qualche qualità non mi manca:

    1. Mi piace fare fotografia e a volte faccio qualche servizio fuori lavoro e faccio parte di una associazione fotografica.
    2. Sono un appassionato di informatica e di videogiochi e so che alcune donne giocano pure con questi ultimi.
    3. Amo L'audio Video e sono molto tecnologico in tutto, per cui per cui le mie conoscenze tecnologiche a volte sono un qualcosa che mi portano ad essere accettato.
    4. Mi piacciono le camminate e le chiaccherate e anche correre a piedi.

    detto questo nonostante abbi parecchi amici e conoscenze mi ritrovo alla sera e a volte alla domenica senza nessuno con cui stare e dialogare o fare qualcosa insieme, il mio casino è rompere il ghiaccio fidarmi e fare conoscenza, per cui visto che ho qualche problema di solitudine e bisogno di una presenza femminile non a scopi sessuali perchè invece che limitarsi a raccontarsi non si sviluppa qualcosa magari per costruire qualcosa?

    In questi ultimi giorni con l'aiuto di due psicologi mi sto guardando in giro e sto osservando gli eventi che ci sono in zona Modena, però sono aperto anche ad altre idee sempre che rispecchiano i miei tempi e le mie finanze...

  2. Personalmente non penso che avere amici o non averne sia solo una questione caratteriale o di talento, ultimamente mi sto fissando sui deficit cognitivi che vivo da tempo e sto cercando di comprenderli al meglio su come viverli e su come mettere iun atto una strategia che mi porti a uscire da una situazione difficile in cui ho pochi confidenti e poche condivisioni.

    Anni fa mi venne una idea e iniziai a parlare di me in un sito in maniera parziale, temevo la malattia mentale ma per affrontare questa paura l'unica maniera era di fare conoscere cosa realmente c'era in un cervello di un soggetto strano che tutti evitavano e emarginavano. 

    In pochi anni mi sono creato una cerchia di amici molto simili a me e avevo iniziato a girare per l' Italia conoscendo un sacco di persone diventando io stesso un punto di riferimento per molti di queste persone. 

    Ho fatto questo in maniera parziale, e ho avuto risultati parziali poi se devo essere sincero mi sono stancato di parlare della mia depressione e dei miei sbalzi di umore.

    Quello che credo oggi è che serve un passo successivo, molte persone hanno paura di vedere i loro deficit e i propri impedimenti, io per sopravvivere sono costretto ad approfondire l'argomento e cercare di andare più a segno molto di più di quando farebbe un neurospichiatra.

    Sto fantasticando per ora ma devo fare una piccola formazione in Valdarno e siccome amo fare ricerca su me stesso e sui miei deficit celebrali, credo di provare a costruire qualcosa su questa cosa, ho già iniziato a sputare modelli tecnici di quello che mi produce isolamento ed emarginazione e forse queste cose possono essere sfruttate a mio vantaggio, ma se funziona con me forse potrebbe essere di stimolo anche con altri, la consapevolezza di se è una cosa che aiuta più di qualsiasi cosa, con la meditazione ho spento il mio rimurginare ma credo che serva altro..... Molte conoscenze mi mancano ancora e sono quelle che cerco...

    Fuori ci sono molte persone ma i miei parametri per  adattarmi e sintonizzarmi sono molto ristretti per cui devo per ora stare in questi limiti e vedere se questi limiti sono sempre gli stessi o possono cambiare con il tempo..

