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mio

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  1. stavo cercando un testo di tempo fa....è ho notato che non ci sono più i messaggi...di 12000 messaggi ne sono rimasti una trentina... non è che fossero opere d'arte, ma vabbè.... mi toccherà ripostare i miei sermoni per la gioia di alcuni a parte questo.....come state, c'è qualche vecchio ancora che bazzica qui.....oltre a tex e turbo che se vanno via chiudono il forum??
  2. mio

    vivere bene

    io non sono nevrotico, ma qualcuno mi dice che sono un artista....
  3. mio

    Paure irrazionali

    scusa forse mi sono espresso male, direi malissimo visto quanto hai capito.... cio che dici non è attinente a quanto io ho detto...per nulla proprio. analizzando quanto dici posso solo notare che nel tuo esempio il pensare "mio è no xxxxx" è sicuramente figlio di un tuo ragionamento dovuto a esperienze che generano rancore , odio ecc...ecc... quello che ti scarica questo pensiero non è "naturale" , non è il normale comportamento di un uomo che incotra un altro uomo è un azione che nasce dal passato non dal presente.....è l'io che ti comanda. dunque concludo apprendendo che la violenza nasce dal io, non è "normale", in questo caso.
  4. mio

    Paure irrazionali

    attenzione... esiste come pensiero...questo è ovvio (almeno credevo lo fosse) è un pensiero , non esiste però nessun IO diverso da pensiero
  5. mio

    Paure irrazionali

    E quel TI che frega... chiè quel ti? è un pensiero, non esiste.
  6. mio

    Paure irrazionali

    faccio un esempio che mi rende la spiegazione più facile... l'uomo è come un tubo aperto da entrambi i lati mentre la vita è tutto cio che è, questa cosa , la vita, in parte scorre dentro questo tubo....il rapporto tra tubo e vita è l'esperire , l'essere, la percezione pura. l'uomo con il tempo tende a dare forma a il tempo passanto creando un idea di se, che diventa "io" , il pensatore..l'"ego" .questo fa da tappo in fondo al tubo che una vuolta pieno fa mancare il reale rapporto tra cio che siamo "tubo" e cio che è , la vita. cosa accade a questo punto.... nella realta il tubo è sempre aperto , la vita scorre sempre al suo interno, ma "l'io" , che è mera invenzione prende tutta l'attenzione del tubo che così distratto , credendosi l'io, non ha più nessun rapporto, perchè il reale e l'irreale non si possono incontrare....da qui ecco il conflitto, l'insoddisfazione, l'incompresione di cio che è... vedere che non esistono pensatore e pensiero come fenomeni separati può essere la liberazione e il ritorno alla vita vera, completa. Il pensatore è solo un pensiero che si fa padrone e capo degli altri pensieri ma nella vita, in cio che è c'è solo presente e quel presente è pensare. Ora puoi pensare in rapporto a cio che è, assaporandolo l'attimo presente o puoi identificarti nel pensatore che filtrerà con tutta la sua esperienza accumulata ogni cosa, giudicandola, catalogandola come buona , positiva, negativa , paurosa, utile o non utile , e così facendo non avrai un rapporto vero- vero ma falso (io) falso (interpretazione del vero). la differenza tra questi due modi di vivere la puoi notare osservando come nell'azione pura non c'è mai scopo, motivo , è un azione che semplicemente è. Nel rapporto falso c'è sempre uno scopo, c'è sempre un giudizio e di conseguenza alla fine mortificazione perchè per quanto possa essere l'io intelligente e astuto mai puoi immaginare cio che è come realmenete è, essendo l'attimo presente (unica realta possibile) sempre nuova. Il pensiero tutto può tranne che essere qui , ora. E' sempre passato , il passato non esiste se non nei nostri pensieri, esiste solo cio che è qui e ora, li vi è il passato che lo ha generato e li vi è il futuro che nascerà in base ai movimenti dell'adesso... un po' contorto di mio, spero di essermi espresso in modo che almeno qualcosa si possa capire
  7. mio

