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settespiriti

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  1. [[font="Book Antiqua"]E' VERO: si nasce , si cresce con la speranza che tutto ci tocchi nei limiti e tempi giusti, ma chi l'ha detto che per determinate cose si debba fare come fanno gli altri? Io a 48 anni aspetto ancora grandi occasioni in tutto e per tutto... se poi la vita mi darà torto o rovesci...bè non c'è problema: si ricomincia daccapo!![/font]
  2. Diciamo che certi personaggi "protagonisti" non si mettono mai in discussione, fino ad avere veri e propri deliri di onnipotenza ( "Noi siamo i padroni della scuola"). Mi rendo conto che è un po' eccessiva come affermazione ma essa esprime appieno lo spirito dei tempi che corrono..Allora far buon viso a cattivo gioco...o....cercare di cambiare le cose e...ogni tanto ribellarsi?Settespiriti
  3. [Gigi è un temerario, ha affrontato nella sua scuola di provenienza ( in prov. di Napoli) il mondo degli adulti con tutte le loro contraddizioni, i loro soprusi, il loro mondo ovattato........ Ha preso a sprangate Preside, Vice, e un bidello , perché questi sono abituati ad essere ossequiati e quando capita un alunno "fuori dalle regole" non ossequioso, non servile le cose si mettono male.. Per Gigi, che attualmente sta affrontando gli esami di licenza media, ciò è stata la causa che lo ha fatto allontanare dal posto di scuola più vicino e lo ha fatto mettere in una casa famiglia in una prov.diversa in attesa di nuove disposizioni del Giudice. In altri modi e tempi (e quando i ragazzi appartengono a qualche "pezzo grosso" della scuola) le cose vanno decisamente in maniera diversa rispetto a Gigi, perché teoricamente potrebbero anche ammazzare i Prof... non succede nulla o quasi: si incorre in una punizione consistente nello shampoo di rito nella stanza del /della Preside , sosta obbligatoria nella Vicepresidenza per poi essere rispediti in classe a fare sempre peggio. Ma il peggio è per gli inss. ( leggi Prof): la ramanzina e lo shampoo di rito tocca anche a noi perché "non sappiamo gestire la classe". Può darsi anche che ci sia qualcosa di vero, ma A VOLTE SI METTE IN MOTO UNA MACCHINA VOLTA ALLA DISTRUZIONE PSICOLOGICA DEL DOCENTE CHE SUO MALGRADO NON RIESCE A GESTIRE SEMPLICEMENTE PERCHE' NON VIENE AIUTATO NEL SUO RUOLO. I docenti più meritevoli, leggi quelli che portano sana acqua al mulino ( e ne fanno girare... proficuamente le pale!!) sono quelli che vengono realmente aiutati a svolgere il loro ruolo e quindi nei casi di ribellione di una classe che boicotta la lezione il docente viene aiutato a ristabilire il proprio ruolo. Viceversa, i poveri docenti( poveri anche nel senso letterale del termine) che non si trovano a svolgere un ruolo "centrale", "proficuo" e, direi anche redditizio per i gruppi oligarchici di docenti ( leggi "staff" di Presidenza: termine coniato da poco) sono quelli più colpiti dalla maldicenza dei colleghi e in breve costretti a fare fagotto ( leggi : trasferimento)...............
