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Snowier

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Contenuti inseriti da Snowier

  1. Siamo stati insieme 8 mesi, poi visto che le cose andavano male, la sua eccessiva gelosia e la distanza che ci separava ho capito che preferivo stare da solo perchè continuare la storia era più una sofferenza che un beneficio. Cosa intendi con scappare per vigliaccheria ? pensi che sia il mio caso ?
  2. Per ora mi ha liquidato scrivendomi che sono uno str... e una specie di addio. Io sono convinto che in questi 9 giorni però si rifarà viva. Io posso anche riparlarci, ma a pensarci bene in questi mesi l'ho fatto continuamente, quindi dovrebbe anche averlo capito. Se glielo dico lei dirà che tanto ormai ha accettato la cosa, che sono suo amico, che esce con un'altra persona. Io non ci credo, perchè se sei interessato/a ad un'altra persona non vai in vacanza dall'ex. E poi a dirvela tutta non mi va neanche di vederla primo perchè si illuderebbe soltanto, secondo perchè vorrei anch'io voltare pagina da questa storia che ormai è solo sofferenza. Vorrei fare altre cose tipo concentrarmi più sul lavoro, su qualche hobby, ho pensato anche di riprendere gli studi facendo qualche corso serale.. ma non posso perchè questo "problema" mi occupa tutte le risorse e non riesco a pensare ad altro
  3. Mi sono lasciato circa 5 mesi fa un po' perchè non andavamo d'accordo, un po' per la troppa distanza (circa 6 ore di treno ogni 2-3 settimane) All'inizio mi ha odiato, sono stato offeso e per un po' c'è stato silenzio.. poi dopo qualche giorno è tornata dicendomi che accettava che restassimo amici e che il perdermi per sempre sarebbe stato peggiore del rimanere in contatto se pur da amico. Io accetto, ma sono sempre un po' dubbioso. Infatti dopo qualche mese noto un graduale cambiamento, e vedo che lei sta tornando a comportarsi da innamorata e che in un certo senso la stavo illudendo. A questo punto, mi accorgo della cosa e decido che dovrebbe esserci un chiarimento, cosicchè le dico quello che realmente provo, di non nutrire false speranze e che sarebbe meglio un periodo di pausa in cui non ci saremmo sentiti. Lei, ovviamente, ci rimane di m... e neanche io prendo questa decisione con leggerezza, però penso che continuare ad illuderla sarebbe stato peggio e che una pausa anche se fa male, potrebbe aiutarla a risolevarsi e rifarsi una vita, poi eventualmente avremmo potuto anche risentirci. Purtroppo la pausa non dura un gran che (circa 3 settimane) perchè lei ha trovato il modo di contattarmi tramite un gioco online a cui giochiamo entrambi. In effetti quello non l'avevo calcolato e mi era molto difficile ignorarla perchè la chat di gilda era visibile da tutti (cercava di prendere contatto con me ogni volta che parlassi) e perchè non potevo impedirgli di giocare e d'altro canto neanche volevo smettere io visto che era diventata l'unica mia distrazione. Succede che per la seconda volta riallacciamo i contatti, ma questa volta molto più formali tipo "ho capito la lezione, siamo solo amici, non esagero", ed in effetti le cose non vanno malaccio per i 2 mesi che seguiranno. Ad un certo punto, un giorno mi chiede se ero sicuro di volere solo l'amicizia e io le rispondo di si. Lei mi risponde che me lo doveva chiedere perchè la prossima settimana sarebbe uscita con un'altro ragazzo e che voleva sapere se mi avrebbe dato fastidio, io le risposi, nessun problema ci mancherebbe. Le cose sembrava volgere per il verso giusto, noi che torniamo buoni amici, parliamo senza "crisi" di tristezza, lei che si rialza e inizia una nuova storia con un'altra persona. Arriviamo ai giorni nostri e in prossimità delle sue ferie le cose cambiano e lei adotta un atteggiamento al limite dello stalking. Abbiamo un breve dialogo che così si può riassumere: lei: sai potrei venire in vacanza da te io: meglio di no, io eviterei lei: perchè ? io: non voglio che poi pensi di venire e ci vediamo poi pensi che torni tutto ok e torniamo insieme, non voglio illuderti lei: ma no, tanto ormai sei solo un amico e poi esco già con un'altra persona (ci è uscita solo una volta però) io: fai te, io non posso impedirti di venire, però sappi che se vieni, sarà molto improbabile che ci incontreremo lei: ah vabè se la metti così vado da un'altra parte non preoccuparti Qualche giorno fa scopro che è venuta qui a sorpresa e ha inziato a lasciare dei biglietti nel mio negozio, mentre non c'ero. Dopo avermi lasciato il primo messaggio ha iniziato a messaggiarmi chiedendo insistentemente di vedersi, io le ho detto che non è possibile e che ero anche molto seccato, che non doveva insistere, che lo sapeva. Ma lei niente insiste, dopo il mio ennesimo rifiuto mi sono pure preso gli insulti. Personalmente non me la sento di vederla, un po' perchè mi ha fatto arrabbiare con questo atteggiamento, un po' perchè non voglio illuderla, se esci con un altro (ammesso che sia vero a questo punto dubito) e ti interessa veramente non vai in vacanza dal tuo ex o sbaglio ? Dopo la cosa dei biglietti in negozio potrei aspettarmi di tutto e non sono del tutto sicuro che un NO, basti a fermarla
  4. Snowier

    Paura di illuderla

    Le ho detto quello che pensavo, che volevo chiudere del tutto, ma lei si è opposta con tutte le sue forze. Mi ha proposto un periodo di prova dove dovremmo comportarci normalmente (non da fidanzati) e finito il periodo se le cose non si saranno evolute avrebbe accettato di chiudere definitivamente. Le ho detto di si, forse sbagliando, sapendo che probabilmente è solo un ritardare l'inevitabile. Lei è convinta che sono innamorato e che è solo l'ansia che mi frena, io credo che pur volendogli bene non me la sento di stare insieme a lei da fidanzati. Sono molto in pena, sapendo come può stare. Giuro che dopo questa storia rimarrò single a vita non cercherò mai più l'amore! Credo di essere troppo sensibile e sto male sia se lascio che se vengo lasciato, assurdo...
