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nello

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messaggi di nello

  1. piccolo OT

    Complimenti a Puledro per la buona volontà e la voglia di comunicare. :icon_surprised:

    Ti metto nella lista delle persone che conservano ancora la pazienza di dialogare con Ego, non ho ancora capito che sfizio ci trovano.

    Ego, io ti trovo estenuante, non so che farci :pardon: e giustamente dirai tu Che me frega :Just Kidding:

    Quanto a Nello, piccolo consiglio senz'impegno: Nello è così.

    ASSOLUTO

    ECCESSIVO

    prendere o lasciare

    nei momenti buoni è una gran persona, per il resto, lascialo urlare altrimenti schiatta!

    vero nello!? :Batting Eyelashes::clapping:

    Ciao zazà

    no non schiatto

    ma sentire dire che Saviano ha parlato bene

    è come dire a uno che fa un monologo che ha avuto un incontro democratico............

  2. Ma perchè urli?

    A me piaceva affrontare un discorso pacato basto sul dialogo.

    Urlare non serve a nulla...

    Vedi, se spiegassi il tuo punto di vista sarebbe molto più costruttivo e forse si riuscirebbe a capire il tuo pensiero.

    Quello invece che esprimi è retorica allo stato puro.

    a me piacciono i colori

    e mi piace scrivere ogni tanto in grassetto

    urlare lo dici TU.

    Il mio punto di vista è che il giornalismo serio

    non è declamatorio

    il mio ragionamento è che la televisione è un grande strumento e che non si può fare propaganda politica essendo giustizieri giornalistici

    il giornalismo di moda è il giustizialismo giornalistico

    Vedi se io cerco una donna per andare a letto non è la donna prostituta ma magari sono io puttaniere

    ovvero

    se un mafioso cerca un leghista (senza che questi lo sappia) non è mafioso chi è cercato ma è mafioso chi lo cerca.

    Voglio dire che questo modo di porre i problemi è perfettamente demenziale.

    Saviano è uno che non può e non deve parlare da Bar dello Sport.

    Il vero giornalista quando esprime una connivenza deve portare fatti e se accusa un movimento, un partito, deve farlo in un contesto paritario dove la leggitima difesa dialettica è concessa, altrimenti è un vigliacco............e Saviano di fatto lo è stato......si è fatto prendere la mano perchè Saviano per i soldi venderebbe sua mamma............nel senso che è uno che non ha mai aiutato concretamente nessuna vittima di mafia.

    Lo stile oracolare, il paradosso ideologico associando pseudo filosofi politici cion la conduzione reale politica è un'emerita invenzione da giallo da scrittore trash....credimi se si vuole combattere la mafia non si associa un intero movimento, un intero partito alla mafia ....questo è qualunquismo sociale e politico....è come se io dicessi che tutti i meridionali sono mafiosi............

    i Toni se li ho aspri è perchè da vecchio uomo di sinistra non tollero che giornalisti da strapazzo come saviano si comportino da perfetti uomini di potere che usano il loro spazxio senza contradditorio.

    Per me poi Saviano è patetico ed anche culturalmente prevedibile perchè tratta determinati argomenti solo per autocelebrazione personale.

    Credimi Saviano potrebbe fare meglio.....a me pareva Celentano nei suoi deliri da Artista.........ma Celentano parla da Artista mentre Saviano crede di parlare da giusto...questa è la differenza e l'arroganza di Saviano di credere di essere un giusto anchew quando spara xxxxxxx a iosa.

    Ciao bello.

  3. problemi di vista o è il solito modo di urlare concetti che altrimenti nessuno ascolterebbe?

    prova con manganello e olio di ricino,ma sulla tua persona :Talking Ear Off:

    non so bene a quali modelli ti rifai

    penso i tuoi che poi attribuisci agli altri

    Tu non solo non ascolti le parti ma idolatri un ORACOLO COME SAVIANO

    CHE E' UN MAESRO DEL GIORNALISMO da nani ORACOLARE

    cioè se la racconta da solo.

