Ego, l'ho detto quasi subito che il problema è più che altro mio.
Io i compiti glieli faccio fare da solo per quanto possibile, però un bambino di 6 anni si inceppa spesso e richiede una presenza costante. In quelle ore non posso: fare la spesa, pulire la casa, star dietro all'altra figlia, nutrire il marito, farmi gli affaracci miei (che includono anche una buona dose di lavoro che spesso e volentieri mi segue a casa). In pratica si tratta di una mansione in più che si aggiunge alle tante di cui una donna deve occuparsi nel tempo, uhm, libero.
Quello che mi turba è:
1) Il nervosismo con cui inevitabilmente affronto la missione, che certo non giova al bambino.
E soprattutto, per indole mia personale (e NON dico di aver ragione, anzi mi rendo conto di avere un problema a riguardo):
2) I compiti assegnati sono davvero tanti (20 pagine di italiano, 10 di matematica: oggi ne ha fatte 2 in più di un'ora) e per me questa propaggine di scuola che si insinua nella mia vita privata e la condiziona pesantemente (sarebbe stato lecito andarcene quattro giorni al mar a grattarci le balle?) è un'ingerenza che mi fa saltare i nervi. Avrei voglia di scrivere alla Signora Maestra che XY non ha finito i compiti a causa di impegni di famiglia. Mi frena solo la consapevolezza che così facendo gli insegnerei solo ad aggirare le responsabilità. (Ma intanto io mi rodo il fegato e tratto male suo padre)