  5. Beh.. intanto potresti provare ad informarti, così magari esci un po' di casa e ti tieni la mente impegnata in altro. Vedere che associazioni ci sono, parlare con gli altri volontari se possibile, cercare di capire com'è l'ambiente. Io penso che ci sarà sicuramente qualcuno disposto a darti un passaggio per andare in sede, non rinunciare a priori, informati prima :)
  6. Ciao mara, Se la tua situazione economica non ti obbliga a cercare un lavoro per necessità, perchè nel frattempo che lo cerchi non provi a fare un po' di volontariato ? secondo me è una bella esperienza e ti sentiresti utile con uno scopo quando ti alzi la mattina. Il peggio che si può fare quando si va in depressione è vivere alla giornata e tirare a campare aspettando la sera per andare a dormire. un abbraccio
  7. Snowier

    Paura di illuderla

    Mi sono lasciato circa 3 mesi fa, per una mia scelta, a causa di vari litigi e incomprensioni che continuavano ad esserci tra noi e per il dover continuamente spostarsi ogni 2-3 settimane perchè abitavamo molto distanti, questa situazione unita al fatto che soffro d'ansia e talvolta attacchi di panico (per i quali sono in terapia da una psicoterapeuta) non mi faceva bene e ho deciso di mollare. Lei non l'ha presa molto bene e le è crollato il mondo addosso. Siamo stati qualche giorno senza sentirci ma poi ci siamo ricontattati con l'intento, almeno apparente di rimanere amici. Da parte mia gli ho subito messo in chiaro le cose che non doveva illudersi, lei era d'accordo, sotto consiglio anche della sua terapeuta, perchè anche lei è in terapia. Essendo stati per molti anni amici, sosteneva che il perdermi definitivamente era più dannoso del non rimanere in contatto se pur da amici. Passa il tempo, e i litigi continuano, capisco che non torneremo mai più amici perchè lei è stressata per questa situazione di stallo e ogni tanto mi esterna questa sua tristezza. A me dispiaceva molto vedere che si disperava, non sapevo neanche che dirgli nè come consolarla essendo io la "causa" di questa sua tristezza, tra l'altro le ho pure detto che forse sarebbe meglio non sentirsi per un po' perchè a me non va che si illuda o che nutra false speranze per poi cadere nella tristezza ogni volta che se ne rendeva conto. Successivamente abbiamo parlato anche dell'opportunità del rivedersi e di fare sesso, io ero mooooolto dubbioso, "sai che ci rivedremo solo da amici?" "non è che sei poi facciamo sesso ti illudi?" lei mi ha risposto che è consapevole che non torneremo insieme e che è adulta e può fare sesso con chi vuole. Il nostro rapporto si poi levigato ed è diventato meno scontroso, grazie anche al lavoro che sta facendo con la sua terapeuta, e infatti riusciamo a parlare tranquilli, ridere scherzare ecc, anche se qualche volta torna la tristezza, o gli scappa di chiamarmi amore per poi correggersi subito dopo.. I nostri contatti avvenivano tramite telefono, chat, sms, chiamata vocale al computer, non ci eravamo ancora rivisti dal giorno del "fattaccio" Io infatti ancora non riuscivo (bloccato dall'ansia) a prendere il treno per andarla a trovare. Inizialmente pensavo che fosse la solita "ansia da viaggio" o "da appuntamento" della quale soffro e per la quale sono in cura, quando ad un certo punto mi ha proposto lei di venire da me. Sembra fattibile, niente viaggio, niente ansia, ma la mattina dopo sono stato preso dall'agitazione e un sacco di domande mi sono passate per la testa. Come se mi si fosse accesa una lampadina che da ormai 4 giorni non mi fa pensare ad altro. Perchè ho l'ansia se prima riuscivo a partire e mi era passata ? Perchè anche se scendesse lei sono comunque agitato ? Non è che accettando di vederla la illudi ulteriormente ? Su un'altro forum mi hanno consigliato che sarebbe meglio dirgli di chiudere definitivamente i contatti per un bel po', perchè da parte sua so che non può esserci amicizia dato che è ancora innamorata di me. Probabilmente è la cosa giusta da fare, ma mi dispiace.. Mi dispiace perderla del tutto e mi ci viene da piangere tutte le volte che penso a quanto è innamorata, mi sento una m... , tornarci insieme non è quello che voglio, ma neanche posso tenerla in un limbo illudendola e basta