  4. Io insegno in una scuola "ad alto rischio" in un paese che è a pochi chilometri da Scampia ( un quartiere che pure conosco, lì vicino ho fatto un concorso nella scuola tanti anni fa) anche i docenti ( non tutti però) per fortuna una minoranza si comportano come dei camorristi e danno ai ragazzi una pessima educazione. Chi vuole educare per davvero i ragazzi si trova a fare i conti con questa "minoranza silenziosa" di docenti che purtuttavia detta legge a modo proprio facendo i propri interessi e - talvolta- si comporta con malvagità con i propri stessi colleghi, ma non bisogna demordere, bisogna andare avanti e non asservirsi a questi furfanti che grazie a lecchinaggi ed ossequi immeritati rendono asserviti docenti che vogliono innanzitutto fare il proprio mestiere senza pensare ai soldi e ai progetti che rubano tempo prezioso alla scuola. Settespiriti
  5. Leggilo, ne vale la pena!! Io l'ho letto due volte, non ti annoia . poi l'ultima parte ( non la leggere per prima!!) è inimitabile,solo che non da' soluzioni ed il rischio è quello della rassegnazione...........Settespiriti
  6. [A me è piaciuto molto, soprattutto quel ritmo serrato che si alterna ad uno più lento ma che preannuncia un'azione forte e poi ..quella rivelazione terribile che lui le fa e la comprensione senza compiacimento della psicoanalista...da ricordare come film se ne vedono così pochi film fatti per bene in giro! Settespiriti
  7. Crea il tuo BLOG su Mr.Webmaster è facile, veloce e gratuito! diario di bordo Home - Profilo - Archivio ancora...ricordi di scuola Scritto il 31-Jul-2005 alle 01:00 - Scrivi Commento Il mio rapporto con gli alunni? Non ho mai criticato il loro paese, immergendomi in qualsiasi posto mi sia capitato di stare, cercando di apprezzarne gli usi , o meglio le abitudini del luogo, a volte imparando vocaboli nuovi dialettali...è certo che di posti ne ho girati!! La prima supplenza era temporanea e sulla classe comune, poi man mano mi sono convinta che per fare punteggio era necessario un servizio continuo nella scuola, percio' scelsi di seguire un corso di specializzazione per l'insegnamento ad alunni in situazione di svantaggio. Questa è stata una grande risorsa per me. L'esperienza di insegnamento sul sostegno a ragazzi in condizioni di svantaggio mi ha resa complice dei miei alunni, oltre ad arricchirmi dal punto di vista umano. Vedevo in loro il bisogno di essere aiutati, non solo in senso prettamente di apprendimento, anche di avere qualcuno che li "sostenesse" moralmente, che creasse con loro una corrente di empatia e che in definitiva li legasse al gruppo, facesse da "tramite", insomma. Una sola volta non riusci' tanto all'inizio, perché il ragazzino era legato all'insegnante che mi aveva preceduto: appena mi vide disse che non ero maschio e non mi voleva. La "lotta " fu serrata, proposi una strategia all'insegnante di Italiano che aveva piu' ore di compresenza con me... Mi mettevo al posto della cattedra e preparavo i compiti o dei quesiti, li proponevamo insieme a tutti e le mie lezioni inizialmente furono deambulatorie, perchè giravo tra i banchi interrogando, anche non necessariamente su argomenti di studio, ma che avessero attinenze con il quotidiano... Questo fu un lungo periodo, il ragazzino mi guardava con senso di sfida, fino ad un giorno in cui parlai della famiglia e, trovandomi li' vicino chiesi cosa faceva il padre, mi disse che aveva perso il lavoro e aveva molti debiti, la mamma faceva la chiromante ; poi mi disse in disparte che non aveva stima del papa' perché non lavorava : "Professore', papa' si era n' ommo a mamma' nun 'a faceva faticà!!" e mi guardava con gli occhietti azzurri e arguti, piccolo e grassottello, con le guance rosee e le labbra sottili, poi aggiunse:"Professore', papà si era n'ommo se metteva a faticà ò stesso!!" Aggiunsi che la colpa non era del padre se aveva perso il lavoro, ma nella vita ci sono circostanze avverse che non possiamo controllare. Ero riuscita a farlo parlare, a mostrarmi la sua vera faccia, nei mesi che seguirono tutto fu per me piu' facile e per lui piacevole.... Sono passati poco più che dieci anni e la scuola non ha più la tendenza che aveva allora.A volte ho la sensazione che si voglia dimostrare a tutti i costi che si è FATTO QUALCOSA ma in realtà si bada alle apparenze e a fare meschinità Settespiriti --------------------------------------------------------------------------------
  8. Vivo in terra di camorra ed è difficile immaginere per chi vive lontano la nostra realtà. Ma alla fine è necessario rimboccarsi le maniche ogni giorno e ricominciare ...questo è il bello del nostro lavoro... non arrendersi mai. Settespiriti
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