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altair74

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  1. Ciao, su forza anch'io sono in una condizione che credo sia simile alla tua... L'egoismo del mondo si nutre di chi si chiude a lui. Andare avanti e sperare in qualcosa o qualcuno di diverso è sempre stato ciò che mi ha tenuto attaccato a questa vita. Forse quando tutto per me starà per finire, sarò ancora lì a sperare, ma potrò dire che ho vissuto per qualcosa che a pochi è concesso.
  2. altair74

    aiutatemi...

    Ciao sassofonista, ho letto tutta la discussione ed ho capito che tu non hai paura di suicidarti.. hai paura di vivere. Se ti suiciderai non lo farai perchè troverai il coraggio, ma perchè ti lascierai andare e vincere dalla paura, la paura di combattere ogni giorno per raggiungere quei pochi momenti di felicità che saranno brevi, ma ci saranno. Per alcuni di noi purtroppo (me compreso), per motivi che ognuno ha dentro di se, i momenti di gioia sono rari e per raggiungerli dobbiamo lottare e combattere più di altri (chiamali pure più fortunati) ma quando li raggiungiamo la soddisfazione, credimi è maggiore.. Quelli che vediamo come più fortunati non potranno mai vivere momenti di tale soddisfazione, credimi. Il vero coraggio sta nell'andare avanti, nel lottare contro tutto e contro tutti.. e nel vincere dove in pochi ci riescono.. Sia chiaro non è una lotta violenta ma una lotta mentale. Io ho superato la trentina e ti capisco, perchè da quando avevo 13 anni ho iniziato a vivere ed a pensare come te e nonostante non sia ancora giunto alla meta qualche battaglia l'ho vinta. Sai, ho pensato tante volte di farla finita.. anche poco tempo fa.. ma ogni volta ho tirato fuori la forza che sembrava non esserci più e invece c'è ed è prorompente.. Ed ogni volta che la sfogo raggiungo mete che in molti non si sognano neanche, e quando gli altri vedono questa forza ne rimangono meravigliati.. Mi sono laureato e molti di quelli che vedevo superiori a me ora mi invidiano.. Ma ho lottato ho combattuto ho sofferto pene dell'inferno ho avuto una pessima vita sociale, a causa del mio carattere ho dovuto rinunciare e dovrò rinunciare ancora a tante cose che per altri sono normali, ma quando non ci penso e penso a dove sono riuscito ad arrivare nonostante tutto, allora mi sento fiero. Tu non devi per forza laurearti, ma ci sono altri ambiti in cui sicuramente potrai eccellere e godere di dove riesci ad arrivare (la musica?). Hai 15 anni e per te la lotta inizia adesso. Per 5 anni io mi sono seduto, mi sono spento verso l'esterno, ho buttato via la mia adolescenza, le esperienze che a quell'età si fanno. Mi sentivo enormemente diverso dagli altri, dai loro metodi, dalle loro passioni dai loro idoli.. Mi sono chiuso in me stesso e mi sono buttato nell'investimento del mio futuro.. Ogni giorno ci pensavo e soffrivo, mi vedevo brutto, impotente, trovavo forza solo nell'investire nella mia intelligenza nella mia passione per la scienza e per la fisica.. Studiavo poco per la scuola, ma mi leggevo le enciclopedie, mi studiavo come erano fatte le costruzioni tecnologiche e fantasticavo sognavo che un giorno avrei costruito qualcosa d'importante e sarei diventato famoso.. Questo non è accaduto, ma non significa che abbia perso, anzi se ci penso bene, come ti ho già detto, ogni giorno che sono andato avanti è stata una vittoria.. E si, perchè vincere nella nostra situazione è una cosa rara.. in molti si lasciano andare, smettono di combattere perchè hanno paura di soffrire e si lasciano sopraffare dall'unica vera sconfitta della vita, ovvero la morte.. Non cambia niente se noi muoriamo, gli altri che erano contenti continuano a vivere contenti, chi era triste rimane triste.. Può cambiare qualcosa solo se lottiamo e andiamo avanti e coltiviamo quello che pensiamo sia il nostro forte.. Io non ti dico che la vita è bella come in molti fanno, pur sapendo che così non è.. Il mondo fa schifo, per noi come per quelli che vedi felici mentre guardano i fuochi d'artificio.. Quelli sono solo attimi.. La differenza sta che per alcuni sono più frequenti e duraturi, per altri meno. Ogni giorno durante il quale combatti contro le tue paure contro