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muchachaenlaventana

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messaggi di muchachaenlaventana

  1. buongiorno ragazze!!!!

    Parto dalla nuova rrivata: MUCHACHA,

    Grazie digi, piacere di conoscere anche te. Il bello di questo forum è che i problemi che sembrano insormontabili escono fuori di una banalità esasperante: ebbene sì, faccio parte del mucchio anch'io. Ammettiamo pure che si tratti di transfert e non di voglia di strappargli la camicia a morsi. Allora però questo transfert l'ho sentito fin dalla prima seduta, quando trovandomi faccia a faccia con George Clooney in carne ed ossa mi sono detta "cazzarola, questo mi mette gli ormoni in effervescenza, meglio darsela subito a gambe" (ma non l'ho fatto).

    Comunque questo giochino del transfert non mi piace proprio per niente. Della serie, lui sta lì ad aspettare che tu cada come una pera cotta? E magari si compiace pure? Una volta gliel'ho detto che secondo me lo sa benissimo di essere così, uhm, esteticamente superiore alla media. E istintivamente, illuminandosi in volto, ha risposto "Eh sì, cioè no, ma insomma, eh...": colto in castagna ^_^

    A me dà un po' fastidio tutto questo. Non saprei spiegarmi meglio ma "manipolazione" è il termine che mi viene in mente se ci penso.

  2. tale ragionamento naturalmente non sussiste se tu nel forum di PSICOLOGIA scrivi dei tuoi ultimi acquisti o della nazionale di calcio ^_^

    Se volessimo parlare di acquisti o della nazionale di calcio, forse cercheremmo un forum più adatto...

    Per quanto riguarda me, visto che il thread l'ho lanciato io, ci hai azzeccato: sto passando una fase difficile della terapia e scrivo cose che per il momento non desidero che il mio terapeuta venga a sapere da un forum, perché desidero prima chiarirmi le idee in attesa del momento giusto. Nel frattempo non gli nascondo niente: mi limito a posticipare l'argomento. Va da sé che se mi ponesse una domanda specifica sull'argomento che mi sta a cuore, coglierei la palla al balzo.

  3. Beh si anche io la considero iniziata molto dopo (1 mese fa!!)io vado da 9 mesi........

    Ma che orientamento ha?

    Ma sai qualcosa di lui?Io niente non so neanche se è sposato,se ha figli,so solo che lavora in osp.e basta........e le altre cose le so per vie traverse.

    Lui non parla MAI MAI di se!E' difficile sto rapporto!Tu dici tutto a LUI e lui........niente niente a TE!!!

    Eh, lo so. Lui ogni tanto si sbottona un po' (sempre metaforicamente: dai e dai, cado sempre lì ^_^:-) ), mi ha accennato alla sua situazione familiare e al suo lavoro, so dove abita, conosco un paio di pazienti/ex-pazienti... Poi si sa, la curiosità è donna: ho cercato il suo nome su internet e ho trovato mucchi di articoli, convegni a cui ha partecipato, ecc. Ho provato perfino a leggere qualche suo libro ma mi sono insabbiata al primo capitolo :):

    Forse alla fin fine non è sbagliato non sapere niente del tuo psich.: è vero che forse l'alone di mistero fa lavorare di fantasia, d'altro canto con tutte le informazioni che io ho del mio non riesco proprio a considerarlo solo un terapeuta. Detto tra no, secondo me è pure un gran bel marpione...

  4. non parliamo di psi........tuttti d'un pezzo.........

    il mio puo' vincere l'oscar...........(no tu oscar!)Io non ho nessun tipo di rapporto amichevole....vero è anche che se lui si sbottonasse un po e cederebbe a quello che io voglio a me incasinerebbe ancora di +.Lui si comporta cosi' in risposta alle mie richieste,(lho capito adesso!)e mi fa male a volte,ma forse se cadrebbe in qs vortice anche lui non mi aiuterebbe!

