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xela

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  1. xela

    domanda su psicoterapia

    menomale!! ho dovuto farmi aiutare dalla mia collega qui a fianco per farmi ricordare il nome. comunque trovo tutto un pò OFF TOPIC
  2. xela

    domanda su psicoterapia

    guarda.. pensando alla carrà & al trash della tramissione secondo me ci calza a pennello! ahah
  3. si infatti non è bello perchè il mio slancio nell'andare a lavorare in questo periodo è assolutamente sotto lo zero ahah quindi grazie x la buona giornata:) sai che non li ho trovati... o meglio ho trovato una versione in studio di cerimony http://it.youtube.com/watch?v=08_2eTj3wsA ma non è ciò che volevo farti sentire.. con un attimo di calma ci guarderò meglio (cosa che purtroppo in questo perido non riesco proprio ad ottenere ) .. ..è anche vero che quando cerchi una cosa non la trovi mai, poi quando smetti di cercarla magicamente arriva...direi che è quasi una regola matematica :)
  4. xela

    domanda su psicoterapia

    ... be diciamo che adesso questo topic ha assunto toni da carramba che sorpresa ahah
  5. non solo, avevo trovato qc in studio..quando ho un attimo di tempo te le posto ora devo volare a lavoro...
  6. molto bravi! l'ulima è davvero bellissima:) concordo..l'originale è molto meglio..fare una cover dei Joy Division trovo sia molto difficile e *rischioso*...hai mai sentito quelle di Tom Yorke ? (grandissimo) lui trovo coverizzi molto bene:), sarà che mi piace molto la sua interpretazione.
  7. xela

    bulimia.dirlo in famiglia?

    ciao:) non credo di avere disturbi alimentari.. però rispondendo alla tua domanda, dopo un pasto abbondante mi sento in colpa. credo sia desiderio di controllo. quando esco mangio ciò che voglio, anche molto, quando sono a casa è tutto molto misurato, un pò a causa di problemi curati elimnando cibi che mi creano intolleranze alimentari..che credo però sia diventa una scusa x mangiare di meno. Anche in passato mi è capitato di dosare la mia alimentazione nonostante sia magra. il cibo è un mezzo x avere controllo sulla propria vita, e quindi possiamo punirci o farci un regalo.... ci sono tanti modi sbagliati di avere controllo, i disturbi alimentari sono uno secondo me.
  8. good night a nello & ransie che vedo on:)
  9. xela

    richiesta di aiut(ino) seria

    Ciao esedra, leggo ora il tuo post. non l'ho letto proprio tutto perchè ho difficoltà di concentrazione:) Dalle tue parole percepisco tanto dolore ma anche tanta *forza*, forse un pò troppa però... Credo tu eserciti molto controllo su te stessa, un controllo che non ti permette di cedere. E se questo da una parte in piccole dosi può essere positivo perchè non ti porta a crogiolarti nel dolore, dall'altra può essere controproducente perchè si rischia di minimizzare e di sorvolare cose che non andrebbero sorvolate.....e infatti ti tagli. Per l'idea che mi sono fatta penso che tagliarsi abbia tanti significati, da un parte c'è la consolazione, quasi una rassicurante visione estetica,..e come dici tu una presa di contatto con il proprio corpo, che forse non percepiamo, o se lo percepiamo lo facciamo in modo distrorto, almeno per me è così. Dall'altra c'è l'odio, il rancore, verso se stessi. . Il taglio penso celi tanta rabbia taciuta, tanto desiderio di sentire e vedere, e qualche volta far vedere, ciò che brucia dentro ma che rimane li inespresso, come una voce strozzata. Trovare la via per far uscire ciò che sta dentro non è facile, però non è impossibile. Io credo che una terapia ti farebbe bene. E molto. Sia per vincere l'autolesionismo che comunque penso sia solo un sintomo, solo la punta dell'iceberg.. ma ancor prima per recuperare te stessa, quella te stessa che ha bisogno di uscire allo scoperto, e che tu devi vedere e conoscere, quella te stessa che ha bisogno di amore e di essere consolata. Le ferite sono solo una consolazione illusoria e momentanea esedra, sono una strada veloce, ma che non porta da nessuna parte, se non a perdersi e a rimandare.
  10. Yesss u know my tastes:) io ho solo l'ultimo album *Elegies to Lessons Learnt* molto bello. oscuro al punto giusto il primo non l'ho mai sentito, ma avevo intenzione di andarmi a cercare altre loro cose perchè mi piacciono molto le loro sonortà. li andrò a sentire in concerto ad aprile, poi ti dico:)
  11. xela

