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@alice@

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  1. Si... la gravidanza è proprio bella, non so se sia un inconscio masochismo di noi donne... ma nonostante tutti i disturbi, i cambiamenti corporei repentini, l'insonnia, la sciatica, la ciccia, le gambe gonfie, la ritenzione idrica, il mal di schiena, i capelli che cadono a ciocche, il nervosismo, gli attacchi di pianto, il vedersi un cesso, l'astinenza dal sesso... quando senti il piccolo dentro di te che si muove, tutto appare come ovattato e sai che dentro di te stai vivendo il tuo piccolo miracolo... che questo rapporto che ti lega al tuo bambino immaginario è qualcosa che ti devi vivere a fondo perchè durerà solo pochi mesi... poi quel bimbo immaginario scomparirà e apparirà il vero bambino... tuo figlio.
  2. dunque, sono in gravidanza, e assolutamente non mi rispecchio affatto con tutte queste interpretazioni. Io l'ansia l'ho avuta proprio i primi tre mesi, perchè temevo di perderlo, perchè pensavo a tutti i pro e i contro dell'avere un figlio, dovevo metabolizzare l'idea che avrei avuto un bambino da crescere e mantenere con tutti i problemi del caso, lavoro, organizzazione, nonni, tranquillità di coppia, l'altro figlio come avrebbe reagito. Ipersonnia, manco a parlarne... avevo sonno, tanto, stanchezza da morire, spossatezza, ma comunuque mi svegliavo prestissimo e non riuscivo a dormire bene... Poi nel secondo trimestre, (quello dove sono tuttora), con i primi movimenti è arrivata la tranquillità... è come avere la spia che il bimbo sta bene... quindi la sicurezza che c'è, è vivo e si muove, quindi scomparse tutte le ansie... non più disturbi fisici e quindi finalmente il godersi la gravidanza. Per il terzo trimestre vi dirò...
  3. Anche per me l'esperto era la soluzione perfetta... di fronte ad un parere medico il mio ex marito avrebbe alzato le mani...Ho provato a rivolgermi a strutture pubbliche, più di una... ma il primo appuntamento me l'hanno dato a settembre... per quanto riguarda una psicologa normale, per quanto riguarda l'infantile... se ne parla a febbraio... mio figlio per quella data già è bello che rovinato... non posso aspettare tutto sto tempo per prendere delle decisioni in merito, anche perchè quest'estate dovrà passare almeno due settimane di fila col padre (per legge...) ed io devo trovare un modo di riavvicinarli prima di quella data. Una psicologa privata non me la posso permettere.. soprattutto adesso che sono in gravidanza e sto avendo e avrò delle spese pazzesche... quindi.. bho.
  4. Grazie per le risposte, mi sembrava strano che ci fosse un forum con tutti psicologi a disposizione agratise Comunque va bene lo stesso, è comunque un contributo... e assolutamente valido! Marilena... la tua chiave di lettura è qualcosa a cui non avevo mai pensato... potrebbe essere lo sai? Anche se a questo punto penso che sia una serie di fattori legati, cioè, una specie di effetto a catena. Il padre che spesso sbaglia reazioni nei tempi, cioè magari si arrabbia con mio figlio nel momento in cui il bambino si lagna (cosa che accade molto raramente) e magari si lagna semplicemente perchè ha sonno e deve dormire, e non per capriccio... oppure il padre si impunta per togliergli l'abitudine della lucetta notturna proprio la prima notte che dorme nella nuova cameretta a casa sua... un genio! Tutto sommato anche alla nuova casa, nuovo ambiente, poi mettiamoci pure il periodo più distante dal padre, la crescita del rapporto tra il mio compagno e mio figlio, l'arrivo del fratellino, la consapevolezza sempre più forte della sua situazione familiare... forse tutte queste cose... Digi, infatti ho chiesto al mio ex marito di fare esattamente ciò, ma è un po restio... è molto dura fargli capire queste finezze psicologiche, lui è uno che prende tutto alla lettera, è rigido... non guarda le sfumature, magari un bambino piange o ha un disagio che manifesta in un modo ma è solo un richiamo per tanto altro... lui è proprio il tipo pianto/cacca/fame/sonnno, non va più in la. Quindi sottovoluta molto questa situazione, dice che è solo questione di abitudine... e spinge per forzarlo ad andare a dormire da lui, ma io penso che non è che DORMENDO da lui che il figlio diventa più suo figlio e lui svolge il suo ruolo di padre, questo ho cercato e sto cercando di spiegargli, non è la quantità di ore che passa da te, ma la qualità, è meglio due ore al parco a giocare a pallone che una notte da lui... ma la vede come una forzata separazione... anche se è abbastanza malleabile, ma sembra che lo fa più per me che per il bambino... del tipo "ti faccio un favore a te".. mah... Resta il fatto che come dici tu, il bambino non lo forziamo mai... e solo una volta qualche giorno fa il padre gli ha detto, "se non vuoi venire oggi, papà domani non viene più".... il bambino quando il padre è uscito ha avuto per un futile motivo una reazione fortissima di pianto (mai successo) tipo crisi isterica... ovvio che era lo stressa accumulato dalla frase del padre... Io il giorno dopo me lo sono mangiato dicendogli che mai più doveva dire una cosa del genere... Però sono un po stanca... mentalmente... sto combattendo tra due fronti, sto facendo la psicologa sia a mio figlio (ma è anche il mio ruolo), che al padre (che è anche più de coccio del figlio) e sto davvero faticando... vorrei trovare al più presto una soluzione definitiva... una chiave definitiva...
  5. @alice@