    IN DEMOCRAZIA SI HA IL DIRITTO DI REPLICA

    IN DEMOCRAZIA LA MMERDA SI TIENE A CASA NON SI GETTA SULLE SPALLE DEGLI ALTRI

    ..................... guarda a caso più evoluti e più organizzati.

    Saviano è un piccolo come è piccolo e patetico il suo modo di fare giornalismo

    e politica da baraccone............

    crede che la guerra alla mafia sia una sua prerogativa POVERO PIRLA SAVIANO

  4. Iovine catturato dal poliziotto che aveva rifiutato la scorta a Roberto Saviano, ritenendo che questa richiesta non fosse motivata Pubblicato il17 novembre 2010 dainfosannio

    Napoli (Italia) – Il ruggito dell’antimafia vera copre starnazzanti polemiche: dopo 14 anni di latitanza Antonio Iovine, “primula rossa” del clan di Casal di Principe, finisce in manette e viene spedito al carcere duro del 41 bis. L’arresto è stato compiuto dalla polizia, l’ennesimo successo sul fronte antimafia del vice questore Vittorio Pisani, capo della Mobile di Napoli. Si tratta dell’uomo che aveva rifiutato la scorta a Roberto Saviano, ritenendo che questa richiesta non fosse motivata.

    PARERE NEGATIVO. “A noi della Mobile fu data la delega per riscontrare quel che Saviano aveva raccontato a proposito delle minacce ricevute. Dopo gli accertamenti demmo parere negativo sull’assegnazione della scorta”, rivelò l’alto dirigente di polizia in una famosa intervista al Corriere della Sera. Nella stessa intervista Pisani espresse anche delle valutazioni sul libro Gomorra, sottolineando come non dica nulla che possa offrire contributi alle indagini anticamorra.

    IMPULSO E LINEE. Ben più significativa l’azione delle forze dell’ordine sotto l’impulso e le linee di Roberto Maroni. Da quando il leghista è ministro dell’Interno, all’elenco dei 30 boss mafiosi ex latitanti e catturati manca solo Michele Zagaria. “ Oggi è una giornata storica. E’ l’antimafia dei fatti non nelle chiacchere di Saviano”, ha commentato il ministro.

    Patetico Saviano anticammorista dalla parcella salata.

  5. 17/11/2010,

    Bene Stato e magistratura. Saviano il vero buffone

    di: Livio Varriale

    Alcune polemiche in questi giorni hanno tacciato il Governo di essere poco presente. Più attento a sfruttare la prostituzione che a contrastarla, compiacente con chi porta i soldi al nord, alimentando il modello Lega, e punitivo contro chi al Sud delinque deturpando il territorio. Chi l'avrebbe mai detto che un meridionalista convinto come me e come tanti altri, abbia il dovere e l'onore di ringraziare un ministro leghista per aver fatto, ancora una volta, piazza pulita dell'organizzazione camorristica più famosa della storia. Anzi, l'unica secondo quanto scritto da un giovane ed abile scrittore nato a Napoli e non a Casale, perchè privilegiato fin dalla nascita dal fatto di essere stato messo al mondo in una culla ben ovattata nella sua famiglia per bene di origini casertane. Lui con Casale c'entrava poco o nulla, ma è stato sempre il burattino della legalità, dei detrattori del Governo Berlusconi e mai di quelli dei vari Prodi e D'Alema, che hanno dimostrato di essere più loro collusi con la criminalità non portando a casa un solo arresto eccellente come fatto negli ultimi anni dall'uomo con la camicia verde.

    Il paladino della giustizia che non ha mai fatto nulla per quest'ultima se non arricchirsi con uno splendido romanzo che nei primi mesi dalla sua pubblicazione ha "spacciato" come opera giornalistica. Un'opera copiata da molti giornalisti, e questo lo si è venuto a sapere dopo alcune sentenze sfavorevoli per plagio nei confronti di chi ha raccontato quotidianamente lo squallore delle azioni malavitose, guadagnando cifre irrisorie rispetto a quelle incamerate dal figlio del marketing moderno. Quel marketing messo in campo dalla persona che adesso sta accusando in televisione cercandolo di diffamare, appoggiando chi denigra l'attuale Governo, con le spalle sempre coperte ahimè da chi magari già gli ha garantito un posto in Parlamento. La sua vera terra d'origine è quella che gli ha dato notorietà e ricchezza la quale, girando e rigirando, trova sempre il marchio Mediaset nello stendardo( vedi Mondadori ed Endemol).

