Beh, posso solo dirti che ti capisco. E' un esperienza che capovolge tutte le tue "solide" convinzioni. Se il tuo figlio è maggiorenne, è meglio non insistere. Ognuno deve essere responsabile del suo destino. So, che non potresti mai perdonarti di assentare dalla sua vita, qualunque forma prenda...Ma un giorno, il figlio vagabondo tornerà a casa, e ti cercherà, e allora, devi essere pronta e forte ad accoglierlo. Ora, non farai altro che consolidare la sua "disperazione".
La dipendenza, sfortunatamente, non si cura con carezze e amore, ma con saggezza, col sbattersi la testa al muro un infinità di volte, col trovare la propria vita in briciole, calpestate da tanta gente "indifferente".
Dona saggezza al tuo figlio, non la tua disponibilità, non la tua pazienza, non il tuo ascolto. Non prenderti la responsabilità per i suoi errori, non sentirti in colpa. Non sei tu quella che gli ha messo la droga in mano.
Lui deve rendersi conto che c'è gente che darebbe ogni cosa per vivere dignitosamente da sani, mentre lui, la sua vita, la sta buttando via.
Se ti parlo, e perché sono già stata nella tua barca!
Un abbraccio!