    Paure irrazionali

    perchè questo modo di vivere cambia secondo te...da cosa dipende....?
  8. mio

    Paure irrazionali

    ehi turbo! non hai nulla da risolvere! Eppure lo sai , dai! Accettare cio che è e l'unica cosa che possiamo fare, non per inerzia ma per comprensione che tanto volenti o meno è quello che facciamo. La paura nasce solo dalla ricerca del controllo. Non possiamo controllare cio che è, ma questo credo che tu lo sappia. la resa....ecco cosa devi raggiungere...devi arrenderti alla vita. un'abbraccio
  9. credo che il porsi queste domande sia sempre dovuto al "pensare" , a quel pensare che impedisce il "vivere" . Vivere attimo dopo attimo, immergersi completamente in quell'esperire continuo è la risposta. O meglio è quello stato dove non c'è chi domanda, e quella consapevolezza che la "domanda" , che chi domanda è solamente una mera distrazione dall'essere cio che si è. la situazione che ti pone in condizione di domandare è alla fine dei conti un disagio. Un disagio dovuto a un conflitto. l'eteno conflitto tra reale e falso, dove il reale è il naturale stato dell'uomo che è semplicente "essere" ed il falso è il famoso "io" che prende quota e si erge a noi , diventa il pensatore ma non può e mai potrà "essere". Solo emergendo alla realtà e distruggendo questo io, cosa possibile solo con la comprensione della sua falsità, tutto questo viene meno così come le sue domande
  10. La paura in se non esiste, siamo noi a crearla...la paura è un nostro pensiero
  11. qua qualcuno a scritto : La paura è uno dei più grossi problemi della vita. Una mente intrappolata dalla paura, vive nella confusione, nel conflitto. Non osa distaccarsi dai suoi caratteristici modelli di pensiero e perciò diventa ipocrita. Vivendo in una società corrotta e stupida come noi facciamo, con l’educazione che riceviamo basata sulla competizione che genera paura, siamo sovraccarichi di paure di ogni tipo e la paura è una cosa spaventosa che deforma distorce e intorpidisce i nostri giorni. Esiste anche la paura fisica, ma quella è una reazione simile a quella degli animali. Noi ci occupiamo della paura psicologica. Quando avremo capito le paure psicologiche profondamente radicate dentro di noi, allora potremo affrontare le paure animali, mentre occuparsi prima della paura animale non ci è di alcun aiuto per comprendere le paure psicologiche. Abbiamo sempre paura di qualche cosa. Non esiste la paura in astratto, essa è sempre in rapporto a qualche cosa. Conosciamo le nostre paure? Paura di perdere il lavoro, di non avere cibo o denaro a sufficienza, paura di ciò che gli altri pensano di noi, paura di non riuscire ad avere successo, di essere ridicolizzati, disprezzati, paura delle malattie, paura di perdere le persone che ci sono care, paura di perdere la fede, di venire meno all’immagine che gli altri si sono creata di noi ecc… Quali sono le nostre paure? Che cosa facciamo nei loro confronti? In genere le fuggiamo, ma fuggire dalla paura significa farla crescere. Una delle principali paure è che abbiamo paura di affrontarle. Ma che cosa è la paura? Come nasce? Che cosa intendiamo veramente quando diciamo la parola paura? Conduciamo un certo tipo di vita, pensiamo secondo un certo modello, seguiamo una certa fede, certi dogmi e non vogliamo che questi modelli di vita vengano scossi perché sono profondamente radicati in noi. Se venissero scossi ci troveremmo in una situazione di ignoranza e quindi di insicurezza. Noi vogliamo essere ragionevolmente sicuri dello stato di cose a cui andiamo incontro. Perciò il pensiero ha creato un modello e si rifiuta di crearne un altro che potrebbe essere insicuro. Prendiamo ora le nostre particolari forme di paura, guardiamole ed osserviamo quali sono le nostre reazioni ad esse. Possiamo guardarle senza ricorrere alla fuga, alle giustificazioni, alla condanna, al soffocamento di esse spero ti possa illuminare
  12. amore è assenza di se stessi....
  13. io credo che il sito nel suo insieme abbia spazi per risposte e consulenze serie.. questo è lo spazio per chiaccherare dedicato ad utenti e non medici...
  14. il paragone non è proprio corretto...comunque... ogni racconto , ogni idea che io mi potrò fare non sarà mai uguale all'esperienza che posso avere vivendo l'australia... io voglio esperienze non voglio rapportarmi con una mia idea (me stesso) il divino può essere o non essere....di certo quando lo credi ha un rapporto con te stesso, non può essere diversamente....ti formi un idea, la pensi...ecco cosa accade. come sia possibile farne esperienza....? io credo che la via sia intanto discenere cosa è da cosa non è, cosa so da cosa immagino fino a comprendere completamente cosa noi siamo... solo allora il divino può essere...