  3. Ciao Frozo mi sembra di avere qualcosa in comune ma non so quanto possa esserlo, mi sembra che parli di momenti di felicità e momenti in cui vorresti farla finita, questa situazione l'ho vissuta e credo che prendere consapevolezza con cosa si ha a che fare è l'unica cosa che può aiutare in questi casi. Non ho nessuna soluzione e nessun consiglio da darti, posso però dirti che informarti che quando le mie oscillazioni dell'umore erano ampie mi ero spinto al suicidio rimanendo in coma e quando avevo i momentio di gioia a volte ricordavo i momenti brutti  e li ignoravo, oppure quando pensavo al suicidio non mi ricordavo mai che si alternavano momenti che non ero ne triste ne sentivo le mie incapacità. Mi sono documentato e ho cercato anche di ragionarci sopra e fare qualche piccola ricerca che sto tuttora facendo per conto mio, sono in cura dal 91 con anche dei ricoveri che hanno solo tamponato l'emergenza, ma nonostante ciò dal  nulla mi sono rifatto anche se molti problemi di carattere cognitivo sono rimasti ma ho mille idee per cercare di affrontarli e forse ho qualche innovazione che sto cercando di sperimentare ma devo farlo in stato non di stress e con cose che diano piacere.

    Una cosa che ritengo importante e che quando si arriva a pensare al suicidio è importante sapere che le stesse cose che ti danno piacere in uno stato stabile non è possibile percepire piacere dalle stese cose se si solo in minima parte tanto da fare sembrare la situazione orribile e devastante.

     Comunque a seconda di questi stati cambia il modo di vivere e percepire l'ambiente a parità di situazione, è come cercare di sollevare un peso quando si è allenati oppure cercare di sollevarlo con una tendinite o un muscolo strappato. A volte il mio essere è anche questo anche se sospetto che non sia molto diverso dal tuo.

  4. Personalmente credo che quando si parla di intelligenza si debba parlare anche di adattamento, io sono alla ricerca dei miei deficit cognitivi e so che quando le persone sono molto semplici non mi interessano e non riesco a starci, ma questo è un limite alla mia intelligenza e al mio adattamento, però credo che in mancanza di questo adattamento possa creare un'altra isola che anche se crea dei limiti possa viverci meglio, però credo che in mancanza del piacere qualunque cosa semplice o complicata  o banale non sia accettata, a volte il piacere fa accettare anche le cose più stupide e più banali, almeno quando  uno cade in  forti depressioni come me poi rinasce impara a conoscere alcuni aspetti della persona che non sono conosciuti da tanti.

  5. Volevo dire anche una cosa, se stessi bene con gli altri avrei molte più possibilità, ma è il disagio che sento, il mio stare in disparte e in silenzio è perchè non mi sento in sintonia con nessuno e conseguentemente gli altri mi ignorano, non credo di trovare la donna adatta a me nei locali o nelle discoteche, non so ma nelle mie attività o gruppi che frequento non ci sono donne e non ho mai potuto conoscere nessuna, a volte il disagio si sente a pelle e non è sempre un rifiuto degli altri quello che mi fa restare solo, ma l'enorme disagio che percepisco dalla mia inadeguatezza e dalla mia ignoranza e stupidità quando mi trovo in mezzo alle persone che non sono in grado di comprendere e di confrontarmi.

  6. Non è che vado vestito male, la maggior parte dei miei soldi li spendo in tecnologia, solo che ho paura delle persone, dai miei occhi traspare la mia patologia, il mio sguardo è perso a causa dei deficit di attenzione e concentrazione, mi sento spesso in difficoltà con gli altri, mi sento stupido e ignorante, rifletto la mia immagine negativa su di loro e mi vedo ai loro occhi come mi percepisco io, poi in fatto di vestirmi non so scegliere, se potessi vestirmi da donna avrei ampia scelta, mi attirano di più gli abiti femminili fatti di seta e chiffon, ma non andrei mai vestito da donna fuori, non mi sentirei a mio agio e sarei un salame infagottato e peloso in abiti femminili, uno schifo in persona. Però è sempre stato il mio sogno andare in giro a guardare vestiti femminili con una donna, ma non per me, per lei, mi vergogno anche a parlarne di queste cose, perchè con quei vestiti che a volte ne compro mi danno eccitazione sessuale al tatto e alla vista. Non so sono nato con il cervello bacato in più non riesco neanche ad aiutarmi stando da solo, non vado vestito male, ma si vede il mio sguardo malato, vivere una patologia psichiatrica non è facile, il dolore maggiore è rendersi conto di quello che fa e che ti isola dal resto del mondo e gli appigli su cui aggrapparsi sono molto pochi, non so non vorrei essere solo ma daesso mi sento senza forza e senza voglia di fare. Per l'inverno ho programmato un corso di fotografia, forse avrò l'opportunità di conoscere qualcuno, ma non so se facessi delle foto curiose come ad esempio a eventi di amici ed amiche allora ne sarei contento, per ora ho solo fotografato una laurea di una mia amica, ho fatto 275 foto e fotografo sempre quello che noi bipolari chiamiamo bipomeeting, a volte fare qualconsa per stare in compagnia è una scusa, ma a parte di fare foto e riparare computer o creare e gestire siti web so fare poco, i miei limirti me4ntali mi impediscono molte cose che la maggior parte delle persone riesce a fare, sopratutto avere relazioni con il sesso opposto, l'unica che ho avuto era una anoressica con disturbo borderline ricoverata dove ero io e mi ha lasciato dopo tre mesi, è stato il mio primo amore che non mi scorderò mai, è l'unica che ha avuto il coraggio di stare con me.