  8. Questo l'ho pensato anch'io ad essere sincero. All'inizio stavo bene, ma poi le cose si sono complicate, credo come hai detto te che l'ansia mi ha aiutato a capire che quella storia non faceva per me, visto che mi faceva stare male. Però perchè adesso in un certo senso "mi manca" ? Perchè sto male al pensiero di come possa vivere questo mio rifiuto ? Alcune cose che mi fanno venire in mente lei o che avremmo pututo fare mi fanno stare male al pensiero che non c'è più. E tutto questo l'ho deciso io, sono ancora in tempo per cambiarlo, se voglio, ma non è quello che voglio, al momento. In poche parole quando c'era, stavo in ansia al pensiero di avere un "impegno" che forse non volevo, ora che non c'è sono triste perchè mi manca. Forse è vero che mi sto facendo sopraffare dall'ansia e sto solo scappando... se di fronte all'impegno vado in crisi, non combinerò mai nulla nella vita. Al momento vorrei solo dirgli la verità perchè l'ho lasciata facendola passare per rompiscatole che non amavo più, ma in realtà non è cosi...
  9. Vengo da un passato ansioso che in passato mi ha portato a ritirarmi in casa e a non vedere nessuno per mesi. Da qualche anno credevo che il "peggio" era passato tant'è che trovo pure una ragazza che mi ama e capisce i miei problemi. Ero veramente al settimo cielo e dicevo a me stesso "sono guarito!" Purtroppo però in concomitanza con i primi conflitti all'interno della storia (litigi, incomprensioni, gelosie da parte sua) sono iniziati anche i primi accenni di ansia e attacco di panico. La storia stava diventando più seria, ed io mi sono impaurito, ho temuto di peggiorare, di tornare a ritirarmi da tutto ed essere schiavo ed andare in crisi di fronte ad un rapporto più impegnativo. Nel frattempo i problemi interni come i litigi diventavano sempre più frequenti e fastidiosi, insomma non era tutto rose e fiori e dopo un paio di settimane di incertezza decido di troncare la storia. Il motivo "ufficiale" è stato quello, troppi conflitti, incomprensioni e il sentimento che non c'era più. Ma io ho paura che il problema sia solo mio. Quello di aver paura di impegnarsi e di non riuscire a combinare mai nulla per paura di andare in crisi essendo schiavo dell'ansia, di non riuscire ad innamorarmi mai completamente perchè sono sempre col freno a mano tirato nelle mie relazioni. Lei era innamoratissima ed essere lasciata così all'improvviso l'ha fatta piombare in uno stato di disperazione per cui adesso mi sto sentendo una m... da giorni. Le sue parole pesano come un macigno. "Sei tu che hai un problema, non riesci ad innamorarti delle persone." "Ti stai facendo sopraffare dall'ansia e stai scappando." "Avevo paura di continuare la storia con te a causa di questo tuo problema. potevi andare in crisi di fronte all'ipotesi di una famiglia." Ed in effetti credo che tutti i torti non li abbia, anche se di fronte a lei negavo e dicevo che la colpa non era di nessuno ma semplicemente le cose non andavano. Certo i problemi c'erano e a volte sembravano insormontabili, ma anche la mia ansia è stata una grossa fetta perchè ad un certo punto mi ha fatto smettere di combattere per risolverli. Non sò cosa fare. Al momento la cosa sarebbe recuperabile se io cambiassi idea, ma anche se ho preso coscienza del problema in se, non intendo comunque tornarci insieme per i motivi che ho scritto sopra. Forse dovrei dirgli queste cose, lei pensa che l'ho lasciata per i conflitti e non che l'amavo abbastanza. Ripeto, al momento non voglio tornarci insieme, ma forse dicendole la verità (TUTTA) la aiuterebbe a farmi odiare meno, e se un giorno riuscissi a risolvere questo mio problema, magari.. chissà
  10. Purtroppo c'è molta disinformazione a riguardo e molti credono che depresso=appestato. Per questo anch'io con la mia ragazza non dissi nulla inizialmente perchè sapevo come potesse prenderla, purtroppo però, visti i risaputi effetti collaterali degli antidepressivi nella sfera sessuale ho pensato che era il caso di dirglielo prima che credesse che fossi impotente. Se proprio vogliamo essere cinici infatti, questo è forse l'unico motivo REALE per il quale si possa pensare di lasciare una persona che prende anti-depressivi, tutto il resto è solo ignoranza. La mia storia è proseguita con un lieto fine, anche in quel senso, vedrai che troverai una persona più profonda che sia adatta a te.
