Verbena

Io non starei zitta e gli direi quello che mi hanno riferito senza fare nomi... anzi non cercarlo più e quando sarà lui a farlo gli spieghi perchè non ti sei fatto più sentire... ...però anche queste persone che subito si sono affrettate a riferirti le sue parole....

Vi eravate detti troppo .... e la troppa confidenza spesso gioca brutti scherzi e fa paura... Io non riesco a non pensare che nella chat ci sono persone reali e che come tali vanno considerate importanti e rispettate. Essendo molto riservata nella realtà, lo sono anche nelle relazioni virtuali... ma possono nascere delle belle amicizie. ..

Abbiamo conosciuto un nuovo futuro scrittore?!?....

Era arrabbiato forte...ha voluto sfogarsi nella speranza che i presenti gli dessero ragione e che tu 'rinsavissi'... Spero proprio che tu gli abbia risposto per le rime e lo abbia, almeno per il momento, mandato a quel paese! Però...cerca di guardare con occhi più disincantati la tua ragazza, per capire se è veramente adatta a te...piccola pulce nell'orecchio.

Hai ragione, Felia, ma la cosa diventa più facile se non si è a stretto contatto e se non ci sono interessi in comune...a volte è più difficile andare d'accordo tra fratelli che tra estranei, perchè dai primi si è meno disposti ad accettare critiche e gli inevitabili confronti, che chissà da quando datano...ed è anche più difficile rompere ... Ci vorrebbe una terza persona, che goda della fiducia di ambedue e che faccia da mediatore tra di loro, per coordinare le attività, se essi non riescono a parlarsi senza litigare.

Insegnare è bellissimo, vero? Ma richiede un'attenzione continua ai bisogni dei ragazzi, un continuo autocontrollo e la capacità-possibilità di dimenticare,quando sei in classe, tutto ciò che è al di fuori....Non è un lavoro facile, anzi psicologicamente può stancare molto....checchè ne pensi la gente. Il desiderio di staccare è normale...spero che le vacanze ridiano sprint a te e alla tua famiglia. Un abbraccio!

Falle una telefonata di cortesia, così almeno su un punto ti tranquillizzerai. Penso, comunque, che lei abbia intuito quello che ti sta capitando, ed ha cercato di evitarti un'umiliazione ed ulteriori imbarazzi. Per il momento è meglio così.

Un' ipotesi da dove può essere nata questa passione: non è che quando eri piccolo qualcuno si divertiva ad inventare storie terribili, tanto per ridere nel vedere le facce terrorizzate degli ascoltatori?

Un machete e una maschera da hockey?...

Quoto Dream, a volte, però, gli amici virtuali diventano così veri ed importanti da considerarli reali, persone facenti parte della tua vita e come tali capaci di suscitare sentimenti a volte più forti di quelli che si provano per le persone che ci circondano.

Benvenuta!!!!! Penso che tristezza e depressione siano due cose diverse, anche se avolte vanno di pari passo, ma la tristezza è spesso solo un periodo, un momento ,che viene spazzato via da ciò che di piacevole può accaderti. Prova ad analizzare il perchè ti senti così.

Considerala una passione come un'altra: a me piacciono i polizieschi, qualcuno ama piangere guardando storie romantiche, altri amano il brivido e la paura che certi fulm ispirano..anzi, pensandoci un po', anche a me una volta piacevano gli horror...restare col fiato sospeso per vedere come continuava, sobbalzare spaventata per certe scene e sentirmi contenta perchè erano solo fantasie.... Perciò non credo tu debba preoccuparti, a meno che....non ti suggeriscano di trasportarli nella realtà...

Purtroppo è facile, che quando i fratelli praticano insieme la stessa attività, nascano dei disaccordi più profondi che con un estraneo, anche a causa del loro vissuto e delle problematiche affettive in gioco. Secondo me, l'unica cosa che puoi fare è parlare con tuo marito, cercando di mettere in luce le qualità di tuo cognato...evitando di esagerare e di aggravare la tensione, e parlare con tuo cognato, cercando di capire perchè agisce così e dicendogli chiaramente che deve sforzarsi di essere meno aggressivo per il bene di tutti loro. Conosco, comunque la situazione, purtroppo...un rapporto simile a quello che hai descritto è proseguito per anni separando i rispettivi campi di azione, ognuno, cioè, cura un settore dell' attività, in modo quasi autonomo. Un abbraccio.