  7. L'ultima volta che ho baciato una donna è stato 11 anni fa, ho 40 anni, non ho mai fatto l'amore, la mia introversione e la mia fragilità mi isola, non accetto rapporto dove io non sia utile e accettato, in questo periodo di solitudine non avendo amiche con cui parlare e uscire mi sembra di impazzire, in inverno va meglio, ma è un inferno, nel mio cammino vedo solo uomini, i miei amici si sono sposati e li vedo ogni tanto, con il sito per bipolari che ho costruito ho solo amiche distanti e già sposate, non curo molto il mio modo di vestire, non riesco a trovarmi delle possibilità e a cercarle per fare nuovi incontri, io ho bisogno di amiche sensibili con cui parlare e fare qualcosa insieme, non da andarsi a ubriacare nei pub e girare con abiti firmati, odio spendere soldi in vestiti, oltretutto non è che mi aiutino molto perchè in fase depressiva i miei muscoli facciali cambiano e non ho il controllo di essi a volte.

    Ho molte difficoltà di problem solving, in tecnologia me la cavo meglio, sono una persona molto introversa, mi riesce difficile qualsiasi approccio direi impossibile, le mie estati in solitudine stanno diventando sempre più difficili, sono stanco di vedere solo uomini e non potere uscire mai con delle donne, ma per ora non vedo sbocchi per potere fare qualcosa di potere cambiare questa situazione, le mie crisi mi isolano e mi rendono pesante, in inverno riesco ad essere più positivo, ma la situazione che vivo è sempre rimasta la stessa.

  8. Quello che mi viene in mente è che io vivendo una situazione di patologia mentale mi sono accorto che le persone che ci sono attorno tendono acreare dellecolpe per quello che non si vede. Una persona in sedia arotelle si vede dall'esterno ma una difficoltà psichica e cognitiva non si vede e a volte le persone che ci sono attorno tendono ad insultarla, portando così la persona affetta da questi disturbi all'isolamento e alla nascita di fobie sociali che portano alla sfiducia completa nel rapporto con gli altri. Una volta una mia amica arrivò dopo un miotentato suicidio, questa persona inconsapevolmente mi diceva di buttarmi dalla finestra quasi piangendo, io ero inconsapevole di tutto. So che ha sbagliato ma l'esperienza me lo ha insegnato, la possibilità di vivere la mia patologia senza che questa arrivasse a quei picchi che mi portava in passato. C sono genitori che non accettano i figli con patologia psichiatrica, non modificando le loro aspettative in base alle possibilità del figlio. Non so oggi mi chiedevo una cosa, ma è nella natura dell'uomo rifiutare persone diverse dalla società in cui si vive?