  11. infezione alla prostata? O.o ma dovuta ai farmaci ? farò una visita appena posso comunque, ma è pericoloso per lei oppure posso andare "tranquillo" nel frattempo che aspetto ?
  12. Rieccomi qua.. Grazie a tutti ed in modo particolare ad Egocentrum per la sua schiettezza nel dire le cose senza girarci troppo intorno ^^ Sto provando ad interrompere i medicinali per un po', (a proposito prendevo 1 cp 20mg Cipralex + 1 cp 225mg Zarelis ogni mattina) e giusto ieri ho rivisto questa ragazza dopo una settimana di astinenza, indubbiamente qualcosa cambiato visto che adesso ho il problema per cosi dire opposto, riesco a fare tutto ma vengo decisamente troppo presto! Non credo di essere mai arrivato neanche lontanamente a 2 minuti, tranne una volta che ho avuto una durata per cosi dire normale riuscendo a raggiungere l'orgasmo DOPO di lei, ma c'è da dire che avevamo fatto gia una volta nel pomeriggio e una volta tipo 5 minuti prima, quindi boh! Sicuramente cosi è meglio anche se a conti fatti è lo stesso identico problema (per lei) ma se non altro riesco a beneficiare anch'io di questi rapporti mentre prima non potevo. Probabilmente centra come hai detto te il fattore psicologico, prima non riuscivo ad eccitarmi mentre adesso riesco anche troppo o magari essendo abituato a fare i salti mortali per riuscire a concludere (se pur in solo) adesso che ho tolto i fermi mi schianto contro un muro come una macchina a cui hanno tolto i freni!
  13. Ciao e grazie mille per la risposta :) In effetti non sono stato molto chiaro, diciamo che si è verificata la seconda situazione... io avevo voglia ma dopo un po ho cominciato lentamente a perdere l'erezione senza poterci fare nulla! Sono sicuro al 99% che non centra la componente ansiosa che mi ha fatto questo scherzo e sono sicuro di questo per 2 motivi principalmente, primo perchè mi sentivo completamente a mio agio con lei e non avevo ansia di alcun tipo e anzi, sono stato io quella sera, che avevo il desiderio di andare avanti... Il secondo motivo e forse molto più importante che lo conferma è che la stessa situazione mi succede anche a casa se "faccio da solo", in pratica ho un erezione per un periodo di tempo limitato e poi perdo tutto ovviamente senza riuscire a "concludere". A volte faccio delle piccole pause di 5/10 min per poi riprendere ma nulla, stessa storia, tant'è che quando arrivo a quasi un ora di tentativi finisco per rinunciare perchè è impossibile. Di conseguenza dato che essendo a casa da solo non poteva esserci una condizione ansiosa, la colpa ricade automaticamente sui medicinali. Mi è capitato durante l'arco della terapia di sospenderli per un periodo di 2/3 settimane e gli effetti collaterali erano praticamente spariti
  14. Salve a tutti.. Ho 29 anni e da circa 3 assumo antidepressivi e sto facendo una psicoterapia presso una psicologa per disturbi d'ansia ed attacchi di panico. La mia situazione è molto migliorata tant'è che prima nemmeno uscivo di casa e non avevo un lavoro, adesso non ho piu paura ad uscire (se pur con qualche limite accettabile per le lunghe distanze) e ho un'attività lavorativa di cui sono titolare. Gli effetti collaterali più comuni che mi sono capitati e come magari qualcuno saprà sono: aumento di peso (circa 10 kg) e calo DRASTICO del desiderio sessuale. Per l'aumento di peso sto "risolvendo" mantenendomi costantemente a dieta visto che devo impegnarmi per mantenere il peso di prima ed evitare di ingrassare... mentre per l'altro problema, dato che sono (ahimè) a digiuno da quando ho iniziato il trattamento, mi sono detto, a malincuore.. pazienza :( Recentemente però ho iniziato a frequentare una ragazza con la quale ho avuto un rapporto che ovviamente non è andato molto bene, infatti dopo poco tempo ho cominciato lentamente ed inesorabilmente a perdere l'eccitazione rendendo impossibile continuare, lei è rimasta cmq soddisfatta dato che ho continuato "manualmente" e in questo modo ha raggiunto l'orgasmo, ma io ?? Gli ho spiegato questa cosa, fortunatamente siamo amici da tantissimo tempo e lei ha capito perfettamente dato che anche lei ha gli stessi problemi e la sua migliore amica è nella stessa mia identica situazione, però che palle! (scusate il termine) Mi chiedo se vale la pena sopportare tutto questo, il gioco vale la candela ? quasi quasi è meglio l'ansia! sono veramente scocciato! Scusate lo sfogo, ciao a tutti e buon ferragosto
