Vai al contenuto

lapina

Membri
  • Numero di messaggi

    1600
  • Registrato dal

  • Ultima visita

Contenuti inseriti da lapina

  1. Il problema è che la verità non piace a nessuno...secondo me la stragrande maggioranza dei rapporti sono basati proprio sulla superficialità, nessuno contraddice nessuno e tutti si assecondano..se è questo che tutti cercano addio.. Io non devo fare altro che adattarmi a questo modo di pensare comune..e perchè? perchè a tutti piaciono le cose semplici.. E' per questo che mi viene così difficile...anche darsi i bacini quando ci si vede..il più delle volte sono baci di Giuda.
  2. Grazie Digi79, spero solo di non finire per apparire falsa a me stessa..
  3. Hai ragione Sirena, in effetti è proprio quella la linea che sto cercando di seguire: sto riuscendo abbastanza bene a trattenermi dal dare giudizi o controbattere sempre, ma è terribilmente difficile essere affettuosa... Col mio ragazzo ci parlo di questo problema ma lui dice che son fatta così e che c'è poco da fare ma dopo due secondi mi fa sentire in colpa per questo. Io non è che non voglio bene..e che lo faccio in un' altra lingua.. Speriamo di riuscire anche io come te a cambiare..
  4. Temo tanto quel momento..ora come ora se son di fronte ad un bambino piccolo lo guardo, lo vorrei coccolare, vorrei parlargli affettuosamente ma non ci riesco, non so neanche da dove cominciare..
  5. Antius ha ragione...effettivamente penso di essermi imprigionata dentro qualcosa che non mi appartiene, è come se fosse un modo per tenere sempre tutto sotto controllo. Quando do retta alla parte giocosa di me è come se non lo sapessi fare fino in fondo. Mi guardo da fuori e mi dico che sembro solo una stupida.. Non nego neppure quello che afferma Mio, non lo faccio direttamente ma il risultato alla fine è quello...
  6. Salve a tutti, mi sono iscritta da poco e per ora mi sono limitata a intervenire in qualche discussione in attesa delle parole giuste per esporvi il mio problema. Spero che qualcuno possa darmi un parere o dei consigli su come migliorare. Ho 24 anni, sono fidanzata con un ragazzo meraviglioso da 7 anni, ho il mio gruppo di amici, le mie conoscenze all’ Università e da poco ho raggiunto la serenità anche in famiglia… “che problema hai dunque?”… direbbe qualcuno.. Il problema è che mi sono accorta di avere un comportamento che mette in soggezione chiunque mi si pari davanti e tutto ciò a diversi livelli, dal più stretto col mio ragazzo al più occasionale con i colleghi. Ho sempre avuto amici, alle elementari, alle medie, alle superiori…ma alla fine di ognuno di questi cicli li ho sempre persi, come se io non fossi capace di entrare nel loro cuore …ed è anche comprensibile: non sono affettuosa e non sono espansiva. Non sono praticamente mai stata sola, ho avuto anche “la migliore amica” alle superiori ma dopo il diploma è finito tutto, persi completamente i contatti. Non si può nemmeno dire che sia egoista perché ho sempre cercato di rendermi utile nei confronti degli altri, soprattutto in ambito Universitario…ho sempre prestato appunti e fornito spiegazioni… insomma perché allora sentirsi in imbarazzo con me.. Fino all’ età di 17 anni avevo il mio gruppo di amiche, poi ho conosciuto il mio ragazzo… Io a quel punto non ho fatto l’ errore di mollare loro per stare solo con lui ma piano piano sono loro ad aver mollato me…quindi mi sono inserita nel gruppo del mio ragazzo….ormai ci sono dentro da 7 anni ma ancora tutti si rivolgono a me con tono quasi reverenziale. E’ come se li mettessi in soggezione, si discute tranquillamente ma mai nessuno scherza con me come se temessero una reazione negativa da parte mia.. Eppure non sono permalosa.. Ma la cosa più drammatica è che metto in soggezione pure il mio ragazzo, per carità abbiamo un bellissimo rapporto e ci aiutiamo a vicenda… posso dire che lui sia l’ unica persona con cui sia mai riuscita ad essere un po’ affettuosa, posso dire che lui sia il mio unico vero amico… però ci sono dei momenti in cui lo spiazzo e ciò che fa diventa frutto di lavoro razionale per non sbagliare. Della mia famiglia mi limito a dire solo che ho dovuto sempre lottare per conquistare tutto, compresa la dignità. Sono cresciuta a pane e maschilismo, sono sempre stata ostacolata in tutto e lasciata sola per indurmi a mollare e da sola ho ottenuto tutto ciò che si potrebbe desiderare a quest’età e sento di poter ottenere il massimo se solo riuscirò a liberarmi da questo muro che mi divide dagli altri. Lo so, la durezza che tutti avvertono in me dipende da quest’ ultimo aspetto e fin qui ci sono arrivata, ma non mi basta, non mi serve una giustificazione, non mi serve scaricare la colpa su qualcuno, voglio solo andare avanti nel migliore dei modi. Scusate se mi sono dilungata, spero tanto che qualcuno possa darmi qualche consiglio per aiutarmi a buttare giù il muro. Saluti
  7. lapina

