corinna

beh, ma questo bussare è uno dei non si dovrebbe.. come chiedere a ciò che rappresenta per te l'analista, marito, moglie, madre, sorella, ecc "vado bene così? mi approvi?"

quel mistero costava fatica sondarlo... allora.

si, non si dovrebbe, hai perfettamente ragione. Ma ero così stanca, al limite delle mie energie. Sistema neurovegetativo con la spia lampeggiante. una volta mesi fa mi ha detto alzandosi......" ha agito correttamente con sua sorella, lei fa tutto benissimo". Mi viene in mente adesso, vedi? non ci ho dato peso.

E' già un segnale molto positivo...

Grazie, Zazà.

Nell'ultima seduta, fra le lacrime, che finalmente escono, gli ho chiesto un incoraggiamento. Da essere umano che lo chiede a un suo simile. Voi lo fate? lo ritenete necessario, vi conforta, vi aiuta? Ho detto: " Vorrei da lei che mi dicesse, una volta, che apprezza il fatto che con enormissima fatica riesco a fare tutto, la casa, mio figlio..... e che mi sono accorta, anzi che è così, non è una sensazione cosmica, che sono sola, una realtà dura e ostinata che è un'evidenza" lui, impassibile, mi ha guardato e fa: " IO SONO IL SUO SPECCHIO; lei si sta guardando allo specchio, lo trovi in sè". Di botto ho smesso di piangere e sono stata zitta dieci minuti. Poi sono uscita dicendo " xxxxx" una quarantina di volte in macchina, non ci torno più. Che gli costava? eppure c'è empatia, rispetto, attenzione, lui è concentrato, presente. Dopo un paio d'ore, mi è cresciuto dentro un fotone e una grinta che mi ha fatto stare realmente meglio. Adesso mi toccherà pure ringraziarlo, e dirgli che, forse, anche stavolta, aveva ragione lui. aHHHHHHHHHHH, Dr. Freud, quanto sangue e lacrime, la strada più difficile, la più dura...,te possino Vorrei un confronto con voi...... quanto vi ha tirato fuori dalle curve strette una buona parola?

parole sante. Comincia da qui.....

il mio psi dice che mi aiuterà e farà quello che io desidero.. ciao, sono Corinna.. mi soffermo su questa frase. Che significa?

Eh si, sei giovane, è vero, questo è ancora più doloroso.. ma io non cercherei nessuna spiegazione con sta tipa, capace che ti fa sentire ancora in colpa.. a te. i sensi di colpa ammazzano, letteralmente.

Jok, rimonta in sella prima possibile, e cerca, informati di uno/a prepatato/a. Stavolta.

FELICE NATALE A TUTTI!!!!!

ma certo che è diverso. il transfert.... non lo sento così rilevante in qs fase.

Il mio psichiatra è un uomo, che diciamolo brutalmente, se lo incontrassi al di fuori di tutto e stessi bene, ci farei quattromila pensierini. Lui nei miei riguardi penso pensierini zero, altamente probabile. Ma sgombriamo il campo da questo, quando si sta da porco come sono stata, nei vari corsi e ricorsi, ondivaghi, di ricadute, cadere e rialzarsi, cadere e rialzarsi... In cosa consiste questo legame prodigioso che si crea in quella stanza ovattata? il mio inconscio parla al suo inconscio. Se Dio vuole, comincia a stento, in piena libertà, a balbettare... Non tanto le mie parole, ne ho sprecate a milioni inutilmente prima di lasciar trasparire una parvenza del mio autentico sè, e lui lo sente, lo legge da come mi muovo, il tono di voce, lo sguardo, perfino dai colori con cui mi vesto, da come mi pettino, nel corso dei mesi.

si, a mio parere. Per quanto riguarda la mia patologia. Io sono malata e lui è il mio medico. Il massimo dell'affetto e della protezione è che lui mi aiuta ad indossare il cappotto, la giacca, o il golfino, tutte le volte, da gentleman , qual è. Mi passa i guanti, la sciarpa, e quando sono vestita, usciamo dallo studio. Vi faccio un esempio: la mia migliore amica è un medico del DEA, abituata a vedere gente sfracellata, e ogni sorta di cose.... molti mesi fa ebbi una crisi d'ansia da incubo. Andai da lei, e invece di abbracciarmi, cazzeggiare, offrirmi una tisana,uscire a comprarci qualcosa, distrarmi,come facciamo di solito, mi tenne mezz'ora sdraiata misurandomi i battiti, guardando le pupille, e dicendo" lasciati andare, il farmaco agisce, non pensare, respira così e cosà..." sono uscita tranquilla. Il millepiedi è un animaletto che cammina senza pensare a come si muovono miracolosamente i suoi mille piedini, vive ,cammina e basta.. se si ferma a pensarci, si incarta e non cammina più.

tutte le poche volte che ho esternato un sentimento autentico, e questo accade da pochissimi mesi, ho letto nei suoi occhi uno sguardo acutissimo, serio, scrive un appunto, poi sospira e mi sorride con gli occhi. Gli ho chiesto " ma a che punto sono? cosa intende per cambiamento?" " Non glielo dico" lo possino. " E perchè, doctor?" " pensi alla storia del millepiedi" CHEDUPALLE. sempre con sto millepiedi, lo strapossino acciaccarlo anche lui.

Io NON voglio che lui si senta coinvolto nella mia angoscia. Lui deve assorbirla senza rimandarmela. NOn voglio il suo affetto, voglio guarire. Sett. scorsa mi ha detto... " L'anno prossimo.." con tono grave. mi è venuto uno sctiopone.. come , va via?????? torna al suo paese??? " No, no, si figuri, con tutto il lavoro che ho qui, sempre di più". Lavoro, questo siamo per loro e mi sta benissimo. Ho avuto medici amici, penso al mio ginecologo che ha salvato la vita a mio figlio e me... vivo circondata da medici. Ma lUI non è mio amico,è il mio medico e io la sua paziente.

Io non penso affatto che a loro importi di noi, noi siamo il loro lavoro.. e a me nemmeno importa. ANZI: il fatto che lui non si coinvolga emotivamente nella mia vita reale, mi dà la libertà di aprirmi come mi pare impraticabile con chiunque frequento. per me è proprio una marcia in più che non si sentano coinvolti.

Benvenuta, Diotima!!! regali? una bella stretta di mano vigorosa più del solito.. no, non sono taccagna, non è per quello.

oggi in seduta, suona l'interfono... lo ignora. Risuona. Comincia ad arrossarsi nel collo.. poi, con uno scatto felino prende il filo lo strappa, n'altro po' e viene via mezza parete. Dopo trenta secondi bussa una...apre una fessura , vedo che ha il camice bianco.. lui manco la ascolta e dice cortesemente " Le ho detto più e più volte di non disturbare i miei pazienti in seduta" e richiude facendo ciao con la manina. La mia terapia è a una svolta, ma non è che riesca bene a spiegare perchè e percome.

se non ti permetti di piangere in seduta, sarà ancora più difficile fuori...

complimenti, Elli..

grazie, Digi, tutto vero quello che dici sulle sorelle, mariti, eccc...

sa quello che fa. Deciso, cortese, ma fermissimo.

Aggiornamento.. il mio psichiatra ha detto un categorico NO alla presenza di mia sorella in seduta. Una seduta molto tecnica, mi ha spiegato questo no ma non ho capito tutto, comunque NO.