  9. LONDRA - Lo hanno incitato a gettarsi nel vuoto e poi mentre precipitava dall'ultimo piano di un parcheggio hanno ripreso la scena con i cellulari, mettendo poi i filmati su internet. L'incredibile episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato scorso al centro di Derby, città dell'Inghilterra centrale, dove un ragazzo di 17 anni in preda a tendenze suicide non è potuto essere salvato dalla polizia perché ostacolata dalla folla che "tifava" per il salto mortale.

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    A denunciare il cinismo e l'irresponsabilità delle persone presenti al momento della tragedia è stato il capo della polizia della contea, Mick Creedon. A suo giudizio i passanti che con successo hanno incitato il teenager a lanciarsi nel vuoto si sono comportati da "idioti irresponsabili".

    Shaun Dykes si è buttato giù dal piano superiore del parcheggio, annesso ad un grande centro commerciale, dopo che per tre ore un gruppo di poliziotti aveva cercato di convincerlo a desistere. La gente assiepata in strada, secondo quanto denunciato dalla polizia, non ha facilitato l'opera degli agenti, ostacolandola anzi in modo irreparabile quando qualcuno ha incominciato a gridare a più riprese "Salta!", "Fallo!", "Fai vedere quanto puoi rimbalzare!".

    Pur dicendosi "disgustato" dall'accaduto, il capo della polizia del Derbyshire ha difeso a spada tratta i suoi uomini per il mancato arresto della "piccola minoranza" di persone che con cinica brutalità ha istigato Shaun al suicidio. A suo dire la polizia era concentrata a pieno nel tentativo di salvare il ragazzo e non aveva le forze per ammanettare "quegli irresponsabili idioti". "Per ogni arresto - ha spiegato - ci sarebbero voluti due agenti e ci saremmo trovati presto senza le risorse per garantire l'ordine nella zona. Avremmo esposto a un pericolo potenziale ancora più gente".

    Anche il vescovo anglicano di Derby, il reverendo Alastair Redfern, ha stigmatizzato il comportamento di quei passanti che hanno spinto Shaun a togliersi la vita: "Dovrebbero vergognarsi", ha detto.

    (3 ottobre 2008)

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    Oggi ho letto per caso questo articolo, non so forse io che ho tentato il suicidio più volte e ora che forse questo fa parte del passato, mi fa pensare che le persone che ci stanno attorno non tollerano le persone con dei problemi e forse io che ne ho molti non tollero loro. Se quelle persone che incitavano al suicidio sono da coniderare come persone non mi sentirei di farlo, ma mi sento più di cosiderarle come un numero senza significato come la loro vita.

  10. Per quello che posso dirti di me è che la mia vita è una folta foresta di fallimenti e frustazioni, come se fossi nato su questa bandiera, l'unica cosa è che il mio caso è u problema neurologico e mentale. Quello che faccio per difendermi dalle frustazioni è limitare il miocampo di azione, ci sono cose che posso e che non posso, nn tutte is conoscono, ma qunado ci sono in mezzo in me si scaturisce angoscia rabbia dolore, sentimeni di incapacità, intolleranza e inadeguatezza, per cui in questa situazione faccio fatica ad affrontarla, allora la mia angoscia mi lacera e quando il peniero martellante smette la sua attività neuronale riprendo a vivere guardando di vedere seè possibile fare qualcosa in una manierapiù serena e magari con l'aiuto di qualcuno. Non sempre è tollerabile la frustazione, soprattutto quano ci casca inmezzo la nostra autostima e la erode, il sentimento di erosione fa si che renda più difficile affrontare la difficoltà e di risolvere se è possibile il problema.

  11. Ciao nuccia ero solo passato poi mi sono andato a lavare. Ho finito adesso a fare le convocazioni dell'assemblea faccio parete anche di una associazione di familirai e utenti psichiatrici della mia zona. Devo guardare di cambiare anche alcune cose sul mio sito molto vecchie che bisogna yun po' aggiornarle anche perchè dai 4 anni quando l'ho iniziato sono cambiate alcune cose. Ci sentiamo nuccia e grazie anche ate tex!!!

