Questo è interessante per la tua "non" conoscenza emotiva. Tu ti metteresti insieme ad uno che non conosci? Compreresti una macchina usata da lui? Ti "fideresti"? Ti fidi delle tue emozioni?
E se qualcuno ti offende nei tuoi sentimenti, alzi la voce di più con quel tipo, o lo fai più facilmente con quelli che stimi?
soltanto gioiendo a fondo di sè si può gioire appieno degli altri. Anche S. Francesco ci sembrerà "difettoso" se non avremo un cuore aperto e fiducioso con noi. Come mai poter andare verso l'agape (una sorta di amore incondizionato da pretese di ricambi) di cui parla filotea, altrimenti?
aò a judì... e se sapevo che eri così brava a riassumere... mica mi smazzavo e leggere tutto e a rispondere?!??? Ufff
o mamma... e di che responsabilità mi investi... In realtà tutti noi possiamo buttar li qualche ipotesi, come faccio io ora.
A dir la verità vi vedo tutte e tre diverse, con storie e problemi diversi, anche se come tutti, con alcuni punti in comune, come molti che fanno psicoterapia o che si ritrovano in un gruppo di autoaiuto. Le cose non accadono mai a caso, e già il sito, il forum e il titolo del topic "attira" una certa tipologia di persone, anche se non tutte per lo stesso esatto motivo.
In secondo luogo credo che juditta, si sottovaluti un pò (ma vah? ) e sia in grado tranquillamente di aiutare tante persone e dare tante risposte.
Piuttosto, nel corso di questa discussione si è creato "un gruppo" che vede nel nemico comune "il disagio psicologico", uno psico-figo, una rigidità caratteriale, un copione, o qualsiasialtracosa", un qualcosa da sconfiggere. Ciò accomuna i membri del gruppo e fa percepire più "grandi" i punti in comune. Capita a tutti questi gruppi che hanno un obiettivo comune, ci si sente confortati e meno soli, accettati per il "pari grado", e si accettano più facilmente i suggerimenti pratici dalle "compagne di sventura", specie da quelle che stanno "un passo avanti". Sono "alcuni" dei principi base dei gruppi di autoaiuto.
La voglia di condivisione spesso ci fa vedere alcuni pezzi di storie degli altri come le nostre, (- ma sì..., sai che sembra proprio quello che ho vissuto io? Sai che "mi leggi nel pensiero", era quello che volevo dire io - sono le frasi tipo) e di lì a poco si generano dei meccanismi virtuosi (e proiezioni virtuose) che fanno il successo di gruppi del genere.