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frncs

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  1. Non ne ho idea. Non posso averla perché non so cosa significhi naturale. Se è una terza via tra codardia e coraggio, allora sì. Non credo che il suicidio (tranne in qualche caso specifico) possa considerarsi un atto di coraggio o di codardia. In realtà però non lo definirei nemmeno "naturale".
  2. Dipende da qual è il problema. Se è generale, cioè coinvolge un gran numero di ambiti vitali, conviverci signica più o meno non vivere, e in quel caso il buon amico, la buona ragazza e il lavoro soddisfacente spesso non ci sono.
  3. sono d'accordo non ha senso generalizzare né in un senso né in un altro (neanche se l'esperienza la si è fatta, secondo me) né dire che se la terapia non riesce è perché non era ancora il momento o perché non se ne aveva veramente bisogno né dire che la terapia serve solo a illudere la gente In fondo c'è chi si illude prima, chi si illude dopo, chi si illude prima e dopo.
  4. frncs

    Bordello!

    Sotto un'altra voce. Per ricoprire una carica e per passare un esame sono richeste altre competenze ed è (sarebbe) giusto e equo essere valutati per quelle. NOn è la stessa cosa della prostituzione fatta per soldi. Perché come già ho detto qui a essere sbagliato non è il fatto di usare il sesso come merce di scambio ma il fatto di ottenere qualcosa con una procedura irregolare. CHe questa procedura consista nell'offrire sesso, soldi, favori è comunque oggettivamente sbagliato. Non è più una questione di morale ma di legge, di regole che devono essere uguali per tutti.
  5. frncs

    Bordello!

    mi riferivo ai mess precedenti, parlavo della d'addario non delle prostitute in generale e cmq "bocca di rosa né l'uno né l'altro" non "nulla di questo" eheh
  6. frncs

    Bordello!

    Sì ma in questo caso la sua scelta libera danneggia gli altri (gli scavalcati), insomm è fatta per ottenere cose che altrimenti (legalemente) non potrebbe ottenere. Quindi per me si è in un altro campo. Perché in quel caso a essere discutibile (anz illegale) non è (o non solo) l'atto, ma lo scopo.
  7. frncs

    Bordello!

    Uffa ma anche io sono d'accordo con voi. Non vale estrapolare una frase dal contesto. Cambia tutto il senso in certi casi. Lì stavo semplicemente distnguendo tra le donne che fanno sesso con molti uomini per piacere loro e quelle che lo fanno per soldi. E io stessa ho detto che quando si fa un lavoro (qualsiasi lavoro) c'è sempre una parte non libera (che può essere maggiore o minore a seconda delle circostanze). E per questo esistono delle leggi (forse insufficienti o poco rispettate o quello che volete) che cercano di tutelare la dignità dell'uomo e la sua salute. Questo avevo detto. Semplicemente per dire che nel valutare la legalizzazione di un lavoro come la prostituzione, non basta fare appello alla libertà individuale, ma è legittimo chiedersi se un lavoro di questo tipo leda o meno la dignità della persona. E' ovvio che ci sono molti lavori legali che si fanno in condizioni indegne (condizioni che spesso però sono illegali), ma questo non significa che di conseguenza bisogna accettare qualsiasi cosa, perché diciamo che si vorrebbe tendere a migliorare, non a peggiorare. Insomma il presupposto per me è che il denaro è potere, dunque chi ha il denaro esercita il suo potere su chi non lo ha. La società avrebbe il dovere di limitare questo potere (al di là del fatto che lo faccia abbastanza o no) in nome della dignità ecc. Quindi il punto per me resta: perché vendere (anzi affittare) il proprio corpo sessualmente è considerato (o almeno si tende a considerarlo) una cosa indegna dell'uomo?
  8. frncs

    Bordello!