  12. Credo che molte volte sia difficile accettare la nostra situazione e i limiti che ci impone la nostra patologia, si mandano giù grossi dispiaceri, ma forse credo che mi sono sempre scordato di dirvi come faccio ad accettarli e ceracrre qualunque cosa che riguarda me stesso e la mia patologia. Il cervello per me è sempre stato un mistero e ho sempre sognato di capirllo e comprenderlo per cercare di essere più intelligente di quello che sono. Non è facile accettare uan patologia come la mia e come la vostra che è molto debilitante ma le possibilità ci sono, ma spesso ci si dimentica sempre di dire chi le accettate come ha fatto e come fa. B'he io quello che vi posso dire di me è che sono sempre stao incuriosito dal funzuionamento del cervello e mi sono chiesto come faceva a decidere scegliere provare piacere, capire, tante di queste cose, in pratica ho sempre voluto fare lo scienziato del cervello che non potrò mai esserlo visto i miei deficit e i limiti che mi impone la mia patologia. Il fatto è che cercando di capire queste cose e cercare di capire come funzionano i miei deficit e cercare di scoprire il più possibile delle mie mancanze sono diventare per me oggetto di conquista, in pratica una conquista personale di capire e comprendere perche manco, perchè no riesco e perchè ci sono cose che non posso affrontare che non dipendono ne da me ne dalla mia volontà. Molte volte chi abbiamo intono non sa queste cose e ci crea colpe che non abbiamo, ma se si va aguardare dentro la patologia e come funziona possiamo capire che molte cose non sono come le vedono gli altri ma hanno elementi che ci impediscono di fare e di essere quello che vorremmo portandoci a un io ideale derivato dalle espeperienze degli altri e non dalle nostre. Noi viviamo una situazione molto diversa da quella degli altri per cui noi dobbiamo guardare la nostra esperienza e non aspettarci che gli altri lapossano comprendere, anche perchè chi abbiamo intorno non ha le conoscenze adatte per farlo, a volte anche gli psichiatri e gli psicologi. Spesso si cerca di leggere cose di piscologia, di psichiatria, il dsm, ma a chi ci si riferisce leggendo quelle cose a noi stessi al medico o agli altri? Sono situiazioni estremamente diverse e spesso noi abbiamo l'arma migliore per poterle capire, noi viviamo la patologia mentale, alcuni la chiamano pazzia, i medici malattia mentale, io disfunzione organica alla quale non posso fare fronte. Se si va dentro a cio che gli altri credono pazzia possiamo capire molte più cose di noi stessi e degli altri, però sconsiglio di farlo quando si è in crisi perchè il nostro cervello è più debole e la nostra reazione è diversa, molte cose dobbiamo imparrae dalla nostra patologia mentale e possiamo essere noi i primi a capire che molte cose non dipendono da noi ma da un apatologia acui spesso non possiamo fare fronte, ci sono difficoltà molto grandi da gestire, ma non sono solo difficoltà per noi, sono difficioltà per chiunque, solo che spesso gli altri non lo sanno e sapere le cose che ci fanno capite che non è causa nostra e che la nostra patologia non è una scelta ma una condizione di vita imposta dalla natura ci può aiutare ad accettarla e viverla con molta più facilità di quello che facciamo ora, senza soffrire come io facevo in passato o come voi state soffrendo adesso. I metodi sono diversi per ognuno di noi, io sapere di avere la mente bacata non mi fa paura ma se riesco acpaire perchè lo è ne traggo fiducia, non so come si aper voi, aspetto vostre risposte.

  13. Un io ideale che vorremmo assomigliare e ci spinge a muoverci in quella direzione esiste, di solito nelle persone il io ideale è più realistico e si avvicina più all'io della persona, quando nasce una scissione come in me nascono problemi comporyamentali gravi per cui credo invede di cercare meglio di capire questo discorso e non chiuderlo in un baule, non è la soluzione al problema ma se reiesco a frae una acuta analisii forse riesco avere anche idee di come gerstire questo problema e vedere se ci sono spirgali non di uscita ma di una migliore convivenzsa con questa mia difficoltà.