  15. Da poco piu di tre anni sono in contatto con una ragazza che ho conosciuto in un gioco online; nel corso del tempo siamo diventati molto amici e ci siamo sentiti anche tramite altri mezzi di comunicazione (MSN, cell ecc). Purtroppo abitiamo molto distanti e di persona ci siamo visti soltanto una volta ad un raduno. Io penso di essere molto affezionato e lei e credo che anche lei lo sia, purtroppo però non esce molto (mai a meno che non sia obbligata) e dedica gran parte della sua vita a far crescere il suo personaggio sul gioco. Credo che per me ci sia anche qualcosa di piu di un amicizia e gli ho chiesto se anche per lei fosse lo stesso e mi ha risposto che si, qualche volta ci aveva pensato ma ha detto che queste cose non funzionano. Onestamente per me va bene anche come amica per carità, solo che da quel giorno non so ma mi è sembrata cambiata, è diventata molto irrascibile e si arrabbia per ogni sciocchezza, la maggior parte delle volte per fatti avvenuti NEL GIOCO, quasi sempre litighiamo e a volte non mi parla per giorni se faccio qualcosa che non devo. Me ne sono pentito a dire la verità perchè prima andavamo "quasi" d'accordo o cmq se si arrabbiava in giornata gli passava e non gli durava giorni e giorni. Ma la cosa che piu non sopporto è che io, quando abbiamo queste discussioni inutili finisco quasi sempre per arrabbiarmi e ci sto male se magari si disconnette senza salutare perchè abbiamo litigato ma non abbiamo "chiarito" Quando esco coi miei amici non ci penso minimamente e sono un'altra persona, ma quando mi siedo davanti al pc mi viene da pensare a lei e vedere se è collegata, parlarci o cmq tenersi in contatto... Gli interrogativi sono tanti, ma per farla breve cmq le cose che mi chiedo sono: Perchè questo cambiamento in lei? Perchè a me fa quest'effetto ? Devo "distaccarmi" un po ? Se si come ? Grazie a tutti quelli che hanno avuto la pazienza di stare ad ascoltarmi ^^
  16. No... il mio era un discorso piu in generale, riferito a delle situzioni che vorresti affrontare..... ma che magari le eviti per paura delle conseguenze, un po come succede a me spessissimo (purtroppo), anche se sul momento stai "bene" perchè scegli la soluzione piu comoda, ti verrà sempre da domandarti "ma cosa sarebbe successo se......" Il fatto che tu sia venuta a chiedere consiglio qui, vuole dire che un po di dubbi ce l'hai e ke magari una parte di te vorrebbe andarci a sentire cos'ha da dirti... Anche se non è molto bello da farsi, ti do lo stesso un consiglio perchè cmq io farei cosi: Per non farle credere ke può riprensentarsi quando gli pare e sono tutti ai suoi piedi, che ne pensi di mettervi d'accordo per vedervi e poi magari un giorno prima gli dai buca per uscire con altra gente ? o magari fai tardi di proposito all'appuntamento dicendo ke hai incontrato un/a tuo/a vecchio/a amico/a e ti sei fermata mezz'ora a parlarci? Oppure non so... "quando ci vediamo domani ? Dovrei uscire con i miei amici, ma non sono sicura... in caso non si facesse niente dovrei esserci.. ti richiamo io" e poi magari la chiami dopo 2 giorni (scuse di questo tipo) Insomma... falle capire che sei disposta ad un eventuale chiarimento, ma non per questo la tua vita si ferma e devi mollare tutto per andare da lei... calcola che non vi siete sentite per tanto tempo a causa di litigi, per cui mi sembra normale ke non sia piu in cima alla lista ma che sia stata scavalacata da altre cose. Può essere un buon metodo per farla stare con i piedi per terra... Mi rendo conto che non è proprio bello come atteggiamento, però non so, magari ti puo essere utile.. spero che non te la prendi ^^
  17. Anch'io credo che la cosa piu giusta sia andare a sentire quello che ti dice, se ci pensi bene hai poco da perdere... Tanto per cominciare io parlando per esperienza, visto che molte volte ho evitato, ti posso assicurare che non è una bella sensazione e ti lascia come un senso di vuoto... Dopotutto anche se ci chiarisci non è che dovete frequentarvi per forza, voglio dire, se dopo le sue spiegazioni continui a non avere piacere nel vederla puoi cmq continuare a parlarci poco o farti gli affari tuoi come hai fatto fin ora... Oppure, (e qui te lo auguro) dopo una bella discussione ritrovi la tua vecchia amica con cui ti trovavi bene... Insomma... non perdi nulla e hai tutto di guadagnato, male che ti vada vai in pari ^^
