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celina1962

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  1. Per sea. Non penso di essere presuntuosa, non valuto o giudico nessuno. Però consentimi di esprimere la mia opinione sul tuo percorso ,visto che lo hai raccontato. Non posso entrare nel tuo stato d'animo, forse non ho seguito la tua storia dall'inizio. Perdonami per questo se puoi. Però non puoi pretendere di impedirmi di esporre liberamente le mie opinioni in generale, così come fai tu.
  2. La convinzione che la psicoterapia serve solo a chi ha gravi problemi psicologici ormai è tramontata. Oggi, chì se lo può permettere economicamente e anche chi non potrebbe, si rivolge ad uno psicanalista per arricchirsi, conoscersi meglio, parlare delle proprie insicurezze. E' un'esperienza unica. straordinaria che ti consente di aprirti con qualcuno che non ti giudica, ti offre supporto e consigli professionali e a cui non devi dire grazie. Lo paghi per quello che ti da. In certi momenti la cosa mi dava un'idea di squallore , ma poi mi sono resa conto che anche la nostra anima può avere bisogno di cure e allora perchè non rivolgersi ad un medico dell'anima. Solo mio marito, i miei figli( due ragazzi ormai grandi), pochissimi amici( 3) sanno che faccio terapia, neanche mia mamma che non capirebbe. Nessuno potrebbe intuire quello che vivo dentro.... Apparentemente sto benissimo, dimostro molti meno anni di quelli che ho, curo molto il mio aspetto, sono sempre allegra, positiva, piena di energia e inizative....Ma invece....
  3. Ciao bissa. Non buttare al vento tutto il tempo impiegato nella tua relazione con lo psi. Valuta bene, chiarisci, vomita le tue perplessità e il malessere. Non tutto il male viene per nuocere..Chissà forse quello che è successo. anche se non convenzionale, vi può condurre, se elaborato, verso una bella, intima, efficace relazione terapeutica. Baci
  4. Ciaodatango. Credo che chi riconosce e ammette di aver tratto benefici dalla terapia è una ersona, in fondo umile, che riconosce di aver avuto bisogno di supporto e non aver avuto la presunzione di poter risolvere da solo i suoi problemi, grandi o piccoli che siano. Non è detto che chi ha il coraggio di farlo poi riesca, anche col tempo, a stare meglio, alcuni, tipo sea, non solo non traggono benefici (non lo capirò mai), ma peggiorano. Datango riteniamoci eletti e fortunati. Non ci può essere affermazione più azzeccata!.Puoi avere i milioni di euro, il potere, la gioventù, la bellezza..ma se non hai la salute fisica e psichica non hai nulla...resti un superficiale un essere vuoto, insoddisfatto e che finge allegria e felicità. Certo "meglio piangere appoggiandosi ad una Mercedes che ad una 500" ma i soldi aiutano solo a semplificare la vita non a darle un contenuto migliore. Sono sempre dalla tua. Ribadisco quello che ho detto sopra. Ciao mio... Lo stesso fatto che partecipi a questo forum credo che alla fine vuol dire che la psicologia ti attrae e ti sollecita riflessioni e spunti notevoli... Ma chi può avere la presunzione di ritenersi sano? Io di amici che sostengono di non avere problemi ne conosco molti...ma pochissimi che invece non ammettono le loro fragilità e nevrosi.
  5. Meno male....Non sono l'unica aliena che trae benefici dalla psicoterapia e che si sente diversa e migliore! Ma vi chiedo provocatoriamente: avete tempo e soldi da gettare? Complimenti, datango il tuo percorso è esemplare.
  6. Juditta non può essere....Pensaci bene. Se non riesci a capire che influenza ha su di te la terapia, a parte il transfert, è veramente strano.... Da te no....., sei troppo sensibile e introspettiva.
