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oscar

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Contenuti inseriti da oscar

  1. grazie Giusy... ora ti leggo anche qui... ma ... "già fatto"... un a te!
  2. Ciao Arley ... grazie... ! Ho letto della tua disavventura... mi spiace... ma meriti una risposta che tenga conto di quello che non ho letto ancora... un ... oopps... vedo un passero che nel frattempo svolazza col culo rotto... ne sai niente, tu?
  3. oscar

    desinenza

    c'è una bella opera anche per noi?
  4. oscar

    desinenza

    artisti così bravi ce ne sono?
  5. Ammazza e quanto si scrive... qua! Due tre giorni di fuori forum e guarda quanta roba! Questo topic e quello di Arley sono assai "gettonati"... e con corposi contributi! Se poi ci mettiamo anche la complessità del tema e degli eventi, l'impegno diventa davvero importante. Mi ci vorrà un bel pò per recuperare... Digi, ti rispondo avendo solo letto l'ultimo intervento, quindi ormai forse pure fuori contesto. Innanzitutto BRAVAAA!! La tua soddisfazione la dice lunga sull'esito della seduta. Questo forum spero ti possa aver aiutato a fare "la lista" di TUTTE le cose da dirle, consentendoti di riordinarle per bene. Non è cosa da poco. Rispetto al suggerimento circa l'approccio terapeutico, ascolterei il suo suggerimento, ma senza dogmatismi. Le problematiche miste non possono essere affrontate con i fedeli ad un solo orientamento, a mio avviso. Lascierei stare solo i comportamentisti e curerei la gestione delle emozioni. Lei conoscerà anche il modo di lavorare di qualche collega, quindi anche se ad approccio x piuttosto che y, le caratteristiche e sensibilità della persona saranno di gran lunga più importanti per il buon esito. Piuttosto parlaci un pò di questa tua sensazione "di perdere tempo"... In che senso? A cosa ti riferisci in particolare? Ciaooo Auguriiiiiii
  6. oscar

    desinenza

    ire inconsolabili del gelataio distratto
  7. oscar

    desinenza

    sapevi che anche a Napoli significa la stessa cosa? Malpensante!
  8. Benvenuta, vanny! Prova a fare una ricerca nel sito, inserendo una singola parola chiave. Troverai topic che hanno già affrontato il problema. Così ti farai pure un'idea delle personalità dei "partecipanti"...
  9. oscar

    desinenza

    ami checce eh? Confessa!
  10. oscar

    desinenza

    ieri cosa preferivi?
  11. oscar

    desinenza

    retta in bocca dal muro ormai pericolante...
  12. oscar

    desinenza

    lì, tanta sfiga, (pure la febbre adesso!) non gliela porterei...
  13. oscar

    desinenza

    e che torna a fare a letto, allora?
  14. oscar

    DOCCE

    oohhh grazie, Juditta! "ora... colo" e mi sciolgo dalla gioia e commozione...
  15. oscar

    desinenza

    ma le (oops.. gli) potrebbe cadere un muro addosso?
  16. Sfogati. Fallo tutte le volte che vuoi, Giusy! Noi siamo qui per ascoltarti e condividere quello che provi, nel bene e nel male, perchè tutti si riconoscono in un pezzetto di vita degli altri, e questo è bellissimo . Rispetto all'assenza... ne potrai parlare approfonditamente con la tua psi, ma mi viene in mente un ascolto di te stranamente "mentale", più che emozionale, come se ci fosse un timore (di cui non si è tanto consapevoli) di tuffarcisi a pesce. Ti ricordi sempre di tutti, sei sempre carinissima, ha sempre una parola di conforto e di ascolto per tutti. Ma tu... ti ascolti? Datango parla di "educazione emozionale", più che sentimentale, perchè la mancata manifestazione di quel turbine di emozioni che sono nel tuo cuore, viene interpretata dagli altri (tuo marito) da quello che può soltanto vedere... Quell'ascolto di cose che non sappiamo nemmeno esistono ma che orientano i nostri comportamenti rilevabili dagli altri. Il buio di emozioni non ancora esplorate e pertanto buie, è una meta che incosciamente sembra tu voglia raggiungere con la tua corsa, ma che poi arriva alla paura che blocca la sua "manifestazione esteriore". Un piano più "tattile" e tangibile, diverrebbe la traduzione in azioni di emozioni non riconosciute. Parla con la tua psi anche di questo. Un altro Giusy... e grazie!..., per un pezzetto ho rivisto nel passato una parte di me...
  17. oscar

    desinenza

    orsi grossi che sfondano i muri e li fanno cadere...
  18. oscar

    DOCCE

    Questo dove andavo e vado io è uno specialista proprio in problemi di capelli! Fa solo questo! E dà cure diverse a ognuno, in relazione al suo problema e alle modalità di risposta, proprio perchè ha una casistica scientifica che gli consente di differenziare le prescrizioni. Forse è uno di quelli che non rientra negli "alcuni casi" incompetenti? Se vi parlate, secondo me alla fine concordate.
  19. oscar