    La sua terra d'adolescenza, invece, è stata diffamata, deturpata da lui stesso con notizie vecchie trattate dai veri giornalisti del territorio come Rosaria Capacchione e come Simone di Meo, vincitore di una causa nei confronti dello scrittore, sedicente giornalista nel periodo in cui giocava ambiguamente sulla sua professionalità mendace e sconosciuta a tutti gli addetti ai lavori. Questi due colleghi da me citati fanno parte di quei professionisti e di quelle persone che hanno raccontato con abile cronismo, che hanno vissuto sulla propria pelle le vicende dei morti ammazzati dalle faide, che sono stati testimoni e narratori dei sacrifici degli uomini della Giustizia, dei magistrati ed anche delle persone perbene che nulla hanno a che vedere con Gomorra, pur subendo da un ventennio le angherie della criminalità organizzata. Tutti a Casale hanno applaudito Saviano quando nel 2006 diede una mano in campagna elettorale ad un morente della politica, Fausto Bertinoti. Dopo quella parata di politici della sinistra di Prodi, il quale non ha messo in galera nessun mafioso d'eccellenza, e dopo quella sceneggiata degna del rispettabile e defunto Mario Merola, Saviano non è tornato più a Casale; non vi ha aperto nemmeno un conto corrente per gratitudine, lasciando alle persone oneste del posto le parole infamanti della sua biro da sceneggiatore ed anche da copione, quelle parole che fanno male soprattutto a chi subisce quotidianamente vessazioni e non gode, anche denunciando, della "dovuta" copertura dello Stato; la stessa che non fu garantita a Giancarlo Siani: giovane collega morto ammazzato dalla camorra. E' vero che il Governo non deve strumentalizzare l'ennesimo colpo basso alla criminalità organizzata, anzi deve incentivare la Giustizia stanziando più fondi, ma siamo noi cittadini a riconoscergli il merito, tra una mignotta minorenne ed una società off-shore, di aver dato quella linea politica alla magistratura che è riuscita a collezionare una serie di successi mai vista fino a quando al Governo c'erano i sedicenti paladini della Giustizia: quelli delle parate di un un giorno e via, che hanno mortificato il territorio da loro sfruttato sempre e solo per i soliti scopi elettorali. Viva la legalità, viva le Forze dell'Ordine, viva la Magistratura e, permettetemelo, viva Roberto Maroni il leghista.

