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marilena176

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  1. Freud diceva qualcosa del tipo: dimmi come cammini e ti dirò quanto ci metteremo a finire...per la serie non si può sapere la fine fino a che non si sa quanto c'è da indagare (e questo lo psi certo non lo sa prima di cominciare) nè senza sapere a quale velocità si procede ( e la velocità non è sempre la stessa in un percorso terapeutico). Comunque sei mesi sono pochissimi, anche se la terapia non è interminabile.... neanche la freudiana , io l'ho conclusa nei tempi che mi sono serviti
  2. C'è qualche frase che mi ha colpito...e che è stata significativa, ma frasi tipiche, ripetute.....di tipico e sempre presente c'è stato sicuramente il silenzio!
  3. una teoria è falsificabile quando PUO' essere controllata, quando nell'enunciarla ci si è avvalsi del metodo scientifico...e solo in questo caso può quindi essere, in linea teorica, falsificata, per questo è riproducibile e può essere sempre falsificata....se no siamo di fronte a dogmi, che necessitano di atti di fede. La differenza sta nel metodo seguito per enunciare..un conto è credere che Dio esista o dire che esiste e punto, un conto è dimostrare deduttivamente che Dio esiste...dire che Dio esiste e punto non è dimostrabile e dunque neanche falsificabile. X ste: prima di burlarsi dei premi nobel e non solo...ci sono altre mille cose che si potrebbero fare..... ;-)
  4. Kandel è un premio nobel, un neuroscienziato e psicanalista
  5. il mio post non voleva essere sarcastico, credo sinceramente (sempre per quel poco che ti "conosco") e con affetto a quello che ho scritto...... terminata e con successo la mia analisi tendo ad interpretare...perdonami! Ma visto che col topic non c'entra niente, fermiamoci pure qua
  6. ognuno ha i suoi problemi forse non sono tanto OT: comunico nel posto sbagliato...comunque il messaggio ti è arrivato ..è stato comunicato
  7. questo pure è vero...capisco bene il disagio di avere troppi chili addosso, ma è anche vero che le rotondità fanno simpatia e rimandano all'accoglienza, ad un morbido abbraccio! per esempio la mia psi mi è subito piaciuta moltissimo anche per il suo morbidissimo aspetto...mia figlia, tredicenne all'epoca del mio grande e repentino dimagramento mi disse che non aveva più niente da abbracciare ....
  8. Secondo me tutto questo interesse critico intorno alla psicanalisi, psicoterapia, psicologi e soprattutto pazienti ed ex pazienti da parte di mio, è una difesa che tradisce un inconscio desiderio di intraprendere lui stesso una psicoterapia.
  9. tanto per non abbandonare l'abitudine alle libere associazioni...mi viene in mente uno scritto di quando avevo sedici anni in cui avrei voluto gridare a tutti i miei amici che il mio cervello non era grasso!
  10. qua siamo tutte iun po' proiettate l'una nell'altra Io credo che quello che ci porta a parlare di minore e maggiore gravità di un sintomo sia in parte dettato dal disagio sociale che questo comporta, in questo senso può essere più grave prendere e perdere peso in continuazione e senza controllo, che rimanere più o meno sullo stesso peso, ma i meccanismi e il disagio interiore può essere molto simile. Detto ciò sono d'accordo con digi, può essere che il mio problema col cibo sia meno grave e doloroso del suo, infatti ero intervenuta solo per dire che il problema vero non è il cibo, ma forse la mancata o poca o troppa soddisfazione che al cibo abbiamo collegato da piccolissime. Comunque io sono sempre stata un organetto, su e giù anche di parecchi chil...gli abbandoni mi hanno sempre portato all'anoressia (temporanea), l'ultima volta, quattro anni fa ho perso 16 chili in poco più di due mesi, mi ha stoppato la mia psi, con una frase che non posso scordare e i farmaci.
  11. un esempio non è facilissimo.....una teoria deve poter come prestare il fianco, nel senso non mi puoi dire, che so, è così perchè lo sento, perchè ci credo o perchè stavolta è andata così... me lo devi "dimostrare" io devo riprodurre i tuoi esperimenti, le tue deduzioni.... e avere quindi la possibilià di falsificarli.
  12. no, non lo è..a parte ridurre spirito e mente a materia tangibile , la psicanalisi non segue il metodo scientifico....per esempio non è mai riproducibile, in un'esperienza psicoanalitica non è possibile avere un controllo negativo nè positivo ...una scienza non puòprescindere dalla riproducibilità e da adeguati controlli
  13. Dire che una scienza è esatta non vuol dire che dice una verità assoluta, anzi come dice Popper, una teoria scientifica deve essere falsificabile....l'esattezza di una scienza sta nel metodo ...le scienze esatte esistono eccome...la psicanalisi non è una scienza
  14. I miei sintomi non sono proprio gli stessi, ma non ho un buon rapporto con il cibo..anche a me l'analisi ha aiutato moltissimo, ma penso che certi muri, come dice digi, non vengono mai giù..come ho detto altre volte non si guarisce completamente, non si può, certe ferite non si rimarginano, forse da un certo punto di vista ci caratterizzano anche....non è che non si riesce a guarire dai disturbi alimentari, è che una parte di noi, quale che sia, sarà sempre malata..poi certo il cibo è stata la nostra prima soddisfazione, il primo piacere...ferite nate in quel periodo sono perciò le più antiche e le più ostiche. Per me il cibo era un pensiero continuo, capace di condizionare molto della mia quotidianeità...l'analisi mi ha fatto prima capire che ero ossessionata da un pensiero, da un peso ...perchè non me ne rendevo conto, faceva parte di me, poi mi ha aiutato a vedere la cosa in una giusta prospettiva, a capirla, a capire che non ha ragione d'essere, ma avrò sempre paura di ingrassare (anche ora che ho una certa età e mi rendo conto sarebbe meglio avere qualche chilo in più), controllerò sempre le mie forme, mangiare fuori norma mi creerà sempre un certo disagio......
  15. marilena176