    Quindi lui è professionale al massimo........e come il tuo mucha......magari adotta sto comportamento perchè veste prima di tutto i panni del terapeuta........e poi forse perchè ha capito come sei.......

    Mi sono persa...forse l'hai già scritto........ma da quanto tempo vai........??

    Un anno circa, ma sono rimasta incinta quasi al primo incontro (il padre ovviamente non è lui ;-) ). Interessante come la terapia - inclusi i problemi di comunicazione - abbia subito una svolta drastica dopo il parto... La terapia vera e propria la considero iniziata da 3-4 mesi.

  5. La prossima volta..dirò parole altrui.

    Sapete che lo faccio spesso?

    Una canzone per ogni evenienza.

    "Non starò più a cercare, parole che non trovo

    per dirti cose vecchie, con il vestito nuovo

    per raccontarti il vuoto, che al solito ho di dentro..."

    chissà quale mi verrà a mente, lì.

    A me viene solo in mente che se avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto... :-)

  6. Froggy, elli e judi,

    scusate la risposta cumulativa ma sto cercando di raccogliere le idee. Vi ringrazio, le vostre risposte mi stanno aiutando a focalizzare il problema, quasi quasi la parcella ve la meritereste pure voi ;-)

    Il terapeuta ha ottime credenziali, è un pozzo di scienza e adoro il suo eloquio, la sua mano vellutata. Il problema è decisamente mio, in fondo vado da lui perché, tra l'altro, ho difficoltà a relazionarmi con le persone e anche se nessuno me l'ha mai detto un po' paranoica lo sono.

    Non lo conosco come uomo al di fuori dello studio (né lo vorrei, anche se mi fa sangue) e cerco di concentrarmi sulla sua figura professionale. Ma davanti a me vedo un uomo tutto d'un pezzo, una presenza che malgrado i suoi tentativi di mettermi a mio agio, che apprezzo, mi trasmette insicurezza, mi fa sentire piccola e idiota oltre che una gran rompipalle. E no, non ci riesco proprio a scindere l'uomo - sia come maschio sia come essere umano - dal terapeuta. E mentre il suo nome continua a lampeggiarmi davanti agli occhi, sul banner, penso a lui come a un essere inarrivabile, superiore, con cui non riuscirò mai ad avere una conversazione serena perché non parliamo la stessa lingua. Non mi sento benvoluta, che posso farci. A volte mi sembra che il suo linguaggio verbale a volte sia tradito dal linguaggio del corpo, che mi tolleri perché è il suo mestiere.

    Cercherò di farglielo capire. Ho già accennato a questo fatto (ma al solito, in 40 minuti riesco solo ad accennare, mai a sviscerare), ma lui si barrica dietro al pretesto delle proiezioni: secondo lui sono io che mi faccio le pare, e che posso ribadire se lui mi assicura che sono solo proiezioni mie? Il professionista è lui, lo saprà bene. Ma a me questa spiegazione non basta perché nei fatti continuo a percepire una sorta di irritazione da parte sua nei miei confronti.

    Niente, stasera mi butto. Passerò una settimana del cavolo a pensare che, con tutti i problemi che vorrei analizzare con lui, mi trovo impegolata in un ulteriore problema che è proprio lui e di cui non avevo certo bisogno.

    Ma da qualcosa si dovrà pur cominciare.

  7. ma secondo te........risponde 'no grazie sei na cozza'?

    Certo che no, non la metterebbe in questi termini, saprebbe certamente essere più delicato.

    Allora, credo che il punto della questione sia un altro, al di là dell'attrazione: io di lui non mi fido, non come terapeuta ma come persona. Non sento un'apertura sincera nei miei confronti. La sua gentilezza mi pare affettata e a volte traspare chiaramente irritazione nei miei confronti.

    Inizierò da qui, il resto seguirà se e quando riuscirò a fidarmi completamente di lui.

    Grazie ragazze, siete in gamba.