    NAPOLI - L'arresto di Antonio Iovine dimostra la "grande professionalità" degli uomini e delle donne della squadra mobile di Napoli che "hanno inflitto un colpo durissimo ai clan". Lo afferma il segretario del Siulp, Felice Romano, rivolgendo un appello al governo affinche "mantenga gli impegni assunti circa il legittimo e irrinunciabile riconoscimento della specificità dei poliziotti". L'arresto di Iovine, dice ancora Romano, è stato possibile "malgrado i continui impegni che i colleghi napoletani hanno dovuto affrontare per l'emergenza rifiuti, frutto della incapacità della politica a trovare risposte concrete ai problemi reali di quel territorio, e grazie all'intuito investigativo e all'abnegazione degli uomini della Mobile di Napoli nonché alla loro capacità di utilizzare al meglio l'insostituibile strumento delle intercettazioni telefoniche ed ambientali". "Esprimo grande soddisfazione per l'arresto del super latitante Iovine, a cui nel 2007 scrissi una lettera all'indirizzo di casa. Chissà che nello stesso modo non sia possibile arrestare anche il boss Michele Zagaria". Così il consigliere regionale del Pd Corrado Gabriele commenta la cattura del "boss manager" dei Casalesi Antonio Iovine, latitante da 14 anni. "Lo hanno stanato - afferma Gabriele - laddove tre anni fa gli inviai una lettera in occasione dell'inaugurazione dell'anno scolastico alla presenza di Bertinotti e Saviano. Allora avemmo il coraggio di sfidare due padrini come Iovine e Zagaria a raccontare il male che essi rappresentavano a centinaia di studenti". "Chissà - conclude il consigliere regionale del Pd - che prossimamente nello stesso modo non sia possibile arrestare anche Michele Zagaria a Casapesenna, dove nel 2007 gli indirizzammo la stessa lettera inviata a Iovine". Un altro grande colpo delle forze dell'ordine ha messo fine alla latitanza di un pericoloso esponente della malavita organizzata. Esprimo tutta la mia soddisfazione e ringraziamento, personale ed istituzionale alle forze dell'ordine e ai magistrati, per la brillante operazione che portato all'arresto di Antonio Iovine". E' quanto dichiara il presidente del Consiglio provinciale di Napoli, Luigi Rispoli, in merito all'arresto del latitante ricercato da anni. "Lo Stato ed il governo - ha proseguito Rispoli - ancora una volta fanno sentire la propria presenza, costante ed interrotta, manifestando il grande impegno nei confronti della giustizia e nel contrasto ai poteri criminali". "L'arresto di Antonio Iovine, capo dei casalesi e latitante da tempo, è uno straordinario successo ottenuto grazie al lavoro, all'impegno e al sacrificio delle forze di polizia e della magistratura, che hanno dedicato le proprie migliori energie al contrasto della camorra e del clan dei casalesi". Così la deputata del Pd, Pina Picierno. "Nell'unirci alla soddisfazione e alla gioia per questa notizia così importante - prosegue - non possiamo che ribadire la necessità per lo Stato di garantire tutti i mezzi e le risorse necessarie per la lotta alle mafie, che oggi non finisce di certo, ma deve anzi continuare con rinnovato impegno. Oggi è una grande giornata per tutti i cittadini per bene e per l'intero Paese". "L'arresto di Antonio Iovine è davvero un risultato importantissimo conseguito da magistratura e forze dell'ordine con anni di lavoro serio e impegnativo, a loro va tutta la nostra gratitudine e il sostegno e la vicinanza di tutti i campani onesti". Lo afferma l'europarlamentare e vice capodelegazione Pd Andrea Cozzolino. "Voglio ringraziare tra tutti il procuratore aggiunto Cafiero De Raho per l'impegno e l'alta professionalità con cui ha contribuito a questo arresto e alla lotta contro i clan camorristici condotta in questi anni, tra tante difficoltà, in Campania - ha aggiunto Cozzolino - ". "Ora - conclude Cozzolino - è fondamentale che la pressione dello Stato sulle organizzazioni criminali prosegua e si accompagni a interventi concreti per contrastare le economie mafiose e promuovere la crescita delle aree più colpite dalla presenza della criminalità organizzata". "Apprezzamento alle forze dell'ordine e alla magistratura per il lavoro svolto nel contrasto alla criminalità organizzata e per il duro colpo inferto a uno dei boss più pericolosi della camorra". E' stato espresso dalla senatrice del Pd Teresa Armato della Commissione Antimafia. "La cattura di Antonio Iovine è un risultato importantissimo, che attendevamo da anni. Ed è un arresto che segna una svolta nella lotta alla camorra. E' necessario ora concentrare tutte le energie possibili - conclude Armato - e proseguire su questa strada per scoprire nuovi legami e nuove connessioni con la criminalità organizzata". "La cattura di Iovine va salutata come un fatto importante: il lavoro degli inquirenti, la dedizione delle forze dell'ordine ottengono risultati notevoli e assicurano alla giustizia latitanti e boss". Lo afferma in una dichiarazione Walter Veltroni. "E' un fatto ancora più rilevante - aggiunge l'esponente del Pd - se si pensa alle condizioni in cui le forze dell'ordine lavorano visto che i tagli del governo colpiscono dotazioni in uomini e mezzi. L'impegno di tutti, delle istituzioni e della società civile, contro la criminalità organizzata va rafforzato e portato ovunque, al Sud come al Nord ovunque i poteri criminali dettino legge. Strumentalizzare i successi delle forze dell'ordine in chiave di polemica è sbagliato e offensivo: chiunque dovesse farlo - conclude Veltroni - si assumerebbe una grave responsabilità ".