    Raduno autunnale

    per me va bene fine gennaio.....e..Roma pure è una bella città e, come dice froggy piena di simpatiche trattoriole..( comunque non ho problemi neanche a tornare a firenze, il panino pure mi vede d'accordo......il companatico meno
  16. La novella in cui c'è la lettera alla madre è "colloquii con i personaggi" e dovrebbe essere qui: http://www.pirandelloweb.com/novelle/appen..._personaggi.htm Comunque il brano significativo, che interpreta bene i miei sentimenti post-terapia nei confronti della psi è questo: (Parla la madre morta ) "Voi, del resto, tu che mi sei stato sempre lontano, cosí da lontano, pensatemi ancora viva! Non sono forse viva sempre per te?" ( e lui risponde) "- Oh Mamma, sí! - io le dico. - Viva, viva, sí... ma non è questo! Io potrei ancora, se per pietà mi fosse stato nascosto, potrei ancora ignorare il fatto della tua morte e immaginarti, come t'immagino, viva ancora laggiú, seduta su codesto seggiolone nel tuo solito cantuccio, piccola, coi nipotini attorno, o intenta ancora a qualche cura familiare. Potrei seguitare a immaginarti cosí, con una realtà di vita che non potrebbe esser maggiore: quella stessa realtà di vita che per tanti anni, cosí da lontano, t'ho data sapendoti realmente seduta là in quel tuo cantuccio. Ma io piango per altro, Mamma! Io piango perché tu, Mamma, tu non puoi piú dare a me una realtà. è caduto a me, alla mia realtà, un sostegno, un conforto. Quando tu stavi seduta laggiú in quel tuo cantuccio, io dicevo: - «Se Ella da lontano mi pensa, io sono vivo per lei». - E questo mi sosteneva, mi confortava. Ora che tu sei morta, io non dico che non sei piú viva per me; tu sei viva, viva com'eri, con la stessa realtà che per tanti anni t'ho data da lontano, pensandoti, senza vedere il tuo corpo, e viva sempre sarai finché io sarò vivo; ma vedi? è questo, è questo, che io, ora, non sono piú vivo, e non sarò piú vivo per te mai piú! Perché tu non puoi piú pensarmi com'io ti penso, tu non puoi piú sentirmi com'io ti sento! E ben per questo, Mamma, ben per questo quelli che si credono vivi credono anche di piangere i loro morti e piangono invece una loro morte, una loro realtà che non è piú nel sentimento di quelli che se ne sono andati. Tu l'avrai sempre, sempre, nel sentimento mio: io, Mamma, invece, non l'avrò piú in te. Tu sei qui; tu m'hai parlato: sei proprio viva qui, ti vedo, vedo la tua fronte, i tuoi occhi, la tua bocca, le tue mani; vedo il corrugarsi della tua fronte, il battere dei tuoi occhi, il sorriso della tua bocca, il gesto delle tue povere piccole mani offese, e ti sento parlare, parlare veramente le parole tue, perché sei qui davanti a me una realtà vera, viva e spirante; ma che sono io, che sono piú io, ora, per te? Nulla. Tu sei e sarai per sempre la Mamma mia; ma io? io, figlio, fui e non sono piú, non sarò piú... L'ombra s'è fatta tenebra nella stanza. Non mi vedo e non mi sento piú. Ma sento come da lontano lontano un fruscio lungo, continuo, di fronde, che per poco m'illude e mi fa pensare al sordo fragorio del mare, di quel mare presso al quale vedo ancora mia madre."
  17. Il problema della gestione delle emozioni ci accomuna in parecchie...anch'io rispondevo sempre non so,a.... come si sente? questa cosa le piace? quest'altra la fa arrabbiare? (rabbia questa sconosciuta!), qual'è stata la sua sensazione nel sogno o al risveglio? E non preoccuparti che anche ora che ho finito non mi sembra di sapere con esattezza tutto questo..... sono convinta che guarire proprio non si guarisce, piuttosto si conosce, spesso si gestisce, si "sente".. Credo che abbia ragione la tua psi, questo periodo, il dopo terapia non è ancora il momento conclusivo e l'elaborazione solitaria di questo bisogno ancora forte che, almeno io, ho di lei, di sentirla, di raccontarle....è forse la vera ultima fase, si poteva rimanere in terapia per anni, ma come stiamo senza non avremmo potuto discuterlo mai. Mi manca da morire ...avete letto la lettera alla madre morta di Pirandello? se la trovo la posto...in sostanza le dice che è lui ad essere morto: lei sarà sempre la madre, è lui che muore, che non è più figlio perchè non può essere più pensato da lei ....ovviamente Pirandello ha un'altra prosa
  18. marilena176