i tuoi problemi contro i tuoi limiti e contro l'indifferenza degli altri per poterti svegliare anche la mattina dopo, è una battaglia per la vittoria.. E se il giorno dopo ti svegli ancora allora hai vinto. Da qui a settembre ogni giorno che ti sveglierai vincerai una battaglia.. Il premio per questa vittoria non è materiale è intangibile. Ma solo lottando si raggiunge qualcosa. Ora pensa un attimo a quelli della tua età, ma anche di tutte le età che si suicidano.. Non ti viene da pensare: "cacchio quelli non hanno più alcuna possibilità di godere.. io sarò un'incapace, sarò un'impotente, sarò un'asociale ma ho tutta una vita ancora per poter cambiare, per poter migliorare, gioire, per poter GODERE".. Di un'amicizia, come di un lavoro, di un hobby come di una ragazza.. Conoscevo un ragazzo che aveva 28 anni quando io ne avevo 16.. Lui sembrava spensierato, aveva tante donne, tanti amici, parlava sempre, si vantava della sua bella vita, era della security in un supermercato e tutte le sere andava in discoteca a divertirsi.. Io lo invidiavo, pensavo come sarebbe bello saperci fare con le persone come ci sapeva fare lui.. Un giorno ha avuto un incidente ed è morto.. Che cosa rimane di lui.. niente.. se non il ricordo in alcuni, ma credo non in tanti.. E lui, a 28 anni ha perso la possibilità di vivere una vita tranquilla di farsi una famiglia, di crescere un'essere umano, di amare veramente una donna.. Io e te siamo ancora qui, abbiamo la possibilità di migliorare, di amare di essere amati di viaggiare di conscere di imparare, di lottare e godere della vittoria. Forse non è qui dietro l'angolo la nostra felicità, forse dobbiamo ancora combattere molto per raggiungere lo stile di vita che vogliamo, forse non sappiamo neanche noi cosa vogliamo raggiungere, ma abbiamo ancora la possibilità di sperare in un futuro più bello per noi, possiamo ancora lottare per costruircelo.. xxxx.. tu hai 15 anni, le possibilità sono ancora tutte lì, per me ce sono molte meno.. Non fermarti a pensare troppo che non ci sia altro al di fuori della tua sofferenza, non fare come ho fatto io sotto quest'aspetto.. Io ancora non sono felice, forse non lo sarò mai, ho solo un'amico con cui uscire ogni tanto.. Non ho avuto la forza a 15 anni di lottare, mi sono fermato.. Ho cominciato a combattere quando già era un pò tardi, ho sentito che è bello farlo e vincere.. Ed ora rimpiango di non averlo fatto quando ancora avevo tutte le possibilità pronte per essere colte.. Ma ogni volta che lo faccio adesso a 33 anni, ed assaporo la vittoria, ti giuro che è una sensazione unica, una soddisfazione immensa che vale la pena di essere raggiunta. Ed aver avuto il coraggio di combattere per raggiungerla e la soddisfazione più grossa. Dentro di te, c'è una forza di volontà che altri non hanno. Credimi i deboli sono quelli che se ne vanno e che lasciano solo agli altri la possibilità di sperare, di sognare di combattere, di soffrire di vincere e di perdere, in altre parole.. di vivere. P.S: Se io sono qui, e tutti quelli che ti circondano sono qui, meriti di esserci anche tu.. Anzi sicuramente lo meriti molto più di tanti altri. Se i tuoi genitori non ti sostengono abbastanza cerca in altri posti il sostegno.. Anche questo può essere un motivo per cui nell'immediato vale la pena di lottare e andare avanti. Un primo obbiettivo che ti può dare un pò di felicità e di gioia.. Se arrivano delle sconfitte, non buttarti giù e non arrenderti, continua a cercare a piccoli passi.. Tra una settimana torno qui e aspetto di sapere che cosa hai fatto.. Anche se sei stato tutta la settimana sulla sedia a pensare, lo puoi raccontare lo stesso, se hai un'obiettivo che una volta raggiunto ti dà la possibilità di continuare a lottare, e pensi a come raggiungerlo non è una settimana buttata via.. Buona fortuna.
  3. altair74

    IL FORUM DEI VIP

    A TUTTE... A me hanno detto con bontà, a Bruce Willis: anche se sono mooolto più giovane....
  4. ummmhhhhh... sluurp... dev'esserci un bel panorama nel posto dove abiti... non me la sento di dare del pervertito alla persona che passa e guarda verso di voi...
  5. grazie altair, figurati son solo pensieri in stato di ebbrezza!:D:

    buon weekend!

