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xela

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  1. xela

    disagio e sballo

    assolutamente, fermamente, decisamente convinta che l'alcool ha un potere devastante, sia fisico che alla lunga mentale, soprattutto vissuto come valvola di sfogo e di evasione da problemi, le canne rapportate ad un alcoolismo non fanno male, non c'è paragone. mi dispiace, solleverò sicuramente discussioni ma ripeto: non fanno male. Credo di distruggere di più i miei polmoni con il mio bravo pacchetto di sigarette al giorno, ma chiaramnte se mi fumo del tabacco sono una persona "a posto", sta proprio qua il bigottismo di questa italia falsamente cattolica, cattolica nella morale.
  2. xela

    E' INGERENZA?

    Sicuramente il Papa ha il diritto di esprimere il suo giudizio tanto quanto me ma non dimentichiamoci che quel giudizio agli occhi della gente più o meno cristiana non è poi così tanto ininfluente, è un influenza molto molto sottile. Il problema invece secondo me non è tanto nel potere politico effettivo che può avere la chiesa, il fatto è che noi siamo figli di contaminazioni e di moralismi cattolici e non ce ne rendiamo nemmeno conto, la morale cattolica ce l’abbiamo inculcata nella testa fin da quando siamo piccoli pur definendoci oggi atei e pur credendo di esserlo e ce la portiamo addosso nelle piccole e nelle grandi cose. P.S. Sara ma tu quando senti parlare qualcuno che la pensa in maniera diversa da te pensi che si sia fumato qualcosa? Sai che è veramente molto interessante la tua visione sugli effetti delle sostanze stupefacenti.
  3. meno male una sostenitrice dell'italia bigotta! grazie anche da parte mia S. ho trovato anch'io molto stimolante e interessante questo dibattito.
  4. xela

    "FATTI E RIFATTI"

    quindi un operazione secondo te è sinonimo sempre e comunque di una non accettazione e quindi di un problema psicologico? Non so…io ad esempio non cambierei mai il mio corpo perché se lo facessi avrei la sensazione di avere qualcosa addosso di non mio, insomma di non essere più totalmente io. Effettivamente chi si rifà una parte del suo corpo, non è sicuramente una persona che si piace o che ha una visione totale del suo corpo positiva, forse è insicurezza di un riscontro fisico verso l'esterno. Infatti molte delle donne che si sottopongono a chirurgia estetica si rifanno il seno o le labbra, ma come se le rifanno? Più grosso o più carnose, e perché? Quando senti parlare la stragrande maggioranza degli uomini, (non tutti) affermano che il seno grosso è più sensuale, idem x le labbra. Diciamo che c'è uno stereotipo di donna formosa, sensuale al quale forse molte donne cercano di adeguarsi per piacere e quindi per “sentirsi” belle. Forse è più un voler essere sensuali e belle x gli altri che x se stesse. Quindi mi viene da dire che è più forte la conferma che viene dall'esterno e che fa sentire bella una persona piuttosto che la propria visone personale, quella che abbiamo quando siamo davanti alla specchio. Forse se il trend estetico fosse seno piccolo ci sarebbero più donne che se lo fanno ridurre..non so credo che comunque ogni singolo caso abbia la sua risposta.
  5. xela

    "FATTI E RIFATTI"

    dipende se lo fanno per se stessi o se lo fanno perchè non si sento adatti a soddisfare qualcun'altro. cambiare per gli altri o cambiare x se stessi quindi. credo che se si cambia x se stessi è ok, ma quando lo si fa per gli altri è sbagliato perchè non funziona.
  6. xela

    "FATTI E RIFATTI"

