Fare sesso estremo può essere il sintomo che qualcosa non va. Purtroppo, secondo un gruppo di ricercatori del Bradley Hasbro Children’s Research Center, dietro a rapporti non protetti e promiscui potrebbe esserci, per molti giovani adolescenti, un disturbo psichiatrico. Il guaio non è fare l’amore, ma è come lo si fa. Questi medici sostengono che sia il risultato di stati depressivi che tra l’altro espongono le persone anche a malattie come l’Aids o la sifilide, in crescente diffusione nelle nuove generazioni.
I giovani che soffrono di sindrome da iperattività e deficit dell’attenzione sono particolarmente a rischio e sono più sessualmente attivi dei coetanei che non presentano questo tipo di disturbo. Lo sono anche coloro che soffrono di stress post-traumatico o altri disturbi legati a un eccesso di stress.
Per giungere a questa conclusione i ricercatori hanno coinvolto 840 ragazzi nella loro ricerca: sono stati tutti analizzati per comprendere se e quali malattie mentali fossero presenti. Più della metà dei partecipanti era di sesso femminile e di età compresa tra i 15 e i 18 anni e il 50% di loro aveva avuto rapporti anali e vaginali. Solo il 29% non ha utilizzato il preservativo negli ultimi rapporti.
Per quanto riguarda il numero di partner sessuali, 31% era stato sessualmente attivo nei precedenti 90 giorni con due partner, il 15% ne aveva avuto più di quattro e 14% è risultato positivo a una malattia sessualmente trasmissibile.
Per avere un quadro più chiaro è giusto sapere che lo studio ha inserito 153 ragazzi con una diagnosi di mania, 48 con disturbi di internalizzazione, 282 con disturbi esternalizzazione, 252 con più di una diagnosi e 105 in trattamento della salute mentale.