  7. Quello di capire cosa veramente pensano di noi e dunque penetrare nella loro testa è un desiderio anche mio, molto ricorrente. Ma i furbetti del setting sono allenatissimi a non far trapelare il loro vero sentire....Io non potrei mai fare quel mestiere...se dentro ho un pensiero, una questione che mi turba devo trasmetterla, non potrei far finta di nulla, per il bene del mio interlocutore
  8. Due anni sono tanti, almeno che tu non vai mai regolarmente. Che poi stai peggio di prima, con un accavallarsi di sintomi è strano.... Io con la mia esperienza positiva vorrei trasmettervi ottimismo e coraggio per andare avanti in percorso non certo facile, ma la tua storia mi colpisce....se non hai risultati, perchè non ti rivolgi ad un altro psi?.Dopo due anni si capisce se la relazione funziona o meno! Se vuoi spiegami delle corna....Quelle in generale, spesso aiutano a sopravvivere, ma con lo psi che senso ha? Anche io in un momento particolare ho consultato un altro psi, ma è stato solo un cornino rientrato subito, in quanto mi ha rassicurata sulla professionalità e metodologia del mio..(Statua di sale secondo loro... cura...). Se sul lavoro riesci ad essere grintosa , già è positivo, per il resto cerca di renderti conto che tuffarsi nel lavoro o l'ossessione di un corpo o di un aspetto perfetto, non sono altro che maschere che celano accuratamente i nostri scenari turbolenti interiori, ci tutelano dal pericolo di prendere coscienza dei nostri veri problemi :esperienza difficile e dolorosa anche se indispensabile per risolvere deliri, malesseri e diventare più dolcine e meno acide.
  9. Ciao sea. Scusami , ma se ora ti senti nevrotica , prima.... Da quanto fai terapia e di che tipo? Baci
  10. Vorrei raccontarvi semplicemente in che cosa mi sento diversa rispetto a tre anni fa, prima di iniziare la terapia. Per essere più chiara, dovrei prima spiegarvi come stavo prima... Psicofarmaci di tutti i tipi, mi avevano "obnubilato" (termine del mio psi) la mente . Medicalizzare il malessere dell'anima, può forse curare i sintomi, ma non fa tacere quel qualcosa che ci urla dentro e che non sappiamo decifrare e far tacere.Depressione, insonnia, disordine sconvolgevano la mia vita . Non vi annoio raccontandovi come mi sono ridotta in questo stato, ma di situazioni gravi e sconvolgenti, ne ho subite tante. Ho iniziato la terapia su consglio di un medico amico, con molto scetticismo...I primi tempi atroci...lo psi era una statua di ghiaccio muta ed io lo detestavo. Ma ho resistito e a poco, a poco mi sono attaccata a lui e alla terapia.Ma di tutto questo vi ho già parlato. Col tempo ho raggiunto col mio psi una splendida alleanza terapeutica ,con relativo potente transfert nei suoi confronti. Ma anche di questo ne parliamo ancora di là... I risultati della cura...ve li elenco velocemente perchè spero possano essere discussi e confrontati con voi più in profondità. Mi sento più serena, equilibrata, piena di energia. Riesco a godere anche di piccole- grandi cose come una giornata di sole Riesco a far valere le mie idee, a costo di affrontare violente e faticose discussioni.Oggi pratico l'esercizio del no, ieri dicevo sempre si per fragilità e stanchezza. Do valore e apprezzo cose più profonde e impegnative, di cui prima non mi fregava nulla, mentre non amo più certe sovrastrutture, che mi piacevano...Un esempio banale..adesso mi vesto in maniera più sobria anche se casual-sportiva ma preferisco un capo più di qualità e classico a tutte quelle pezze strapiene di brillantini e orpelli vari che se non indossavo non mi sentivo in tiro. Ho accorciato i capelli e mi trucco di meno. Prima le mie uscite dovevano finire in discoteca altrimenti non mi sentivo sodisfatta o in un pub a bere, bere, bere. Ora mi sta bene anche solo un cinema o ristorante con pochi amici intimi e sinceri. La lettura di un buon libro mi basta per sentirmi serena. La gente mi trova bene. Qualcuno mi ha pure chiesto se ero innamorata, perchè ho una bella luce negli occhi . Alcune sono banalità, ma ve le volevo comunicare lo stesso. Naturalmente tutto questo è supportato dall'aiuto, per me indispensabile, della terapia analitica che continuo regolarmente a fare due volte a settimana. Oggi sto sicuramente piuttosto meglio, ma sono consapevole che ancora ho tanti pezzettini di puzzles disordinati che devo riuscire ad incastrare nel quadro della mia vita..una vita di cui sto cercando con tutta me stessa e il supporto dell'analisi, di afferrare il senso.
