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messaggi di ransie
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quella mattina mi sa che mi vestirò con la prima cosa che tiro fuori dall'armadio... non avrò neanche la forza di mangiare..
era per la storia degli Addams... ( che è poi come chiamo io la mia, di famiglia... lol).
Dai, andrà tutto bene, cerca di vederla così, magari se parti col piglio di chi è nel suo legittimamente, si sentiranno meno propensi a zappettarti sulle balle...
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Francy, per carità, quando ci vai a parlare, niente colori pastello!
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.cHI SCRIVE LOL
scusa ...
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Ransie, ma poi la ragazza è andata via lei o l'hanno licenziata?
Quando me ne sono andata sapevo che doveva rientrare normalmente... poi non ho più avuto notizie.
Non credo l' abbiano boicottata perché pare fosse una ragazza capace e sgobbona... infatti mentre sbraitavano non sono riusciti neanche a sostituirla. Quindi, musi a parte, credo che in realtà il rientro sia stato più utile per loro...
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Qualche tocco di stucco
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La gente spesso e volentieri è cattiva. Soprattutto se possiedono un'azienda, o delle proprietà o un ricco conto in banca.
Non so se sia questione di essere buoni o cattivi e non credo neppure riguardi "solo" quelli che hanno proprietà, grossi conti in banca... o l' autorità per... che da qualcuno deve pur essere stata conferita per poter essere anche esercitata, dico io.
E forse, è un po' per questo che quando ci si imbatte in certe situazioni, si è fatti passare o ci si sente "giustizieri"...
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Ho lavorato di recente in uno studio ( da parenti, lol) per fare un po' di esperienza... ('n' altra che mi mancava...) comunque... assisto a quanto vi riporto sinteticamente.
Il proprietario di una panetteria in cui lavorano lui, la mugliera e una ragazza rumena, giovanissima, riceve il certificato medico della mutua di quest' ultima. Provano a chiamarla e lei non risponde. Si incazzano entrambe i coniugi. "Non ha mai fatto così da tanto tempo che è con noi", " che stronzaa!". La consulenta " sì, eh, 'sti dipendenti...", "ora le facciamo una lettera di richiamo". Io " emh... ha mandato il foglio della mutua entro i tempi, non zi può... a meno che non vogliate richiamarla per essersi messa in mutua" ( ih, ih,). Il panettiere " eh, questo è il ringraziamento, l' abbiamo trattata come una figlia, ora che torna faremo i conti!". Io " si pure i duchi e i marchesi... poi vi chiedete perchè non risponde..." Arriva un secondo certificato medico... maternità a rischio, dunque anticipata.
Quindi il coro-coniugi, consulenta e astanti- " ma è uno schifo, non si può, lei è una stronza ingrata, un po' bagascia anche eppoi anche 'sti medici di melma che danno 'sti certificati, ecco perché va male l' Italia...( più altre trascurabili amenità)". Io " ma guardate che..." , voce fuori campo " comunista!"
Dopodichè, il panettiere veniva a frignare un giorno sì e l' altro pure perché doveva pagare per il periodo di maternità e perché non gli stava bene che lo stato gli facesse scontare i contributi della dipendente facendosene carico. Povero... Della ragazza non voleva più saperne e licenziarla al ritorno dalla maternità mentre prometteva che non avrebbe mai più assunto nessuno in vita sua regolarmente... in più era periodo di dichiarazioni e pretendeva di rivedere la contabilità perché aveva dichiarato troppo e non gli stava bene pagare tutte quelle tasse, figurarsi... con tutte le spese che aveva per pagarsi il suv, i vizi dei pargoli e le vacanze... Poverino! E la consulenta a spiegargli che era necessario perché altrimenti poteva incorrere in grane, sudando sette camicie per cercare di convincerlo mentre lui se la prendeva con lei come se fosse una sua responsabilità.... (ROTFL)
Nel mentre, la ragazza perde il bambino.
Coro - " povero bambino!" A quel punto, non mi sono fatta scappare l' occasione... Tanto rispetto per qualcuno che non è ancora venuto al mondo quando è stato così facile denigrare chi l' aveva concepito, esattamente per quel motivo.Ora che lo racconto, mi rendo conto che non m' è ancora passata l' incazzatura. Tra l'altro, la ragazza mi aveva fatto vedere il foglio che le avevano dato in ospedale. C' erano due voci da barrare di cui una era uno spietato "regolare".