    Io non lo farei perchè non ne sento il bisogno, non ci ho mai pensato, e soprattutto perchè ho una terribile paura dei dottori, delle operazioni e degli ospedali! Ma credo che se una persona non si sente bene con il suo corpo o con alcune parti di esso faccia bene a modificarle, poi però questa persona, non gli altri, dovrebbe domandarsi come mai non si sente bene con la propria esteriorità e cercare di capire cosa sta dietro a quell'esigenza di cambiamento. Penso che questo genere di cose possano essere motivo sia di un disagio e di una non accettazione, ma credo anche che possano semplicemente essere frutto di un forte narcisismo di una persona che da particolarmente importanza alla propria esteriorità, e non ci vedo niente di male in questo....tutti diversi no?.
  7. Vedi Xela, secondo me le leggi che ci sono ora in Spagna sono l'eccesso opposto della situazione italiana, rappresentano l'anarchia più completa, soprattutto per ciò che riguarda la fecondazione assistita: non la trovo affatto una legge modello e mi auguro che in Italia non ne venga mai approvata una uguale. Riguardo alla tua domanda, sinceramente non so risponderti, forse hai ragione tu, non lo so. _________________ A mio avvsio se con il termine anarchia, cosa che non credo stia succedendo in Spagna, (l'anarchia è apolitica) si intende libertà e rispetto nei confronti di qualsiasi individuo, al di la del rango, colore, sesso, allora ben venga l'anarchia! Vedi Sara io non riesco veramente a tollerare e a capire quando vengono toccati e messi in discussione i valori di un individuo solo perchè è diverso da te, andiamo! siamo tutti diversi, tutti, non esiste uguaghlianza, non possiamo omologarci..menomale! chi lo dice che un gay non può essere un buon padre o una buona madre? una societa eterosessuale, anzi, che crede di esserlo perchè ha paura del termine omosessualità. paura è la definizione più giusta, si combatte ciò che fa paura e non si capisce. Anzi, oltre ad abolire il termine normalità, abolirei anche il termine eterosessualità, perchè penso che le nostre menti sono troppo diverse, piene di contarddizioni, complicate e sconosciute per catalogarci anche in quello.
  8. x chiara: se parli di rispetto allora scrivi essere umano con la E maiuscola
  9. ciao cuo' buongiorno anche a te! sono contenta tu sia d'accordo, essato, e credo che il desiderio di maternità e paternità possa anche andare in conflitto con la definizione di papà e mamma, voglio dire che potrebbe esserci un "uomo" che senta maggiormente in se la maternità che una donna """"vera""""
  10. Si, per transessuale intendo una persona che abbia ridisegnato il proprio corpo con una operazione. Ma potrebbe anche esserci il caso di una persona che si sente donna a tutti gli effetti nella mente e che non subisce un’operazione. Allora mi viene da domandarmi, se qualcuno dei “ben pensanti “ sapesse che questo uomo in realtà si sente donna cosa fa, gli nega la possibilità di adottare un figlio? Io trovo assolutamente surreale usare come metro di valutazione l’identità e l’inclinazione sessuale di una persona per classificarlo come genitore “buono” o come genitore “cattivo”. X sara.: anch’io penso che il bigottismo e la fede religiosa non sono la stessa cosa. Io non ho niente contro una religione piuttosto che un’altra ma credo fermamente che la chiesa in italia ha un potere decisionale effettivo e di pensiero, inculcato su di noi fin da quando siamo piccoli molto, più grande di quanto si possa pensare. Quindi se ti stanno bene quelle “leggi” e quei moralismi, è tutto ok in caso contrario non sei libero di fare ciò che vuoi, e allora te ne vai in spagna, per fare una cosa che a mio avviso è un DIRITTO di TUTTI. Ma comunque visto che siamo entrati nel discorso religioso , ti farò una domanda: secondo te perchè dopo ciò che è successo in Spagna quando il papa ha fatto il suo discorso lo ha fatto in 5 lingue escluso lo spagnolo? Io non la trovo x niente una coincidenza.....tu?
  11. Capita molto spesso di sentir parlare donne che hanno il desiderio di avere un figlio “da sole” senza bisogno di un padre al loro fianco. Ci sono moltissime ragazze madri, per scelta e non, ma nessuno si domanda se il figlio soffrirà della mancanza del padre, o se c'è qualcuno che se lo domanda sicuramente la cosa non fa scandalo, lo fa invece, nel nostro bel paese bigotto, se una coppia gay desidera avere un figlio. Il concetto che ho di famiglia non è l'unione di due organi genitali opposti, è ben altro. Credo che due genitori innanzi tutto debbano essere due persone che si amano e fino a prova contraria i gay sono persone innanzitutto. Se fanno paura le ripercussioni pscicologiche, guardiamoci intorno, siamo tutti figli di coppie che vengono definite come “normali” ma molti di noi i problemi li hanno comunque, io credo che il vero problema, la vera ripercussione che un figlio può avere dai genitori è la mancanza di amore e questa a mio avviso non ha sesso. La non normalità la vedo laddove c'è mancanza di libertà, dove c'è violenza, dove c'è repressione, assenza di dialogo, mancanza di amore, chiusura mentale, tutto il resto, a mio avviso, è normalità. Anzi, se fosse x me abbolirei il termine normale, non ha senso. Proporrei un'altra domanda? Secondo voi è giusto che una coppia, dove uno dei genitori è un transessuale, possa avere un figlio?
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