    domanda su psicoterapia

    Innanzi tutto ringrazio tutti per le risposte:) La mia domanda ha generato un dibattito davvero molto interessante.. che va al di la della semplice risposta al mio "banale" quesito ma che apre molti spunti e riflessioni. ringrazio davvero tutti per le vostre parole perché il confronto, come sempre, è, mi è, di grande aiuto. Non credo riuscirò a rispondere a tutti quindi faccio le mie considerazioni in base a quello che avete scritto. Visto che il tema emerso è quello se è più o meno *utile* la psicoterapia, dirò la mia a riguardo. Io credo che ognuno di noi - se c'è la volontà di andare verso un miglioramento - nonostante la confusione o la sofferenza, istintivamente abbia un idea di cosa può portarlo a stare bene, istinto di sopravvivenza direi.. Quindi ben venga un percorso terapeutico se ci si sente di farlo, e ben venga una ricerca personale/spirituale se è questa la via che si desidera percorrere. Non mi sento di dire che una sia più valida dell’altra, sono due strade, diverse, ma che vertono verso unico obiettivo, la ricerca dello star bene. E poi sono convinta che in una situazione come nell'altra il grosso lo facciamo comunque noi. La nostra volontà. La nostra apertura. Per quanto riguarda la mia scelta personale, posso dire che ho deciso di tentare di percorrere una via che finora non avevo ancora provato, a parte 6 anni fa per qualche mese, ma ciò che allora mi aveva portato verso quella terapia nn era un lavoro su me stessa ma quello di essere di aiuto ad una persona con gravi problemi.. Stò provando una via verso la quale ho comunque fiducia all 80x100, nel senso che metto un 20x100 di dubbio. Ma questo lo faccio in tutto, niente è certo se non la morte, io ragiono così :) Le riflessioni di TempoFuoriLuogo sono esattamente il mio 20x100 di dubbi.. poi c'è anche il dubbio che andrà sempre così come sta andando come dice Left e poi c'è l'altro 80x100 che sono le riflessioni sulla terapia in positivo di Filotea, Digi, Juditta, Stellina, Oltre, Elli, Fioriblu... ..mi trovo sempre in dilemmi amletici èh! Cosa mi ha portato a questa scelta? Mi sono resa conto che da sola mi stavo perdendo, che sono subentrate delle dinamiche che penso siano piuttosto distruttive, mi sento ferma su di un isola deserta senza mezzi, senza acqua, ma con una chiave in mano. So che quella chiave potrebbe aprire una porta, o chissà cosa, forse quella di un sottomarino da qualche parte, forse una porta nella palma qui accanto a me.. insomma ho questa chiave, so che mi può portare alla salvezza ma non so come usarla. Ho la teoria, ma non riesco ad applicarla. Ho bisogno che qualcuno mi dia una mano a fare chiarezza perchè da sola non riesco. So che c'è un opzione che non ho ancora provato, e visto che sono stanca di questa situazione che dura ormai da troppo tempo, la sto provando. Penso che la psicoterapia serva proprio a questo. Ad aiutare a mettere chiarezza laddove regna il caos e che sia non tanto un mezzo per darti delle risposte quanto uno strumento per trovartele da solo. Io penso che tutti noi dipendiamo, in generale. Io credo che l'essere umano dipenda a prescindere. Se non fosse così non avremmo bisogno di nessuno e vivremmo nel nostro castello privato. La differenza secondo me sta quando questa dipendenza è momentanea, e soprattutto quando questa dipendenza ci arricchisce ma non ci castra, quando diventa un mezzo per completarci. Quando invece la dipendenza diventa l'unico mezzo per vivere (preferisco dire sopravvivere), quando senza il nostro oggetto o persona siamo persi, ecco, allora questo genere di dipendenza diventa distruttiva. è un attimo, lo so, ma trovo che comprendere questa sottile differenza sia fondamentale per Viviere in modo completo. E questa mia riflessione è riferita alla dipendenza verso un terapeuta, come a quella verso il partner o a qualsiasi altra persona. Altro concetto interessante che è emerso è il fatto di rivivere il passato e quindi i nostri traumi. Per quello che penso io la consapevolezza del nostro passato e quindi delle nostre ferite è assolutamente necessaria per superarle ed andare oltre. Prendere contatto con il nostro passato penso sia indispensabile per percepire tutta quella serie di emozioni che abbiamo chiuso in una scatola in seguito a traumi più o meno antichi.. Sentirsi autenticante (che è il mio obiettivo, vista la mia incapacità di sentire e riconoscere le mie emozioni) è possibile solo se si prende coscienza di ciò che ci ha bloccato e ferito. Noi siamo Ombra e Luce allo stesso tempo, e spesso non lo accettiamo, spesso non lo sappiamo proprio...se vogliamo amarci dobbiamo prendere coscienza di questo e per poterlo fare secondo il mio punto di vista dobbiamo viaggiare in profondità dentro di noi, percorrendo strade che possono anche far male, ma che sono necessarie per poter capire le nostre dinamiche. Conoscere il nostro passato per vivere pienamente e liberamente il nostro presente, è questo che penso. Per quanto riguarda il tipo di terapia che stò facendo, a questo punto non lo so se sia analisi o psicoterapia... credo sia una psicoterapia, anche se non so dire di che tipo, perchè non l'ho ancora chiesto alla mia terapeuta... non penso sia analisi perché lei è una psicoterapeuta e non una psichiatra (non so se questa differenza centri sul tipo di terapia, quindi correggetemi se sbaglio!) però ieri parlando di medicinali mi ha detto chiaramente che lei non ne prescrive salvo in situazioni molto gravi...di solito è lo psichiatra che li prescrive o anche il terapeuta può farlo?? ..però io non ho capito un cosa.....qual'è l'obiettivo della psicoterapia e quale quello dell'analisi? la mia psicoterapeuta (ripeto dopo 4 incontri) non sembra propensa ad andare a scavare nel mio passato (infanzia) la vedo più incline a farmi parlare del presente, di ciò che sento e che provo in relazione ad avvenimenti recenti... per quanto riguarda i tempi, forse sono stata troppo precipitosa, non so.. normalmente sono una che ha abbastanza fretta! aspetterò e magari come mi avete consigliato gliene parlerò ..spero sia la persona *giusta*, perchè so che anche il giusto incontro e la sintonia non sono cosa semplice da trovare al primo colpo..credo sia un pò come con un partner o con un amico, non con tutti riesci ad aprirti.. scusatemi per la lungaggine! ciao:)
  12. ho iniziato da poco una terapia ma mi sembra di non andare da nessuna parte..mi sembra di parlare, parlare, ma di non arrivare ad un dunque ( premetto che sono 4 settimane che ho iniziato, quindi 4 incontri) forse è troppo presto per farsi un idea? a voi è mai capitato di avere la sensazione di non aver ricevuto gran che alla fine del colloquio?? di aver parlato tanto ma di non essere arrivati a buttare giù delle linee guida definite, precise..di non aver ricevuto delle risposte. sono forse io che ho troppa fretta?? cerco nelle sue parole delle soluzioni, ma non ne trovo. o meglio mi ha detto cose che mi hanno fatto riflettere, cose che mi hanno dato degli spunti, ma vorrei, non so, forse un analisi più profonda. mi aspettavo che mi aprisse in due come una mela scavando nel mio passato e invece mi ascolta e rimaniamo in *superficie* ( o quantomeno ho questa sensazione)...
  13. xela