  15. dici PUO' ANCHE SIGNIFICARE CHE UNO CREDE ALL'ALTRO CHE NE HA FATTO ESPERIENZA,QUINDI HA UN VALORE AGGIUNTO,NON è SOLO UNA IDEA..CREDERE E' STARE CON CHI NE FATTO ESPERIENZA,(IO TI CREDO PERCHè TU CI SEI ANDATO ED HAI VISTO ) credere non è stare con chi ha fatto esperienza...ma con chi dice di aver fatto esperienza, il che non implica una bugia,,,,di certo implica che io mi rapporto con una mia idea (creata con la tua descrizione, qualsiasi ne sia la fonte, e non con un esperienza... dici E QUI SBAGLI..PERCHè NON SEMPRE LA VERITA ARRIVA PER LOGICA... UNA MADRE LOGICAMENTE DEVE AMAREIL FIGLIO MA NON è LOGICO CHE FACCIA PREFERENZE SU UNO O L'ALTRO FIGLIO..LA LOGICA NON è CONCLUSIVA PER I SENTIMENTI..MENTRE LA RAGIONE SI è PER IL BENE.. ma io posso descriverti una verita certa....ma per quanto io sia bravo tu non ne farai esperienza....pensa all'acqua, se tu non l'avessi mai toccata e gustata, qualsiasi mia descrizione sarebbe diverso da fare un bagno e/o bere no?? ora io ti chiedo su che base scegli quale fede seguire?? io ho scelto la conoscenza, posso affermare da quel poco che so che molte verità sono nascoste nel cristianesimo , come nel buddismo come nell'indusimo , posso altresì affermare che ogni chiesa che è stata creata sopra queste verità le copre di menzogna le rigira. Gesù disse, "Maledetti i Farisei! Sono come un cane che dorme nella mangiatoia: il cane non mangia, e non fa mangiare il bestiame." QUI TI RIPORTO UNA FRASE DOVE CREDO SIA LA PIU' GRANDE VERITA', NON E' UN MIO CREDO MA UNA COMUNE ESPERIENZA Gli dissero, "Dicci chi sei così che possiamo credere in te." Lui disse loro, "Voi esaminate l'aspetto di cielo e terra, ma non siete arrivati a comprendere colui che è di fronte a voi, e non sapete come interpretare il momento attuale." Non sapete interpretare il momento attuale....e tutto qui... sulla libertà, vorrei chiederti cos'è la libertà? per me non è l'assenza di legami o costrizioni , ma la capacità di essere liberi sempre in ogni dove in ogni adesso.. abbracci anche a te.... ps. se non avessi avuto certezza sulle tue buone intenzioni non ti avrei nemmeno risposto... un bacio...
  16. bhè ognuolo è libero di credere o cercare di comprendere.... credere significa letteralmente non sapere e affidarsi ad altri che dicono di sapere... io voglio sapere non credere... so poco, molto poco ma so che quello che conosco è vero e non è una credenza... non si tratta di giudicare ma di osservare se mai.... nel poco che so , so che ogni credo non può per logica di pensiero e comprensione essere vero. anche se fosse vero quanto professato , non avendo una diretta esperienza (altrimenti non si definirebbe credo in quel caso) chi ascolta si crea un immagine di quando sentito e venera dunque una sua stessa proiezione... deluso? perchè mai , tanti testi cristiani mi hanno aiutato a "vedere" e "comprendere" meglio qui giudichi il mio dire... io non offendo nessuno, dico che se credo in un qualcosa o lo faccio in toto o altrimenti dovrei porre in dubbio la mia credenza mi interessa solo la Verità, cio che è, cio che esiste , su quello mi baso.... a me non intessa cio che la chiesa dice ne i suoi dogmi...sono un fans dell'uomo e come tale mi domando e mi chiedo come mai l'evoluzione non sia ancora giunta portandolo dal credo alla ricerca del sapere....una condizione di libertà e benessere. la mia ricerca ora mi porta a chiedere , come mai cerchi di provocare....quale tasto dolente , ho toccato... nello scusarmi continuo a intterrogarmi ... un abbraccio...
  17. D'ESTATE! ho poveretto! negli altri periodi va bene ma d'estate...no? Sinceramente quando ho letto il titolo pensavo di leggere di qualche ribelle che voleva la minigonna o cose simili...ma aihmè la conotta d'estate.... comunque rispetta sempre tua mamma..cerca di spiegarglielo con le buone....
  18. la chiesa...il cattolicesimo è una mera credenza... personalmente non credo dunque non mi pongo il problema di quello che la chiesa dice o pensa... renderlo un problema implica il dar peso invece a quello che dice e pensa, perchè? perchè evidentemente si crede....e se fosse così dovremmo accettarlo e seguirlo..no?
  19. che ne dite di tornarle al punto? perchè cio che pensa la chiesa interessa tanto?
  20. che io sappia Da Vinci non è ha realizzata alcuna.....di invenzione...
  21. ciao , se passi....ciao

  22. ma qui l'argomento non era : Come mi turba quello che la chiesa pensa sulla masturbazione?? mi sa che siete un po Fuori.... ciao Mike....tutto bien? Acqua66!!! Tratta bene lo zio Mike!
  23. non riesco nemmeno a rispondere ne a leggere gli mp sul forum :-(

  24. l'ossessione sta nel voler che la chiesa la pensi come noi,....
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