  6. altair74

    desinenza

    affètto da una strana forma...
  7. Ciao, volevo farti i complementi perchè ogni cosa che scrivi è veramente saggia e intelligente e soprattutto sincera.

  8. altair74

    Cambiare LOOK

    Ciao, io mi sono rasato da qualche mese, ora sono lunghi 5mm. L'ho fatto perchè sopra mi crescono molto lentamente rispetto ai fianchi e non voglio sembrare come quelle caramelle che si aprono tirando la carta da parti opposte. Poi sono un pò brizzolato e stempiato quindi basta... ho dato un taglio netto... Ma tu filotea immagino che sei una bella donna, a me le donne piacciono con i capelli, anche se non molto lunghi, comunque minimo a caschetto. Danno femminilità e a mio parere l'acconciatura giusta abbellisce visi che magari non sono particolarmente favolosi.. Credo che i capelli rasati stiano bene a donne che hanno visi estremamente belli e femminili e che quindi non intaccanno la loro grazia, anzi possono esaltarla. Mentre chi non è particolarmente portata rischia di cadere nell'anonimato a livello di immagine perchè perde quel fascino che le dona una bella chioma. Forse sono un pò retrogrado ma a me piace la femminilità in una donna, e la testa rasata credo ne tolga parecchia.. Quindi per me... non rasarti assolutamente!!!!!!!!!!!
  9. Prendo in considerazione ogni consiglio che mi date. Ho capito che così non va, devo cambiare lo so. Ma per poterlo fare devo dare un taglio netto al passato, alle mie convinzioni, ai miei atteggiamenti verso gli altri. Devo lasciare tutto, anche l'unico amico che mi è rimasto e fermarmi... Tenere solo il lavoro. Più volte ho avuto questa idea in passato, ma ogni volta non ce l'ho fatta, perchè mi sembrava una rinuncia a vivere, mi sembrava una perdita di tempo. Perchè mi sentivo ancora più male ad isolarmi più di quanto mi isolo normalmente. E credo sia così anche questa volta. Anche perchè non so da dove iniziare per dare una svolta alla mia vita. Ed ho sempre quella sensazione che sia tempo perso. Ma è sbagliato lo so. Invece che buttarmi nelle stesse situazioni di sempre per distrarmi un pò, fingendo di stare bene e ritornare poi sempre sugli stessi percorsi che si sono rilevati per me deleteri, devo lasciare queste situazioni, fermarmi, riflettere, dedicarmi a me stesso... Pensate che faccia bene a evitare tutte le situazioni e le conoscenze che ho fatto, se queste mi creano disagio? Ho paura che così facendo non riesca più a trovare qualcuno o qualcosa che mi faccia compagnia.. Boh, intanto inizio, magari c'è questo forum che mi fa compagnia. Non so se faccio bene, ma ormai mi è rimasto da provare solo questo..
  10. Io sono sempre stato una persona timida e introversa che tende a chiudersi in se stessa e tende a somatizzare i problemi. Nonostante questo ho sempre cercato di lottare contro questa mia condizione di malessere che mi generava un senso di inferiorità. Uscivo con i pochi amici che avevo per cercare di distrarmi, per evitare quei pensieri che quando venivano mi distruggevano. Ogni volta che arrivavo nel fondo più buio mi davo una scossa e mi rialzavo e mi sentivo forte in questo. Ma la sicurezza durava per pochi giorni, fino a quando mi ritrovavo di fronte alle stesse vicende che mi sconfortavano e allora ricadevo giù. Le donne non le ho mai considerate stronze, al contrario le vedo molto migliori degli uomini.. quasi le idealizzo per la loro capacità di ascoltare e comprendere i sentimenti altrui e per la loro sopportazione del dolore. Ma sono timido e vedo che non riesco ad attirare la loro attenzione a differenza di molti miei conoscenti, e della maggior parte degli uomini. E allora mi chiudo in me stesso, mi chiedo perchè... provo un senso di inadeguatezza. E in questo stato d'animo tutti i pensieri fanno male. Sono uno che parla poco, faccio fatica a parlare di me ed a condividere qualcosa con gli altri. Ma questo perchè deve essere un ostacolo nel chiedere un pò d'affetto ad una donna? Lo so, mi si dirà che devo essere più sicuro di me stesso, mi devo amare di più ma per amarmi ho bisogno di stare solo e questo mi si ritorce contro.. Perchè subentrano i pensieri, le mancanze, la solitudine. Mi