  14. Credo che una possibilità ci sia, il mio super io è creato dai miei deficit e non poò essere che una persona deficitaria, adesso non la so ancora ma forse una strada c'è anchge se la mia immaginazione fa da capostipite.

  15. Devo premettere che ci sono problemi neurologici, percepisco molto più forte quello che viene dal mio interno che dall'esterno a causa di un deficit di attenzione e concentrazione. Questio scarso contatto di realtà e il mio sentire me stesso se non inibito dal risperdal mi permette di analizzare me stesso e spingermio a cercare di capire le cause del problema. Si è vero mi deresponsabilizzo, ma c'è da dire che responsabilizzarsi richiede di avere una cognizxione del reale che non posso avere con la cosenguienza di sensi di colpa e di suicidio se sono forti. L aresponsabilità l'ho, infatti molte volte mi sento male, ma queste analisi che faccio di me stesso mi aiutano a sopravvivere alla mia patologia che mi porterebbbe al suicidio.

  16. I miei rapporti sono fortemente condizionati da una scarsa autostima e da una forte sensibilità al rifiuto, caratteristici del disturbo evitante. Il fatto è che sono dotato di una scarsa autostima, creata da un super io che è da premi nobel e da un io che risulta essere limitato mentalmente nel confronto degli altri. Questa situazione fa si che il mio super io mi faccia vedere solo i lati negativi di me stesso disprezzandomi e negativizzandomi. Quando sono con gli altri vedo negli altri la proiezione in loro del mio super io immaginario, ma c’è un meccanismo: Gli altri alimentano il mio super io e i miei deficit mentali negativizzano il mio io rendendomi impermeabile ai complimenti e alle buone osservazioni, facendomeli vedere ostili e superbi come il mio super io. Il mio super io si crea come risposta ai miei deficit cognitivi e anche se è un prodotto di potere della mia fantasia, la mia immaginazione risulta più forte della realtà che mi circonda, per cui l’immagine della realtà risulta deformata e instabile, perché non sempre la mia immaginazione è più forte, ci sono dei punti in cui essa cede dando respiro al mio io, come la sensibilità di alcuni e verso le attenzioni che mi danno instaurando un rapporto di fiducia senza creare un problema affettivo nei loro confronti. Io non so cosa sarei senza i miei deficit e la mia mente limitata, ma questa scissione tra io e super io e il confronto negativo con gli altri porta la mia autostima a zero impedendomi di essere me stesso spontaneo limitando il miei rapporti sociali con gli altri. Imbarazzo vergogna e umiliazione sono il prodotto della scarsa autostima che ho di me stesso e il contato con gli altri la maggior parte delle volete rende questi sentimenti ingestibili e come difensiva sono costretto a limitare il rapporto per non distruggere me stesso.

  17. Stanotte non riuscivo a dormire, stavo iniziando a delirare, mi sentivo più simile a Dio che un Umano. di che sesso è dio? Dio forse non ha sesso, ma questo non si sa. Personalmente io non mi sento ne uomo ne donna, non sono tatratto dagli uomini, fisicamente mi attraggono alcune donne, ma non da andare a cercarle, io in prtaica non sento impulsi sessuali, forse dovuto anche ai farmaci, ma quando li sento li sento per cose inanimate di cui ne parlo nell'area riservata del mio sito. Ma non credo che sinano i farmaci i responsabili, fin dall'adoloscenza è come se non fosse mai esistito il mio sesso opposto, ma non lo so io non conosco il mio destino, e non dico nulla ariguardo, ma per ora la mmia sessualità la sento anomala perchè non c'è qualcosa di opposto e di corrispondente: Anche i pedofili possono essere interpretati come un sesso anomalo, ma loro hanno un opposto, io non ho opposti, non esiste un sesso diverso e opposto la mio, il corpo non è l'unica componente sessuale, ma ci sono alte cose che nacora oggi fatico a capire, io non sono ne uomo ne donna, fisicamente maschio ma non mi identifico con niente e questo fa di me un essere solo, forse come da componente schizotipica una anomalia, un essere difettoso.