In tutto questo, mi sono seriamente chiesta se non abbia sbagliato percorso... E' quasi una certezza in realtà. Salvo poi, rimpatriare e a colloquio con altra gente, sentire gli stessi discorsi da quelli che paradossalmente, sono subordinati allo stesso modo all' arbitrarietà di qualcuno che disconosce diritti e doveri e di cui probabilmente neanche loro hanno coscienza. Cioè... persone che calpesterebbero i diritti degli altri perché non riconoscono neanche i propri, limiti compresi. Quindi, prima di intavolare qualunque genere di discorso, glieli dovresti prima spiegare... (???!!!???) A volte mi verrebbe veramente di passare al lato oscuro!
Oh, scusate se sono andata Ot e ho rubacchiato un po' della discussione...
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si alla fine si è creato il quadretto familiare al completo.
A me non mi interessa se loro si considerano meglio degli altri, o se vogliono fare tutto in famiglia.. sono affari loro.
A me da fastidio che noi dipendenti veniamo considerati parte della LORO famiglia, e quindi se decidiamo di andarcene per loro è come averli traditi.
Devono capire che noi non siamo parte di loro, siamo individui autonomi che prestano un servizio in cambio di denaro. Stop.
E devono anche capire che se loro ragionano tutti allo stesso modo perchè vengono dalla stessa famiglia, possono esistere al mondo anche persone che la pensano diversamente.. e che decidono di fare delle scelte diverse da quelle che farebbero loro.
E' questo il mio punto dolente.
Balle che raccontano... se ne servono all' occorrenza per farsene scudo. Se avessero davvero considerato "famiglia" le persone che c' erano prima di te, non le avrebbero messe alla porta così come hanno fatto. Ti pare? La parabola della famiglia la tirano fuori a random quando torna comodo... ma sono chiacchierelle... Loro lo sanno benissimo qual è la famigghia, cioè quella che si ritrova compatta nel dare un calcio in culo all' intruso.
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in bocca al lupo Francyy :) facci sapere.
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Ogni tanto quando le persone mi dicono "ma cosa vuoi che sia, vai lì glielo dici e hai fatto.. è una cosa normale!!" mi rincuorano molto. Perchè capisco che è il mio mondo interiore che ingigantisce tutto. Quando invece mi viene detto "beh effettivamente è una situazione sconveniente, tutti sarebbero in ansia al tuo posto" mi agito ancora di più... perchè capisco che c'è la possibilità che loro se la prendano veramente.
Sono troppo complicata vero? :)
wow, sono stata molto utile allora!
no, non sei complicata... però pure quando ti dicono "cosa vuoi che sia", secondo me l' implicito è " cosa te ne frega di come la prendono".
comunque... visto che sono una cattiva persona....(scusa). Il fatto di spostare il problema su se stessi ( sono io che ingigantisco, ho bisogno di approvazione, sono sbagliata) è una sorta di meccanismo di difesa perverso. Tu puoi determinare ( o cercare di farlo) i tuoi comportamenti, non quelli degli altri. E' un modo per dirsi di avere il controllo della situazione. Solo che, (almeno, da come la vedo io e per mia esperienza) più ti colpevolizzi e cerchi di analizzare il tuo lato sbagliato e meno ne esci fuori. C' è il rischio di rimanerne invischiati... ( un altro conto è fare dell' autocritica...)
Puoi prenderla come un' opportunità di emancipazione personale... o piuttosto un gioco... poi valuta l' effetto che avrà, cambiare "schema"... facendo nascere prima la gallina.
Le tue preoccupazioni sono fondate, se avessero dato una pacca sulle spalle invece che un calcio in c.ulo alle altre, non le avvertiresti. Però,puoi provare a ridimensionare l' importanza che dai alle considerazioni dei tuoi interlocutori. La prendono male, amen. Non è una tua responsabilità. Ci rimani male? Amen, sei una persona. Hai la tua emotività che se fosse qualcosa che si può controllare o pilotare avrebbe un altro nome... La vita va avanti, è la tua e non puoi accontentare tutti... non si può, neanche volendo.
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ok... beh, almeno te ne rendi conto. Ci sono persone che adeguano i loro comportamenti alle presunte aspettative degli altri e ci si passano la vita. Comunque... metti che non "approvino", cosa accadrebbe?
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Francyy, scusa se mi permetto... magari sbaglierò, però ho la sensazione che la cosa che ti preoccupi di più, al di là di tutto quanto il resto, sia ricevere la loro "approvazione"...
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pensavo soprattutto al punto 2 del suo elenco...
volevo ridimensionarlo... non è una bella circostanza ma, dovesse verificarsi, secondo me, meglio mantenere il punto " non ho voglia di andare d' accordo, ho voglia di andare. D' accordo?!!"
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Sprecare energie nel far valere le proprie ragioni in un confronto dove manca un giudice terzo e imparziale, serve solo a prolungare il confronto
fino al momento in cui l'esito sarà quello gradito a chi ha il coltello dalla parte del manico.