    ***amore e libertà ***

    Quando parlavo di fingere intendevo non essere pienamente se stessi, omettere. andare a compromessi. Vedi, se un compromesso è: "stasera andiamo dove desideri tu ma domani andiamo dove voglio io" ecco questo genere di compromesso trovo che sia assolutamente equo, ragionevole e sano. Quando invece un compromesso è: "ometto di dirti ciò che penso perchè tu ti arrabbierai, o ancor peggio mi vieterai di farlo", allora il compromesso non è più sano, secondo il mio modo di vedere le cose, perchè implica il fatto che tu nasconda una parte di te, che tu finga. Anch'io credo che se in un rapporto alla base c'è un sentimento forte si possano superare grandi difficoltà, però penso anche che non tutte le persone sono fatte per stare insieme, se no tutti starebbero con tutti. adeguarsi, plasmarsi, dimenticarsi chi siamo, e sopratutto cosa desideriamo, non è amare, e questa è una cosa che ho imparato da poco..ho capito che spesso ci accontentiamo a causa della paura di rimanere soli (che spesso non è consapevole), questa è una mia considerazione che va al di la della tua situazione. Ti auguro di risolvere i tuoi problemi e che tu possa stare al meglio:)
  14. xela

    la verità.....discuterci su...

    eh... potrebbe essere... è che non lo sento appartenermi totalmente come concetto. io così lontana dalle emozioni e dalla loro percezione una cosa del genere mi allontanerebbe ancora di più dal Sentire, che è invece il percorso che mi sono prefissata di intraprendere. sono molto affascinata dalla disciplna buddista, ma credo che come la meditazione, necessiti di una mente *stabile*, ovvero una mente che ha ben chiaro il suo sentire. trovo sia un percorso di vita che una persona può intraprendere quando ha risolto, non penso che sia il mezzo per risolvere.
  15. xela

    la verità.....discuterci su...