  18. @Rita: in effetti, ho postato qui perchè questa settimana ho avuto un po di leggera ansia e tristezza pensando a questa situzione, parlandone con la psicologa (oggi) mi ha detto che per lei è molto positivo, perchè per una volta dopo tanto tempo ho abbandonato per un po il "virtuale" per preoccuparmi di me, anche se questo ha significato stare male... Per il resto stessi consigli, provare a sforzarsi di fare qualcosa ke mi tenga impegnato, senza fretta un po come avevi detto te... Ci vorrebbe qualcosa che mi attira un pochino però, credo che fare qualcosa controvoglia non servirebbe a nulla perchè la vivrei non vedendo l'ora che finisse per poi tornare alla vita di prima.. ke ne pensi ? @sirena: Il tuo fantasticare non si differenzia molto dal mio sai ? Il mio sogno sarebbe quello di comprarmi una barca a vela, visto che adoro il mare, di quelle con il letto, il bagno, la cucina e stare in mare per poi tornare a terra di tanto in tanto... Tornando alla realtà, purtroppo no, non lavoro al momento... anche da quel punto di vista sono andato via via peggiorando... La piu dura esperienza è stata quando ho fatto il servizio civile, si puo definire lavoro visto che timbravo il cartellino e dovevo andarci tutti i giorni... considerando che: Dovevo farlo per forza e non potevo licenziarmi I giorni di licenza e malattia erano contati e se ne facevo piu mi toccava recuperarli alla fine del servizio Mi davano una miseria circa 90 euro al mese In confronto a questo tutti gli altri lavori futuri potevano sembrare una sciocchezza visto che, seppur con notevoli difficoltà, sono riuscito a portarlo a termine e non andavo ancora in aiuto dai dottori! Invece sono peggiorato sempre di piu fino a ridurmi al punto di avere talmente tanta ansia e attacchi di panico di dire di no all'ultimo momento... I miei genitori non sono iper protettivi cmq... sono abbastanza maturo da capire che la situazione cosi non va, e che vorrei cambiare le cose anche per loro... però boh, credo che se mi dicessero o vai a lavoro o te ne vai fuori di casa, probabilmente a quest'ora dormirei in macchina e farei il barbone Secondo te cosa dovrebbero fare per reponsabilizzarmi di piu ?
  19. Grazie per la risposta, ti assicuro che non hai scritto cavolate e riguardo al discorso di iniziare un corso o riprendere ad andare in palestra sono gli stessi consigli che mi ha dato lo psichiatra e la psicologa... Praticamente la situazione si è evoluta cosi: Due anni fa normale, facevo le mie uscite, andavo in palestra, mare, fuori la sera ecc ecc.. ogni tanto mi capitava di avere un po d'ansia, ma la superavo quasi subito.. piu che altro quando c'era da fare qualcosa di nuovo, ma cmq non ci pensavo piu di tanto e andavo ugualmente e mi divertivo.. Poi dopo un po iniziai a notare un po di insofferenza per qualche elemento del mio gruppo di amici, quindi magari uscivo lo stesso ma non ero proprio contento, poi ho provato a stare in casa qualche volta inventando una scusa e mi accorsi che stavo bene lo stesso... Da quel momento, quando mi accorsi che era possibile "evitare" iniziai gradualmente ad eliminare tutte le situazioni che mi causavano fastidio... uscire la sera ormai era diventato un peso e quindi smisi del tutto di uscire cominciando a pensare a una scusa gia dal venerdì sera, poi divennne un peso anche uscire il giorno, per cui ridussi drasticamente le uscite, se lo facevo era solo per stare in città o magari fuori città ma rigorosamente con la mia macchina per tornare via quando volevo... Ridussi ancora fino a che un giorno smisi di farmi sentire del tutto per un bel po, cambiai numero di cell, non rispondevo al citofono ecc ecc, fino a che smisero di cercarmi... Poi niente... è passato un po di tempo cosi, ma in quel periodo non stavo bene lo ammetto, era come se vivessi nascondendomi continuamente.... (e siamo a circa un anno e mezzo fa) passato questo periodo iniziai a riprendere gradualmente qualche contatto di amici attraverso internet... per un breve periodo ci siamo anche visti e fatta qualche uscita... ma niente di esagerato, tipo 2 volte a settimana solo il pomeriggio con max 1-2 persone alla volta.. poi magari stavamo senza verderci per tipo un mese, continuando tuttavia a salutarci su msn però... Questo è il periodo piu recente infatti, dove sto "bene" cosi con qualche contatto qua e la, anche se adesso ho ridotto ulteriormente, non ho contatti nè reali nè virtuali col vecchio gruppo da quasi 2 mesi.... Questa è la situazione spiegata piu dettagliatamente. Cmq per quanto ne so non so perchè mi fa quest'effetto, tra l'altro l'ultima sera che ci sono uscito mi sono pure divertito e non avvertivo ansia, anzi quasi mi dispiaceva quando ci siamo salutati per tornare a casa, però nonostante tutto, riprendere ad uscire piu frequentemente non mi va e quindi magari non mi faccio piu sentire per un altro bel po di tempo....