  11. Ricordo che la prima volta che incontrai il mio psi, mi fece una domanda: mi dica quali sono secondo lei le cause del suo malessere? Molto semplicisticamente io gli cominciai a raccontare alcuni eventi contingenti che vivevo quotidianamente, come difficoltà di rapporto con familiari, problemi nell'amore e nel lavoro.Attribuivo tutte le cause del mio star male ad elementi esterni. Queste risposte manifestavano la mia forte resistenza ad approfondire la conoscenza di me stessa a smascherare i le vere cause del mio disagio, a non voler guardare oltre l'apparenza per proteggermi dal quelle dinamiche inconsce che dirigono la nostra vita cosciente...prendere coscienza è sempre un'esperienza traumatica e dolorosa che presuppone un inevitabile successivo cambiamento, un diverso orientamento rispetto ai precedenti obiettivi che ci guidavano nella vita . Adesso mi rendo sempre più conto che ispezionando la mia realtà interiore, sto colmando voragini di paure e tentando di trovare le soluzioni ai miei problemi solo dentro me stessa, non attribuendole a fattori esterni . Non esistono rimedi esterni capaci di lenire il nostro disagio esistenziale...l'unica via possibile è quella del dialogo con se stessi e con la propria anima. L'analista in questo contesto non ci può offrire risposte magiche, preconfezionate o regole che possono produrre miglioramenti o guarigione psicologica a breve termine, può solo raccogliere i nostri messaggi e restituirceli carichi di un significato e di un senso che da soli non avremmo mai potuto intuire
  12. Questa tra tutte è la tua uscita più infelice, ma ti rendi conto?
  13. Ciao digi. quel passettino è fondamentale... Devi essere tu a farlo.Collabora, apriti, non chiudere la seduta quando finisce, ma continua ad elaborare anche dopo, e ripensandoci acquisire consapevolezza. Leggi tanto.Per me è stato fondamentale, ho intuito un pò prima, quello che il tuo psi prudentemente, aspetta che sia tu a capire da sola. Ti racconto una storia carina...Una pz alla prima seduta dopo aver vomitato tutti i suoi problemi e la sua vita allo psy, si sente dire: bene signora....è tutto chiaro! Il rapporto tra i suoi genitori, percepiva che non funzionava e quindi è entrata nel loro letto, per prendere il posto di sua madre .. Ha con suo padre un rapporto troppo intenso e morboso che la condiziona nei rapporti con gli uomini, che sceglie sempre troppo avanti di età e in cui trasferisce la figura paterna. €30.000 grazie, la sua terapia è finita abbiamo trovato e risolto tutti i suoi problemi. Si capisce come tutto questo è come uno sminuire tutto il lavoro analitico.... certosino, lungo, difficile da gestire, digerire. Lentamente si deve dare dare senso e spessore ad ogni singola seduta analitica. Le consapevolezze arrivano a poco a poco e si devono metabolizzare col tempo. Aiutiamoci.
  14. Judi la tua capacità di sintesi è eccezionale! ti definirei la BIGNAMI del topic. La "ventata di saggezza" come dici tu che ho portato è solo un venticello primaverile....nulla può controllare la furia degli uragani che siete voi tutte.....Non per niente gli uragani hanno sempre il nome di donne: juditta, arley, froggy, fioriblu ecc.