sento forte quando soffro, ma questo è deleterio. L'ultima ragazza che ho conosciuto, anche se è occupata, le ho chiesto solamente se ci potevamo vedere una mezz'oretta per prendere un caffè visto che era disponibile quando le rivolgevo la parola. Me lei non mi ha detto di no perchè è occupata, bensì si sente imbarazzata per il fatto che parlo poco... E non è stata la prima a dirmi questo, neanche la seconda. Ma la terza perchè di più non c'è.. Ma come si può??? Ed è sempre così, ogni volta mi si sbatte contro questa mia limitazione, e mi sento opprimere, mi sento impotente mi blocco di fronte al provare con un'altra. E passo mesi di sofferenza in cui tutto e negativo. Ma un'uomo che parla poco, che non parla a vanvera mettendo su frasi prive di riscontro, ma ciò che dice è solo quello che realmente pensa e che può fare concretamente, perchè non può avere anche lui un pò di compagnia dolce, graziosa profonda, di quelle che ti scaldano il cuore e ti fanno vedere il mondo più luminoso e dritto. Io sono uno che dà poca confidenza agli uomini, anche con i colleghi di lavoro faccio fatica ad esprimermi serenamente anche perchè mi pesa questa mia mancanza e non voglio che gli altri se ne accorgano. Sono sempre stato così anche con gli amici fino a quando li vedevo, cercavo sempre di non far pesare a loro la mia sofferenza, il mio bisogno di isolamento e per questo mi sentivo sempre un'aggiunta. Quando a 14 anni vedevo gli amici che trattavano male le ragazze io ne soffrivo, non mi sentivo come loro, poi vedevo che queste ragazze erano attratte da loro e il male si faceva più duro. Non parlavo con nessuno ero sempre triste e decisi di buttarmi sullo studio per trovare lì, una rivalsa. Ho passato tutta l'adolescenza così.. lontano dalle ragazze, sperando che realizzandomi nello studio prima o poi avrebbero notato anche me.. I miei coetanei crescevano facevano esperienze sviluppavano la prima barba, mentre a me non cresceva. Ho passato quattro anni di buio che mi sembravano un'eternità nella speranza che un giorno tutto quello strazio potesse finire. Poi a 18 anni ho cercato di dare una svolta alla mia vita. Con gli amici di infanzia ho iniziato ad andare in discoteca, nei pub, mi sembrava di rinascere.. Per 2-3 anni ho cercato di buttarmi nelle esperienze di cui mi ero privato prima. Ma sentivo sempre la mancanza di qualcosa, la diversità nei confronti degli altri, la mia morale che mi impediva di buttarmi a capofitto sulle ragazze per l'idea di non farle del male, di rispettarle. E stavo in disparte, parlavo pochissimo soffrivo nel vedere la facilità con cui le persone si baciavano, sognavo di poterlo fare anch'io. Nel gruppo di 3 o 4 persone con cui uscivo mi sentivo sempre come un'aggiunta. Non trovavo niente da condividere con loro. Mi sentivo forte solo quando stavo da solo, sentivo che potevo conquistare il mondo convivendo con la sofferenza che provavo. Ma non ero sempre triste, anzi i miei amici mi vedevano sempre allegro, disponibile, gentile. Ero buono, tranquillo. E sognavo di avere vicino a me una ragazza con cui condividere delle giornate, con cui pensare ad un futuro di amore... Ma basta, sto scrivendo troppo non voglio annoiarvi, solo che sto male.. ultimamente mi sento ancora più solo di come non mi sono mai sentito, ho paura di non riuscire più a combattere, gli amici si sono quasi tutti sposati, alcuni hanno figli ed io non ho voglia di vederli.. L'amico con cui fino a poco tempo fa uscivo ora esce per lo più con i suoi colleghi. Non credo più di riuscire ad andare avanti per molto così, più il tempo passa più è difficile avere quella mentalità di rinascita (da solo) che potevo avere a 20 anni.. Sento che il mondo mi crolla addosso, i pensieri mi fanno male, l'unica cosa che mi fa andare avanti e pensare che mia madre senza di me cadrebbe nello sconforto più grande dopo aver perso mio padre per un tumore. E i miei nipotini che quando li vedo mi fanno dimenticare tutte le sofferenze, e mi vogliono bene, come potrei privarli.. Forse dopo avervi scritto questo starò un pò meglio, ci sperso, anzi ne sono sicuro. Perchè so che nonostante la superficialità e diffidenza che ormai spazia in ogni luogo, ci sono persone che ascoltano e comprendono, soprattutto voi che siete in questo forum. Grazie.