    A parte le controrisposte > cercatevele.

  6. Saviano un eroe? È diventato ricco ma non dà un euro alle vittime di mafia»

    di Paola Setti Strumenti utili

    «Non se ne può più di sentire che Saviano è un eroe».

    «Non capisco tanto clamore: lo ripeto da tempo. C’è gente che nella lotta alla mafia ha perso la vita, registi, scrittori, magistrati. Ce n’è tanti quanto lui e meglio di lui».

    Direttore, Saviano vive sotto scorta, ci manca lei ad attaccarlo.

    «Anch’io vivo sotto scorta, ma non mi sento un eroe e non vado in giro a vantarmene».

    Lui vive sotto scorta perché la camorra lo ha minacciato di morte.

    «Sì ma mica l’ha scoperta e denunciata lui la camorra. Il primo grande giornalista fu Gio Marrazzo... E comunque a me va benissimo che sia superprotetto, ci mancherebbe».

    Dice la sinistra che lei e Berlusconi volete isolarlo.

    «Ma per favore. Io dico solo che c’è un eccessivo clamore sul suo ruolo di servitore anti-camorra. Non lo si può far assurgere a unico difensore dell’onestà e unico grande accusatore della malavita organizzata».

    La mafia si combatte anche con l’impegno culturale, no?

    «E lui è l’unico? Lo fanno in tanti, ma in silenzio. La lotta alla mafia la faccio anche io tutti i giorni anche solo dando le notizie dei blitz al telegiornale».

    Ammetterà che non è la stessa cosa.

    «Voglio dire che il nostro Paese è contro la mafia, anche senza Saviano. E poi lui che fa? Gli straguadagni dei suoi libri e dei suoi film li devolve per le vittime, per caso? No, e allora che la smetta di rompere».

    Rompere.

    «Sì. A me m’ha rotto. Gli hanno pure dato la cittadinanza onoraria a Milano, ma cittadinanza di che?».

    Non sarà che lei ha voluto dar sostegno al premier, che poco tempo fa si attirò le critiche per aver detto che Gomorra ha reso famosa la mafia nel mondo?

    «Ma va’, non ce l’avevo manco in mente. E poi io queste cose le dissi prima di Berlusconi, per esempio quando Saviano andò a testimoniare al processo a Napoli. Arrivò con la scorta, i carri armati, gli incrociatori, tutto per dire che serve il rigore dello Stato. E ci voleva lui a dirlo!».

    Adesso l’Idv chiede all’ordine dei giornalisti di battere un colpo.

    «Ah, sì, ho letto quel Leoluca Stracciaquilio, lì, Barbalunga...».

    Leoluca Orlando.

    «Glielo batto io un colpo! Ma chi è questo, un politico fallito, ma come si permette? Figuriamoci se io, figlio di un brigadiere dei carabinieri medaglia di bronzo al valor militare nella guerra di Etiopia non posso esprimere un parere!».

    Vabbè ma ce n’era bisogno?

    «Stavo parlando di Draiatrippa, lì, Draiaculia...».

    Draquila, direttore, oggi coi nomi va forte eh?

    «Il ministro Bondi fa bene a non andare a Cannes, quel film infanga l’Italia».

    Lo ha visto?

    «Ma figuriamoci, io non vado a vedere certe xxxxxxx, basta conoscere la fanciulla, lì...».

    Sabina Guzzanti.

    «Lo sappiamo già qual è la sua tesi. Ho visto solo un’immagine di lei su una carriola. Ecco, è li che deve stare, in carriola».