Segui i consigli di Julie, sono ottimi. Inoltre perchè non ti prendi cura di qualche bestiola...un gatto, meglio ancora un cane, sempre che gli animali ti piacciano,...chiedono poco, solo di essere curati ed amati, e ti danno in cambio moltissimo... Se scegli un cane, sarai anche costretta ad uscire per accompagnarlo a fare una passeggiata e ti darà l'occasione di incontrare altre persone ...

E siamo 3 a 3 ... conosci questa ragazza da solo un mese, se in un domani,tocca ferro, dovesse deluderti, non credi che rimpiangeresti di non essere partito? E poi forse la ragazza apprezzerà anche il fatto che sei una persona che mantiene la parola data...anche se protesterà un po'.

Noi donne siamo più critiche nei confronti degli altri, uomini e donne. E' questo il problema. Da giovane ,se consideravo una persona amica, 'chiudevo gli occhi', mi rifiutavo inconsciamente di criticarla e giudicarla: mi andava bene così, con le sue virtù e i suoi difetti e mi rifiutavo di accettare le critiche degli altri nei loro confronti. Proprio per questo se mi succedeva di essere 'tradita' da loro, me ne allontanavo definitivamente o non avevo più fiducia in loro. Adesso ho imparato a gestire i rapporti con loro: non le vedo più perfette, noto i loro difetti, accetto che mi critichino apertamente o con gli altri...in fondo lo faccio anch'io, anche se continuo a voler loro bene. Una sola cosa non accetto: la falsità.

Dipende dai programmi dei singoli Istituti, dalla qualità dei servizi, laboratori, professori...Spesso, parlando di facilità, si guarda alla quantità di testi per il singolo esame...è ovvio che è più facile prepararsi bene se per un esame devi studiare, tanto per fare un esempio, su 5 testi invece che su 10...da questo spesso dipendono le valutazioni migliori di certe Università.

Non intendevo dire che non eri matura...Certo che sei stata coraggiosa e generosa ad accettare di dividere la tua vita con un uomo che ha 4 figli, che richiedono tutta la tua energia. Non sono molti quelli che lo avrebbero fatto. Per approfondire il discorso e capire meglio la situazione sarebbe necessario conoscere alcune cose: come è organizzato il menage familiare, se lui e i ragazzi ti aiutano, se siete sposati, cosa c'è che non ti sembra funzioni, cosa vorresti cambiare....ma forse è chiedere troppo...e mi scuso.

La vita di coppia e familiare è spesso poco soddisfacente, però continua e riesce a sopravvivere alle dfficoltà solo se si vuole, se si decide di farla funzionare, anche quando l'entusiasmo iniziale si è come depositato. In pratica sta a te decidere cosa vuoi : una vita libera da legami, in cui l'unicopensiero è il tuo benessere, o una vita più impegnativa, in cui tu dai a volte molto di più di quanto ti sembra di ricevere e viceversa. Ci sono i pro e i contro in ogni scelta, ma fai attenzione a non lasciarti trascinare solo dalle sensazioni del momento...è una questione di maturità.

......ergo..quando pensiamo, meditiamo....

La mia impressione è che tu abbia paura di ....essere troppo felice...può succedere, quando le cose vanno bene si pensa inconsciamente di non meritarsele e, per evitare di essere delusi, si fa di tutto per rovinare il rapporto. Più semplicemente hai bisogno di trascorre un periodo da sola, senza essere pressata dai doveri verso i figli e tuo marito...l'isola deserta dei nostri sogni. Non so che età abbiano i tuoi ragazzi, ma qualche volta non puoi affidarli ai nonni, parenti...e prenderti un giorno di vacanza tutto per te? o per te e tuo marito da soli?

Quoto Dream, hai lavorato al massimo e dando tutta te stessa, sei arrivata in fretta al traguardo e adesso sei stanca, preoccupata per il futuro, che sarà diverso da quello che hai vissuto finora: dici poco? E' normale essere insicuri e spaventati dall'incertezza per ciò che sarà, ogni novità porta ansia...poi al momento di affrontare la realtà ritroverai la tua determinazione e l'intelligenza, che indubbiamente possiedi, per agire al meglio...non avere dubbi su questo. Auguri per la discussione della tesi e complimenti! Un abbraccio.

Può influire, è risaputo, però c'è un rischio nel ritenere questo pensiero come assoluto: la malattia diventa quasi una colpa, una cosa di cui vergognarsi e rimproverarsi...è un atteggiamento pericoloso per chi chi si ammala!

AUGURI!!!!

Ben venga il robot mamma...ma quanto è accessibile a chi ne ha bisogno? Deve comunque servire non essere una delega totale o quasi.