  20. Salve a tutti... Piu o meno 2 anni fa, ho iniziato a soffrire di disturbi d'ansia, in realtà erano gia ricapitati ma solitamente svanivano tempo 2-3 giorni massimo una settimana, stavolta però siccome stavano durando piu del dovuto e mi stavano creando problemi ad uscire di casa o fare cose che normalmente riuscivo a fare (uscire con amici, impegni ecc) abbiamo (io e i miei genitori) deciso di rivolgersi a una psicologa... Ci vado tutt'ora, ma non so cosa realmente sia cambiato perchè ho cominciato gradualmente ed eliminare tutte quelle cose che potevano crearmi ansia fino a ridurmi al minimo indispensabile... difatti mi alzo, sto un po al computer, mangio, qualche volta esco con i miei genitori il pomeriggio, rientro, cena, tv, film, letto. Piu o meno la mia giornata scorre cosi... i miei contatti oltre alle mia famiglia sono qualche amicizia virtuale... Ci siamo resi conto che la situazione cosi non poteva continuare e circa 5-6 mesi fa mi sono rivolto anche a uno psichiatra, durante i vari incontri mi ha prescritto: zoloft, solian, efexor, edronax e fluoxetina variando di volta in volta i farmaci e le dosi... Il problema fondamentale è che al momento non provo una situazione di disagio a vivere cosi, perchè mi sono talmente adattato a questa situazione ke non ho stimoli per provare a riprendermi la mia vita, o fare anche 1/4 delle cose che facevo prima per paura che mi possano causare ansia... Voglio dire, il tempo mi passa piacevolmente, non sto sdraiato 24h sul divano a guardare il soffitto, non ho crisi di pianto o giorni tristi ecc, niente di tutto questo. E' come se avessi quella cosa che capita alla gente che viene rapita per molto tempo... che dopo un po si affezionano ai loro sequestratori, ecco non so se rendo l'idea Infatti parlando di questa cosa mi ha spiegato che mentre un paziente che sta male per questa situazione, se ne rende conto e con l'aiuto dei farmaci prova ad uscirne, nel mio caso è piu difficile perchè perchè essendomi adattato a questa vita e stando bene, l'impegno che ci metterei è minimo.... Continuo a rimandare dicendomi "massì, poi starò meglio e le cose si sistemeranno" e intanto il tempo passa e continuiamo a spendere soldi... però la via d'uscita non si vede Accetto qualunque consiglio o commento, magari puo aiutarmi ad uscire da questa stranissima situazione... Grazie a tutti coloro che leggeranno EDIT: Aggiungo che prima di ridurmi cosi però sono stato male parecchio, infatti se avevo un impegno al quale non potevo dire di no stavo in ansia, non dormivo ero depresso fino a quasi una settimana prima "dell'evento", quando qualche volta dovevo uscire cercavo in tutti i modi di trovare delle scuse e se proprio non potevo rinunciare andavo ma ero forzatissimo e facevo una fatica immane ecc ecc.. Tutto questo mi ha costretto, a ridurre pian piano tutte le situazioni spiacevoli fino a ridurmi al minimo... ci tengo ad aggiungere questo per cercare di farvi capire che non sono semplicemente pigro o vagabondo
  21. La situazione è brutta... In teoria stasera dovrei presentarmi a lavoro, ma so gia che non ci andrò... o cmq farò di tutto per non andarci.. Ho gia accennato qualcosa a mia madre, ma lei (forse per aiutarmi) mi ha detto che devo andarci per forza, il problema è che non riesco in queste condizioni.. non tanto per il lavoro in se, quanto perchè stanotte non ho dormito per nulla e oggi pomeriggio non ho mangiato e sopratutto per lo stato mentale in cui mi trovo... Al sentimento che all'inizio era ansia e paura si è aggiunta la depressione, perchè vedo che cmq gli dispiace mentre mi vede in certe condizioni, e anche per me che sembro arrivato ad un punto di non poter fare nulla che non sia stare al pc, spero che ci sia una via d'uscita... Aspetto che torni mio padre da lavoro cosi magari ne discutiamo insieme... Gli ho gia detto che ho preso la decisione di prendere dei farmaci e consultare uno psichiatra, magari continuando a seguire la cura dalla mia dottoressa, sono stanco di avere paura per nulla e di sentirmi cosi... Scusate lo sfogo, vi faccio sapere cosa succede in questi giorni, magari domani o dopodomani rispondo al topic.. ciao :(
  22. Praticamente io quando ci vado, mi fa parlare solamente delle cose che sono successe durante la settimana.. domande del tipo com'è andata, se ci sono stati conflitti in famiglia (e se si racconto i vari episodi), se c'è stato qualche contatto esterno visto che ultimamente esco molto poco durante il giorno e cose di questo tipo... Poi solo ultimamente si accennava al discorso del lavoro ma non si approfondiva piu di tanto perchè almeno fino alla settimana scorsa non mi dava preoccupazioni... Ke ne pensate ? io sinceramente pensavo che nelle terapie si parlasse di cose piu profonde o magari risalenti a un passato molto remoto.. non so, non mi aspettavo di parlare di cose avvenute solamente qualche giorno indietro... boh....