    si, l'io è pensiero, ma sei comunque tu..un io pulito da contaminazioni educative e culturali, da traumi e dalla paura che questi generano credo sia l'obiettivo di tutti, o di molti, e sia il fine per arrivare a percepire la propria essenza, pura. e fin qui siamo d'accordo. però, non so, io non ci sono molto per la vacuità dell'esistenza:) (non so se è a questo che fanno riferimento le tue riflessioni) ...è un concetto al quale ho provato ad avvicinarmi in un certo periodo, tempo fa, leggendo qualche testo sul buddismo..ma non lo sento mio, e devo dire che forse per la mia testolina è un pò troppo difficile da comprendere. il buddismo ancor prima di una religione è una filosofia.. e credo che in certi casi possa allontanarti ancor di più dal Sentire..che è lo scopo fondamentale per riconoscerci. chiaramente questa è la mia idea e da persona che del buddismo ne sa davvero poco.
  16. xela

    ***amore e libertà ***

    ciao viola, io credo che sia importantissimo essere sempre se stessi e mai diventare ciò che l'altro vorrebbe che noi fossimo, perchè non funziona, col tempo queste mancanze vengono fuori. la lealtà è fondamentale, come dici giustamente tu, ed è importante quella verso gli altri ma in primis quella verso se stessi. se tu fingi di essere qualcun altro menti principalmente a te stessa. e perchè farlo? per amore? ma questo si può chiamare amore? tu non credi che l'amore sia anche raccontarsi e condividere parti della propria persona al di la che l'altro le appoggi o meno? Anzi, io trovo che avere interessi diversi possa essere stimolante, perchè porta al confronto con il partner di ciò che abbiamo fatto nei nostri spazi e con altre persone. Certo è che ci vuole il rispetto verso l'altro, verso le sue idee, verso ciò che prova... e questo purtroppo nei rapporti alcune volte viene a mancare.
  17. xela

    la verità.....discuterci su...

    si un pò complicato lo rendono, io poi sono un a zuccona:) però mi interessa capire il tuo punto di vista, che da quello che ho capito non è il tuo ma è un punto di vista privo di un io ....mmmmm
  18. xela

    ***amore e libertà ***

    non potevi usare parole migliori per esprimere ciò che penso. è sempre un piacere leggerti:)
  19. xela

    la verità.....discuterci su...

    si.. credo che sia vero il Sentire, il percepire. quindi tutto ciò che fa parte del nostro essere. ma come è difficle però! sentirsi..
  20. xela

    la verità.....discuterci su...

    spiegati meglio mio
  21. Perchè dici che è fuori tema? certo, lo è illusorio, è solo che quando cerchi risposte, quando desideri stare bene, cerchi, cerchi e cerchi..e questo trovo che sia un atteggiamento positivo perché significa che sei fuori dalla stasi, che stai lavorando. magari può essere il punto di partenza per cercare poi dove realmente va cercato, ovvero dentro se stessi. questa naturalmente è la mia esperienza, e da persona assolutamente implosiva e tendente al *congelamento* trovo che sia un passo in avanti, per me. concordo con te quando dici che ognuno ha il proprio modo di vivere le emozioni e che ognuno di noi è assolutamente unico. però non penso si sia fatta della teoria..e comunque non tovo che sia una generalizzazione, se parlando di emozioni non si cerca di uniformarle o di standardizzarle, ma piuttosto di esprimere e condividere il proprio modo di sentirle.. e già percepirle è cosa difficlile! ma questa è un altra storia..
  22. xela

    ***amore e libertà ***

    forse cercherei di capire le ragioni della sua gelosia, magari parlandone insieme potreste arrivare ad una soluzione, che non deve essere un compromesso.. io sono dell'idea che in una coppia la libertà vada assolutamente rispettata, da entrambe le parti.. da gelosa, che nel tempo ha cercato/cerco di curare questa strana *malattia*:) penso che chi è estremante geloso nasconda una certa attitudine all' infeldeltà oltre che un insicurezza di fondo.
  23. credo desiderio di controllo, ricerca della perfezione. paura di non essere all'altezza del modello che ci siamo costruiti. continuando a guardarci cerchiamo risposte, e credo rassicurazioni. cerchiamo qualcuno li perchè non siamo in grado di andare oltre, perchè "l'oltre" implica coraggio e sofferenza.
  24. xela

    la verità.....discuterci su...

    sono assolutamente d'accordo con questa tua frase: "la vita è nascere e morire continuamente...." quindi la *verità* è prendere coscienza del mutamento, della continua evoluzione personale..del vivere nel presente, nell'attimo, come giustamente dici. ma queste sono visioni personali, non trovi?
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