  18. Stasera sono andato dal mio neurologo mi ha detto che responsabilizzo molto la mia patologia e che sono poco distaccato dalla mia emotività. Mi ha anche detto che mi devo allenare ma io ho paura della frustazione e di crollare di nuovo, mi sono molto tirato indietro, ho fatto vedere alui quello che ho pubblicato sul forum, riguardo a quello che ho scritto a quattrocchi mi ha detto che ho una forte autosvalutazione ma allo stesso tempo mi contraddico, ho riferito alui che non sono in grado di differenziare, ho spieagto il fenomeno come funziona nella mia mente ma stasera inizio a pensare che sia una struttura mentale carente di esperienza, man mano che una pesona fa esperienza è molto più in grado di diversificare le cose, il problema maggiore credo che nella vita sociale e in altre cose sono carente di esperienza perchè con il tempo ho accumulato frustazione senza impare dia propri errori allora mi sono arreso, nei pc ad esempio sono più portato afarmi avanti nelle cose nuove e che non conosco, perchè li ho avuto molte esperienze positive allora sono andato avanti, in mabito sociale è successo il contrario per cio invece che appassionarmi delle persone ho fatto la cosa contraria, mi sono emarginato vedendomi ai loro occhi come un idiota e uno stupido che non merita ne interesse ne affetto di nessuno. certo ci sono dei problemi neurologici, ma il bagaglio di esperienze che mi hanno fermato condiziona la mia psiche, credo sia importante sapere dove sta il confine tra patologia e condizionamento, ma per ora non so ancora come scoprirlo. Guardandomo in faccia mi ha anche detto che se fossi idiota non mi renderei conto di nulla e non sarei in grado di frae esempi e scrivere le cose come le scrivo, ma nella mia mente si protrae uun dilemma, perchè essere intelligenti significa per me meriare affetto e interesse, In definitiva per lui non ho nulla a che vedrere con uno che non arriva suulle cose ma allo stesso tempo riporto cmq dei deficit cognitivi, il problema credo è di scoprire come posizzuonarsi e dove arrivare acapire dove sta il confine e cambiare quello che si può cambiare.

  19. 1. Nella Vita Affettiva

    La mia vita affettiva è fatta di poche persone e condiziona al 75% la mia autostima. Ho sempre vissuto con di maschi, ma a parte qualche amico non ho mai provato piacere stare con loro. La mia autostima accresce quando vivo una relazione affettiva e sentimentale con una ragazza, ma ci sono dei punti da dire:

    a. Ho avuto una esperienza affettiva non cercata con una persona in clinica psichiatrica, questa donna era innamorata di me ma io non lo ero, non mi piaceva esteticamente ed era troppo anziana per me, ma tenera e simpatica face si che per la prima volta mi sentivo qualcuno, anche se non mi piaceva, ma poi avendo sempre in mente di andare con qualche donna più carina e giovane non la consideravo e non mi piaceva passare il tempo con lei, però è stata un trampolino di lancio a cui voglio ancora bene e non mi sono mai scordato di lei.

    b. Ho avuto una relazione con una ragazza conosciuta in clinica ma sei mesi dopo e ho peso la testa per lei, con questa come le altre nascondevo sempre i miei problemi con attacchi di rabbia quando mi sentivo ferito, ma quando mi sentivo amato e attratto allo stesso tempo per me era diventata la cosa più importante, per me significava che una ragazza carina e intelligente mi accettava e il mio stato di benessere aumentava come se a un tratto le mie possibilità fossero aumentate e con la possibilità di realizzare i miei scopi e i miei obiettivi, anche se forse erano molto esagerati, appena aperto la mia attività pensavo subito di vendere supercomputer e workstation senza avere la esperienza necessaria e qualunque cosa che non sapevo fare la prendevo a mano senza pensarci. Quando pi mi trovai di fronte alle prime difficoltà e la paura del fallimento avevo paura di essere abbandonato e subivo le critiche negative della mia ex, invece di un supporto avevo qualcuno che mi dava contro, vivendo la paura dell’abbandono, stavo andando oltre le mie possibilità, ma c’è la responsabilità anche dei miei genitori che finanziavano la cosa in una maniera errata, ad esempio per vendere un pc dovevo fare 80 km e se qualcosa era difettoso dovevo aspettare delle settimane perché non avevamo i soldi per prendere il pezzo sostitutivo, non si inizia mai una attività così.