    Raduno autunnale

    viareggio firenze 27/28 novembre + roma 27/28 novembre ++++
  19. marilena176

    Raduno autunnale

    ma roma, no?? Ammetto di essere di parte , ma....centrale è centrale, dipende da chi viene e se rimane centrale anche in questo caso, per la data per me una vale l'altra: la sociopatologia dovrei averla risolta, almeno spero...dopo quasi 5 anni di analisi
  20. ma non pensare!!! VIENIII!! dai che non ci vediamo da un paio d'anni
  21. io sono di roma......dunque roma andrebbe benissimo.. ...nello stai scherzando vero?!
  22. ha ragione digi:è un inizio, coraggio..... verranno le parole, ci saranno altri silenzi, nuove lacrime e alla fine sarai una persona più consapevole e serena
  23. Carissime tutte...sono contentissima per digi,Elli......per come è andata, per come è finita e per come si sentono BRAVE!! come sapete io ho concluso da un paio di mesi, anche la mia ultima seduta è stata..."memorabile" (comprensiva di un abbraccio e di un bacio che , come tutte, ho sempre desiderato...anche quando baci e abbracci mi erano ..."estranei"), d'altra parte è un saluto importante, carico di emozioni e soprattutto, pur sapendo che i nostri psi ci accoglieranno sempre, definitivo. Questo è stato ed è per me ( per il mio vissuto intendo), particolarmente difficile: sono convinta di aver terminato il mio percorso, sono consapevole della mia "trasformazione" e so di avere introiettato tutti gli strumenti per vivere, se pur sempre con le mie ferite più antiche, senza il disagio continuo che provavo prima, sono convinta di non volere l'amicizia o la frequentazione della mia psi...ma non mi rassegno facilmente a.....qualcosa che non c'è più. Credo che questo periodo sia la vera conclusione del mio percorso, sento come di aver bisogno di questo tempo senza di lei per accettare e affrontare quest'ultima frustrazione...La mia è stata una conclusione concertata e elaborata per oltre un anno, ma finita senza gradualità...come dice digi ognuno ha la sua personalissima modalità di conclusione, ma siamo tutte "guarite"...mi commuove pensare ai nostri percorsi condivisi e alla nostra strana, ma profonda "amicizia"...mi piacerebbe incontrarvi, alcune di nuovo, altre per la prima volta....
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