    ARTE

    Si, mimmo ha centrato un aspetto che condivido: la produttività lavorativa a cui qui si vuole per forza legare la creatività. Ma è normale impostarla così, se citata in un manuale professionale. Esistono tante creatività, anche l'ozio, se è per questo, per dirla alla De Masi. Con Daniele invece condivido la faccenda della connessione con... il connessionismo (che fa riferimento a reti neurali, e ad apprendimento)
  20. oscar

    desinenza

    paraculo di un muro! non pensavo esistessero
  21. oscar

    DOCCE

    Scusa Antonio, ma la tua teoria su cosa si fonda? Il dermatologo mi disse tempo fa che "lo strato di sebo" prodotto naturalmente ha una funzione protettiva del capello, soprattuto per la sua radice, e se lo si toglie appena si forma, si indebolisce nel tempo il capello stesso. Diventa un problema solo se la produzione è eccessiva, ed in alcuni casi uno shampoo al giorno non fa male. Ma solo in quei casi lì. In altre parole, non ci sarebbe tanto danno se si riuscisse a lavare i capelli non bagnando e lavando le radici. Quello che fa male è l'asciugacapelli, aggiunse.
  22. L'inganno (ma in realtà è un illuminazione) sta nel fatto che lo strumento del mestiere che usano è di natura relazionale, dove il piano umano e tecnico si fondono più che altrove. Non è possibile l'uno senza l'altro, come in altri mestieri. Anche la mamma che educa il bambino, allora lo "inganna" spesso, ma per il suo bene, salvo poi che lui si renda conto dopo anni del comportamento della mamma, ringraziandola "se" e quando ha fatto bene. Il transfert serve a dare proprio quella "extra-stima" che è utile alla relazione tra voi. Mica scegli di viaggiare in vacanza o in un'avventura con un tipo intollerante e odioso... La fiducia che in ogni lavoro un professionista si conquista con i suoi clienti, qui è esasperata talmente, che se non si va oltre la semplice blanda stima, si rischia di non ottenere risultati. Dimentichiamo che si va dallo "psi" proprio per essere rigirati come calzini, e che senza stima non gli si permetterebbe mai di fare. Glielo chiediamo proprio noi questo "rigiro", ma che per resistenze al cambiamento ci autosabotiamo nel farlo, senza l'aiuto del professionista. Lui non ci manipola in senso negativo, ma consente a noi di rigirarci da soli. Nemmeno con l'ipnosi sarebbe possibile imporre di far fare alle persone cose come le farse che fa Giucas Casella in TV. Se credessimo che qualunque tecnica lui la usasse per SUOI scopi a nostro danno, non avrebbe nemmeno senso la terapia. Qui ci sarebbero addirittura gli estremi per un reato, oltre alla radiazione dagli ordini. Prendiamo l'aspetto formativo e di cambiamento di certe metafore. Potrebbero anch'essere essere chiamate giochini di prestigio, e ci si potrebbe sentire come animali da sperimentazione, ma ciò che conta è l'obiettivo, che si raggiunge spesso proprio "con un racconto", come faceva V. Satir con i suoi piccoli clienti. Anche l'infermiera che ci da lo schiaffo a tradimento sull'altra natica "ingannandoci", lo fa "tristemente" per distrarci e non farci percepire dolore sulla natica dove fa l'iniezione. Purtroppo sia il narcisista (compreso anche colui che aiuta tutti per confermarsi quanto il mondo ha bisogno di lui/lei) che colui che vuole controllare tutto si difendono dalle resistenze ai cambiamenti dei loro "copioni di vita" a dai loro schemi di pensiero. Clienti tosti, che vanno smontati con le loro armi, rispettando i loro stessi schemi, capendoli, agendo professionalmente in modo produttivo. Da domani ho dei lavori fuori città e per 2-3 giorni non ci sarò, o ci saranno pochi fugaci miei interventi. La risposta più articolata che meriti forse te la darò la settimana prossima, così come per Arley e gli altri.
  23. oscar

    Cerco Ragazza

    Il participio passato che usi, e la pertinenza di ciò che chiedi con l'evento avvenuto ormai due anni fa, indica di per sè "un'elaborazione insufficiente del lutto". In altre parole, sei rimasto "un pò" con la testa ancora a quel tempo, quanto meno a come eri allora, indipendentemente dal sentimento che potrebbe non esserci più. Nel momento in cui penserai SINCERAMENTE a come colmare ciò che manca agli altri, dimenticando ciò che manca a te, le persone inizieranno ad avvicinarsi ed interessarsi a te. E prima di cercare qualcuna di speciale per te, fa in modo da essere tu speciale per qualcun'altra. "Vuoi un posto al sole? E' normale, ragazzo mio. Ma allora fatti sole, invece di farti posto." Jean Giono Auguri!
  24. La stessa strutturazione della produzione alimentare, in mano a poche persone che hanno come priorità interessi e profitti di pochi e non del benessere mondiale, DI PER SE' è un operazione antieconomica. Di economico ha solo il portafogli delle multinazionali interessate, che GIA' OGGI comandano gli stati a bacchetta, come loro cagnolini fedeli, facendo cambiare le leggi sempre a loro favore. La faccenda pertanto non ha nulla di ideologico, ma solo di portafoglio: il nostro che dimagrisce implicitamente, o che aumenta molto meno, il che è peggio perchè crediamo non accada nulla. Già oggi nel campo medico, molti ricercatori che trovano soluzioni alternative alla chemioterapia, spesso vengono uccisi o ridotti al silenzio. Troppi posti di lavoro persi, e miliardi di utili non distribuiti dalle aziende interessate. Considerare "proprietà intellettuale" il patrimonio genetico, in nome del lavoro che occorre per evolvere le specie, serve solo a pochi, ma a discapito di tutti gli altri, anche se attraverso sofismi "sembra" il contrario. In tal caso, la torta non si allarga, perchè le "diseconomie nascoste" ed i costi impliciti non sono percebili facilmente, a livello mondiale. E' una faccenda analoga ai prodotti finanziari derivati, che sembrano convenienti, ma che in partenza "nascondono" rischi e costi impliciti grazie alla loro difficilissima calcolabilità, possibile solo a pochissimi superprofessionisti attrezzati.
  25. oscar

    desinenza

    letto inerme in attesa di essere sottomesso
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