    Ma tra l'altro la d'addario in cambio voleva dei favori, voleva far approvare non mi ricordo quale sua pratica che era stata bloccata per irregolarità (ora non mi ricordo bene). E inoltre era stata inesrita nelle liste elettorali del PDL. Insomma non mi sembra proprio l'esempio adatto da farsi. Perché l'uso del sesso per scavalcare la legge e gli altri credo che possa definirsi sbagliato al di là di tutto.
  9. però è anche vero che al di là delle illusioni e delle consapevolezze a volte il disastro coinvolge a tal punto tutti gli ambiti dell'esistenza che qualcosa si deve pur fare il problema è che certe volte il disastro coinvolge anche la terapia, perché per effetto di quello stesso disturbo che si cerca di curare manca la volontà, o manca la capacità di stabilire un legame (presupposto necessario alla terapia), o manca una struttura abbastanza solida per sopportarla. Una specie di circolo vizioso insomma.
  10. visto? tutta colpa di dostoevski!
  11. io questa frase me la ricordo a proposito dei sepolcri di foscolo ma forse era una citazione... boh
  12. no certo non volevo dire questo sono io che sono andata fuori tema e temevo i rimproveri dell'autrice del topic
  13. sì ti capisco. chissà perché è zingara però!
  14. Sì sì l'ho letto molto tempo fa, poi l'ho anche riletto più tardi. In un saggio su D. (non mi ricordo quale) si diceva anche che a quel punto dopo memorie del sottosuolo o diventava pazzo o arrivava ad altro (non mi ricordo) come poi è stato. Ma siamo fuori tema...
  15. A me viene in mente la tua terapeuta che ti ha "abbandonata" per pensare al suo bambino che deve nascere. Ma forse è una cosa ovvia e ci hai già pensato anche tu.
  16. eheh è vero che nel sottosuolo ogni tanto si incontrano dei personaggi interessanti con cui identificarsi un attimo e consolarsi un po' però il resto del tempo si soffoca e basta
  17. frncs

    Bordello!

    sì sì io la voglio sapere
  18. frncs

    Bordello!

    Scusa ma perché mi dici: dillo a un operaio. Io sono d'accordo con te! Ho scritto appunto che il lavoro in generale spesso è libero solo fino a un certo punto. Stavo solo rispondendo a un messaggio di juditta che assimilava l'idea negativa che si ha della prostituzione a quella che si ha delle donne che hanno molti uomini. Dicevo solo che non ero d'accordo con questa assimilazione delle due cose perché dove c'è remunerazione non c'è totale libertà.
  19. è lo stesso sentire non è una realtà oggettiva se uno sente di non sentire non sente poi ci possono essere tutti i motivi che vuoi che impediscono di sentire, che soffocano le emozioni, quello che vuoi ma questo è vero pure nella vita di tutti i giorni, non solo nella terapia
  20. frncs

    Bordello!

    Io la differenza la vedo. Al di là del giudizio. Nel primo caso si condanna il sesso fatto per puro piacere. Nel secondo si condanna il sesso fatto per soldi. Sono due cose diverse. Perché una cosa fatta per soldi, per lavoro diciamo, è libera fino a un certo punto. QUesto è vero per tutti i lavori, che molte volte si fanno per necessità. Il punto è stabilire cosa è ammesso vendere, in base a dei parametri di salute, dignità e non so che altro.
  21. ma, anche in questo caso, mica è detto forse si può dire che in terapia si dovrebbe "sentire" o che "si sente " se la terapia funziona, ma c'è anche chi, proprio come non sente le emozioni nella vita, non le sente nemmeno nella terapia. e comunque per cogliere questa opportunità, oltre al coraggio e alla volontà di cui parli, bisogna anche avere un lavoro remunerativo, o una rendita, o un finanziatore.
  22. E chi te l'ha detto. Io so esprimere conflittualità con chiunque. Anche col primo sconosciuto che mi capita davanti. Insomma non è detto che debba esserci un legame, l'altro a volte può semplicemente fare da spalla. non siamo tutti uguali per me per esempio è molto più facile fare una confidenza a uno sconosciuto che a una persona nota non c'è paragone persino con lo psicoterapeuta riuscivo meglio all'inizio che in seguito
  23. Anche io so che la psicoterapia dinamica comprende molti orientamenti, è una definizione generale della psicoterapia del profondo, al contrario della cognitivo-comportamentale. Quella analitica non è necessariamente junghiana, può essere anche freudiana e forse anche altre cose più recenti. Io non ho specificato (oltre "dinamica") perché non lo so la mia com'era. Però stavo sul lettino il che esclude alcuni orientamenti. In ogni caso credo che al di là dell'orientamento un'ora di terapia costi più o meno quant un mese di palestre, quindi evitiamo paragoni assurdi.
  24. la verità è che sono loro che svalutano sempre le nostre obiezioni
  25. era una battaglia muta a parte gli scherzi parlavo solo per contestare (svalutare diceva lui) come ha detto froggy in quello non ho problemi
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