(Anche scoppiare a piangere mi sembra una bella idea. Anzi, bellissima!)
però... in questo caso, non credo che a Francyy interessi far valere una ragione, anzi, proprio meglio non metterla in quel modo e non dar loro lo spazio per farlo... ( non devi autorizzare le mie scelte per permettermi di andarmene). Ed il coltello dalla parte del manico, in fondo, ce lo ha lei... Qualunque cosa dicano, il risultato sarà che Francyy se ne andrà per la sua strada.
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cerca di tenere bene a mente, prima di ricordarlo a loro, che non stai chiedendo il permesso di ma li stai mettendo al corrente che... e per di più con largo anticipo per far loro un favore. Punta su un discorso breve con informazioni essenziali. Se dovessero farti altre domande, tu rispondi sempre le stesse cose, si stancheranno. Poi Francyy, so che i precedenti non sono molto incoraggianti ma non puoi sapere come andrà, né puoi calcolare tutti gli scenari possibili e trovare una qualche possibile soluzione, né sarà il discorso da cui dipenderà la tua vita. Non è così importante come la prenderanno... né la loro opinione, non trovi? Se dovessero prendere a comportarsi in maniera scorretta dopo, valuterai il da farsi.
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Noi sappiamo dare il giusto valore alle case... parola di Carlino.
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Insomma voi mi consigliate di dire il tutto dopo le ferie di Natale e di dire che ci siamo riuniti durante le ferie e abbiamo parlato tutti insieme? A me sembra la soluzione migliore..
potrebbe... metti in conto che, se il risultato che vuoi ottenere è che ti lascino in pace a dare il tuo preavviso, non c' è nessuna "tattica" da parte tua che lo assicuri. Dipende da loro. Se sei più tranquilla dando maggiore preavviso rispetto al mero dovuto, puoi farlo, cercando di farlo pesare il giusto. Però, consiglio personale, prendi una decisione e non pensarci più fino a quel momento. Trovati altre cose su cui concentrare le tue attenzioni ( arredamento casa nuova, collezione di francobolli inventati da te o quel che ti piace...) altrimenti non vivi più e arriverai alla meta già cotta di tuo.
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Domanda... in questi anni, come si sono comportati con te? sai anche in che rapporti erano con le colleghe che ti hanno preceduta prima che andassero via?
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considera che se tutto va bene dovrei trasferirmi per inizio aprile 2014, quando scade il contratto di lavoro al mio ragazzo.
Io però volevo dirlo subito dopo le ferie di Natale, quindi a metà gennaio... 1- perchè almeno ho avuto un periodo di tranquillità prima in cui ho potuto preparami bene il discorso 2- così avranno tutto il tempo x sostituirmi..
Adesso valuterò bene la cosa cmq, se mi conviene o meno lasciare tutto questo tempo
potrebbe starci...
può darsi ti affianchino una persona per 15 giorni subito prima che tu vada via, non è detto che vogliano spendere e neanche che siano al corrente del livello di difficoltà o che semplicemente lo considerino importante... (cacchi di chi arriva arrangiarsi...). Però, se fai come hai detto nel post sopra, dì che la decisione l' hai presa solo a Natale durante una conferenza con la famiglia tua e del fidanzato riunite... So che è ripugnante dover raccontare le proprie cose private ma ho idea che dovrai dare spiegazioni...
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tex a me non concedono nessuna aspettativa qui, ne periodo lungo di malattia...
ma in ogni caso, non concorrerebbero al preavviso perché deve essere comunque lavorativo... per dire...
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'nfatti... fosse stato uno serio, si sarebbe innamorata lei...
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cioè, ti sei dato le dimissioni?
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comunque Francyy, qualunque sia il modo che sceglierai per affrontare la questione, almeno una cosa positiva la si può riscontrare in ciò che hai scritto. Mi sembra abbastanza chiaro che il problema non sia tu, l' insicurezza che avverti non è qualcosa da cui credo nessuno andrebbe esente in una posizione del genere... è la situazione ad essere incerta perché hai a che fare con gente che ha una visione dell' azienda e del proprio ruolo un po' arbitraria e un po' aleatoria, del resto le aziende sono enti irrazionali...(lol) Quindi, è normale sentirsi così, è come sapere che hai qualcuno che da un momento all' altro potrebbe attaccarti alle spalle senza farti sapere, come, dove e quando. Poi, potrebbe non arrivare nessun colpo perché intanto, l' 'effetto che si voleva raggiungere lo si ottiene.
Però, Francyy, nel caso specifico, se non sono del tutto coglioni, non gli conviene mica mettersi a stronzeggiare... e nel caso, a breve non dovrai neppure più conviverci, per cui... secondo me dovresti prenderti il tuo tempo e dedicarti al tuo di progetto.
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