  15. Non so bene cosa ho combinato, ma correggendo il topic in anteprima invece era già inviato. Sorry. Cara digi, per me invece le consapevolezze via, via acquisite in tre anni di psicoanalisi, sono state fondamentali per prendere coscienza di me, dei miei problemi rimossi e degli errori che prima non mi creavano nessun senso di colpa. I serial killer quando uccidono non si rendono conto di quello che fanno..rimuovono e in alcuni casi, anzi, godono. Un trattamento analitico li mette in condizione di avvertire l'orrore dei loro delitti e pentirsi. Questo è un esempio limite ma può fare capire come indagare nella parte più sommersa del nostro inconscio, guidati da un analista, anche se molto doloroso , consente di curare e cicatrizzare vecchie ferite ancora aperte e non rimarginate che ci procurano nevrosi e disagi psichici. Il mio psi sostiene che è sano avvertire in qualche misura i sensi di colpa...ti limita nel gestire il tuo comportamento in modo infantile ed irresponsabile. Ciao ilaria, se non conosciamo l'origine del nostro malessere, non possiamo neanche individuarne la direzione verso cui cercarne il senso o la soluzione. La terapia analitica, dovrebbe essere la risposta ad un bisogno intimo che non sappiamo ben definire di una più profonda conoscenza di sè stessi. Ti auguro un percorso efficace che possa in tempi accettabili farti riprendere in mano felicemente le redini della tua vita. Facile demolire... più complicato ricostruire sulle macerie.Bacio
  16. Come far luce sugli effetti del trattamento analitico? La vostra esperienza personale di cambiamento prodotto dalla psicoterapia vi fa ritenere che l'analisi è uno strumento di esplorazione e maggior consapevolezza di sè che produce una trasformazione globale ed uno sviluppo della struttura psichica del profondo, o più semplicemente ha obiettivi più chiari e quantificabili come il miglioramento dei sintomi e l' adattamento agli stimoli ambientali.
  17. Vorrei aprire questi due topic: QUAL'E' PER VOI IL VERO FATTORE CURATIVO DELLA PSICOANALISI? IN CHE COSA VI SENTITE CAMBIATE DOPO UN PERIODO DI TERAPIA PSICOANALITICA? Che ne dite ? Non mi va di fare discorsi che non coinvolgono nessuno. Per me sono due argomenti, difficili , ma molto intriganti .Ci possono essere tante questioni su cui confrontarci. Baci
  18. Ciao fiori.Siamo sempre qui a ruminare le stesse cose....Questo maledettissimo transfert che ci crocifigge è un percorso inevitabile per chi fa psicoanalisi. Si attraversano periodi di transfert nevrotici, positivi, platonici, erotici...tutto dipende dall'andamento della relazione terapeutica e dalla professionalità del medico. Se sei così sfigata da trovare uno psi poco serio che si crogiola , gode e come abbiamo visto approfitta del trasporto che prova per lui la pz...la pz è fregata. Si troverà in una situazione di disagio e di crisi che potrà solo farla sentire più inquieta.Altro che benefici della terapia!!! Sono certa che non può esserci una psicoterapia senza transfert...significherebbe che lo psi non sa lavorare e non ti sa penetrare nel profondo. Ma se la terapia funziona, dai tempo al tempo..., si ci ritrova diversi, più cresciuti e forti. Io posso testimoniarlo con assoluta sincerità..dopo tre anni ho col mio psi una relazioe tranquilla, più equilibrata, più amichevole. Se i nostri psi, avvertendo i nostri transfert nevrotici si chiudono a riccio per non alimentarli, lo fanno solo per il nostro bene, pechè gratificandoci e acconsentendo a tutte le nostre richieste di affetto e di elasticità non ci addestrano ad affrontare la realtà che di gratificazioni purtroppo ce ne garantisce poche.