  11. Ciao, grazie a tutti per le risposte e i consigli che mi avete dato, il solo fatto di aver visto così tanta disponibilità mi fa stare meglio. Ringrazio particolarmente Alessandro ed Estrella per l'invito a sfogarmi sperando di riuscire a farlo, e contraccambiando.. In particolare ad Estrella voglio dire che un uomo è istintivamente protratto a chiedere sesso ad una donna, se ha la fortuna di avere ripetuti momenti di intimità con lei e la sua attenzione. E ci sta reagire male una volta. Ma poi, secondo me, se ci tiene veramente ed ha la sua fiducia deve anche sapere aspettare e cercare di capire le difficoltà che lei mostra, rassicurandola sul suo sentimento, se lo prova veramente, non attaccandola. Ma nella mia vita credo di aver capito che è proprio questo che vogliono le donne, essere attaccate ed offese, perchè chi fa così è una persona debole su cui poter facilmente avere il controllo dei sentimenti e che quindi non dà molti problemi. Poi esistono le eccezioni, ovvero donne stimolate dalla profondità di un uomo e uomini che pensano sia giusto mostrare le proprie debolezze e non hanno paura di farlo. Purtroppo queste eccezioni sono rare ed è difficile che si incontrano, per questo, sono quelle che soffrono di più.
  12. Ciao a tutti, scrivo per la prima volta per cercare di riempire una mancanza che a giorni alterni si fa sentire. Un pò mi vergogno perchè so che non è molto frequente, soprattutto tra gli uomini. Io ho 33 anni ed ancora non ho avuto rapporti sessuali e nemmeno una compagna. Potrei dire che è possibile vivere lo stesso, ma si sta male, molto male e credo non si possa andare avanti a lungo (soprattutto al giorno d'oggi)... Apparentemente la mia vita è simile a tutte le altre, ho studiato, mi sono laureato, ho un lavoro, ho avuto amici, qualche amica per poco tempo, ma più il tempo passa più sento che tutto questo è inutile è nulla, senza aver mai avuto una donna con cui parlare la sera al ritorno a casa, con cui dormire abbracciati, e da osservare la mattina quando mi sveglio. Le ragazze che ho conosciuto mi hanno sempre ringraziato per la mia gentilezza, per la mia bontà, in tante mi hanno detto -sei carino e simpatico, fatti una ragazza- ma, nonostante mi sia dato da fare anche per una amicizia un pò più approfondita ho sempre ricevuto allontanamenti, e la cosa che mi sono sentito dire più volte e che in passato mi faceva male da morire (oramai non più) è: non sono la donna per te, hai bisogno di un'altro tipo di donna.. E' inutile fare commenti su questo, sapevo e so il vero significato di questa frase, che qui la maggior parte (soprattutto le donne) sanno. Ma oramai non mi arrabbio più per questo, perchè ho capito che la maggior parte delle donne non sanno quello che vogliono, bensì sanno benissimo quello che non vogliono. E non vogliono una persona profonda, gentile, sincera, che le ascolti. Così mi sono oramai abituato a girare da solo, i week-end in centro città o nei centri commerciali. Quante volte con le lacrime agli occhi nel vedere in giro le altre coppie. Quante volte in macchina senza meta a piangere. E sognare di avere accanto una donna con cui sorridere con cui scherzare con cui correre nei fine settimana, in casa, in giro per la campagna, per i negozi e da poter abbracciare accarazzare e baciare. Questo basterebbe a capovolgere la mia vita a darmi felicità soddisfazione, ma questo le donne non lo capiscono cercano uomini che possono soddisfare solo con il loro sesso.. Solo la speranza di incontrare una ragazza che mi creda quando dicendole che le voglio bene non lo faccio per riuscire a portarla a letto, solo questo riesce a farmi andare avanti. A volte la speranza viene meno e quando accade è un abisso. A volte ho paura che questa non ritorni più e se succedesse sarebbe la fine. Si può vivere senza rapporti sessuali, ma senza un rapporto duraturo di baci e carezze o qualcuno che ti dica ogni tanto 'ti voglio bene' la vita è una sofferenza e sarà corta.
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