    In pratica quando la vita affettiva con una donna va bene i miei obiettivi si alzano e quando va male la situazione diventa critica, sia nel lavoro che nel privato, compreso chi mi sta intorno.

    Credo che una vita stabile con una ragazza che mi attrae mi da forza e vitalità, vivendo la mia fragilità, la mia sensibilità senza bisogno di nascondere nulla. Il mio sentirmi stupido e idiota dipende molto dal mio isolamento dal sesso femminile e il significato che do alla mi avita diventa futile e inesistente.

    - Con gli amici

    Non ho bisogno di molti amici, ma se con qualche amico ho interessi e bisogni comuni si crea una specie di complicità, anche un po’ di competizione cercando di imparare o conoscere le cose che non conosco e che mi attraggono, non mi serve stare in compagnia di tanti, in pratica sono assente e insignificante.

    2. Soluzioni lavorative

    Nel lavoro ho bisogno di fare un lavoro che non mi concentri molto come primo lavoro, ma allo stesso tempo che il mio lavoro sia ritenuto dagli altri utile e necessario, in pratica ho sempre bisogno della riconoscenza degli altri. Credo che sia importante che io riempa il mio tempo con delle extra attività, come l’assistenza pc, e altre cose in cui posso imparare qualcosa che possa progettare e prendersi carico di fare cose che non sono solito a fare. Molto importante anche l’ambiente di lavoro, li direi che ora vivo in un ambiente quasi ideale, il fatto è che forse ho bisogno di trovare qualcosa di più renumerativo e che mi responsabilizzi di più a casa. C’è un altro discorso da fare, molte volte nel lavoro normale mi rifiuto di imparare, ci sono cose in cui non applico le mie capacità tecniche che non mi fa andare avanti nel lavoro che sto facendo anche perché ci sono responsabilità che non mi voglio prendere, forse ho bisogno di fare qualcosa che mi responsabilizzi di più, ma la via è usando le mie capacità tecniche e se non ho abbastanza esperienza la mia mente è molto più aperta ad apprendere ed imparare, l’attenzione ce riporto non è la solita deficitaria, ma arrivo a livelli di attenzione e concentrazione che sono insoliti.

    Queste cose le dico perché quando lavoravo non come invalido, ma dove le mie capacità tecniche erano riconosciute e c’erano molte aspettative con me la mia autostima aumentava e addirittura mi portavo anche a casa il lavoro per portarlo a termine, dove le hanno riconosciute non ho mai avuto problemi, ma le cure errate e la vita affettiva non funzionante hanno fatto si che io perdessi questi posti di lavoro e la mia mente non era la solita di sempre giudicata eccezionale. Questa situazione non l’ho ma non so se una situazione del genere potrò mai riaverla. In pratica sto solo bene quando mi vedo un genio.

    3. Indipendenza economica.

    In poche cose vivo questa situazione, se posso averla senza rinunciare ai miei interessi e vivere da solo senza la presenza dei miei, ma non che non li voglia, dico piuttosto che mi sento soddisfatto quando non devo contare sui loro soldi ma solo sui miei. Molte volte la mia paura è di non farcela da solo.

    In conclusione molto spesso sogno che la mia mente possa servire a qualcosa e utile alla società o al mondo che mi circonda anche se bacata, di solito il mio sogno megalomane è di inseguire la strada per fare si che questa lo possa essere curata per fare si che questo sogno megalomane si possa realizzare cambiando le carte della natura.

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