  19. celina1962

    cambiamo le parti

    Judy ha ragione...vorrei capire che ci azzecca questo topic? Se vado dallo psi , mio marito sa che è per la mia salute psichica. Mi costa soldi e sacrifici. Se vado dal ginecologo allora dovrebbe essere ancora più geloso? Mio, non sei riuscito ad entrare ello spirito del topic e non hai capito che per noi , anche se ci cazzeggiamo intorno parecchio, i nostri psi restano sempre solo i nostri medici dell'anima che ci curano e a cui inevitabilmente ci affezionamo platonicamente. Per capire casa è il transfert dovresti provare ad andare in terapia, magari con una donna....Poi ti sfido a criticarci o giudicarci. E tua moglie non si ingelosisce del tuo sfarfalleggiare da un topic all'altro, stuzzicando le girls, con le tue uscite provocatorie?
  20. celina1962

    cambiamo le parti

    Ciao e bentrovato! Mio marito sa che scrivo sul forum e qualche volta sbircia pure. Non è geloso nel senso malizioso che pensi tu, perchè sa che il mio transfert è sano e positivo; invece è geloso di tutto quel mondo di pensieri ed emozioni che condivido con lo psi e da cui lui è escluso.
  21. Se un chirurgo sbaglia un intervento per una distrazione, creando problemi al paziente nessuno lo giustifica. Ancora meno si può giustificare chi agisce nella piena consapevolezza di andare contro la deontologia professionale oltre che creare aspettative illusorie alla pz. Non ti colpevolizzare bissa, piuttosto cerca di essre lucida e mettere da parte i sentimenti. Credi ancora che lui possa essere lo psi giusto per guarirti? Per adesso mi sembra che la situazione, se non chiarita, ti crea solo disagio. Judi sono dalla tua.
  22. Se un chirurgo sbaglia un intervento per una distrazione, creando problemi al paziente nessuno lo giustifica. Ancora meno si può giustificare chi agisce nella piena consapevolezza di andare contro la deontologia professionale oltre che creare aspettative illusorie alla pz. Non ti colpevolizzare bissa, piuttosto cerca di essre lucida e mettere da parte i sentimenti. Credi ancora che lui possa essere lo psi giusto per guarirti? Per adesso mi sembra che la situazione, se non chiarita, ti crea solo disagio. Judi sono dalla tua.
  23. Arley mi piace sempre leggerti perchè riesci benissimo ad essere simpaticissima a cazzeggiare, ma ancora meglio quando sei seria e profonda...riveli una maturità e delle intuizioni che mi fanno tanto pensare ...Mi ritrovo in tutto quello che dici. A proposito della ciclicità delle crisi di malessere di cui parli.... per fortuna col tempo si diradano e diventano meno violente....Poco a poco ci si rasserena e si vede la cosa con più obiettività e distacco.Per me è così e lo auguro a tutte. Questo perchè la terapia ci rende meno fragili e dipendenti...ed è efficace sopratutto se collaboriamo, siamo positive e viviamo il transfert con umorismo e sempre consapevoli della assoluta impossibilità di tradurre la cosa in una realtà da vivere. Baci
  24. Cara bissa , quello che ha fatto il tuo psi è da condannare assolutamente . Ha approfittato della sua posizione e del tuo transfert che già in qualche modo doveva essere partito. Io al tuo posto mi sarei solo incazzata, mi sarei sentita violata intimamene e non per i bacetti ma per la situazione che ha creato e che poi ipocritamente ha rimosso. Se ci teneva veramente a te e se non sapeva tenere a bada la sua irruenza, doveva proporti di interrompere la terapia. Peggiora la cosa il fatto che penso possa avere l'età di tuo padre. Io però vorrei capire se il tuo stato di "innamoramento" folle, è partito da quell'episodio o già tu gli avevi parlato dei tuoi sentimenti. E' importante....Se tutto è iniziato da quelle avances non ti capisco, perchè io lo avrei visto solo come un uomo che non sa controllare i suoi istinti , sarebbe scaduto ai miei occhi e non mi sarei più ne fidata nè affidata ad un tipo del genere. Perdona la schiettezza, ma la penso così.Un bacio e rifletti bene.
  25. L'analisi dovrebbe aiutarci a farci sentire più forti, sicure, seducenti e gnocche. Non è da te judy...una tosta come te non può non essere anche figa!!!!!!!!!
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