    Se lei fosse premier altro che censura.

    «Ebbasta con sta storia della censura, mi sono rotto».

  7. a parte l' oceano di cazzzate che spara ego e che secondo me non meritano nessuna risposta ne considerazione, il programma di fazio - saviano con i suo 9 milioni di telespettatori è un fenomeno culturale di altissimo livello il piu' alto che si sia visto in questo paese negli ultimo 30 anni.

    ed è bellissimo che qualcuno abbia il coraggio di essere e di vivere nel diritto di esercitare il proprio pensiero e la propria personalità ( rossi compreso ) .

    in questo mondo di gente ormai abituata a mangiare nella ciotola qualcuno ancora da segni di vita .. che bello!!!!

    e la politica non c' entra un cacchio con questo programma.

    a nello dico solo una cosa, vergognati profondamente.

    SAVIANO E' UN SERVO AL SOLDO DI UNA SINISTRA SCASSATA

    COSI' COME BERLUSCONI COMANDA IL MONDO

    Tu non sai accettare punti di vista diversi

    ti devi vergognare Tu che approvi un qualunquista che vomita MMERDA su un popolo

    Tu senti baccaano e sei contento non ti chiedi perchè lo facciano

    PER ME SAVIANO E' UNA NULLITA'

    : Sta conducendo una vita da vigliacco

    ha parlato da vigliacco in TV senza controparte

    e Tu lo idolatri.....ovvio e' il tuo stile.

    Ciao bello Vergognati Te che ti piace un PIRLA

  8. Vabbè, se vuoi credere a Babbo Natale sei liberissimo !!!!

    Non solo la TV di Fede è del PDL ma anche Canale 5 e Italia1.

    Ed ha infiltrazioni notevoli anche nella TV Pubblica se proprio vogliamo precisare.

    Ripeto:

    accettare la replica su quel programma (Vieni via con me) sarebbe uguale a stravolgere una trasmissione che non è nata per un dibattito politico.

    Apra una trasmissione, anche di una sola puntata, sulla stessa rete (di vieni via con me) e faccia lui un monologo su come vede l'infiltrazione della mafia al nord. I mezzi per farlo non gli mancano di sicuro.

    Quando non si hanno gli attributi si attacca alle spalle

    SAVIANO E' UN MAESTRO DI VIGLIACCHERIA

    Non è all'altezza di reggere nessun confronto infatti sa fare solo monologhi L'ASSASSINO DELLA PAROLA

    SAVIANO FOR BIDET

  9. leghista?

    so che la verità fa male in tal modo da offuscare la mente.

    infatti non ha accusato la lega,ha fatto il nome di UN leghista,ha detto ciò che si sa da moltissimo e cioè che la mafia tende a legarsi con il potere locale(quale è quello della lombardia?) e ha riproposto l'opinione di miglio sulla mafia.

    se tutto questo fa venire l'orticaria e fa esternare tutta questa violenza verbale(come da tuo post),significa che ha colpito nel segno.coda di paglia ,eh?

    non sono leghista

    L'amico Saviano è un vigliacco

    che fa soldi vivendo da ricco in maniera smodata

    vomita MMERDA sugli assenti

    è un pessimo soggetto

    una animale da circo

    che fa soldi

    io non so da che parti stai

    comprendo che ti senti lisciato da un qualunquista

    non sai capire cosa è giornalismo da diffamazione?

    va beh credi al tuo Dio che farai tanta strada

    chi vomita MERDAA su un popolo è un MAFIOSO COME SAVIANO

    Tienitelo stretto il tuo idolo che viva da ricco e si nasconde

    tutto il qualunquismo della sinistra anzichè rifarsi ai modelli sociali di cultura e di lavoro

    attraverso vere azioni popolari si nbasconde dietro un IMBECILLE CHe parala senza prove

    Ma tu sai capire o pensi che paralare male sia corretto?