  8. che si alternano là sopra alla finestra del forum che significano???

    Ho visto apparire il nome del mio psicoterapeuta... Appurato che non si è trattato di un'allucinazione mi chiedo: è possibile che abbia del tempo da perdere con i forum e magari mi legga pure? Sono paranoica? :;):

  9. Scusate judi e elly, non vi avevo ancora lette!!! Grazie anche a voi naturalmente, le vostre esperienze mi incoraggiano e mi fanno sperare che prima o poi riuscirò anch'io a sputare il rospo.

    Io ci ho provato a buttarla lì, sono sicura che mi aiuterebbe tanto sviscerare l'argomento ma... come si fa? Altro che parto. Non ho mica tanta voglia di sentirmi dare da lui una risposta saggia che significa solo "No, grazie, sei 'na cozza". E poi in 40 minuti... Uscirei da lì distrutta e trascorrerei una settimana di inferno.

    Beh, immagino che per me il momento non sia ancora arrivato, e nel frattempo la mia autostima scende ai minimi storici.

  10. Grazie froggy!

    Il fatto è che i miei sentimenti per lui sono negativi (perché mi sento rifiutata a priori) e quelli non manco quasi mai di sbatterglieli in faccia. Quando fa il simpatico e riesce a sciogliere un po' delle mie riserve, poi mi sento stupida, raggirata, caduta nelle sue trappole melliflue.

    L'attrazione è puramente fisica e mi sta tra i piedi. Non credo abbia niente a che fare con il transfert, sai. Vorrei tanto liberarmi di questa palla al piede e procedere tranquillamente. Ma non è facile svelare i propri lati oscuri a un uomo che in realtà vorrei sedurre mostrandogli solo le mie doti di superdonna :-)

    Insomma, sto mandando tutto a rotoli. Voglio dimenticare che è un uomo (in seduta cerco di concentrarmi sui suoi calzini, che sono davvero orrendi :-)) e avere a che fare solo con un terapeuta.

  11. Salve a tutti, sono nuova. Ho letto con interesse il messaggio di Arley che ha originato questa lunghissima serie di risposte e, qua è là, anche alcuni interventi, anche se ammetto di non aver avuto né il tempo né il coraggio di leggere fino in fondo l'intero romanzo.

    Il messaggio iniziale di Arley avrei potuto scriverlo io. Anche a me l'attrazione fisica per il terapeuta provoca non pochi problemi che sono diventati il "succo della questione" a discapito di tanti altri nodi che ho necessità di risolvere.

    Il problema è la comunicazione con lui, e scusate se è poco. Da quando gli ho accennato il problema, ricorrendo vigliaccamente a un sms non ho più avuto il coraggio di approfondire e superare così l'impasse. Al contrario, ho eretto tutti gli aculei di cui sono in possesso e guai a lui se si avvicina (metaforicamente, perché se si avvicinasse un tantino più biblicamente lo sdraierei - a volte mi sembra che una sana, si può dire scopata?, sarebbe l'unico modo per superare le mie inibizioni).

    Ad ogni modo, da un po' di tempo a questa parte mi sembra di percepire da parte sua dei moti di impazienza, dei barlumi di irritazione, e mi rendo dolorosamente conto che la sua benevolenza generica benevolenza altro non è che una sorta di camice da lavoro un po' lacero, insomma che il tutto sia una farsa. Una sorta di gioco di ruolo in cui lui recita la parte della persona aperta e comprensiva senza esserlo, solo per indurmi ad aprirmi.

    Sono certa della sua competenza ed è per questo che stringo i denti, ma davanti a me non riesco a vedere il terapeuta ma solo un uomo terribilmente attraente che ahimé non mi vuole.

    Ci tengo a lui, desidero superare l'ostacolo e non ho voglia di ricominciare tutto da capo con qualcun altro.

    Come comportarmi? Arley, come ti sei comportata in questi mesi?

    Grazie

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