    Psicologia del ritardo

    Ovviamente cerco di contrastare questa mia tendenza al ritardo e il più delle volte succede che arrivo troppo in anticipo! Proprio non mi riesce di essere puntuale!
  8. lapina

    Psicologia del ritardo

    Mi dispiace ma pure io sono una ritardataria incallita e penso di sapere pure il perchè..mio padre dai 16 ai 20 anni mi ha sempre dato degli orari per tornare a casa dalla passeggiata con le mie amiche (parliamo delle 20.30, ora di cena, non delle 3 o 4 di notte!), se sgarravo di un minuto lo trovavo già col piatto vuoto e non mi parlava per due giorni...tornavo in orario e lui era già seduto a tavola impaziente, tornavo prima e mi chiedeva di tornare alle 8 il giorno seguente... Credo che il mio ritardo sia dovuto a un trauma giovanile... Cerca di capire chi lo fa.. Saluti..
  9. lapina

    In famiglia dove sbaglio?

    Intervengo un pò tardi a questa discussione ma mi sono iscritta da poco e la leggo solo ora... Mi ha colpito molto questa storia e mi ci ritrovo molto nei panni di Invisibile... Sono una ragazza ma pure io ho sempre cercato di fare bene e pesar poco ai miei genitori.. Mio fratello non ha mai cercato di picchiarmi ma dei comportamenti strani li ha avuti eccome... Era semplicemente geloso.. Dovresti cercare di aiutare i tuoi fratelli e dar loro consigli su come esser fieri di se stessi. Saluti.
  10. lapina

    Felicità

    La felicità è qualsiasi cosa faccia stare bene, ma in ogni caso è lo stato d' animo più effimero che possa esistere perchè ne basta una sola goccia per affogare anche lunghi periodi di tristezza.
  11. lapina

    SALVE

    Grazie! Certo, appena focalizzo meglio come funziona il tutto mi addentrerò nelle discussioni..è la prima volta che mi iscrivo in un forum e devo ancora capire la meccanica...quì parlate di argomenti seri e mi siete subito piaciuti..
  12. lapina

    SALVE

    Salve a tutti, ho visitato spesso questo sito, l' ho messo tra i preferiti finchè ho deciso di iscrivermi. Sono una persona abbastanza introversa e magari star dietro ad un nick potrà aiutarmi.. A presto!
  13. Ciao Niagara, ho 24 anni ed è la prima volta che scrivo in un forum; mi sono iscritta su questo perché fondamentalmente ho avuto il tuo stesso problema. La mia storia sarebbe lunghissima da raccontare ma in sostanza la si riassume dicendo che anche io ho vissuto la sgradevole sensazione del senso di colpa nei confronti dei miei genitori, una costante paura di deluderli che alla fine mi ha portato solo a rinunciare alle mie più grandi aspirazioni. Probabilmente non sei mai stata una ribelle... anzi hai sempre cercato di essere impeccabile agli occhi dei tuoi, vero? Hai fratelli maschi per caso? Io purtroppo mi sono resa conto troppo tardi che i genitori possono approfittarsene dei figli, è paradossale ma è così. Per questo motivo, quando ti senti in colpa pensa che tutto sommato loro non si sono mai messi troppi problemi ma hanno sempre pensato che la loro tranquillità fosse più importante della tua persona. Per via del loro egoismo probabilmente non hai sfruttato appieno le tue potenzialità e ti trovi piena di problemi ed insicurezze. Sai come ho conquistato la pace? E’ terribile a dirsi ma è così, con le bugie “a fin di bene”, inizialmente mi sentivo morire ma poi ho imparato a scrollarmi di dosso l’ ESIGENZA DELLA LORO APPROVAZIONE e ho messo al primo posto la mia felicità. Se ci pensi è proprio quella la causa dei sensi di colpa, dipendi da loro; hai 30 anni e la tua indipendenza, quest’ ultimo fattore ti da un punto di vantaggio rispetto a me, che al contrario peso ancora molto sulle spalle di mio padre.. Per concludere anche i miei sono contrari alla convivenza e forse proprio per questo motivo ho finito per essere contraria pure io, ma non condanno affatto chi la pratica; se vuoi andare a vivere con il tuo ragazzo fallo e basta, al tuo posto metterei in piedi un piano diabolico per far credere loro il contrario. In questo modo vivi la tua vita ma eviti di scontrarti con la mentalità dei tuoi... E’ molto difficile fare a meno della loro approvazione ma devi almeno provarci. Un bacione.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.