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ransie

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messaggi di ransie

  1. L'amore è assenza di confini tra me e il resto.

    ciao Mio,

    intanto grazie per aver risposto.

    Quanto ho scritto voleva soltanto essere una richiesta di dialogo, confronto e non di insegnamento come qualcuno ha pensato.

    Speravo che rispondessi.

    In realtà, l' altra sera mentre ammiravo nel silenzio la sfera celeste ho avuto una sorta di intuizione.

    Riflettevo appunto sul significato dell'amore, lontano dalle mie vicissitudini e implicazioni emotive.

    Una sorta di pacata resa dei conti che per una volta non aveva niente a che fare con un oggetto di scambio ma solo con la sua natura e già per questo "ripulita".

    Non sono sicura, ora, di riuscire a rendere quel concetto con la stessa efficacia e chiarezza di quel momento.

    In sostanza ho capito che l' amore è libero, di per sè stesso è essere l' amore, possiede di sè, è la vita stessa che celebra la sua ciclicità.

    Ma proprio per questa sua natura l' amore non trova la sua realizzazione, non si compie grazie all' uomo poichè esso sottende dapprima un bisogno.

    Desiderio di amare, bisogno di sentirsi amati, voglia di avere un figlio...

    Ci sono sicuramente persone che si avvicinano di più all' amore perchè intimamente riescono ancora a sentire questo sacro fuoco ancestrale che muove e non desidera per sè, fà abbandono di sè per creare amore. Questo per me è comunque consolante forse bisognerebbe trarne esempio soprattutto quando sono troppo presa da me stessa e il turbinio mi tira a fondo.

  2. Vi invito a parlarne perchè io non ho ancora capito cos' è e se fosse cosa ho in mente io non troverebbe una sua vera realizzazione nella vita reale, come dire che non esiste, prescindendo gli " atti " d' amore che però forse sono una cosa diversa.

    Perdonate l' ingenuità della domanda, sono confusa a riguardo.

  3. e beato a te, come si dice dalle parti mie... Io non ho ancora fatto il callo, la corazza che ho è fatta di un materiale strano e non rimbalza ma ci si appiccica e diventa un' altra zavorra.

    Ti auguro vivamente di conservare questo tuo stato di tranquillità e spero un giorno di poterci arrivare anch' io.

    :mellow:

  4. ciao Giusy, hai ragione.

    io però ho detto una cosa , che sono gli uomini fondamentalmente o meglio quelli che ho conosciuto io che temono di confrontarsi con donne che non possono controllare.

    Ho letto ciò che hai scritto a proposito del fatto che agli uomini piacciano un certo "archetipo "di donne e secondo me è vero.

    Il fatto è che se non sei così e disti troppo da certi modelli li riempi di insicurezze e in qualche modo li allontani o peggio cercano di modificarti. Questa è in sintesi la mia esperienza a riguardo.

  5. Ciao ,scusa se mi permetto,il fatto di autoflaggellarsi non ti porta da nessuna parte.Mi spiego meglio,conosci la parola AZIONE.Cosa fai per non essere ferita?cosa fai per non avere delusioni?cosa hai fatto per fermare il mostro che è in te?NIENTE.Credi che autocommiserarsi possa far bene,noooooo.....volta pagina d'ora in poi usa termini:come posso risolvere,come possa fare per non rimanere più ferita?come posso fare per non restare più delusa?..ecco questi sono i termini giusti.Con gli amici cambia atteggiamento fatti vedere più sorridente,più disponibile,non stare sulle tue non ti porta da nessuna parte.Affettivamente ti dico solo che i simili si attraggono,se tu sei triste anche dall'altro lato sarà lo stesso.....Soffrire?ma sai cosa vuol dire soffrire,fai un giro negli ospedali ti renderai conto cosa significa la vera sofferenza......Se ti va apprezza la sfogo di uno che non sopporta vedere le persone quando sono tristi.

    CON AFFETTO ANTONIO.

    non si tratta di autocommiserazione. E poi chi ti dice che io me ne stia tutta sulle mie ? Mostro che è in me ???????????????

    Capperi, meno male che non mi conosci... :icon_rolleyes:

    ma scusa tu sei immune dalle sofferenze? o per soffrire un po' hai bisogno di ricorrere agli ospedali?