  23. Rieccomi qua... Per un po le cose sono andate bene, ero riuscito ad evitare la situazione spiacevole, mi sentivo un po' sconfitto, ma dopo qualche settimana la situazione si è normalizzata... un po come sempre purtroppo. Adesso però si è ripresentata e onestamente non so come fare... Non è niente di che.. si tratta di un lavoro estivo ke devo iniziare tra qualche giorno per qualche ora la sera, ma a me sembra un'ostacolo insuperabile... anche perchè ci arrivo in una condizione tale che mi risulta difficile anche solo uscire di casa... Difatti per esempio sono sempre assonnato ma non dormo, sono andato a letto alle 2,30 e svegliato alle 6,30 per fare un esempio, poi sono agitato, non ho fame, sono triste ecc ecc... tutto cosi. La cosa tristemente buffa è che io sapevo di questo lavoro gia 2 mesi fa, qualche giorno dopo che ho scritto il post per intenderci... ma questi disturbi sono iniziati solamente questa settimana ed aumentati in questi 2-3 giorni... Infatti quando andavo dalla dottoressa e mi chiedeva come andava per il discorso lavoro, io gli rispondevo un po meravigliato che ero tranquillo e che era tutto ok, la cosa non mi preoccupava... ed era vero. Per assurdo baratterei l'opportunita di lavorare GRATIS a patto di andarci tranquillo e in pace con me stesso, piuttosto che pagato ma in queste condizioni.. vi sembrerà strano ma è cosi.... Per quanto riguarda il discorso della psicoterapia o psicofarmaci: Della dottoressa da cui vado, ho molta fiducia e mi ci trovo molto bene.. capisco ke ci vuole tempo, ma molto spesso di tempo non ne ho, anche perchè non posso (e non voglio) stare tutta la vita senza lavorare.. Diciamo che vorrei continuare su questa strada, ma vorrei un po accellerare i tempi perchè ormai sono 2 anni che ci vado e i risutati sono quelli che sono.. I miei genitori stanno diventando un po scettici, anzi, forse hanno perso le speranze (con questa dottoressa) da un po ormai... dicono che gli stessi problemi ke avevo quando ho iniziato li ho tutt'ora e tutto sommato non è che abbiano tutti i torti Visto che mi dite che è possibile, proverò a proporre la possibilità di fare psicoterapia e psichiatria insieme... parlandone prima con la dottoressa e poi con i miei, anche se so gia che mooooooooolto probabilmente loro mi diranno o l'uno o l'altro... visto che ho qualche soldo da parte ma non ho uno stipendio fisso, dovrebbero accollarsi la spesa loro, in quel caso dovrei arrangiarmi come posso per riuscire a fare entrambe le cose... Cmq prima voglio vedere come si sviluppa la cosa, in primis questo lavoro, se riesco a risolvere senza ricorrere ai medicinali mi farebbe molto piacere... Grazie a tutti quelli che mi hanno risposto in precedenza e a tutti quelli che risponderanno e avranno la pazienza di leggere questo post..
  24. Grazie per le risposte... Domani ho la seduta... vedrò di discutere di queste cose in modo da mettere un po in chiaro la situazione e decidere il da farsi... in caso vi faccio sapere... ciao ^^
  25. Salve a tutti Da qualche tempo soffro di problemi legati all'ansia, specialmente quando mi trovo ad affrontare una situzione nuova o spiacevole o cmq in qualsiasi situzione che non mi permetta di andare via quando voglio... Questo può variare da una banale uscita a un impegno piu grande come può essere un lavoro... Ho questi disturbi da piu o meno 2 anni, con alti e bassi a seconda della gravità delle situazioni... Nel corso di questi (quasi) 2 anni, sto seguendo una terapia presso una psicologa... mi ci trovo bene e ci vado e parlo volentieri, il problema è che i problemi che avevo quasi 2 anni fa ce li ho tutt'ora... Non so magari sbaglio io, non sto attento oppure non affrontiamo l'argomento, spesso infatti parliamo di altre cose... Fatto sta che ieri c'è stato l'ennesimo "rifiuto" ad affrontare una determinata situazione, sento di aver deluso un po tutti, sia in famiglia che me stesso... I miei genitori abbastanza preoccupati mi hanno detto di interrompere la terapia e di rivolgersi a un altro dottore in modo che mi prescriva anche qualche medicina in modo da prendere qualche pasticca e "stare bene"... Io non sono molto convinto, perchè preferivo risolvere il problema (sempre ammesso che sia possibile) in modo naturale senza prendere medicine... E' anche vero però che nei momenti di crisi, spesso mi capita di star male 3-4 giorni prima nei quali dormo poco, mi sveglio presto, non mangio, sto agitato, depresso ecc... in quei momenti anch'io penso che i discorsi servano a poco e che magari sarebbe utile agire diversamente... Sono indeciso.... voi che dite ??
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