    SAVIANO E' UN IDOLO PERCHE' INSULTA

    ed io restituisco pariglia ad un CRETTINO

  10. Su questo hai ragione, concordo. Sono sicura che, nel momento di incertezza lavorativa e finanziaria nel quale versiamo ora, questo sia per lui un buon modo per tranquillizzarsi, il modo migliore che conosce. Ricordarsi della mamma, della nonna, eccetera.

    Il problema è questo: che lui è perlopiù rievocativo.

    Nel senso che per lui l'unica felicità assoluta ormai è passata e non torna più.

    La nostra vita attuale, piena di problemi, lo schiaccia e gli toglie la felicità.

    O meglio, gli toglie la serenità, che credo sia il punto di partenza per trovare la felicità.

    I progetti insieme si fanno, sì, ma sono sempre così schiacciati dalla paura del domani che nemmeno l'amore può distoglierlo dalle sue preoccupazioni.

    Ergo, nemmeno io.

    Ergo, nemmeno la mia immagine di donna e compagna, che non è in grado di sostituire le figure femminili della sua vita, che ha le sue esigenze fisiche, psicologiche.

    Che viene vista sempre come una figura che chiede un amore più completo, ma non lo riceve e Lui NON SA come darmelo, nonostante i miei sforzi per renderlo partecipe dei miei bisogni.

    Io chiedo semplicemente un amore più maturo, perchè credo possa essere la chiave di volta a questa staticità, e cerco di proporlo come alternativa all'atto rievocativo dell'infanzia.

    Tuttavia il ruolo che mi viene richiesto è un altro (parole sue): è soltanto quello di "spalla". E credo sempre più fortemente che Lui non abbia necessità di crescere, troppo preso com'è dai problemi concreti della vita.

    Non so se sono riuscita a spiegarmi.

    Io posso condividerlo, ma resta una cosa non mia e non NOSTRA.

    Si è tutto chiaro.

    Potrebbe essere che fra 10 anni riviva questi momenti come grandi emozioni............ ma ora è troppo assorto dalla realtà problematica piuttosto che vivere l'amore con Te e lasciarsi andare, abbandonarsi al vostro sentimento...

    forse è Lui che si sente inadeguato?

    io non so dirti altro perchè credo che la questione stia proprio nella vostra dinamica di coppia sulla base di come vivete il vostro rapporto ed io non ho altri elementi per suggerire..............comprendo però che talvolta ti senti terza a lui, ma comprendilo e ragionaci insieme.

    Ti auguro felicità. Ciao.

  11. io credo che si tratti di uno dei fenomeni culturali più significativi del nostro temo, la trasmissione intendo.

    ho apprezzato tantissimo la prima puntata e ho trovato molto interessante anche quella di ieri sera, non mi perderò per nulla al mondo la terza.

    Un vero insulto alla popolazione che si vuole autodeterminare.

    Un vero assassino dei fatti che spara senza controparte.

    Un pessimo personaggio uno dei più luridi.

  12. Ha fatto un monologo, a mio avviso molto interessante, sulle varie mafie in italia.

    Parlando dell' la 'ndrangheta ha parlato di rapporti tra quest'ultima e la Lega al nord.

    E ieri sera record di ascolti per la trasmissione.

    Ha vomitato veleno.

    E' il classico assassino con la licenza da uccidere.

    Un vero mqualunquista della parola che spara su un Partito Popolare in contrapposizione con la sua becera merdionalità.

    Un pessimo soggetto politico pure vigliacco che vomita reati penali su altri senza portare una prova.

    Lui ha il classico linguaggio del meridionale mafioso che parla senza controparte.

    Una vera nefandezza come uomo e come soggetto culturale.

    ù

    Un vigliacco come lo pè sempre stato.

    Pessimo uomo, pessimo giornalista.

    Ha vomitato Mmerda sul popolo del Nord un vero idiota.

  13. guarda che un posticino nella lista ci sta pure per te Ego! :Just Kidding:

    ripeto la domanda che feci sopra: ti diverte tanto il giochino del fomentatore? :huh:

    perchè non so se hai notato, quei due non ci stanno riuscendo a provocarmi, e di sicuro non ci riuscirai manco tu.

    direi che la mia reazione assomiglia di più a quella di una persona che si trova uno sconosciuto che le sbraita addosso. e allora decide di allontanarsi, lasciandolo sbraitare da solo.

    ma chi è questo personaggio del forum che recita da eterna vittima?