    rifiuta il padre

    Spero che qualcuno possa aiutarmi, mi sono rivolta a strutture pubbliche per un consulto, ma il primo appuntamento me l'hanno dato a settembre... Ho un bambino di 5 anni, sono separta da due e mezzo. La nostra situazione di famiglia separata è sui generis, in quanto con tanti sforzi e tanta dedizione da parte di tutti, siamo riusciti a instaurare un clima civile e di collaborazione reciproca. Sia io che il mio ex marito ormai da tempo, ci siamo rifatti una vita. Il mio compagno adora mio figlio, conviviamo da circa un anno ma lui ha iniziato a frequentare casa prima come amico da quando mio figlio aveva due anni e mezzo, quindi l'ha visto crescere. Si adorano. Io mio figlio me lo dimentico quando il mio compagno rientra da lavoro, tanto sono complici e chiacchierano e giocano. Mio marito non ha mai avuto un grosso ascendente su mio figlio, ma si è sempre sforzato di essere un buon padre, e nonostante tutto è sempre stato attento ai suoi bisogni, forse, non è mai riuscito a trovare quella complicità o quella chiave di interazione con il bambino che invece paradossalmente il mio compagno ha come dono innato. Anche la compagna del mio ex marito è una bravissima ragazza che adora mio figlio, ma con lei il bambino non ha lo stesso attaccamento che ha con il mio compagno, forse perchè è donna.. non so. Durante le decisioni per la separazione ho pensato (forse sbagliando) che il bambino dovesse passare più tempo dei canonici due weedend al mese che di solito si concendono ai padri, perchè ci tenevo che non perdesse il suo rapporto col padre. Così decidemmo per tre giorni a settimana, che si alternavano con i weekend. Mio figlio non andava mai proprio saltellando di gioia dal padre ma non si è mai rifiutato. Da premettere che mio figlio ha un carattere eccezionale, mai uncapriccio, mai un impuntatura... spesso prima anche se vedevi che non era proprio contento di andare dal padre, per non farlo rimanere male ci andava lo stesso....e questo a 4 anni! Poi è successo che il padre ha voluto cambiare casa, trasferendosi ancora più vicino, (prima stavamo a due isolati, adesso alla parallela), ma questo trasloco ha fatto si che il bimbo non andasse a dormire mai da lui per tutto il tempo del trasloco. Si sono visti molto meno... si, magari passava la sera a casa mia, ma hanno passato pochissimo tempo prolungato insieme e quasi nessuna notte, comunque sia andavano a dormire dal mio ex suocero. Ma sarà successo due volte. Il problema è questo... adesso ormai da un mesetto la casa è finita, ma mio figlio è sempre più restio ad andare col padre, addirittura adesso lo scaccia, gli attacca il telefono in faccia, quando viene a casa mia per vederlo, chiede sempre perchè sei venuto? non serve che vieni sempre! addirittura perchè non te ne vai? Non si è mai comportato così ne con il padre ne con nessuno, è stato sempre un bimbo educato... buono, solare... Io non so come comportarmi, non so se questa cosa è dovuta a qualche cosa che ha combinato mio marito (che mi assicura di no), magari una delle prime notti che ha passato nella nuova casa, non so... non accendergli la lucetta, oppure sgridarlo per qualcosa. Fatto sta che io ho come un impressione... è come se lui nel tempo che il padre è stato più assente, abbia sostituito la figura del padre con il mio compagno, ah! premetto che sono incinta... e il periodo del trasloco ha coinciso proprio con l'inizio della mia seconda gravidanza... e con la consapevolezza da parte di mio figlio dell'arrivo del fratellino (di cui sembra contento). Una volta mi hadetto, ora che arriva il fratellino e che E. (il mio compagno) diventa papà diventa pure papà mio. Non so se è rilevante ma scrivo tutto... Mi può aiutare.. cosa devo fare? devo evitare di mandarlo a dormire dal padre? e far si che passi il tempo con lui in modo diverso dal dormire da lui? oppure farlo abituare piano piano iniziando con poche volte e poi ricominciando? non so proprio come comportarmi... aiuto.. per favore...
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