    Scusa, neanche una fregatura in amore o robe del genere? E poi io non sono triste di mie sono gli altri che mi rendono triste e che faccio li ammazzo?

    non ti arrabbiare con me, sono già triste <_<

  6. beh intanto bisogna esserne capaci ed io ad esempio piglio un sacco di appunti ma è tutta fatica sprecata. Il fatto è che io sono ransie ( ve la ricordate la streghetta?) reincarnata in un camionista... Questo potrebbe avere dei lati buoni, certo ho un sacco di amici uomini che magari mi apprezzano e mi vogliono bene ma non ho ancora trovato un uomo che apprezzi. Diciamo che non è prettamente una questione di femminismo che per altro mi sembra un termine ormai obsoleto e poco significativo ( senza disprezzarne la memoria ovviamente) ma piuttosto di come sono. In pratica non incarno quasi nessuno degli ideali di femminilità. Fumo, bevo, guardo il calcio, dico parolacce, faccio battute equivoche e sembra che non abbia mai bisogno di niente...

  7. Non si tratta se "piace" o no..... si parla di CHI poi ha i "risultati"....e sai Cara Giusy? Ci sono momenti in cui mi chiedo se in fondo anche io non

    abbia sempre sbagliato......... Ci sono uomini che VOGLIONO essere manipolati....io personalmente non lo accetto lascio libertà di scelta, ma mi sento

    CHIEDERE da loro di FARLO....dal momento che desidero siano loro a dare segni forti di VOLONTA'.... nulla arriva...e allora mi domando se un comportamento diverso da parte mia, avesse potuto portare dei frutti nel rapporto (sopratutto con l'ultima persona...) ma poi mi rispondo che forse avrei

    avuto solamente un RISULTATO diverso, ma ben lontano dai FRUTTI DOLCI che desidero.....è che indubbiamente esistono persone che badano solo

    al POSSESSO ed infine al RISULTATO...io aspiro ad ALTRO....e sono qui..... ma forse non sono riuscita a spiegarmi bene......

    e mi chiedo cosa poi sia la "furbizia"...... ma ci sarebbe da scrivere moltooooooo a riguardo.....magari lo farò.....

    anch' io mi sono ritrovata spesso a farmi le stesse domande.

    Ci sono alcune mie amiche, che hanno relazioni collaudate che danno ragione nel fatto che sia tutta una questione di tattica...

  8. non sono ancora pronta. Sono troppo incazz... con gli uomini e se non si fosse capito sono reduce da una recente storia con tanto di convivenza con uno che per non mancare di delicatezza, sensibilità e rispetto nei miei riguardi mi ha voluto mettere al corrente del fatto che ha una nuova compagna della quale è innamorato e vive felice. Che carino da parte sua :icon_rolleyes:

  9. Sono la mia più grande delusione. Così penso ogni tanto. Poi razionalizzando so bene che non è così ma non riesco a tollerare di permettere che qualcuno mi ferisca. E' terribilmente frustrante la consapevolezza che le cose vadano nel modo peggiore e averne la conferma a distanza di tempo. Perchè non ho fatto niente per fermarlo? Risposta; perchè tanto non ci si può impedire di soffrire...

  10. Va beh e adesso parliamo?...........

    E' giusto porsi criticamente, meno giusto ricadere nel criticismo personale.

    Io spesso trovo inutili determinati discorsi e mi annoiano mentalmente per cui, se posso, tendo ad eszemplificare la comunicazione con gli altri ed anche con me stesso, ovverop cerco spunti dalla quotidianità vissuta senza avere la pretesa personale di affrontare argomenti "importanti".

    Direi stiamo in semplicità con noi stessi che lo staremo anche con gli altri.

    Ciao.

    Dr. CATAPULTEN

    non è per me ipercriticismo, o almeno in questo caso. E' solo avere la necessità di poter dialogare e provare che è possibile. Sembra banale, ma ogni tanto mi capita di sentirmi esclusa dal mondo, non so bene è una sensazione a pelle.

  11. mh, forse sarà così in america... per quanto mi riguarda credo che l' uomo medio/cre italiano non sia ancora pronto a prendersi delle responsabilità verso donne sulle quali non riescono ad avere il controllo. ( o sono le donne meglio allenate e più furbe che glielo lasciano credere )

    Non vorrei addurre a questa mia tesi esperienze personali per non diventare patetica e non sembrare rancorosa...

    :rolleyes:

  12. Fondamentalmente ho capito ma rimane il fatto che noi siamo azione, anche nella staticità. Il prodotto della nostra esistenza è in continuo movimento, ciò che facciamo, che subiamo, anche senza un vero e proprio scopo anche a discapito delle apparenze.

    Scusa la bassezza del concetto ma a volte faccio fatica a comprendere, apprezzo molto l' altezza di certi pensieri, sublimati dalla conoscenza filosofica che dimostri di avere come anche altri in questo forum. Forse manco di una giusta capacità di astrazione e sono troppo legata "all' uso pragmatico" delle cose, come se tutto dovesse in qualche modo servire... A volte mi perdo in alcune letture e mi piacerebbe confrontarmici ma quando sono pronta per scrivere ho già perso l' essenza della dicussione.

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