    Prima da del cafone, non accetta alcuna replica e aggiunge del cafone a chi la contrasta, provoca e non vuole leggere.

    Chi si chiama fuori lettura è una codarda.

    Ed io devo dedicare il mio tempo a un essere così vittimistico?

    Ma speriamo che si innamori così passerà dalla rabbia alla gioia.

    Ciao Juditta Ti amo for ever.

  14. tu come lo chiami uno che in un forum dice a un'altra utente di tacere, senza motivo? Se rileggi dall'inizio invece di fermarti al particolare mgari capisci meglio i motivi dei litigi ed eviti di inficiare ancora di più le discussioni!

    O sei tu che non capisci o forse, ne deduco, preferisci vedere quello che ti conviene.

    Cià

    Ho detto ciò che ritenevo opportuno

    le tue valutazioni tienitele strette se sono per me davvero non so che farmene.

    Quanto a cosa capisco finchè ti risponderai da sola come tua abitudine non capirai nè capisci granchè.

    Ciao bellezza.

  15. ... Secondo voi che cosa vuole comunicarmi?

    Vi spiego meglio: mi capita molto spesso (ormai da un paio d'anni) che nei momenti di difficoltà sia per la coppia, sia per il suo lavoro, chiacchierando insieme salta fuori questo discorso.

    L'argomento è sempre più o meno lo stesso: "quando ero bambino come ero felice, che posti belli che ho visto, come ero spensierato...!"

    "Nella mia famiglia c'erano ancora i nonni, i cugini, i fratelli. (i nonni sono scomparsi ormai da circa 15 anni) e io, il più piccolo, ero coccolato, e amato"

    "Adesso, che vita difficile, adesso!"

    "Quanti problemi da risolvere!" (compresi i problemi di coppia)

    Quando è nervoso, perciò, la sua reazione è quella, in un certo qual modo, di "regredire" e di crogiolarsi in questo tipo di ricordo. (chiaro, ovvio che la cosa che ne fa le spese tra noi due, è, sempre, LA STESSA)

    Un ricordo dal quale io sono esclusa. Ossia, lui mi fa partecipe di questi ricordi e me li presenta come assolutamente meravigliosi ed insostituibili, anche rispetto alla nostra relazione attuale.

    Debbo pensare che io non sono in grado di renderlo felice come quando era bambino?

    Debbo pensare che non vuole crescere?

    Cosa significa secondo voi?

    E' una cosa che fa parte di lui, perchè so che è fatto così. Tuttavia volevo cercare di capirlo di più.

    Grazie.

    Un uomo quando cita la sua infanzia mostra storicità affettiva

    non è un alter sentimento ma un rifuguarsi in un ricordo in un' atmosfera affettiva rassicurante.

    E' l'incontrario.........dell'esclusione....... Lui vorrebbe renderti partecipe non in contrapposizione ma in comunicazione, purtroppo l'uomo ricade in questi rifugi di ricarica rassicurante.

    Sicuramente il tuo Lui ha dei riferimenti su Personaggi familiari statici e più che isolarsi trae un auspicio riaffermativo del passato per cercare una continuità ora.

    E' vero non sempre è una buona tecnica di comunicazione con la propria compagna di vita ma è comunque un buon modo per rassenerarsi.

    Cerca di capirlo in questo senso.

    Sul fatto che Tu non lo renda felice nella fattispecie rievocativa non c'entra alcunchè: E' lui che ti parla come se lui fosse terzo a se stesso.

    L'importante è che non si spersonalizzi e non diventi perlopiù rievocativo.

    Io credo che Lui ti voglia davvero bene e ti ponga il suo lato più onirico del suo passato che vorrebbe in qualche misura potere condividere con Te.

    Amatevi ciao.

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