Ciao, sono Anhalise, ho 28 anni e sono omosessuale.
Da un po' di tempo sto seguendo uno psicodramma rivolto a persone omosessuali, che mi dà tantissimo e sto seguendo degli incontri individuali.
Da quasi due anni sto vivendo (serenamente) un transfert con la mia psicologa, portato molte volte nello psicodramma.
Se all'inizio mi creava difficoltà parlarne per via dell'imbarazzo da me provato o che temevo di far provare alla mia psicologa (argomento già affrontato), ora vivo il tutto serenamente.
Mi sento molto sciolta e mi sento in grado di conferire qualunque emozione io provi, qualunque stato d'animo, sia che mi procuri benessere, sia che mi procuri malessere.
Da pochi mesi, però, sto facendo delle cose di cui mi vergogno, che non oso comunicarle, in quanto si tratta di azioni scorrette dal mio punto di vista.
Sono andata au internet a carcare i suoi dati (internet davvero non sa cosa sia la privacy) e ho scoperto la sua città natale, la sua data di nascita, l'anno di laurea, la sua posizione in graduatoria in un concorso, il suo indirizzo di casa comprensivo di numero civico.
Non intendo servirmi di queste informazioni per fare assolutamente nulla, è stata curiosità nei confronti di una persona che mi interessa molto.
Tuttavia mi rendo conto del fatto che non si tratti di azioni corrette, per cui non riesco a parlargliene. Vorrei farlo. ho paura di come potrebbe reagire. E' molto brava, ma come potrebbe reagire? E' giusto parlargliene o no? Ho molta stima di lei e non vorrei perderla. Grazie.