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messaggi di ransie
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no, hai le bimbe.
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l' hai letto tutto tutto?!?
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benvenuta ransie abbiamo raggiunto un numero paritetico e,spero pari opportunità,
sull'argomento malefico ostico ai più!pero dovresti decodificare il tuo messaggio perchè così com'è a me risulta criptato!
più che un messaggio criptico era una sorta di citazione... http://www.filosofico.net/are1njklasddt2.htm
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il male è banale... si potrebbe trattare infatti di "bamale".
( faccio numero, giusto per includere nel numero un non buono...)
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Non lo so... ma mi verrebbe da dire di no, a giudicare da come si incaxxano quando lo si fa notare...
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Ciao, ho letto che le bimbe non vivono più con te... spero che tu abbia la possibilità di passare un po' di tempo con loro. Da figlia, ti chiederei di farlo.
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capito... ma non accettando, cosa succederebbe?
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Ciao, in cosa si tradurrebbe esattamente l' ultimatum?
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Di solito, i libri che lasciano il segno, sono quelli che leggo prima di addormentarmi. Me ne accorgo perchè al mattino sembro scarface...
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presenza del male
in Fatti e misfatti
Inserita:
non metto in dubbio ti abbia stupito né scioccato.
Lei sostenne che :
"le azioni erano mostruose, ma chi le fece era pressoché normale, ne demoniaco ne mostruoso". La percezione dell'autrice di Eichmann sembra essere quella di un uomo comune, caratterizzato dalla sua superficialità e mediocrità che la lasciarono stupita nel considerare il male commesso da lui, che consiste, nell'organizzare la deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento. Ciò che la Arendt scorgeva in Eichmann non era neppure stupidità ma qualcosa di completamente negativo: l'incapacità di pensare. Eichmann ha sempre agito all'interno dei ristretti limiti permessi dalle leggi e dagli ordini. Questi atteggiamenti sono la componente fondamentale di quella che può essere vista come una cieca obbedienza. Egli non era l'unica persona che appariva normale mentre gli altri burocrati apparivano come mostri, ma vi era una massa compatta di uomini perfettamente "normali" i cui atti erano mostruosi. Dietro questa "terribile normalità" della massa burocratica, che era capace di commettere le più grandi atrocità che il mondo avesse mai visto, la Arendt rintraccia la questione della "banalità del male". http://www.filosofico.net/are1njklasddt2.htm
Se ti era chiaro, è ugualmente chiaro ne abbiate una visione diversa.
Ciao.